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L’ESPRESSIONISMO

L’Espressionismo è la prima corrente d’avanguardia che si afferma in Francia e in Germania nel 1905, parallelamente al

cubismo, il cui scopo era creare immagini che arrivavano direttamente dall’interno del pittore, e non al contrario come

nell’impressionismo. Ma gli stati d’animo sono profondamente turbati perché il periodo è quello della guerra. Le città

fondamentali erano Parigi, Dresda, Berlino e Monaco.

Il termine fu usato per la prima volta per descrivere un quadro di Pechstein da Cassier, nel 1910. I caratteri

fondamentali dell’espressionismo sono il colore violento e antinaturalistco, l’incuranza della gerarchia prospettica e per

le geometrie euclidee, forme geometriche irregolari perche partono da un processo psichico. La prospettiva non è più

posti nella tela secondo un ordine concettuale o un’esigenza psicologica.

quella rinascimentale, ma gli oggetti sono

Spesso si dipinge l’infanzia, quando ancora non è influenzata dall’adolescenza ed età adulta, si apre un interesse per

l’arte dell’Africa, e rinasce quello per il gotico che allunga I precedenti dell’espressionismo furono quegli

le siluette.

artisti che si separarono dall’impressionismo, cioè Seurat, Signac, Cezanne, Van Gogh, Gaugin, i Nabis.

provenivano dall’animo.

Gaugin disse che si doveva dare un taglio ai colori naturali e utilizzare i colori che

Tra espressionismo francese e tedesco si trovano delle differenze notevoli, i francesi hanno interesse per i valori

compositivi e rappresentano spesso soggetti urbani, invece i tedeschi raramente rappresentano soggetti urbani e

l’immagine fino al brutto. I movimenti finiscono con l’inizio della I guerra mondiale, sia perché molti artisti

deformano

muoiono sotto le bombe, sia perché si suicidano disperati per l’orrore.

I gruppi che si vanno formando, nascono dall’incontro di dei locali, quindi tra di loro sono amici e poi così anche quei

locali diventano famosi.

4 studenti si staccano dall’accademia di

Nel 1905 Dresda e decidono di formare un gruppo per dedicarsi compleatemnte

alla pittura. Il gruppo viene chiamato die Brucke, cioè il ponte gettato a riunire tutte le forza innovatrici della gioventù,

un ponte verso il nuovo secolo. Per iscriversi non si doveva per forza essere artisti, bastava pagare una modesta somma

che permetteva di partecipare alle riunioni e di ricevere a fine anno delle stampe. Tra i maggiori esponenti ricordiamo

Kirchner, Heckel, Nolde. In seguito si aggiunsero altre persone. Il ponte è tra l’800 realista e impressionista, verso il

900 espressionista e antinaturalista. Con l’uscita da

Nel 1911 si spostano a Berlino, intorno alla galleria der Sturm, anche se nel 1913 il gruppo si scioglie.

Dresda per loro possibile farsi conoscere anche in ambito internazionale. A Berlino è fondamentale il contatto con la

Nuova Secessione, staccatasi dalla Secessione per la voglia di aperture internazionali e per il carattere innovativo.

A Monaco un gruppo di tedeschi e russi crea il Der Blaue Reiter (Cavaliere Azzurro), un gruppo che cerca

collegamento con le altre correnti. tagliente e nervoso e la trasmissione immediata dell’impulso

La tecnica della xilografia è piegata per il suo segno

emotivo e le venatura del legno che permettono una maggiore deformazione.

L’ambiente urbano è visto come un luogo pieno di pericoli, come in Dresda, Scena di strada di Kirchner nel 1908, dove

prostitute e figure maschili sono segnate da solitudine e alienazione.

I disegni di Kirchner sono sempre pervasi da una profonda angoscia che si tramuta in vera e propria malattia. Kirchner

vuole esternare quello che ha dentro, ma prova allo stesso tempo difficoltà nel farlo. Le sue rappresentazioni sono

taglienti e spigolose. La sua arte trae spunto dalle rappresentazioni primitive, e dalle stampe giapponesi, dal gotico

tedesco e poi da Van Gogh e Gaugin. sul dato psicologico e il senso doloroso dell’esistenza e la sua

Heckel era molto vicino a Kirchner per la contrazione

pennelata era veloce e discontinua. Le sue prime rappresentazioni sono molto spigolose, ma poi gli angoli si vanno

ammorbidendo. Si ispira molto a Van Gogh per il colore e utilizza una semplificazione geometrica per le forme.

“Fratello e Sorella” (1911) è tra le immagini più suggestive sull’ambiguità del rapporto familiare. “Bambina in piedi”

xilografia a colori. Gli alberi scarni sono minacciosi e alludono quindi ad una natura ben diversa rispetto alla luminosa

“Giornata Cristallina”.

Schmidt-Rottluff usa una prospettiva scomposta, una mano che si avvicina talvolta a Van Gogh talvolta a Vlaminck, in

un deliberato disordine che frantuma la composizione in tutte le direzioni.

Pechstein ha una formazione pittorica solida e mantiene contatti con Parigi. È il primo a trasferirsi a Berlino, dove

diviene presidente della Nuova Secessione. Questa sua indipendenza è anche tra le cause della divisione del gruppo,

dell’espressione, come in Testa del pescatore I (1911).

anche se non si distacca dalle fondamenta

Nolde è meno incline ad accogliere le spigolosità gotiche ed è molto più vicino ai francesi nelle scelte dei colori caldi e

nella rappresentazione dei paesaggi e giardini fioriti. Anche lui è tra i fondatori della Nuova Secessione.

Sucessivamente viene attratto dall’arte primitiva ed esotica e si avvicina alla pittura di Munch. Dal 1912 realizza i

fortunati dipinti della serie “ Vita di Cristo” e e le storie di Maria Egiziaca che terminano con la rappresentazione della

sua morte pentita dopo una vita di peccato.

Dell’espressionismo austriaco vediamo esponente Oskar Kokoschka che affronta, oltre ai ritratti, temi religiosi e

fantastici e un’iconografia inedita. Il suo cromatismo è differente e sviluppa una pennellata che scioglie il colore in

lumeggiature biancastre.

Nel 1913 Cronaca di Brucke segnerà la fine del movimento.

Parigi 1905

Il critico Vauxcelles , durante il salone d’Automne (1905) definisce dei pittori fauves, cioè belve, per il modo in cui

utilizzavano i colori violentemente, d’istinto come le belve, e seppure aveva una valenza negativa, questi ne fecero il

loro nome.

Il gruppo dei fauves non fu mai un vero movimento, ma avevano in comune lo stesso modo di concepire il colore, non

come è nella realtà, ma per come lo si sente dentro. Siamo di fronte alla prima rottura con l’impressionismo.

per

I primi fauves si conoscono prima della data ufficiale, ed erano la triade André Derain, Henri Matisse e Valmick, che

sviluppano caratteri nettamente delineati tra di loro e tuttavia con molti caratteri in comune. I fauves sono tra di loro

amici e spesso si dipingono a vicenda. l’istintivo e passionale e

Si può dire che Henri Matisse sia il classico, Maurice de Vlaminck André Derain lo

sperimentatore. I tre si conobbero per caso e divennero amici formando poi il gruppo.

Dal passaggio da “Lusso, calma e voluttà” a “La felicità di vivere” si vede il passaggio di Henri Matisse dal

pointillisme, fino all’uso di stesure cromatiche piatte e dalle tonalità calde.

In “La felicità di vivere” (1905-06) si vede la presenza di esseri in comunione con la natura, c’è la componente classico

simbolista: al centro del quadro, dietro le ninfe e i pastori, c’è il rondò. Il tema della danza.

Henri Matisse è amico di Signac, tanto che rappresenta sua moglie in kimono giapponese, e poi la terrazza di Signac a

Saint Tropez. Henri Matisse e compagni vedono il puntiglismo come una limitazione alla stesura di ampie zone di

colore piatto.

Henri Matisse è il teorico di maggior peso nel movimento, passa da visioni equilibrate a sperimentazioni dissonanti,

rasentando una pittura informe e priva di grazia.

scrive che per lui l’espressione è la posizione che occupano i cori, i vuoti attorno ad essi, le proporzioni,

Henri Matisse

e poi dice che sogna una composizione con creature ed elementi che possano fungere da calmante per chi lo guarda. Usa

spesso l’espediente del quadro del quadro.

Al polo opposto c’è Maurice de Vlaminck, di origine fiamminga, che utilizza la violenza dei gesti ricordando Van

Gogh. Le sue opere sono composizioni dal ritmo vorticoso, rotatorio, prospettive sghembe, incandescenti rossi e colori

a volte sulla tela direttamente dal tubetto. Per lui il fauvismo è il modo di ribellarsi, rifiutare la scuola, è l’uso dei

gettati

colori puri senza mescolante di toni.

André Derain crea delle opere che si possono definire premonitrici del cubismo, è innamorato della luce. Nei quadri

londinesi che rappresentano a vista di volo d’uccello il Tamigi acceso di colori, con i raggi solari, che lasciano

intravedere il Big Ben, ricordando le immagini di Turner e Monet. E’ lui l’artista più interessato all’arte negra.

dei colori dei fauves si calma con il cubismo

La vecchia concezione che l’esplosione è errate, perché la loro influenza

continuerà per anni.

Dufy, Friesz e Marquet introducono tematiche diverse, interessandosi alla scena urbana.

Le festa del 14 luglio offre spunto per riempire il disegno di striscioni e bandiere tricolore, ma anche la realtà

quotidiana, come in I manifesti di Dufy presenta nuovi richiami cromatici più consoni alla scena urbana.

Monaco 1911 posizione di Monaco sia perché è luogo d’incontro.

Il gruppo del Blau Reiter è il più complesso sia per la

I massimo esponenti sono Vasilij Kandinskij (teorico) e Franz Marc (organizzatore attivo) e assime curano la prima

mostra del 1911 e la creazione di un almanacco. Troviamo arte oceanica, disegni infantili, rapidi schizzi giapponesi,

prodotti gotici, figure del teatro di ombre egiziane, arte precolombiana, russa ecc, quindi c’è un unione di opere diverse

nello spazio e nel tempo. La danza e la musica sono viste come luogo di sintesi delle arti. Nel gruppo non è corretto dire

ci sia un’aspirazione all’arte astratta, intensa come non oggettiva. Questa esigenza è per esempio di Kandinskij ma non

di Javlenskij, Macke e Marc.

Le prime opere del gruppo si ispirano inizialmente a quelle dei fauves, con colori caldi che però spesso sono accostati a

colori caldi. Ad ogni coloreè attribuito una emozione, ad esempio per Kandisnkij il bluè un colore spirituale, il giallo

invece terrestre. La composizione deve immediatamente far capire le emozioni dell’artista a chi guarda.

In Kansinskij le tematiche sono sulla riconciliazione con Dio, in Marc la fusione tra le creature innocenti e la natura nel

Cosmo.

Un punto di riferimento per il gruppo monachese sono le opere di Delaunay, soprattutto verso il 1913 14 si vede un

in Marc e

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
37 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/02 Storia dell'arte moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valeriassume di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di storia dell'arte moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Accademia di Belle Arti di Frosinone - ABA o del prof Vicari Vittorio Ugo.