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- Specchio nella stanza che riflette l’ambiente e si notano le spalle dei protagonisti(i testimoni+J.V.E)
- coinvolgimento anche dello spettatore che sembra partecipare alla cerimonia
- Sopra lo specchio firma del pittore che lo inserisce nel quadro ”J.V.E. è stato qui”
- sfumature, riflessi, luce
4) L’annunciazione,(1440), olio su tavola, Madrid
- Sono 2 sportelli di un piccolo altarolo.
- Pittura che imita la pietra: uso ombre che come se fosse marmo lucido
- Tecnica dell’oliotrasparenza e lucidità
- Idea della moltiplicazione della realtà tipico gotico int, nordico
Rogier Van DerWeyden (1400-1464)
Caratteristiche
Pittore attento ai sentimenti, umanità ed emotività.
La spiritualità = tragedia intima.
Esclude sfondi paesaggistici ,attenzione all’uomo e ai sentimenti ed episodi drammatici, dignità profonda
nei gesti e volti.
Uso tinte fredde accostate a gialli, viola e sfumature di bianche e grigi.
Nel 1449 andrà a Roma per il Giubileo entrerà in contato con la classicità e la cultura rinascimentale
(affreschi Pisanello e Gentile). In seguito passò per le corti di Milano, Mantova Ferrara e Napoli.
Uso P.L.C. con “prudenza”, rimane di matrice nordica.
Opere
1) Deposizione (1435) olio su tavola, Madrid, Museo del Prado.
- Era stata fatta per la Chiesa di Bruxelles;
- E’ rappresentato il mistero della deposizione di Cristo dalla Croce.
La Vergine assume la stessa –
- postura di Cristo come per imitarne la sofferenza. L’uomo col collo
di Pelliccia alla destra probabilmente ne è il committente che sta
assistendo
- Tutto è compresso sofferenza concentrata / idea spazialità
compressa.
- No profondità sfondo negato per portar tutto in primo piano.
- E’ come un bassorilievo dipinto delimitato in uno spazio esiguo.