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SILLOGISMO DI DARIIA

si predica di ogni BB

si predica di qualche CA

si predica di qualche C

SILLOGISMO DI FERIO

non si predica di nessun BB

non si predica di qualche CA

non si predica di qualche C

La premessa di un sillogismo può essere "convertita", cioè trasformata in un'altra proposizione, nella quale il soggetto e il predicato si scambiano i ruoli:

- Proposizione universale negativa: inversione dei ruoli del soggetto e del predicato

- Proposizione universale affermativa: particolare affermativa

- Proposizione particolare affermativa: particolare affermativa

- Proposizione particolare affermativa: particolare negativa

4. Analitici secondi

Si concentrano sul sillogismo scientifico o dimostrazione, che rappresenta il procedimento proprio di ogni scienza.

Le premesse devono essere:

- prime e immediate, non devono essere a loro volta oggetto di dimostrazione;

- vere e non conta solo la certezza o validità formale dell'informale;

- anteriori alla conclusione.

e più note di esse la causa della conclusione.Ogni dimostrazione deve procedere a partire dai principi primi, cioè da premesse primee immediate. I principi primi sono di due tipi
  1. Assiomi
    Principi primi e indimostrabili che sono comuni a tutte o a più scienze
    Tra i principi comuni a più scienze figurano regole fondamentali come quella di noncontraddizione (A non può essere B e non B) e quello del terzo escluso (A deve essere o Bo non-B)
  2. Principi propri (di ogni scienza)
    Le premesse che riguardano l’ambito determinato su cui ciascuna scienza verte
    Ogni scienza deve presupporre l’esistenza di ciò intorno a cui verte e le definizioni ditutti i termini che in esse figurano. Tali principi si suddividono in ipotesi e definizioni
Ogni scienza si regge su un preciso equilibrio tra ciò che deve essere presupposto(l’esistenza del soggetto; i principi comuni della dimostrazione; le definizioni dei termini) eciò che deve

essere dimostrato (le proprietà/affezioni che appartengono al soggetto)

In ogni scienza si devono considerare 3 aspetti fondamentali:

  1. Ciò intorno a cui essa verte (il soggetto), la cui esistenza deve essere presupposta e non dimostrata all’interno di quella stessa scienza (altrimenti si cadrebbe in una specie di circolo).
  2. Ogni scienza o assume l’esistenza del proprio soggetto come evidente o la ricava da un’altra scienza, in cui può essere dimostrata.
  3. Ciò in base a cui si può procedere nella dimostrazione, ovvero gli assiomi comuni a tutte o a più scienze.

Ciò che deve essere dimostrato, tutte le proprietà che appartengono al soggetto di una scienza.

I principi sono il punto di partenza delle dimostrazioni, ma non possono essere dimostrati.

COME SI PERVIENE ALLA LORO CONOSCENZA?

Si postula un abito conoscitivo, una disposizione conoscitiva anteriore a quella scientifica.

Si ipotizza un procedimento induttivo-astrattivo.

Induttivo

Deduttivo

Muove verso l'universale a partire

Si fonda sulle informazioni provenienti dai

dall'osservazione di più casi particolari sensi: è vero che i sensi colgono sempre(INDUZIONE), spogliando gradualmente realtà singolari, ma l'uomo ha la capacità di

quel che viene percepito dai sensi dalle sue trattare le sensazioni nel ricordo

caratteristiche individuali e accidentali(ASTRAZIONE) Il ricordo ripetuto genera esperienza e

l'esperienza di oggetti appartenenti alla

stessa specie induce, attraverso

l'eliminazione di tutte le caratteristiche

individuali e materiali, a cogliere i tratti

universali

5. Topici Accenna ad un'altra strada per giungere ai principi: dialettica

È utile per esaminare i pro e i contro di una questione e per prevenire ai principi,

partendo dalle opinioni comunemente ammesse

È un metodo che insegna ad argomentare intorno a qualsiasi problema e ad accedere ai

principi: esaminando criticamente le

Opinioni condivise dai più, o dai più competenti, è possibile giungere alle definizioni, e da queste la scienza procederà sillogisticamente per ottenere le proprie conclusioni. Serve a cercare i principi delle singole scienze quando essi non sono noti o a difendere da contestazioni principi noti.

Sillogismo dialettico. Le premesse non sono prime e vere per sé, ma sono opinioni condivise o da tutti o dai sapienti. Le conclusioni non saranno necessarie e universali, come nei sillogismi scientifici o apodittici (dimostrativi), ma comunque plausibili, perché tratte da premesse plausibili.

Per stabilire quando un predicato appartiene a un soggetto, vi sono 4 tipi di predicabili.

DEFINIZIONE. Consiste nella predicazione di un genere, alla quale si aggiunge la predicazione di una differenza specifica (predicato molto meno ampio che caratterizza il soggetto distinguendolo dagli altri soggetti contenuti nel genere. La definizione di uomo è animale.

Razionale "Animale" è il genere ampio all'interno del quale è contenuto il soggetto "uomo" e razionale è la differenza specifica che caratterizza il soggetto "uomo" distinguendolo dagli altri soggetti contenuti nel genere "animale".

GENERE

Un predicato in cui il soggetto rientra pienamente, ma che è più ampio del soggetto.

L'uomo è un animale.

Il soggetto è contenuto interamente nel predicato perché non esistono uomini che non siano animali, ma il predicato è più ampio del soggetto, perché esistono animali che non sono uomini.

PROPRIETÀ

Un predicato che, pur non esprimendo la definizione, cioè l'essenza del soggetto, può essere predicato solo di quel soggetto ed è convertibile con esso.

È proprietà dell'uomo il fatto di essere capace di articolare la voce in lettere: se qualcuno è un uomo,

allora è anche capace di articolare la voce in grammata e se qualcuno è capace di articolare la voce in grammata, allora è un uomoACCIDENTEUn predicato che può, o può non, appartenere ad un soggetto; un predicato che al soggetto può "accadere" L'uomo è bianco6. Elenchi sofisticiDescrizione del metodo detto elenchos FisicaCostituita da 8 libriÈ un'introduzione concettuale e dialettica alle opere di fisica vere e proprieScienze teoretiche/speculativeLa conoscenza è perseguita per sé e non in vista di altriFISICA O FILOSOFIA NATURALEMATEMATICAFILOSOFIA PRIMA (METAFISICA)Scienze praticheLa conoscenza è finalizzata all'azioneETICAPOLITICAScienze poietiche/produttiveLa conoscenza è orientata alla produzione di qualcosaMEDICINASCULTURAARCHITETTURAPOETICARETORICALa fisica (=ente in quanto mobile/mutevole) si occupa di ciò che è in movimento omutamento I principi che

possono spiegarlo sono:
  • sostrato, la cosa che muta
  • privazione, la mancanza di un certo carattere
  • forma, il carattere che viene acquisito
Questi sono universali in senso funzionale/analogico, ovvero sono intesi come funzioni, più che come realtà a sé. I principi forniscono la griglia utile per combattere qualsiasi processo. In ogni mutamento si devono distinguere:
  1. un sostrato che non muta e che possa accogliere i contrari, e tale è appunto la materia
  2. uno strato iniziale, in cui non è ancora presente la forma che verrà acquisita durante il processo e che corrisponde alla privazione di tale forma
  3. uno strato finale in cui la forma prima non ancora presente risulta acquisita
Tutti i processi di mutamento sono passaggi da uno stato potenziale a uno stato attuale, da una potenza all'atto. Questi non sono passaggi dal nulla assoluto all'essere, ma dal non-essere una determinata cosa (essere in potenza) all'essere quella cosa (essere in atto).seconda della natura dell'essere coinvolto. Alcuni mutamenti riguardano la materia stessa, mentre altri riguardano la forma dell'essere. La materia rappresenta il substrato su cui avviene il mutamento, mentre la forma rappresenta la configurazione o la struttura che l'essere assume. Per comprendere i processi naturali, è necessario considerare non solo le cause intrinseche, come la materia e la forma, ma anche le cause esterne. Queste cause esterne possono essere un agente o una causa motrice che produce o rende possibile il mutamento stesso. Inoltre, molti mutamenti avvengono con uno scopo o un fine. Oltre all'agente che causa il mutamento, è importante introdurre la nozione di causa finale. La dottrina aristotelica delle quattro cause comprende la materia, la forma, l'agente e la causa finale come elementi che spiegano i processi naturali. In conclusione, i mutamenti non sono tutti uguali, ma si differenziano in base alla natura dell'essere coinvolto. Le cause intrinseche, come la materia e la forma, e le cause estrinseche, come l'agente e la causa finale, sono fondamentali per comprendere i processi di mutamento.seconda delle categorie
  • secondo la SOSTANZA: i processi di generazione e corruzione, in cui le forme che cambiano sono le forme che conferiscono un determinato essere sostanziale alle cose
  • secondo la QUANTITÀ: i processi di accrescimento e diminuzione
  • secondo la QUALITÀ: i processi di alterazione, quando la forma che cambia non è quella sostanziale, ma una accidentale
  • secondo il LUOGO o movimento locale. Quest’ultimo è il tipo di mutamento principale e più esteso, perché implicato in tutti gli altri
L’atto è anteriore alla potenza secondo:
  • la nozione, perché non si può avere la nozione della potenza se non si ha quella dell’atto;
  • la sostanza, perché una potenza può passare all’atto solo in virtù di qualcosa che è già in atto;
  • il tempo, perché se da un lato è vero che nel singolo individuo viene prima la potenza e poi l’atto, dal

punto di vista più generale viene prima l'atto

La potenza può essere:

  • Attiva potenza di agire, come la potenza del fuoco di riscaldare
  • Passiva potenza di subire, come la potenza del ferro di essere riscaldato
  • Razionale potenza di entrambi i contrari, come la potenza della medicina di curare o di uccidere
  • Irrazionale potenza di un solo contrario, come la potenza del fuoco di riscaldare

L'atto può essere:

  • Perfetto è quello che ha in sé il proprio fine, per esempio il pensare
  • Imperfetto è quello che ha il proprio fine in altro, per esempio il camminare

De caelo

Indaga il movimento dei corpi celesti: il primo cielo è ingenerato e incorr

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A.A. 2020-2021
14 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/07 Storia della filosofia antica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Cricetina93 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia antica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Palumbo Lidia.