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E SI CERCA DI DARE UNA SPIEGAZIONE ATTRAVERSO LO STRUMENTO DELLA
DIMOSTRAZIONE.
Significati relativi di materia e forma: es il mattone rappresenta sia la forma
di cui è fatto cioè dell’argilla ma anche causa materiale della casa. Essi sono
sempre relativi, dipende dal punto di vista.
Nonostante la sostanza muta e si trasforma non impedisce ad Aristotele di avere la
conoscenza scientifica della sostanza stessa (per Platone invece ciò impedisce di
prenderle a fondamento di un sapere scientifico, il quale si ha solamente della loro
idea di cui esse sono un pallido riflesso) perché la sostanza continua ad essere quello
che è anche se ha cause differenti. A livello di funzione sono le stesse per quello
conoscenza delle cause=conoscenza scientifica.
FISICA
Scienza che si occupa in particolare del movimento. Disciplina che ha alla base
determinati principi e che si fonda sul metodo dimostrativo. Essa individua la radice
universale dei determinati procedimenti di movimento che si possono constatare.
All’interno di essa Aristotele distingue diverse disciplina a seconda delle sostanze
soggette al movimento (i principi sono sempre gli stessi: atto, potenza, privazione
della forma, materia, forma):
Astronomia che si occupa dei movimenti dei corpi celesti perfetti, quelli che si
svolgono al di sopra del cielo e della luna (pianeti, universo). NON SI USA IL
METODO OSSERVATIVO MA CONISTE NEL DEFINIRE LE LEGGI CHE REGOLANO I
MOVIMENTI DI QUESTI CORPI.
Meteorologia che si occupa dei movimenti che avvengono nel cielo ma sotto la
sfera della luna. Si occupa delle meteore cioè fenomeni che avvengono nel
mondo sublunare (atmosferici, neve, grandine)
Biologia che è la scienza del vivente, si occupa di zoologia, botanica, psicologia
(scienza dell’anima, parte dell’uomo che costituisce la sua natura vivente). Il
vivente è una sostanza che ha un movimento interno. In questo caso la materia
è la corporeità e la forma è l’anima. Ogni vivente (anche piante e animali) è
caratterizzato dall’unione inseparabile di corpo e anima. Si parla di anima solo
in relazione al corpo, ciò significa che non sussiste senza esso E NON SUSSISTE
IL SINOLO. L’anima da la vita al corpo, una volta che l’anima esce dal corpo la
forma di dissolve e la materia di corrompe e il soggetto non esiste più. (Platone
dice che invece è distinta dal corpo, è indipendente, rappresenta la parte
migliore e che subisce il corpo, esso è una specie di carcere in cui l’anima è
vincolata e si deve liberare perché in quel momento acquista la sua natura (la
quale è analoga a quella delle idee).
Oltre alla forma e alla materia c’è anche un altro elemento: LA PRIVAZIONE DELLA
FORMA
Perché la realtà non è statica e non è fatta solo di enti immutabili, quindi si modifica.
La privazione serve per spiegare i mutamenti che avvengono nella realtà che
riguardano le sostanze. È una privazione che si ha in un determinato momento ma che
poi si potrà acquisire in un determinato momento= Passaggio tra potenza all’atto.
Definizione di divenire/movimento: passaggio da una potenza a un atto.
- sostanziale (cessare di essere una cosa e diventarne un'altra) es uovo gallina. Esso
comprende i movimenti di generazione e corruzione
- quantitativo che consiste nel processo di accrescimento o diminuzione (cambia la
forma es bicchiere pieno e vuoto)
- qualitativo, es freddo caldo
-locale, es spostamento di una persona
Ci dev’essere sempre il soggetto e l’attualizzazione di una potenzialità presente nella
sostanza.
Distinzione riguardante il movimento tra realtà che hanno in sé il principio del divenire
e quelle che non ce l’hanno. Ci sono enti che da soli non hanno la capacità di
movimento e altri si, i principi però sono sempre gli stessi
Aristotele ci sta parlando di un mondo in cui tutto si muove, in cui si può spiegare la
natura degli esseri e il loro movimento.
Qual è il meccanismo infinito del principio di potenze e atti? Non si può andare avanti
all’infinito, c’è bisogno di un principio che sia un atto puro (che muove ma che non sia
causato da un altro movimento) ed è il MOTORE IMMOBILE. È l’oggetto dell’ultima
parte della metafisica di Aristotele, chiamata Teologia (=discorso su Dio) questo
motore immobile assume le caratteristiche di una divinità a cui spetta il compito di
innescare questa macchina che muove l’universo. Dio, per Aristotele è solo il motore
immobile, non è un Dio personale o che si occupa del mondo, ma qualcosa che aziona
il movimento e non è azionato da nulla.
La creazione non esiste (dal non essere non può derivare l’essere) secondo Aristotele.
La SCIENZA secondo Aristotele: spiega cos’è in uno dei suoi libri contenuti
nell’Organon, quindi è scientifico tutto ciò che può essere dimostrato partendo da
principi che non sono dimostrabili. Elementi fondamentali: procedimento dimostrativo
e presenza di principi primi. Cosa vuol dire dimostrare e quali sono i principi
indimostrabili? I principi primi sono comuni a tutte le scienze, non sono dimostrabili
ma è possibile dimostrare l’impossibilità del loro contrario (sono cioè intuitivi). Essi
sono i principi della logica (è il fondamento delle altre scienze) servono a far
funzionare le altre discipline. Sono 3:
Di identità: (A=A) ogni ente è uguale a sé stesso. Se non ci si attiene a ciò non
riesce a formulare nessuna frase.
Di non contraddizione: (A è diverso da non A) è impossibile che il medesimo
tributo, nel medesimo tempo appartenga o non appartenga a una medesima
cosa per il medesimo rispetto (è impossibile che una stessa cosa si e non sia la
stessa cosa allo stesso tempo). Aristotele dice che è un principio primo alla base
del nostro modo di pensare la realtà e di esprimerla attraverso il linguaggio, ed
esprime un principio generale e universale: chiunque voglia conoscere ed
esprimere qualcosa della realtà non può prescindere dal principio di non
contraddizione (critica ai sofisti perché dicevano che una stessa cosa può essere
e non essere allo stesso tempo perché dipende dalla persona che esprime il
giudizio).
Del terzo escluso: di due possibilità contrapposte può essere vera solo una e
che si esprime con la formula A=B oppure A ≠B. Posti due enti o sono uguali o
diversi, non ci sono altre possibilità.
Per spiegare cosa significa dimostrare ci si basa sull’unico criterio valido, cioè il
Sillogismo (struttura attraverso la quale si arriva alla dimostrazione). Comprende 3
proposizioni:
Premessa maggiore, costituita da un’affermazione di carattere universale: tutti
gli uomini sono mortali
Premessa minora, riguarda un discorso di carattere particolare: Socrate è un
uomo
È indispensabile affinché il sillogismo sia vero che nella premessa minore sia
contenuto lo stesso termine che è stato utilizzato nella premessa maggiore. Adesso di
aggiunge un elemento comune:
Termine medio consente di tenere insieme le due proposizioni e arrivare a una
conclusione necessaria (non può essere che così) = Socrate è mortale
Questo è il prototipo della dimostrazione: tutte le volte che parliamo di un discorso
dimostrativo ci si deve basare su questo schema. Ciò non riguarda però il carattere di
verità delle premesse, il ragionamento funziona e la conclusione è vera (nel senso che
è dimostrata sulla base di quelle premesse) anche se si emettono premesse false.
TESTI
1 In generale definisce i concetti di cui si serve:
Da una prima definizione di anima che possa essere valida per tutti gli enti
dotati di anima.
Il discorso parte definendo la sostanza, essa può essere intesa con 3 significati
diversi ma c’è solo 1 significato più proprio degli altri: la sostanza indica la
materia, o la forma, o in maniera più propria è il sinolo (composto di queste
due).
La materia corrisponde alla potenza e la forma all’atto. Se ci guardiamo attorno
notiamo che la maggior parte delle sostanze sono i corpi.
C’è però una distinzione tra i corpi perché non sono tutti uguali: ci sono quelli
naturali (per natura è un sinolo di materia e forma es uomini) e quelli che sono
stati costruiti (es libri). Si introduce il concetto di vita (che determina l’oggetto
specifico della biologia): la vita è la capacità di nutrirsi da sé, di crescere e di
deperire. Si parla di corpi viventi quando si tratta di corpi che sono capaci di
aumentare la propria consistenza da soli. alcuni corpi possono farlo altri no.
Si definisce l’oggetto d’indagine: sostanze come corpi viventi
Distinzione tra anima e corpo. I corpi si dividono in corpi viventi e non viventi,
quelli viventi sono quelli che da soli accrescono e in relazione ad essi ci poniamo
il problema dell’anima. L’anima non è il corpo. L’anima è una componente
insieme al corpo che costituisce la sostanza vivente
L’anima è la forma di un corpo che ha la vita in potenza (perché ha la possibilità
di esercitare le attività che costituiscono i segni di vita anche se il corpo è
momentaneamente addormentato).
Parlare di corpo significa parlare di organi corporei perché è fatto di tante parti.
La scure è uno strumento, ma non ha in sé il principio del movimento, è
inanimato ed esterno al corpo mentre il corpo sì.
Il corpo ha la sua sostanza che è l’anima, ma ogni organo ha una sua specifica
finalità che costituisce la sostanza di quel determinato organo. L’anima tiene
insieme tutti gli organi.
Così come per vedere si ha bisogno della forma dell’occhio, così abbiamo
bisogno di una forma generale che è l’anima
Conclusione: l’anima pur non essendo identificabile con il corpo non può farne a
meno e non può esserne separata.
In che modo è inseparabile l’anima dal corpo: anima è quella che muove il corpo
ma non si comporta come il pilota di una nave perché l’anima non può essere
separata dal corpo, sennò non esisterebbero entrambi
Per Aristotele Per Platone