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NORME PERMISSIVE

Non impongono obblighi o divieti, ma permettono un comportamento. Sembra insensato persino parlare di violazione di una norma di questo tipo. La teoria imperativista obietterà che la possibilità stessa di una norma permissiva presuppone, quale suo contesto più ampio, una o più prescrizioni.

Oltre all'utilizzo derogatorio delle norme permissive, ne è possibile anche un utilizzo precludente, ovvero volto per il futuro a garantire uno spazio di possibilità rispetto ad ulteriori eventuali obblighi o divieti vedi art. 16 Cost.

NORME TECNICHE

Impone obblighi in modo condizionato, ovvero solo a patto che si intenda raggiungere un determinato fine, solo attraverso un software specificato. Si dice quindi che la norma impone un onere, non un obbligo. L'imperativista obietterà che in realtà la norma è prescrittiva, in quanto prescrive in modo condizionato alla

volontà di ottenere un determinato fine. Le norme tecniche possono avere anche una portata costitutiva e questo complica le cose: → intero, datato e sottoscritto di mano dal testatore. NORME ATTRIBUTIVE Una norma attributiva non prescrive ma conferisce a un soggetto una posizione giuridica attiva. → altri di non pubblicare e sfruttare economicamente ES legge sul diritto d'autore, pretesa verso gli L'imperativista obietterà che la norma attributiva di un diritto soggettivo presuppone una norma prescrittiva che prescrive a tutti il rispetto di questo diritto. Vi sono però anche norme attributive di diritti che sono legate ai poteri più che a facoltà e pretese. → ES la responsabilità genitoriale Alcune norme attributive poi attribuiscono semplicemente una qualificazione giuridica → agire ES con la maggiore età si acquista la capacità di In altri casi queste norme

Attribuiscono un senso di natura linguistica, non giuridica, specificando il significato di un termine per disciplinare in senso tecnico, un esistente significato ordinario vago.

NORME THETICHE

Creano la pretesa del proprietario verso il giudice, una sorta di diritto a una sentenza nella quale il giudice è tenuto a garantirgli il passaggio sulla via pubblica nelle condizioni indicate.

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Se il giudice emettesse la sentenza, la norma creerebbe in capo al proprietario, il diritto di passaggio, non prescriverebbe ma determinerebbe direttamente l’esistenza del diritto. La norma thetica quindi non fanno altro che determinare, normativamente parlando, l’emergere dello status in capo a un soggetto. Le norme thetiche possono anche modificare posizioni giuridiche stabilendo l’emergere o il venir meno di nuove norme, in questo caso però si tratta di meta-norme thetiche.

TIPI DI META-NORME

GIURIDICA NORME DI COMPETENZA Le norme di competenza sono norme attributive del potere di produrre altre norme dell'ordinamento giuridico. Non attribuiscono semplicemente l'autorità normativa, ma determinano le procedure tramite le quali tale autorità deve essere esercitata, e fissano limiti di contenuto alle norme in questo modo emanate. Le norme di competenza possono conferire autorità pubblica o attribuire il potere di costruire norme vincolanti per uno o più privati, ad esempio nella forma di un contratto. Le norme di competenza sono quindi un'obiezione diretta all'imperativismo. NORME SULLA SANZIONE Le norme sulla sanzione sono norme che stabiliscono una sanzione nel caso di violazione di altre norme. Nella teoria del diritto tradizionale, precedente a Kelsen ed Hart, si denominavano come norme primarie quelle che sono prescrizioni rivolte ai cittadini sul comportamento da tenere, e come norme secondarie quelle che sono prescrizioni rivolte ai pubblici.

ufficiali sul modo in cui deve essere imputata la sanzione. Con Kelsen però ad essere primarie sono le norme sulla sanzione rivolte ai pubblici ufficiali, mentre secondarie sono le norme di condotta rivolte ai cittadini.

NORME THETICHE SU NORME

Tramite meta-norme è possibile effettuare tutta una serie di operazioni su altre norme. Si tratta in questo caso di norme thetiche proprio perché producono immediatamente il proprio effetto, ma il loro effetto influisce su altre norme, sulla loro esistenza o sul loro contenuto, per questo sono meta-norme thetiche.

  1. una meta-norma thetica può eliminare altre norme, è il caso delle norme abrogative
  2. una meta-norma thetica può determinare l'esistenza di altre norme
  3. una meta-norma thetica può modificare il testo di altre disposizioni normative, è il caso delle norme dispositive
  4. una meta-norma thetica può determinare il campo di applicazione di altre norme o la loro
pongono i criteri di individuazione del diritto. La gerarchia di priorità si tratta delle norme che sono applicabili e delle norme che stabiliscono un ordine di priorità nei contenuti tra fonti del diritto. LINK Bologna – Studenti Indipendenti Studenti Indipendenti Giurisprudenza - LINK NORME INTERPRETATIVE Attribuiscono ad altre disposizioni il significato considerato “autentico”, ovvero realmente inteso dal legislatore. Non tutte le meta-norme interpretative stabiliscono il significato in modo netto, in alcuni casi esse danno delle indicazioni di massima su come altre disposizioni dell’ordinamento devono essere interpretate, lasciando però un ampio margine di discrezionalità all’interprete. NORME PROGRAMMATICHE In esse non si prescrive nessun comportamento preciso, né si da luogo ad alcun effetto immediato, ma si esprime una finalità generale da perseguire nel produrre altre norme. →ES art 3 Cost. Esse sono per certi versi.

L'opposto delle norme tecniche, mentre queste infatti prescrivono i mezzi per ottenere determinati effetti, e lasciano all'individuo la determinazione delle finalità da perseguire, al contrario le norme programmatiche prescrivono le finalità ma non prescrivono i mezzi precisi per raggiungerle. →GIORGIO BONGIOVANNI DIRITTI, PRINCIPI, BILANCIAMENTO

1. PREMESSA

I diritti, i principi e il bilanciamento sono temi al centro dell'attuale dibattito teorico e dottrinale. La loro centralità è legata alla costituzionalizzazione dei sistemi giuridici contemporanei ai processi cui questa ha dato luogo. La presenza di costituzioni "lunghe" caratterizzate dalla presenza di un vasto catalogo di valori e diritti e dal sindacato di costituzionalità, ha infatti posto l'attenzione sulla forma normativa di tali valori e diritti e sui processi della loro applicazione.

2. LE TEORIE DEI DIRITTI

L'idea di diritto soggettivo fa riferimento

oggettivo. Secondo questa prospettiva, i diritti soggettivi sono riconosciuti e garantiti dal diritto oggettivo, che ne stabilisce le condizioni di esercizio e tutela. In altre parole, il diritto soggettivo è un'emanazione del diritto oggettivo. Questo dibattito ha importanti implicazioni teoriche e pratiche nel campo del diritto. Ad esempio, se si ritiene che i diritti soggettivi siano prioritari, si potrebbe sostenere che il diritto oggettivo debba essere subordinato alla tutela di tali diritti. Al contrario, se si ritiene che i diritti soggettivi derivino dal diritto oggettivo, si potrebbe sostenere che il diritto oggettivo debba essere il punto di partenza per la definizione e la tutela dei diritti soggettivi. In conclusione, il concetto di "situazioni favorevoli attribuite a soggetti da norme" si riferisce a una sfera protetta in cui il titolare del diritto può svolgere liberamente certe azioni o può esigere qualcosa da qualcun altro. Il dibattito sul rapporto tra diritto soggettivo e diritto oggettivo ha influenzato diverse teorie giuridiche e ha importanti implicazioni nel campo del diritto.

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oggettivo e perciò la necessaria correlazione tra diritto e obbligo per cuiun diritto soggettivo non esiste se non è stabilito anche l’obbligo corrispondente.

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Queste due concezioni sono presenti a livello teorico-giuridico nella teoria statica e in quelladinamica.

LA TEORIA STATICA DEI DIRITTI

Viene elaborata da Hohfeld all’inizio del Novecento. Si tratta di una analisi concettuale che cerca distabilire che cosa è un diritto, ovvero il suo significato e le relazioni logiche che si danno tra lediverse posizioni soggettive.

Hohfeld parte da due punti principali:

  1. mette in evidenza che è impreciso parlare di diritto soggettivo in chiave generale in quantoquesta espressione denota diverse posizioni soggettive.
  2. mostra che tali posizioni oggettive hanno dei correlativi: a una posizione di svantaggiocorrisponde una di obbligo.

In questa analisi vengono quindi sostenute

le diverse sfaccettature. Inoltre, la teoria di Hohfeld evidenzia anche la correlatività tra le diverse posizioni soggettive. Ad esempio, il diritto di una persona comporta il dovere corrispondente di un'altra persona. Allo stesso modo, la libertà di un individuo implica l'assenza di un dovere nei confronti di qualcun altro. Secondo Hohfeld, ci sono quattro posizioni elementari di vantaggio e quattro posizioni correlative. Queste posizioni sono: 1. Diritto - Dovere 2. Libertà - Non diritto dovere (negazione) 3. Potere - Soggezione incapacità (negazione) 4. Immunità - Non potere soggezione (negazione) È importante sottolineare che queste posizioni soggettive sono logicamente indipendenti tra loro. Tuttavia, spesso un diritto soggettivo è composto da più posizioni hohfeldiane. Sulla base di questa teoria, possiamo distinguere tra micro-diritti, che sono diritti semplici, e macro-diritti, che sono diritti complessi composti da più posizioni soggettive. L'individuazione dei macro-diritti ci permette di comprendere il nucleo del diritto e le diverse posizioni che lo compongono.

Il perimetro protettivo, questo perimetro agevola il godimento del diritto e lo garantisce, un ruolo decisivo di questo perimetro è quello delle tutele giurisdizionali che sono uno degli strumenti più importanti per assicurare l'esercizio di un diritto.

L'ultimo aspetto dell'analisi dei diritti riguarda il loro contenuto, la distinzione di fondo è tra diritti attivi e diritti passivi e tra questi ultimi, tra diritti negativi e positivi.

1) I diritti attivi riguardano una condotta del titolare, soggetto diverso dal titolare del diritto.

2) I diritti passivi riguardano la condotta di un altro soggetto.

I diritti passivi possono essere:

- Positivi, contengono un'azione positiva di un altro soggetto.

- Negativi, riguardano una astensione o omissione di un altro soggetto.

DIRITTI COME RAGIONI - LINK Bologna – Studenti Indipendenti Studenti Indipendenti Giurisprudenza

A quali condizioni siamo in grado di affermare

Dettagli
A.A. 2020-2021
30 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher asiaferrante99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Rotolo Antonino.