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ATENE
a) MOSCOPHOROS: portatore del toro, è una scultura in marmo con gli occhi in
pasta vitrea e le ciglia metalliche.
Rappresenta una nuova tipologia di Kouros: barbato, con mantellina
asimmetrica, vincitore che offre il suo dono ad Atena e non semplice Kouros
stante.
b) CAVALIERE RAMPIN: la barba granulare è estremamente elaborata e attribuita al
mondo ionico. Nel 1800 sono stati ritrovati i frammenti del torso e quelli di un
cavallo duplicati ce hanno fatto pensare a una coppia simmetrica di cavalieri
con una corona di alloro, dunque verosimilmente vincitori di una gara e forse
figli di Pisistrato. I dettagli come gli occhi amigdaloidi e il sorriso sono ancora
arcaici, sebbene la forma del volto sia più naturalistica.
c) FRAMMENTO DI STELE FUNERARIA CON TESTA DI PUGILE: l’orecchio rigonfio e il
naso rotto ci suggeriscono che sia un pugile. Si tratta di un ritratto; esistono due
categorie di ritratto:
tipologico : generico tipo (atleta, stratega…)
fisionomico : fisionomia specifica sviluppatosi nel IV secolo.
d) KORE COL PEPLO: il peplo è una veste comune solo dalla prima Età Classica,
Peplofhoros
quando la Kore diventa . Il peplo è molto elaborato e gli zigomi
accentuati dimostrano un’evoluzione nel naturalismo. La capigliatura è molto
elaborata.
e) KORE DI LIONE: grafismo esasperato nella muscolatura che pare maschile.
f) KORE DI NEARCHOS: iscrizione che menziona il donatore Nearchos. Gli occhi
sono riempiti in pasta vitrea, conferendo alla scultura forte naturalismo. La
mano regge un lembo del Kitone donando movimento. In testa porta un
diadema, attributo divino.
PERIODO SEVERO Atene
Il Periodo Severo va circa dal 480 al 450 a.C, coincide con l’ascesa dell’
Periclea Lega Delio-Attica
, che vince le Guerre Persiane costituendo la . tragedia
Nel 447 l’Acropoli ateniese viene ricostruita. Nasce il genere teatrale della e
la medicina.
Stile Severo naturalismo
Lo , si caratterizza per un maggiore e ricerca di
introspezione psicologica .
ARCHITETURA SEVERA
TEMPIO DI ZEUS A OLIMPIA
Si trova in Peloponneso, lo stile è DORICO ed è PERIPTERO ESASTILO con PRONAO
DISTILO I ANTIS. La cella presenta all’interno una doppia fila di colonne e ospita la
statua di Zeus eseguita da Fidia. L’intera costruzione è in calcare locale piuttosto
irregolare e di scarsa qualità.
Metope: fatiche di Ercole, in tutto 6, 3 per lato.
Frontoni Zeus
FRONTONE EST: acefalo (centrale e più grande) presenzia al giuramento
mito di Pelope
prima di una gara, narrata nel . Le due figure femminili sono:
Sterope Enomao Ippodamia
la moglie del protagonista e la figlia ; esse
anticipano con i loro gesti ciò che accadrà alla fine: Ippodamia si toglie il velo:
indovino
gesto simbolo di matrimonio. Accanto a Sterope troviamo un
(Amitaone) , che osserva preoccupato la scena; oppoto all’indovino un
giovane (Melampo) nell’atto di toccarsi il piede. L’indovino e il giovane sono
mitici antenati della famiglia committente del frontone, che praticavano la
chiromanzia. Alfeo
Infine agli estremi del frontone troviamo la personificazione dei due fiumi
e Cladeo , che fungono da collegamento. Centauromachia
FRONTONE OVEST: tema panellenico della . Si racconta la
nozze di Ippodamia Pirito
storia delle , regina dei Lapiti il cui marito , invita i
centauri che si ubriacano e molestano le giovani lapitesse. Il centauro è di per
sé un animale negativo, incarnazione degli aspetti più deleteri dell’uomo. La
Apollo
divinità centrale è , che separa la scena simmetrica in due metà.
Possiamo suddividere la battaglia in gruppi in cui si affrontano lapiti e centauri.
In entrambi i frontoni il tema è quello del matrimonio come atto sacro impedito,
hybris,
Enomao ucciderà i pretendenti della figlia macchiandosi di mentre i centauri
hybris,
portano il caos, corrispettivo della durante il matrimonio di Pirito.
Le divinità centrali hanno la funzione di ristabilire l’ordine.
Dal punto di vista formale la figura di Zeus semi panneggiato e con la folgore in mano
diventa prototipo per le statue cultuali. Il peplo dell’ancella seduta davanti ai cavalli è
caratterizzato da forte naturalismo dato dalle pieghe della veste, i solchi dei panneggi
coroplastica.
richiamano la tolimpunti
Per realizzare i frontoni monumentali si utilizzava la tecnica dei ,
realizzando dei modelli poi trasposti in marmo.
Dal punto di vista formale questo complesso templare anticipa quello dell’Acropoli di
Atene di età classica.
SCULTURA SEVERA
In scultura abbiamo sempre maggiore naturalismo nella resa anatomica realistica e
ponderazione
nella , cioè il peso del corpo spostato su una gamba, determinante il
disassamento del bacino e delle spalle.
a) KORE DI EUTHYKIDOS: la veste aderente lascia intravedere la precisa anatomia
delle gambe, il petto è in parte nudo. La capigliatura è a calotta e scompare il
sorriso arcaico e gli occhi hanno grosse palpebre. Il decorativismo arcaico viene
superato per maggiore semplificazione e correttezza anatomica.
b) EFEBO DI KRITIOS: non va considerato un Kouros. Come per la Kore vista in
precedenza abbiamo la scomparsa del sorriso arcaico, occhi più organici (qui
cavi come nelle statue bronzee) e pettinatura a calotta. Compare la
ponderazione; lo schema ritmico è frontale e la simmetria è equilibrata
orizzontalmente.
c) DORIFORO DI POLICLETO: le novità viste in precedenza sono qui portate
all’estremo.
d) EFEBO BIONDO: tracce di doratura sui capelli, l’acconciatura a calotta non è più
elaborata, nemmeno se si tratta di un personaggio di alto rango sociale.
Armodio Aristogitone
e) TIRANNICIDI: gruppo che rappresenta e , che uccidono
Ipparco . Non viene mostrato l’atto ma il momento precedente (in altri casi
quello successivo). I due personaggi sono retti da un tronco d’albero tipico delle
copie romane in marmo di statue greche in bronzo, quindi i Tirannicidi
potrebbero essere una copia romana. Nella coppia il più vecchio difende il più
giovane con lo scudo.
f) AURIGA DI DELFI: ritrovata nel Santuario di Delfi in Focide. Utilizzo della tecnica
a cera persa e del bulino per la realizzazione dei dettagli come superamento
dell’arcaismo. Il gruppo intero originale deve essere stato commissionato da
qualcuno con notevoli capacità finanziarie. La benda o diadema in testa indica
la partecipazione a una gara.
g) ZEUS O POSEIDON: la statua fa parte del genere delle divinità barbute
identificate attraverso l’attributo, qui mancante. La divinità è colta nell’atto di
lanciare la folgore o il tridente.
h) BRONZI DI RIACE: ritrovati nel 1972 in Calabria nei pressi di Riace da un
pescatore, in seguito restaurate ed esposte dal 1980 nel Museo Archeologico
Nazionale di Reggio Calabria.
Guerriero A Guerriero B
Sono stati identificati come e . Il bronzo A pare
stilisticamente più avanzato, in quanto la postura serpentinata del suo busto è
più accentuata; le labbra sono di rame e i denti d’argento e pare volgersi verso
qualcuno alla sua destra.
Le origini del gruppo ci sono ignote, ci sono due ipotesi: che si tratti di un dono
al santuario di Delfi da parte degli ateniesi in memoria della vittoria di Maratona
oppure razziati da una nave romana.
i) DISCOBOLO DI MIRONE: si tratta di una copia romana e lo si vede dal tronco di
palma che funge da sostegno dietro la gamba dell’atleta. L’atleta è colto nel
momento di massima tensione prima di lanciare il disco.
Il tema degli atleti in movimento era già presente da 30-40 anni, come dimostra
la base di na scultura ad Atene che rappresenta atleti che giocano a palla,
ancora piuttosto goffi però.
ETA’ CLASSICA
Il periodo classico va circa dal 450 al 400 circa (V secolo), siamo nel pieno sviluppo
dell’Atene Periclea con la Lega Delio Attica, prima della guerra contro Sparta che vedrà
l’affermarsi di una nuova potenza in Grecia.
ARCHITETTURA CLASSICA
L’ACROPOLI DI ATENE
Pericle fa ricostruire l’Acropoli con la struttura che oggi conosciamo: Propilei,
Partenone, Tempio di Atena Nike ed Eretteo. Ad Atene viene anche trasferito il tesoro
della lega Delio Attica, prima conservato a Delo. L’obiettivo di Pericle era dare un
nuovo volto ad Atene.
IL PARTENONE
Tempio DORICO, PERIPTERO, ESASTILO, che conteneva la statua in oro e avorio di
Atena. L’apparato figurativo è stato concepito da Fidia, gli architetti sono Ictino e
Calcicrate. Rispetto ad altri templi presenta molte imperfezioni strutturali, come le
colonne dal diametro minore e più basse.
Interessanti sono anche alcuni elementi IONICI: 4 colonne nell’epistodomo e il FREGIO.
La costruzione del tempio avviene tra il 432 e il 438.
ricco,
Lo stile delle sculture viene definito per l’attenzione manieristica alla resa delle
vesti (effetto bagnato)
Alla fine del IV d.C secolo viene chiuso insieme a tutti gli altri templi pagani e nel VI
secolo d.C viene trasformato in una chiesa cristiana: costruzione dell’abside sul lato
est e viene scalpellato il frontone.
Nel 1456, dopo la caduta di Costantinopoli gli Ottomani lo trasformano in una
Moschea.
Le parti interessanti di questo tempio sono:
I frontoni contesa dell’Attica tra Atena e
FRONTONE OVEST: rappresenta il mito della
Poseidone : nella contesa Atena crea un olivo, mentre Poseidone crea una fonte
Zeus Cecrope
di acqua salata, interviene in qualità di giudice e (primo re
Pandroso
mitico di Atene), insieme alla figlia fanno da testimoni.
Al centro dunque vediamo la contesa tra i due dei, in uno schema divergente e
centrifugo che si riflette anche nei cavalli che li affiancano; il rilievo dell’olivo
che separava i due dei è andato perduto.
Nike Hermes Anfitrite
Atena è affiancata da ed , mentre Poseidone da (mostro
Iris
marino) e (personificazione dell’arcobaleno), queste divinità comunicano
l’esito della contesa.
Ilisso Cecrope Pandroso
Ai lati troviamo , e .
Dioniso
Lato sinistro: seduto con un velo che gli copre la testa (è però acefalo)
Helios Kore Demetra Ecate
ed sul carro di fuoco. Tre figure femminile: , ed , le
prime due sedute sue due ciste che indicano legame familiare.
Apollo Hessia Dione Afrodite
Lato sinistro: (ipotesi), , (prima moglie di Zeus),
e Selene, tutte in veste di Nikai con la veste lunga stretta in vita.
Importante è la corrispondenza di queste statue frontonali con le altre
dell’Acropoli: Dioniso guarda verso il teatro costruito nell’Acropoli e a lui
dedicato; nell&rsqu