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Estratto del documento

I TIRANNICIDI

 Gruppo di sculture, noto da copie romane e da copie di gesso

 La testa dell’anziano in gesso è stata rinvenuta all’interno

di un’officina di altissimo livello greca, presso Napoli

 Calchi secondo alcuni presi dall’originale

 Copie molto fedeli

 Commissionati dagli Alcmeonidi nel 510 a.C.

 Ad Antenor

 Posti nell’Agorà, come monumento della neonata democrazia

 Prima volta che dei mortali vengono rappresentati in uno spazio pubblico

 Primo monumento civico – politico

 Mnema = monumento, qualcosa che ricorda

 Verrà preso e portato via dagli invasori persiani nel 480 a.C.

 Restituito solo alla caduta dell’impero persiano, da Alessandro Magno

 Funzione onoraria

 Non paratattiche, ma impegnate in una scena

 Armodio (giovane) e Aristogitone (vecchio)

 Avevano ucciso Ipparco nel 514 a.C.

 A loro volta uccisi

 Poi nel 510 a.C. Ippia viene cacciato e si instaura la democrazia

 Nel 477 a.C. un gruppo analogo, in sostituzione di quello di Antenore, viene collocato nell’Agorà

 In bronzo

 Collegato a Kritios e Nesiotes

 Creano un gruppo in bronzo che li rappresenta, colti nel momento in cui attaccano

il tiranno, con scudo e pugnale

 Stile  Mostrano novità nella resa anatomica

 Caratteristiche classiche

 Peso sulle gambe avanzate (il copista ha dovuto aggiungere zeppe e altri sostegni)

 Non è rappresentato l’oggetto dell’attacco, cioè Ipparco

 Tipico

 Si rappresenta il momento immediatamente prima

 Si dà un carattere narrativo alla scultura

 Teste non fisiognomiche

 Non molto caratterizzate

 Generiche, tipologiche figura del giovane e dell’anziano

ORIGINALI IN BRONZO

 Il bronzo è uno dei materiali più pregiati del periodo

 Il suo metodo di lavorazione è complicato e dispendioso

AURIGA DI DELFI

 Delfi è in una regione montuosa, la Focide

 Oracolo

 1880 grandi scavi europei

 Francesi

 Molti problemi perché sopra c’era un villaggio, che fu spostato

di mezzo km

 Inizio ‘900 rinvenuta questa statua in una zona piuttosto centrale

 Sotto una frana tardo antica

 Ora al museo di Delfi

 I greci furono i primi a esigere che i ritrovamenti fatti

nel proprio territorio rimanessero nel luogo di

ritrovamento (rete di musei locali)

 Accompagnata da elementi di cavalli

 Offerta votiva in bronzo

 Fusione a cera persa

 Quindi è cava, di un cm di spessore

 Quadriga di cavalli, carro e auriga che lo guidava

 Iscrizione

 Nome del dedicante, il tiranno Polyzalos di Gela, sulla base di pietra

 “Polyzalos mi ha dedicato…” = statua parlante

 Fatta per i giochi del 478 o del 474 a.C.

 La sfida più difficile era la corsa dei carri

 Non vinceva l’auriga, ma il proprietario

 Il vincitore quindi dona la statua al dio con l’augurio che lo renda prospero

 Auriga

 Chiton poderes, veste lunga fino ai piedi, tipica degli aurighi

 Stante, non c’è il problema del movimento

 Con le redini nelle mani

 Testa lievemente ruotata a dx, perché stava girando

 Finezze tecniche

 Es. coroncina in argento, occhi in materiale diverso

 Non possiamo attribuirla certamente a nessuno

 Perché di molti scultori non sappiamo proprio nulla

 Fare accostamenti è un azzardo

ZEUS O POSEIDON DA CAPO ARTEMISION

 Reggeva una folgore o un tridente in argento

 Attributo purtroppo perduto

 Divinità barbate sono poche: Zeus, Poseidone,

Asclepio e Ade (si capisce chi è dagli attributi)

 Bronzo trovato in un naufragio

 Forse molto tardo (trasporti anche dopo secoli)

 Bronzo molto accurato, inciso con perizia, di 2m

 Peso sulla gamba sx

 Perni in ferro e poi annegati (tenoni)

 Danno stabilità

 Immagine votiva, non cultuale perché sarebbe stante

 Curiosa acconciatura

 Treccia che corre dietro la nuca e tiene compressi i

capelli sulla calotta cranica, con i ricci ricadenti

 Cfr. Apollo dell’Omphalos (= ombelico del mondo), ritrovato ad Atene, ma copia romana

 Stilisticamente molto simili

BRONZI DI RIACE

 Naufragio di età romana

 Sono stati strappati dalle loro basi per essere

trasportati, forse verso Roma

 Non abbiamo notizie sul contesto

 Guerrieri “A” e “B”

 A = lancia e scudo

 Sta parlando con qualcuno che doveva essere

alla sua destra (che quindi non è il guerriero

B)

 Maturo, barbuto, capigliatura con fascia

 Stilisticamente meno evoluto del B

 B = lancia e scudo

 La testa è diversa

 Capigliatura fusa con l’intenzione di ricoprirla con un elmo (ageminato = fuso e

con inserzioni di altri metalli)

 Entrambi sono in ponderazione, ma il B molto di più (le spalle non sono più orizzontali ma

si inclinano seguendo il movimento del bacino), quindi è più recente

 Inclinazione maggiore, ad S, sia dei fianchi che delle spalle

 Quindi datazione non omogenea

 A = 470 – 460 a.C.

 B = 440 – 430 a.C., contemporaneo al Doriphoro di Policleto

 Facevano parte di un gruppo ben identificato, che aveva una sua funzione nel santuario

 Non possono essere guerrieri generici

 Forse sono personaggi mitologici con funzione regale

 Collegati alla storia del committente

 Utilizzo di materiali diversi

 Labbra di rame

 Denti in argento (molto raro)

 Occhi di avorio e basta vitrea di A, avorio, pasta vitrea e un altro materiale per il B (resa

veristica)

 Le armi dovevano essere di bronzo e altri metalli

 Rinvenuti nel 1972

 Lungo intervento di restauro

 Alti quasi 2 m

 Ipotesi che facessero parte di un donario di 10 statue per la vittoria di Maratona

 Strano visti gli stili diversi e le datazioni lontane

 Forse sono solo lo specchio di artigiani diversi, uno più evoluto dell’altro

 Non può essere così anche perché le due statue sono uguali

 Infatti i greci non facevano due statue uguali da destinare insieme

DISCOBOLO DI MIRONE

 Mirone

 Storia dell’arte nasce nel 300 a.C.

 Senso storico

 Si individuano personaggi vissuti anche molto tempo

prima, come Mirone

 “Più ricco di ritmi”, in confronto a Policleto

 Le fonti citano proprio il Discobolo

 Quella che abbiamo è una copia romana, rinvenuta nel Tevere nel

1780  Riconosciuta subito dall’antiquario Visconti

 Lo mette in relazione col Discobolo citato da Quintiliano

 Aveva un ritmo “distortum et elaboratum”

 Copia dell’originale in bronzo

 Atleta nell’attimo prima di lanciare il disco

 Tema tipico del periodo, il movimento

BASE DI STATUA CON ATLETI

 Iscrizioni e scene in rilievo

 Tematicamente connessa alla statua che ci stava sopra, che doveva essere un atleta

 Cc 500 a.C., fine arcaismo

 Atleti con acconciature lunghe ed elaborate, possenti, con muscoli accentuati

 Attenzione per il movimento (contrazione dei muscoli, azioni…)

 Sembra quasi si voglia

contrastare la staticità del kouros

 Però movimento ancora congelati

e innaturali

 Evoluzione nello stile severo

TEMPIO DI ZEUS AD

OLIMPIA

 Ha il frontone più e meglio

conservato che conosciamo

 Più di 20 sculture in

marmo pario (pregiato)

 Originali

 Era uno dei templi più

importanti del mondo greco

 Contesto importante

 Problema della ricostruzione

 In base alle caratteristiche forse

l’autore è lo stesso del tempio di

Apollo degli Alcmeonidi

 Le sculture sono una novità che

poi rimarranno esemplari

 Stile senza confronti con

l’epoca  Si parla del “maestro di Olimpia”

 Descritte da Pausania nella sua guida della Grecia

 Ogni regione è trattata in un libro (2 libri per l’Elite, dove si trova Olimpia)

 Secondo lui il frontone ovest è di Alcamene, quello est è di Peonio

 Errore di Pausania, perché entrambi sono attivi molto dopo

 Iniziato a scavare negli anni ’70 dell’800 dai tedeschi

 Continuano ancora oggi

 Hanno capito che il sito presenta testimonianze fin dalla metà del II millennio a.C.

 Insediamento preistorico collegato ad un bosco sacro (Alsos, da cui Altis)

 Monumentalizzazione dal VII sec. a.C.

 Viene costruito prima l’Heraion, alla moglie di Zeus

 Poi il Pelopion, recinto che conteneva una montagna di cenere, risultato di sacrifici

 Poi altare a Zeus e una terrazza dove c’erano i tesori (Thesauros/Thesauroi), piccoli

tempietti per conservare le offerte votive delle diverse polis

 Poi lo stadio, che in origine arrivava fino al santuario

 Fino al 471 a.C., quando viene costruito il tempio di Zeus

 Quindi è molto posteriore a tutto il resto

Il tempio

 Finito nel 457 a.C. (fonti dicono che gli spartani appesero sul tetto uno scudo d’oro)

 Tempio dorico, esastilo, periptero, 2+1 colonne

 Rampa anteriore

 Pronao distilo in antis, opistodomo (ambiente chiuso speculare ma non collegato alla cella, serviva

per ospitare arredi sacri)

 Calcare conchilifero locale (molto grezzo), stuccato e

dipinto

 La cella è divisa in 3 navate da colonne molto vicine ai muri della cella medesima

 Echino delle colonne rettilineo

 20 scanalature nelle colonne

 Tetto e sculture in marmo

 Corridoio più stretto nei lati lunghi

 E’ il tempio più grande del Peloponneso, 65 m di lunghezza

 Libone forse è l’architetto

 All’interno del tempio c’è il colosso crisoelefantino di Zeus assiso in trono

 Creato da Fidia (fama per il colosso di Atena)

 In legno e tessuti, continuamente sottoposti a

manutenzione per il deterioramento

 Su basamento di pietra nera

 Perfettamente dietro al tempio fu costruita

l’officina (hercasterium) di Fidia per vedere

l’effetto che avrebbe fatto la statua

 Trovate tracce di oro e avorio

 Perduta

 Crollo nel V sec. d.C. per un terremoto

 Ci sono arrivate le metope (6 per parte) che

decoravano pronao e opistodomo

 In parte conservate

 Il protagonista è Eracle, figlio di Zeus e

fondatore dei giochi di Olimpia, nel 680 a.C.

 Serie canonica delle 12 fatiche

 Presenza costante di Atena, per ricordare che

le vittorie di

Dettagli
A.A. 2015-2016
87 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/07 Archeologia classica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giulia.b.cester di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Archeologia e storia dell'arte greca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Sperti Luigi.