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CONFINI

Joseph Conrad scrive un'opera intitolata Cuore di tenebra e s'immagina come i romani hanno visto

la parte barbarica quando sono arrivati. Ci da l'idea che i romani sono persone che hanno bisogno

del limes perché sono terrorizzati dai barbari.

Il Limes è un termine usato per strada, una linea immaginaria che separa la romanità dal barbaricum

e dal mondo esterno, è una zona dove si arriva a fare commerci e scambi inoltre è un sistema

militare costruito da un complesso e amplissimo apparato di edilizia militare distinto area per area

fatto di barriere naturali, mura, torri di avvistamento, strade etc.

Luttwak scrive “ La grande strategia dell'impero romano” paragona la muraglia cinese al limes

romana e dice che ha più uno scopo psicologico che un obiettivo militare. È una linea militare di

controllo verso l'interno vede tre fasi del sistema:

1- giulio claudia: con legioni ausiliari ancora secondari

2-Antonino: inizia la dislocazione dei confini dove si stanziano le truppe

3- Tardoantico: difesa in profondità e in funzione antibarbarica.

Whittaker lo critica per le sue idee

Vediamo che il limes è una frontiera militare anche negli Annali di Tacito che fa vedere l'importanza

dei confini e che non è un limite commerciale.

LEZIONE 09/03/2017

LIMES E SUE COMPONENTI

Si cerca di sfruttare inizialmente quelle che sono le difese naturali a cui si aggiungono le difese

artificiali quindi le prime sono barriere paesaggistiche come fiumi (Reno e Danubio), i monti

(catena dei Carpazi della Dacia), il deserto (Egitto). Le costruzioni artificiali sono in genere agger

con una palizzata di legno o un muro in pietra come nel caso del Vallo di Adriano con torrette

spesse di difesa e aumentano gli apprestamenti via via che aumentano i pericoli. Lutwak distingue

tre sistemi di sicurezza imperiali su una diversa funzione del lime. Nel primo è il sistema Giulio-

Claudio dove Roma esercitava un controllo egemonico; il secondo sistema è quello antoniniano

dove si assiste alla territorializzazione dell'impero con utilizzo di truppe di confine impiegate nel

controllo diretto del territorio; il terzo sistema nasce in risposta alla crisi dell'impero si passa ad una

difesa in profondità voluta da Diocleziano a quella più elastica di Gallieno.

L'elemento costante nelle fortificazioni è la strada a cui si accompagnano elementi di carattere

difensivo che sono praetenture o clausurae (usate fino all'età longobarda). Le prime difese più serie

si limitano a punti più sensibili e con più importanza strategica. Nella Germania superiori

inizialmente c'è una linea di torre a cui si aggiunge una palizzata e un fossato semplice rafforzati da

terrapieno, successivamente è sostituita da un muro basso. Ciò significa che ancora il barbaro non è

un problema serio. La parola castello inizia ad essere utilizzata in età tardo antica che inizialmente

sono piccole costruzioni, apprestamenti difensivi più grandi delle torrette.

Nell'Africa e nel limes arabico è soprattutto il fossato che fa da frontiera ed è un limes ad

intermittenza. Poi ci sono le fortezze permanenti che stanno leggermente dietro la prima linea di

fronteggiamento avevano dimensioni ridotte in genere c'erano anche fortezze doppie.

Recentemente è stato trovato uno dei primi accampamenti militari romani a Carnunto in Austria

fortificato con un fossato.

A Vindolanda sono state trovate tante tavolette scritte dove si trova la corrispondenza che si

scambiavano tra legionari conservate perché usate come carta igienica.

Nelle province occidentali si iniziano a trovare truppe ausiliarie i loro forti sono diversi che

potevano contenere circa 500 armati.

Nel Limes Orientalis c'è il caso africano che è diviso in sei settori lungo il fronte settentrionale . Il

fronte più lungo ma il meno complicato da difendere con 45.000 armati schierati nei primi tre

secoli. Uno studioso francese fu Jean Beradez che segnalò tutte le aree dove c'erano delle torri o dei

punti di difesa romani. C'è poi il limes arabico basato sulla strada diocleziano da una via di

comunicazione militare corredata di forti e fortini che controllano la via costruiti tutti allo stesso

modo fatti di terra. Nella tardoantichità le fortificazioni tendono a restringersi vuote all'interno per

far affluire persone dall'entroterra in momenti di attacco e forse dava spazio alle truppe che si

accampavano.

COSA DIFENDEVA IL LIMES

Il limes difendeva un sistema economico globalizzato molto complesso. Questi limes erano fatti per

difendere tutti i territori con un mercato e circolazione di merci e persone. Tutto legato alla rete

stradale e le rotte commerciali ed è una rete talmente grande.

Un altro punto su cui si basa l'impero è la rete delle città infatti la loro ovunque vanno costruiscono

colonie. Le città sono costruite con uno schema preciso e ordinato applicato per tutti.

Un altro sistema importante era quello della centuriazione.

Le linee che controlla Roma sono enormi fino all'India, una via importante è quella dell'ambra dove

sorge Aquileia, poi c'è la via della seta che parte dalla Cina fino all'Iraq. Le monete romane sono

state trovate anche in Giappone rinvenute in un castello medievale. Un altro contesto è in Puglia

dove è stato trovato la necropoli di Vagnari e in una tomba è stato trovato un cinese.

La prova di quello che circolava si trovano a Monte Testaccio dove sono state trovate molte anfore

per la maggior parte olearie.

LEZIONE 22/03/2017

I BARBARI

I barbari sono persone che vivono in villaggi che spostano in base allo sfruttamento del terreno.

Hanno un'articolazione che si sviluppa mano a mano nel tempo con fattorie contigue recintate o con

palizzate o con steccati.

Con barbaricum s'intendono i popoli che parlavano germanico vivevano in una zona che si

estendeva da Norvegia e Svezia meridionali attraverso i Paesi Bassi, la Danimarca e la Germania.

Condividono molti tratti culturali e linguaggio. Tacito nell'opera “Germania”dice La maggior parte

dei romani non conoscevano i popoli tedeschi, che avevano più contatti con le tribù vicine ai

confini. La descrisse come una terra di foreste paludose e paludi fetide riferendosi ai villaggi

dell'Olanda (terpen) dove c'è un terreno paludoso generalizzando a tutto il Barbericum ma se si

vedono altre popolazioni come i Sarmati sono di origine mongolica con una vita completamente

diversa. Per i romani l'immagine della Germana è l'area occidentale più vicina al Mediterraneo che

è anche la più sviluppata caratterizzata da terra molto fertile e con una cultura già uniformata di tipo

celtico. L'area occupata dai barbari è sulla grande pianura europea, ad oriente ci sono poi le terre

della Russia molto fertili. Il clima delle varie aree è suddiviso in base alla presenza vegetativa come

ambiente della foresta di latifoglie (zone montuose), l'ambiente della steppa (clima arido con scarsa

pioggia) poi c'è la tundra racchiuso da elementi naturali che fanno da confine come il Caucaso, i

Carpazi, il Reno etc) e l'ambiente delle foreste di conifere.

I primi contatti con i barbari iniziano con Cesare dopo il 48 a.C. i primi gruppi sono quello dei daci

e dei galli. Dopo la morte di cesare le popolazioni germaniche tentano di passare il Reno

provocando dei danni con un progetto della Germania unita. La presenza romana si limita alla

Germania superiore e inferiore.

Le mummie di palude sono resti umani conservati dentro una torbiera e grazie ai microrganismi

all'interno delle acque la maggior parte dei corpi hanno conservata la pelle e i vestiti e le analisi di

questi portano ad informazioni importanti come la loro alimentazione. I corpi ritrovati sono

centinaia in Irlanda, Gran Bretagna, Olanda, Germania e Danimarca e sono sempre eventi unici

mentre lo spettro cronologico è ampio inizia dal Mesolitico fino al ventesimo secolo. A volte si

tratta di sacrifici rituali mentre altre di uccisioni.

Ci sono più ritrovamenti di uomini e casi anche di giovani molti dei quali sono ritrovati vestiti.

Un tema all'interno delle sepolture anomale si uniscono le caratteristiche di Revenant che,

probabilmente avevano compiuto azioni cattive, una volta che morivano quando si seppellivano si

assicuravano che non tornassero in vita tagliando per esempio i piedi o fissandoli al suolo con un

pietra. Sui limiti della palude quindi nei confini.

Inizialmente si tratta di bottini di guerra sacrificati nei laghi sacrificali poi si inizia a sovrapporre i

bog bodies. In genere quando ci sono degli scontri i vinti recuperano le armi distruggendole e

dandole in sacrificio agli dei nei laghi.

Il barbaricum è una società prettamente rurale e di allevatori.

Molti dei corpi presentano tracce di morte violenta e in più casi queste violenze sono perpetrate

insieme, a volte venivano decapitati. Alcune mummie risalenti all'età del Bronzo hanno dimostrato

che alcune persone siano state sepolte con cura. Si pensa che queste violenze erano destinate a

persone degenerate, rinnegate od omosessuali confermate dai ritrovamenti di arti fratturati o teschi.

Il primo che parla di sacrifici è Niels Lynnerup ritiene che si tratti di sacrifici umani, sia di nemici

catturati ed ostaggi di incursioni in terre lontane, in altri casi volontari.

Eamon Kelly ha approfondito il caso dell'uomo di Croghan accorgendosi che spesso i limiti di

contea sono disposti lungo la linea dove ci sono paludi (ambienti rituali). Ha dimostrato anche che

grandi fiumi e rive dei laghi erano confini definiti (storici). Questa coincidenza di sacrifici umani

lungo il confine si tratta di un atto di sovranità di quella tribù.

Ci sono molti casi di sacrifici tribali di capi tribù e re. I reperti databili all'Età del Ferro sono di

natura sinistra e cioè caratterizzati da omicidi rituali dove il rito è diffuso.

L'uomo di Clonycavan è uno degli esempi di corpi tagliati a metà è stato calcolato che sia un uomo

alto circa 1.76 m. I capelli erano stati ritualmente tagliati e unti di resina di pino e l'analisi di questa

faceva vedere che venisse da pini ai Pirenei quindi aveva accesso a materie prime e già questo lo

distingue da altri. É stato ucciso in modo brutale con molti tagli nel corpo, si vede dall'analisi dei

capelli che avesse avuto un'alimentazione vegetale nei giorni prima della morte.

Il vecchio di Croghan è un'altra mummia trova elementi simili di quello sopra. Si tratta di un uomo

molto alto e robusto e colpiscono le mani e le dita con unghie curatissime e mani non sfreguate e

questi elementi fanno presumere che appartenesse ad un ceto sociale elevato visto anc

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
15 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/08 Archeologia cristiana e medievale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher storia92 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Archeologia medievale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Valenti Marco.