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S. STEFANO
• Edificio funerario realizzato gli ultimi decenni del V d.C. a N-W del Santuario
• Edificio absidato con dedica a S.Stefano nel 1500 (propotomartire di Gerusalemme il cui
corpo fu rinvenuto miracolosamente nel 415 d.C.)
• Preceduta da un quadriportico che la collegava alla Nova
• Posteriore quindi alla Nova ma anteriore all’esondazione del fiume Clanio (x erux del
Vesuvio) di inizio VI→ deposito dii fango datato x materiali, rinvenuto anche in parte nella
chiesa
• 1 sola navata con abside con 3 finestre (parte alta ricostruz Mediev), realizzato in finissima
op listata (rarissimi mattoni)
• Si vedono due grandi passaggi arcoati, tamponati nel medioevo, sui muri laterali dell’abside
che forse portavano ad ambienti laterali (cappelle?)
• 3 porte in facciata e un fittume di tombe pavimentali-visibili ad es prima del gradino
d’accesso al presbiterio- e nella zona dell’abside tombe a muretti
• Recinzione presbiteriale postuma inondazione.
10
–
Fine V in.VI d.C.: Ultimo Intervento
• Forse x via dell’esondazione, si concentra sulla tomba di S.Felice→ si realizza intorno al
recinto un’aedicola, recinzione ad arcate che si appoggia sulle tombe dei vescovi (post quem
484), quadrata (6,6x 6,9m) su cui si aprono 3 arcate x lato rette da colonne di spoglio con in
+ epigrafe in versi che corre sia all’interno che
cima una bella decorazione a mosaico
all’esterno, del resto sappiamo che il vecchio ambiente “era troppo stretto x pregare in
mal ridotto. Sotto all’iscrizione c’è un motivo
maniera conveniente”. Lato interno est->
floreale (rami da cui pendono grappoli d’uva e fiori, vasi da cui sgorga l’acqua a cui si
abbeverano pavoni). Sono tessere auree. L’estradosso degli archi ha un motivo ha dentelli. Il
fondo è aureo. Lati sud e W decorati internamente/E e N dentro e fuori.
• Si aggiunge anche un altare sula tomba del Santo che è finalmente al centro della nuova
L’altare coincide con il recinto di P ma ha una mensa!
aula! Solo sul lato ovest in
corrispondenza della tomba di Felice, ci sono 2 colonne che poggiano su piedistalli in
laterizio. Si dava risalto alla tomba. Queste due colonne, sono le uniche tortili e in marmo di
Aquitania.
• In fase con l’aedicola è quindi anche l’esedra W.
• In questa fase venne costruito il PRESBITERIO OCCIDENTALE (ambiente absidato)->
così la tomba di Felice è al centro. Per dare aria alla tomba che prima era addossata al muro
dell’aula feliciana, gli antichi in questa fase (intorno al 500ca) crearono 3 arcate sul muro (in
corrispondenza a quella dell’edicola). Le due laterali erano percorribili. Forse solo l’arco
muro occidentale dell’antica aula feliciana
centrale aveva un transenna che chiudeva→il fu
traforato creando queste 3 arcate.
• Esisteva sempre un passaggio antico.
• La quota tra la zona della tomba di Felice e della zona absidata non è identica. La zona
absidata è più alta di 80cm e si saliva mediante gradini.
• Lato esterno est-> restano pochi brani del mosaico-> croce tra 2 palme-> si è ritrovata
nell’arcata meridionale. Nel ‘600 si vedeva nell’arco centrale IL MONOGRAMMA
COSTANTINIANO.
• Il lato est-> poi venne chiuso da transenne-> tracce di transenne tra le colonne.
• L’iscrizione correva sui 4 lati interni e sui 2 larti esterni (lato N ed E).
• I testi vanno letti dal lato interno partendo dal lato occidentale e proseguendo in senso orario
nel lato esterno si parte da E. L’iscrizione veniva letta da chi veniva da est.
(O-E-N-S),
Provenendo da est, quindi dalla vetus, si aveva la visione più importante, si traguardava la
tomba di Felice. Si accenna anche ad un anonimo che risistemò gli ambienti.
• La grande esedra si conclude con l’abside di 10mt che si addossa all’antico muro di facciata
è costruita in tufelli, e sul lato lungo c’è una finestra e sulle pareti ci sono nicchie
da sud,
che dovrebbero essere arcosoli. Si accedeva all’ambiente absidato da una porta che insisteva
sul lato sud e da una porta a Nord che dava sull’atrio tra la vetus e la nova. Nello scavo di
Chierici, si trovarono sotto l’abside, i mausolei.
• Alla base delle 2 arcate sul lato occidentale, ci sono 2 tombe di vescovi sotto la soglia->
vescovo Prisco (523, vescovo di Nola)→la copertura di una delle tombe è sistemata come
soglia della triplice arcata. 11
• Un’altra tomba di vescovo, Musonius, sotto l’arco sud della triplice arcata-> definito santo
deposto dopo il consolatum paolini junior (535).
• La tomba di Felice attrae la tomba di un diacono, REPARATO (554) trovata da Chierici e
è nell’angolo S-E dell’aula absidata.
distrutta->
• di Paola (556 ca) tra l’altare di Felice e la tomba a cassa di
Altre sepolture privilegiate Paola e Giovanni. Nell’epitaffio si
Paolino junior-> chiusa da una lastra→ tomba a 2 posti->
dice che proprio lei ha deciso di esser sepolta qui. Si allude all’altare di Paolino e Felice.
“deposte nel grembo del martire Felice”-> ci fa capire al meglio la concezione della
sepolture ad sanctus. Ultime sepolture privilegiate.
• il passaggio dall’arcosolio dell’abside fu murato e ospitò la tomba di
Altomedioevo->
Aureliano-> presenziò ad un concilio a Roma del 680-> morì dopo il 680. È una tomba a
cassa in muratura foderata con marmo. Epitaffio-> D M N-> abbreviazione per Domini. Fu
vescovo per 38 anni (lo diventò a 50 anni). Non c’è la data consolare.
S. TOMMASO (in VI d.C.)
• Costruito un altro edificio funerario ad ovest della chiesa di San Felice, simile a santo
Stefano, che accoglie le sepolture in modo intensivo→è ricordata da una sua dedica nel 551
sotto la basilica nova->sulle reliquie di Tommaso-> quindi la dedica a san Tommaso è
antica.
• Questo è stato oggetto di restauro e scavi degli anni ’60-> scavi che raggiunsero il piano
pavimentale (livello paleocristiano).
• Fine anni ’80-> campagna di scavo sistematica che indagò tutto l’edificio. Planimetria
identica a santo Stefano di 14x7 mt di larghezza. Ha una sola navata, la parte terminale ha
un’abside (come santo Stefano). La muratura è ha semplici tufelli (si conserva solo nella
parte inferiore). Come santo Stefano, fu adibita a uso funerario intensivo. Gli scavi hanno
portato alla luce un sistema a cassa preordinato di sepolture a cassa, tutte realizzate al
momento della costruzione della chiesa e ogni tomba è a due piani→6 file parallele con
orientamento E-O, ogni fila a 7 tombe. Sono 42 tombe su due livelli, per un totale di 84
tombe→I muretti di separazione sono unitari-> quindi le tombe furono costruite quando fu
costruito il complesso.
• Nelle fondazioni dei muri perimetrali furono lasciate in costruzione le riseghe su cui si
dovevano appoggiare le coperture delle tombe, quindi TUTTO ERA PREORGANIZZATO.
Le tombe sono chiuse da mattoni. Le coperture delle tombe e l’altare, fungevano da
pavimento della chiesa→ sono stati trovati elle tombe boccaletti in ceramica-> uno decorato
a bande rosse. Erano datati tra il VI/VII secolo.
• Anche la sequenza dei stratigrafica mostra che l’edificio fu costruito dopo l’alluvione
causata dall’eruzione del Vesuvio (VI secolo). I muri sono fondati sul limo fangoso (limo
datato all’inizio del VI secolo). Quindi la chiesa è posteriore agli inizi del VI secolo.
• San Tommaso ha anche un piccolo nartece in facciata e una porta all’estremità occidentale
che conduceva in un ambiente non indagato. Una porta esisteva in facciata che immetteva
nel nartece e anche qui c’erano tombe. Nel settore c’è una tomba di un bambino coperta
->
da un tumulo (piccolo bauletto). Le tombe nel nartece erano all’aperto, forse c’era una
tettoia. 12
ALTOMEDIOEVO
• La basilica Nova dovette in parte crollare e dopo il crollo si costruì un piccolo oratorio
dedicto a S.Giovanni Battista che comprendeva il triconco e una piccolissima parte della
navata centrale (fine VIII inizi IX). I muri altomedievali inglobarono 2 colonne terminali del
colonnato del V secolo e 2 pilastri. I muri sono a blocchi di tufo irregolari. La facciata fu
rifatta nel tardo medioevo. L’abside venne ricostruita e spostata verso l’interno→ riduzione
dello spazio della nova.
• zona della tomba di Felice l’antico triforio (costruito nella vetus per dare l’accesso
Nella
all’atrio tra la vetus e la nova) venne chiuso e nell’arcata centrale venne costruita una
nicchia rettangolare. Le chiusure vennero smantellate da Chierici e si salvò la nicchia
l’intento è di creare una chiesetta a sè stante con la tomba.
altomedievale→
• si costruisce un ulteriore triplice fornice nell’edicolaa→ 2 colonne supportavano degli archi
al centro dello spazio-> di questo arco trasversale (è un triplice arco) rimangono solo le basi
delle colonne dato che venne demolito da Chierici.
• Il lato est dell’edicola viene prolungato da due archi, ma non rimane nulla, abbiamo solo un
disegno del ‘700 che riproduce i 2 archi aggiunti all’edicola della prima fase x creare nella
vetus una specie di ulteriore ORATORIO AD CORPUS (chiesetta) nella zona della tomba,
separata da una PENTAFORA dalla navata centrale.
• L’altare in questa fase (fine VIII, inizi IX) è a cassa, di 2x2mt che insisteva sull’antica
VI secolo divenne l’altare)->
recinzione (che poi nel fu modificato quando furono trafugate
dopo questo furto, l’altare fu rifatto e nella parte seminterrata si
le spoglie di Paolino→
realizzò una sorta di RELIQUIARIO nel quale con ogni probabilità, furono sistemati i resti
di Felice e Paolino.
• Creata, accanto all’altare, sotto l’antica arcata dell’edicola, una parete in marmo di
Aquitania, che chiudeva la parte superiore dell’arcata, sorretta da 2 colonne. I 2 capitelli
delle 2 colonne, che già erano in opera nel santuario, sono tardo antichi, databili alla fine del
IV secolo e agli inizi V-> poi furono reimpiegati a fine VIII→nel capitello sono
rappresentati 2 santi in tunica e pallio, con un rotolo in mano. Sull’abaco del capitello due
didascalie-> San Felice e San Faustillius→un martire di Brescia (capitale longobarda) che fu
portato a Cimitile.
• Nel ‘600-> ulteriore reliquiario incastrato nel muro in alto. Il legame con Felice-> immagine
del santo rappresentato i