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SIGNIFICA CONSIDERARE LA STAMPA UN CATALIZZATORE DEL MUTAMENTO?
LA STAMPA E’ UNA RIVOLUZIONE O E’ CHE COSA?).
I media come sistema in perpetuo mutamento:
a) innovazione del nuovo medium
b) coesistenza tra vecchi e nuovi media
c) reciproca competizione o complementarità
d) relazione tra sistema dei media e altri sistemi (ad esempio comunicazione e
trasporti)
Inoltre questi studiosi ci dicono di fare attenzione a considerare i singoli medium
isolatamente perché ogni mezzo di comunicazione non è un’isola separata, ma arriva
in un contesto mediatico preesistente e deve fare i conti con questo ambiente. Per
esempio la storia dei mezzi di comunicazione è una storia di media che non sono mai
del tutto scomparsi e non sono mai stati soppiantati da altri mezzi di comunicazione,
forse un solo mezzo di comunicazione è scomparso ed è la posta pneumatica. A parte
questo, i mezzi di comunicazione che esistevano nel 400 e 500 sono gli stessi che
esistono oggi. Come quando è arrivata la televisione ed hanno detto che il cinema
sarebbe morto, ma non è così. Ovviamente quando il mezzo di comunicazione arriva,
arriva in un contesto strutturato e modifica gli equilibri interni a quel sistema
mediatico e obbliga gli altri mezzi di comunicazione a riconfigurarsi, ad andare
incontro a delle trasformazioni, ma difficilmente ci sarà un superamento del mezzo che
esisteva prima.
-I trasporti e la comunicazione sono due facce della stessa medaglia. Qualche
decennio fa, esisteva ministero dei trasporti e delle comunicazioni. Prima quando si
parlava delle vie delle comunicazioni si parlava di fiumi, strade e ferrovie. Quindi
quando si parla di comunicazione si parla anche di trasporti, per una ragione molto
banale: le persone per comunicare, quando soprattutto non esistevano i media a
distanza, dovevano spostarsi. La comunicazione fondamentalmente è un fatto
corporeo, per parlare devo utilizzare il mio corpo e devo spostarmi necessariamente,
anche uno spostamento minimo. Le società hanno sempre più aumentato le vie di
comunicazione attraverso le vie di trasporto. Dall’800 in poi c’è stato uno
scollegamento tra l’informazione che è diventata sempre più astratta e la dimensione
fisica, perché oggi possiamo trasmettere informazioni senza muoversi, infatti abbiamo
detto che le variabili spazio tempo si stanno allentando. Però alla fine, in un modo o in
un altro, le comunicazioni immateriali richiedono sempre uno spostamento, noi
utilizziamo ad esempio whatsapp per comunicare con i nostri amici, ma lo facciamo
per poi andarci ad incontrare principalmente, e più si comunica online, più ci si vede
offline. Paradossalmente le persone che comunicano di più online, sono quelle che più
si muovono offline. Questo contraddice uno dei luoghi comuni più diffusi, ovvero che
oggi si parla solo davanti al pc, cellulare, ma non dobbiamo dimenticare che siamo nel
mondo in cui c’è la più alta densità di comunicazione immateriale e la più alta densità
di spostamenti fisici. Perché per esempio grazie alla comunicazione a distanza, sono
favoriti i processi migratori, se chatto con uno che abita dall’altra parte del mondo, a
poco a poco mi verrà la voglia di andarci, ovviamente anche perché si sono abbassati i
prezzi per gli spostamenti. Quindi non cediamo alla facile scorciatoia per cui siamo
tutti chiusi all’interno dei computer o cellulari, ricordiamoci che è vero l’opposto.
-L’oralità non scompare, continua a giocare un ruolo fondamentale per molto tempo
Il pulpito come mass-medium?
Università e retorica (arte del parlare e della gestualità)
-Ballate e cantastorie
Oralità non è residuale anche per la Rivoluzione Francese (caffè, salotti, club)
-E’ vero che a partire dal 500 la stampa ha cambiato il modo di comunicare ma è
anche vero che l’oralità non è del tutto scomparsa. Per molti secoli ancora, l’oralità
rimarrà la principale forma di trasmissione del sapere, perché ci sarà nelle chiese il
pulpito come principale strumento di comunicazione, nelle università l’oralità rimane
ancora uno strumento principale, così come noi oggi stiamo facendo lezione orale,
nonostante abbiamo i libri e i computer, non siamo noi retrogradi ma è perché
comunque c’è una dimensione molto importante che riguarda la possibilità di
sviluppare una comunicazione faccia a faccia.
-Le ballate e i cantastorie sono rimasti ancora per secoli e secoli uno strumento molto
importante di trasmissione del sapere e anche nella Rivoluzione Francese, che
rappresenta il momento più alto del successo della stampa, non va dimenticato che è
stata fortemente caratterizzata da uno scambio di comunicazione di tipo orale, per
esempio il ruolo che hanno avuto i caffè e i salotti è stato decisivo, nei caffè si
discuteva dei temi che proponevano libri e giornali. Infatti uno dei luoghi simboli della
rivoluzione francese è il caffè “procop”, (caffè bellissimo che è stato fondato da un
catanese che si chiamava Procopio Dei Coltelli, ed ha inventato a Parigi il sorbetto), in
questo caffè andavano tutti gli esponenti della rivoluzione francese e andandoci
ancora oggi troviamo i documenti firmati da Voltaire, Robespierre.
14° LEZIONE – 20/11/18
Limitata alfabetizzazione fino al 1700 (eccezione protestante)
Maschi, abitanti in città, protestanti
Alfabetismo mediato (scrivano pubblico)
Graduale trasformazione occupazionale (notaio, contabile, portalettere, ecc).
Dignità sociale (segretario)
Aumento dei documenti scritti e affermazione della burocrazia (Weber e l’autorità
razionale-legale) e della statistica
Le lingue volgari (la Bibbia tradotta da Lutero)
Alcuni elementi che troveremo nel testo sono qui sintetizzati, sono importanti da
memorizzare.
-La stampa è stata importante a partire dal 1500 ed ancora fino al 1700 e anche molto
dopo, i tassi di alfabetizzazione erano limitati però è interessante notare che questi
tassi non erano uguali in tutti i gruppi religiosi, c’erano delle importanti differenze tra
gruppi sociali e gruppi religiosi, questo perché la comunicazione attraverso la stampa
ha assunto un significato e un ruolo anche politico che rappresentava una sorta di
spartiacque, anche per alcuni gruppi religiosi che in quell’epoca si sono fatti la guerra
(soprattutto tra cattolici e protestanti). E in effetti un elemento di demarcazione tra
cattolici e protestanti è proprio passato dal valore simbolico e dal ruolo che veniva
riconosciuto alla stampa, perché per i protestanti (Lutero in primis che si battè
profondamente per la traduzione della Bibbia in volgare e questa fu la sua grande
battaglia ed inaugurò inizialmente la lingua tedesca “moderna” cioè la prima
standardizzazione della lingua moderna) la stampa e l’utilizzo dei libri sono stati
l’arma segreta nei confronti dei cattolici, uno strumento di lotta ed emancipazione,
mentre loro (cattolici) vedevano la diffusione della stampa e la lettura volgare come
una pericolosissima china che avrebbe potuto condurre verso una perdita del controllo
sulle coscienze ed infatti l’opposizione e il contrasto che il mondo cattolico ebbe nei
confronti della stampa fu decisivo. In generale i protestanti erano più alfabetizzati, ma
anche nelle città c’era maggiore capacità di lettura e scrittura, e c’era anche una
divisione di genere molto importante, prevalentemente erano i maschi che venivano
introdotti alla lettura mentre per le donne la lettura veniva considerata qualcosa di
estremamente pericoloso.
L’avvento della stampa ha portato anche grandi trasformazioni dal punto di vista
occupazionale, nascono delle figure come i segretari, e l’affermazione tipicamente
weberiana dell’amministrazione dello stato come forma di autorità razionale legale è
legata alla presenza di documenti scritti, stampati e facilmente utilizzati. La cosa
interessante è che la diffusione sempre più rilevante della stampa, così come non ha
portato alla scomparsa dell’oralità, non ha neanche portato alla scomparsa
dell’iconografia. E anche in questo caso possiamo ribadire un concetto molto
importante: l’avvento di una nuova comunicazione non necessariamente comporta la
distruzione o la scomparsa di un mezzo di comunicazione precedente, naturalmente ci
sono aggiustamenti, ambienti mediatici e sistemi mediatici che trovano un loro
equilibrio ma quando irrompe un nuovo mezzo di comunicazione, questo equilibrio
inevitabilmente va riconfigurato, ma non necessariamente questo provoca la
scomparsa dei media precedenti.
Immagini: Dipinti, immagini stampate (litografie, xilografie, ecc), immagini satiriche
(Inghilterra 600 e rivoluzione francese), Cartografia, Sequenza narrativa per immagini
(antenati del fumetto)
Comunicazione multimediale: riti e processioni, spettacoli : teatro del potere
(rappresentanza) e teatro pubblico e commerciale (dopo il 500 a Londra, Madrid,
Parigi)
Società dello spettacolo (Debord) nasce con la televisione?
Quello delle immagini è un altro esempio importante, oggi le immagini svolgo un ruolo
ancora più importante rispetto a ieri, l’avvento delle nuove tecnologie hanno spinto
molto verso il successo delle immagini (immagini per condividere esperienze,
comunicare le cose dalle più banali alle più importanti). Sicuramente possiamo
affermare che negli ultimi 10 anni c’è stato un aumento delle immagini prodotte e
condivise nella rete, ad esempio spesso preferiamo comunicare un qualcosa con una
immagine piuttosto che scrivere.
Anche nel 500 e 600 le immagini avevano una loro importante funzione, le immagini
stampate, cioè l’arrivo dei libri non significò soltanto l’arrivo di libri stampati con
caratteri, ma i libri erano anche stampati con immagini, sia solo testi o anche testi con
immagine.
La satira è stata uno strumento fondamentale. Durante la rivoluzione Francese per
esempio, le immagini hanno avuto un ruolo fondamentale per attaccare e colpire il Re,
il papa o in generale i detentori del potere. Perché la satira è stata così importante nei
processi rivoluzionari? Perché la satira, più di un testo filosofico, può arrivare a tutti i
ceti e soprattutto usa le immagini e le immagini sono accessibili a tutti mentre la
scrittura e la lettura, è ancora limitata ad una ristretta élite di persone, mentre gli
analfabeti riuscivano a capire le immagini che dipingevano il re o il papa in determinati
modi, o