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GLI STIMOLI SONO RICONOSCIBILI IN CONDIZIONI DI MUTAMENTO: LE

COSTANZE PERCETTIVE

COSTANZE PERCETTIVE—> ci permettono di riconoscere stimoli familiari in

condizioni variabili e senza di esse dovremmo riscoprire che cosa sia

qualcosa ogni volta che ci appare in condizioni diverse. 3 tipi:

- COSTANZA DELLA FORMA—> ci permette di riconoscere persone e

altri oggetti da angolazioni diverse

-COSTANZA DELLA LUMINANZA—> l’illuminazione relativa degli oggetti

resta la stessa in diverse condizioni di illuminazione

- COSTANZA DELLE DIMENSIONI—> è la percezione che la dimensione

degli oggetti che vediamo resta relativamente costante anche se le immagini

sulla nostra retina cambiano dimensioni con il variare della distanza

LA PERCEZIONE DI PROFONDITA’ E DISTANZA

—> La retina riceve le inf solo in due dimensioni (lunghezza e larghezza) ma il

cervello le traduce in percezioni trisimensionali mediante le:

- INDICAZIONI MONOCULARI DI PROFONDITA’:

- i giochi di luce e ombra—> l’effetto di profondità è potevole sia

chiudendo un occhio e sia usandoli entrambi

- la prospettiva lineare—> percezione che le linee parallele si dirigano una

verso l’altra quando si allontanano dall’osservatore

- altezza sul piano orizzontale—> es. una nave che si trova a 10km appare

su un piano più alto e più vicino all’orizz di un’altra che a 2km da riva

- dimensione relativa—> es. se vediamo due oggetti, che sappiamo

essere di dimensioni simili, valuteremo che quello che sembra più piccolo è

più lontano

- Parallasse di movimento—> se ci stiamo spostando, gli oggetti vicini

sembrano muoversi più rapidamente in direzione opposta rispetto a quelli

più lontani

- INDICAZIONI BINOCULARI DI PROFONDITA’ es 2 dita a 15 cm dagli

occhi, guardando le dita e poi il fondo produrremo l’immagine di un terzo

dito che scomparirà se chiudiamo un occhio

—> DISPARITA’ BINOCULARE: ciascun occhio vede un’immagine

leggermente diversa

LA PERCEZIONE DEL MOVIMENTO

Max Wertheimer dimostrò che è possibile produrre l’illusione di un

movimento fluido se predisponiamo la comparsa in sequenza di due o più

stimoli mediante il suo esperimento sul MOVIMENTO STROBOSCOPIO—>

un movimento illusorio prodotto quando si accende brevemente una luce nel

buio poi, qualche millisecondo dopo, si accende un’altra luce vicino alla

prima. Se il calcolo dei tempi è corretto, la prima luce sembra spostarsi da

un puto all’altro, in modo che non è distinguibile da un vero movimento.

TEORIA TRICROMATICA

—> Nella mescolanza additiva i colori primari sono blu verde e rosso; nella

mescolanza sottrattiva sono blu, giallo e rosso.

- teoria tricromatica di YOUNG E VON HELMHOLTZ—> l’occhio è dotato di

elementi fisiologici responsiabili della percezione del blu, del rosso e del

verde

- Waid—> esistono tre tipi di coni massimamente sensibili a tre diverse

lunghezze d’onda responsabili della percezione del rosso, del blu e del verde

TEORIA DEI PROCESSI ANTAGONISTI

Hering—> I colori dell’immagine postuma differiscono in maniera prevedibile

rispetto a quelli dell’immagine originale

Anni 60/70 sono stati indiciduati 3 sistemi cromatici cellulari che funzionano

in modo antagonista:

- BLU-GIALLO - ROSSO-VERDE - CHIARO-SCURO—> luminosità

—> Questa teoria, unita a quella tricromiaica, spiega appieno i meccanismi

legati alla percezione del colore

TEORIA DEI DOPPI PROCESSI —> combina l’esperienza tricromatica e

quella dei processi opposti. La teoria tricromatica e quella dei processi

antagonisti erano entrambe parzialmente vere. I processi opposti rosso-

verde sono scatenati direttamente dall’input proveniente dai coni della retina

sensibili al rosso e al verde. Il processo blu-verde è lievemente più

complesso.L’attività dei coni sensibili al blu stimola direttamente il processo

del blu lungo tutto il sistema visivo. Il processo opposto del giallo non viene

scatenato dal cono sensibile al giallo, come affermava Hering, ma dall’input

simultaneo dei coni sensibili al rosso e al verde

DALTONISMO—> Le persone con una visione normale sono dette

tricromatiche e sono sensibile a tutti i tre sistemi: blu-giallo, rosso-verde,

bianco-nero. Dicromatico è una persona che non vede uno solo dei due (b-g

o r-v). Monocromatico è una persona cieca ai colori

ILLUSIONI—> percezioni affascinante ma inesatte. Gran parte delle illusioni

possono essere attribuite a costanze percettive che, di norma ci aiutiamo a

percepire in modo più accurato.

Lo studio delle costanze percettive dimostra che le nostre spotesi percettive

sono influenzate dal contesto, o dall’ambiente circostante, nel quale si

verifica uno stimolo.

I PROCESSI DI RICONOSCIMENTO SPECIFICI: I VOLTI

Il volto è lo stimolo non verba più importante che abbiamo, perché veicola

informazioni strutturaali, emotivi e di rilevanza sociale. I bambini sono più

sensibili dalle persone più adulte ai cambiamenti nei volti, i neonati sono in

grado anche di distinguere le differenze tra i volti di specie diverse, una

capacità che si attenua o va del tutto persa negli umani più grandi.

Esiste un’area del cervello maggiormente sensibile ai volti rispetto ad altri

stimoli.

PROSOPAGNOSIA ACQUISITA O CONGENITA—> una patologia in cui si

perde la capacità di riconoscere i volti familiari, causata da una lesione

lesione traumatica al cervello o può essere anche congenita

—> Esistono aree neurali interconnesse che lavorando in sinergia ci

permettono di riconoscere ed elaborare i volti in tutte le loro sfaccettature.

Dettagli
A.A. 2018-2019
6 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sebastiano.girodon1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Scienze Storiche Prof.