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Il divismo
Il divismo non è un fenomeno sociale nuovo, può essere considerato qualcosa che è sempre esistito, probabilmente è connaturato all'essere umano. Il divo è colui che ci rassicura, colui che è il nostro esempio. Quando si parla di divismo si parla della vita privata dei divi; non c'è soltanto il piacere di conoscere la vita intima di qualcuno, ma anche la soddisfazione di mettersi in qualche misura allo stesso piano del divo, di sentirsi parte del suo mondo ricco di agi e privilegi. In realtà si tratta di un'illusione.
Il divismo cinematografico del Novecento ha saputo dare una forma precisa alla figura del divo così come lo conosciamo. Esistono diversi tipi di divi: del cinema, del web, della televisione che hanno caratteristiche diverse. Con la televisione il divo diventa più vicino allo spettatore, con il web ancora di più. È sempre esistito nella storia delle civiltà umane il
Il divismo ed era riservato a grandi sovrani e condottieri come Carlo Magno. Nell'antichità diversi casi di questo tipo sono basate sul culto delle persone, ad oggi invece il culto della personalità è diverso dal divismo, noi decidiamo in chi identificarci. Il divismo di oggi è fondato sulla capacità di sedurre e attrarre, non possono imporre il loro culto come facevano i sovrani. La prima fase del cinema ha creato e modificato il divismo contemporaneo, in questi anni iniziano a manifestarsi alcune esigenze nuove, ci si rende conto sempre di più di come i film debbano giocare sulla presenza in un film di un personaggio piuttosto che un altro, si comincia a lavorare su quello che deve essere la personalità del personaggio, sono stabiliti una serie di canoni che hanno finito per determinare le caratteristiche del divismo contemporaneo. In questa prima fase si crea il divo. Nella seconda fase si passa alla televisione, il divo è il presentatore.
una figura poco definita, media. L'ultima fase è quella dell'iperdivismo, il divismo che interessa qualsiasi ambito, come ad esempio gli chef che diventano delle star. Roland Barthes contrapponeva le identità di due importanti attrici cinematografiche: Greta Garbo che viene riconosciuta solo per il viso e Audrey Hepburn, riconosciuta per l'intero corpo. Siamo al passaggio tra cinema muto a cinema sonoro.
Il divismo si sviluppa prima della nascita del cinema, probabilmente negli anni 20 del 1800. Si sviluppa con uno spettacolo popolare i "vaudeville". Barnum ebbe un ruolo importante per lo sviluppo del divismo con nuove tecniche promozionali. Nei primi spettacoli il divo non era nominato, successivamente si poiché ci si rese conto che attirava la gente. La gente cominciò a vedere attore e personaggio come una cosa unica e non una personificazione.
Il cinema adotta un nuovo modello del divo: fa assumere agli attori un ruolo autonomo rispetto
Ai vari personaggi che interpreta nelle pellicole. Prima di tutto viene migliorato il linguaggio visivo, perfezionando il trucco e la recitazione degli attori, adottando la luce artificiale e il piano ravvicinato. L'altra caratteristica fondamentale è che negli Stati Uniti si crea una vera e propria industria del cinema perché creano delle industrie che si occupano di produzione e distribuzione del prodotto, sono industrie verticali. Sempre negli Stati Uniti nascono le grandi società che controllano il mercato cinematografico. Edison vuole avere il monopolio sull'industria cinematografica, questo monopolio nel 1914 viene meno e così nascono nuove piccole industrie indipendenti affianco alle major come la Paramount. Il divismo nasce dunque ad Hollywood poiché luogo in cui si poteva fondare un'industria lontano dalle major, per il clima e la luce. Si crea un vero e proprio distretto industriale interamente dedicato all'industria cinematografica.
importanza all'identificazione con un territorio specifico. Hollywood diventa uno spazio simbolico unico. È da qui che provengono i divi. Ad Hollywood ci si rende conto che l'interesse delle persone non si riduce al personaggio all'interno del film, ma anche alla vita privata. Nascono le organizzazioni di viaggi per vedere da vicino gli artisti. Nel 1924 esce la guida degli indirizzi dei più famosi personaggi di Hollywood. I beni sono importanti, il divo deve vivere nel lusso. Esistevano strumenti promozionali come le cartoline con le foto dei divi, esistevano inoltre i fan club. Negli anni 30/40 gli studios creano lo studio system che si basa sulla necessità industriale di avere un controllo totale dell'immagine dei divi. Lo spettatore era portato a considerare il ruolo interpretato in un film come rivelatore della vera personalità. Il processo di costruzione dell'immagine del divo attribuiva una grande importanza.importanza anche al mondo del vestire e il trucco cosmetico. Il trucco cosmetico ha svolto un ruolo importante per lo studiosystem. La moderna industria della cosmesi è nata da Max Factor ed ElisabethArden, truccatori delle star di Hollywood. Uno dei generi più importanti ai tempifurono quelli dove spicca la figura del western (tipicamente maschile). La primaforma di divismo hollywoodiano è stata però femminile. Il cinema di Hollywoodha attribuito maggior spessore alla personalità della diva, lavorando sulle suecontraddizioni interne. Quelle per esempio tra lavoro e sesso, azione e corpo,attività e passività. Una delle prime dive a imporsi nell'immaginariocinematografico è stata Mary Pickford. Il primo sex symbol del cinemamondiale è Rodolfo Valentino (grande amatore romantico). Egli danzava, avevaquindi in se anche un aspetto femminile, scene di nudo. Icona trasgressiva conduplice anima: maschile e femminile. Nel 1927
Esce il film 'il cantante jazz', dali nascerà il 'sonoro', cambia perciò il ruolo dell'attore. Dal momento in cui si ascoltano le loro voci si possono trovare riscontri a causa di voci brutte o che non corrispondevano alle aspettative del pubblico. Negli anni 50 abbiamo un mutamento all'interno del cinema: nascita di una nuova forma di divismo, la televisione. (America 1945 circa). Tipologia di divismo diversa, non è più un divo lontano ma entra nelle case e diventa una figura molto più vicina e simile a noi.
James Dean: nuova tipologia di divo, manifesta delle fragilità, ha una personalità complessa. L'ultimo dei grandi divi dell'epoca classica hollywoodiana e il primo dei divi della nuova era televisiva. Con l'avvento della televisione gli attori diventano 'anti-divi', si sono umanizzati, sono dei divi ribelli e anticonformisti. Anche il cinema ha perciò iniziato a
rappresentare un mondo reale. Marilyn Monroe: famiglia complicata, mamma con problemi psichici, lei adottata da varie famiglie ha una vita altalenante, usa sostanze stupefacenti. Il suo corpo viene mercificato, interpretava una donna fragile e sessualmente intraprendente, una donna fragile e stupida. Monroe rappresenta una via autodistruttiva conclusasi con una tragica morte. Un nuovo divismo: viene dato spazio a una nuova forma di bellezza, più "normale". Non si guarda più alla tipica bellezza della star hollywoodiana. Si premiano più le capacità nel stare sul palco, sulle abilità piuttosto che l'aspetto fisico. Nouvelle Vague francese, nuovo divismo che rappresenta soggetti anticonformisti e ribelli, rifiutava le regole del sistema divistico americano. Brigitte Bardot: anni 50. modello di donna preda ma anche cacciatrice, portatrice di costumi sessuali più liberi rispetto quelli tradizionali della donna. Simbolo dilibertà sessuale ma anche di ribellione giovanile. Si avvicina ai cambiamenti che stavano avvenendo nella società americana ed europea. Grande rilievo hanno i capi costumisti (l'abito bianco indossato nel film dalla diva è diventato il più copiato al mondo, film Ritorno). Le sorelle Fontana: rapporti diretti tra i nuovi sarti italiani di alta moda e gli attori americani. Nasce la figura del Paparazzo: viene creata da Fellini e altri due (Flaiano e Pinelli), si ispira a un foto reporter realmente esistito e diventato famoso poiché passava le giornate a cercare divi mentre facevano qualcosa di sbagliato e pubblicava le foto sui giornali. Si tratta di fotografo di gossip. Negli anni 70 il clima sociale era cambiato e bisognava orientarsi verso quei temi che potevano maggiormente interessare il nuovo pubblico giovane (portare fuori casa i ragazzi). Si parla di cambiamenti per quanto riguarda la rivoluzione sessuale, le battaglie per i diritti civili,
L'opposizione alla guerra del Vietnam ecc. Guerre stellari: questo film inaugura una trasformazione importante. I film si trasformano in una marca poiché riescono a muoversi proprio come una marca offrendo una serie di gadget che contribuiscono alla fama del film (magliette, cover telefoni ecc.). Valorizzano gli aspetti visivi del film in modo tale da imporli sul mercato.
Dagli anni 80 c'è un cambiamento: obiettivo di puntare su poche pellicole caratterizzate da strutture elementari sul piano narrativo, sebbene altamente spettacolari e ricche di scene d'azione ed effetti speciali. Si usano strutture facili da comprendere per i giovani per garantire il successo del film in un pubblico globale. Un esempio possono essere i film con i Supereroi (funzionano in qualsiasi tipo di società e nazione perché propongono figure che riescono a comunicare a tutti valori condivisi in modo universale).
Negli anni 80 si impone il neoliberalismo: Regan si elegge a presidente.
degli stati uniti. Dimostrazione che la società era nuovamente cambiata e che il cinema doveva adeguarsi. Nasce il narcisismo, gli attori si impongono per la loro fisicità. Iniziamo a trovare nei film protagonisti palestrati. Nuove immagini di divi che affermano i valori della famiglia, i divi hanno cominciato a gestire in proprio la loro immagine personale. Altro elemento che gioca a favore dell'immagine del divo è l'impegno contro qualche causa specifica: Di Caprio impegnato nell'ambito della difesa dell'ambiente ha prestato la sua immagine al documentario 'The 11th hour' per raccogliere fondi per la causa, costruisce così la propria immagine. Negli anni 90 abbiamo la diffusione dell'home video e successivamente l'arrivo di internet, meno gente si reca al cinema perché da casa ha un'offerta straordinaria che determinerà una crisi del cinema ormai obbligato a mutare l'offerta dei suoi contenuti e.integrarsi alla nuova rete.
Cinema postmodern