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TRATTATI DI UTRECHT
Gibilterra 1713-2017
Gibilterra è un piccolo lembo di terra, appendice della penisola iberica che proprio in base ai Trattati di
Utrecht nel 1713 passò dalla sovranità spagnola a quella britannica anche se la Spagna ha sempre rimesso in
campo delle velleità di riacquisizione del territorio alla GB. Ora che si è ripreso il discorso della Brexit la
Spagna ha detto che per uscire dall’UE ci vuole l’unanimità di tutti i paesi membri. Se sulle condizioni di
uscita non c’è l’unanimità, salta tutto. La Spagna ha detto di voler dare l’ok alla GB in cambio di Gibilterra.
Se GB non cede Gibilterra, la Spagna appoggia la Scozia che invece vuole restare in Europa. Teresa May ha
dichiarato di fare come Margareth Thathcer fece con le isole Falkland che all’inizio degli anni ‘80 vennero
occupate di notte dall’esercito argentino. La GB iniziò una guerra mandando contingenti di truppe per
riconquistare quelle isole che gli argentini volevano conquistare. Teresa May ha evocato lo spettro delle
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Falkland per cui un intervento militare per consolidare la sovranità sull’Inghilterra o per riconquistare la
sovranità britannica su Gibilterra.
Lezione 10: 10/04/2017
Convenzione di Schengen
In virtù del principio della cooperazione internazionale contro il terrorismo si è pensato di riattivare i confini
dell’area Schengen nei confronti dei paesi non europei non dell’area Schengen. L’area Schengen delimita lo
spazio dentro il quale l’UE garantisce la libera circolazione delle persone sia che si tratti di cittadini europei
sia che si tratti di cittadini non europei già entrati nello spazio che racchiude. L’area Schengen si chiama così
perché è il risultato di un accordo che è entrato in vigore nel 1990, all’indomani della caduta del muro di
Berlino, preceduto da un trattato che aveva affermato il principio della libera circolazione nel 1985 e a partire
dal 1990 aveva in base a questo accordo di cooperazione tra tutti gli Stati, annullato i confini tra gli Stati
nazionali dentro l’area Schengen e ha lasciato invece i confini tra i paesi dell’area Schengen e quelli che ne
stanno fuori. Rispetto alla geografia dell’Europa unita c’è una grossa anomalia, non tutti i paesi dell’UE
hanno aderito all’area Schengen. Ci sono paesi dell’UE che sono fuori dall’area Schengen. Questa è
un’anomalia che fino che era latente non ha provocato nessun effetto se non che gli accordi Schengen
prevedono che in casi eccezionali si possa far venir meno l’efficacia dell’accordo Schengen, si sacrifica un
diritto che è di tutti noi, in nome di un’esigenza superiore collettiva che è la sicurezza e
contemporaneamente si riattivano i confini e i controlli tra l’area Schengen e i paesi immediatamente vicini,
si rende il confine meno permeabile di quello che effettivamente avviene. Dal 1990 ci sono stati una serie di
occasioni in cui eccezionalmente e temporaneamente si è fatto venir meno l’accordo Schengen in occasioni
di avvenimenti di grande importanza che hanno fatto confluire in grandi paesi grandi moltitudini di persone
rendendo necessari dei controlli supplementari (G7, G8). Oggi uno dei grandi pericoli che si è affacciato
negli ultimi anni è il terrorismo, soprattutto il terrorismo islamico e la scorsa settimana c’è stato l’attentato di
Stoccolma (7 aprile 2017). In conseguenza a ciò l’UE ha fatto scattare un regolamento che prevede che come
strumento per contrastare il terrorismo venga sospesa l’efficacia dell’accordo Schengen tra paesi
dell’Europa che vi aderiscono e paesi che vi stanno fuori. È entrata in vigore il 7 aprile scorso una normativa
sul rafforzamento dei controlli sui confini Schengen, controlli che dovrebbero consistere nella
scannerizzazione di tutti i documenti di identità di coloro che passano i confini Schengen per consentire un
controllo immediato dei documenti attraverso tre grandi banche dati, il sistema informativo dell’area
Schengen, l’INTERPOL, le banche dati nazionali sui documenti smarriti o rubati e le banche dati dei paesi
aderenti all’area Schengen. Il tipo di problema che si è verificato è un problema pratico (scannerizzazione
carte d’identità). L’area Schengen separa paesi dell’Europa e il giorno 7 aprile 2017 si è verificato un
problema in due punti critici, nel confine all’inizio della penisola balcanica che oggi è il confine tra Slovenia e
Croazia, la prima è paese dell’UE e dentro l’area Schengen e la Croazia è candidata per entrare nell’UE ma
fuori dall’area Schengen. Il confine è sempre stato permeabile nel tempo. L’altra area critica è quella nel
canale della Manica dove passa il confine dell’area Schengen, quindi la GB che non è più nell’area Schengen
e nell’UE deve sottoporsi allo stesso tipo di controllo e non è più semplice passare liberamente.
Gibilterra 1713-2017
Il discorso su Gibilterra, un piccolo lembo di terra soggetto alla sovranità britannica ma contestata dalla
Spagna, ci porta a degli assetti fatti attraverso i trattati di Utrecht. Il caso di Gibilterra fa capire come
l’Europa di oggi con i suoi equilibri e la capacità di gestire il potere politico sia il risultato di una serie di
assestamenti che si sono prodotti in un arco di tempo abbastanza lungo che è un periodo di tempo di 300
anni.
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L’Europa di Utrecht (vedi cartina nelle slide)
Partiamo ancora una volta dalla geografia e dai confini. È una carta geografica dell’Europa al tempo di
Utrecht e la prima impressione che questa carta dovrebbe produrre è che al di là dei colori e delle linee,
questa carta geografica, questo tipo di geografia non è molto cambiato nel corso dei trecento anni. L’epoca
dei trattati di Utrecht è l’epoca in cui viene fissato un certo tipo di geografia dell’Europa basata su una
molteplicità di Stati su base prevalentemente nazionale, ciascuno identificabile attraverso una nazione e
lingua dove la molteplicità, il grande numero di questi Stati serve a scongiurare definitivamente, almeno così
si desiderava, il pericolo di una super potenza a governare l’Europa. Ci sono stati poi episodi della storia
d’Europa in cui una superpotenza ha provato ad esercitare un’egemonia su tutto il continente (Napoleone,
Hitler..). L’Europa ha reagito attivando una sorta di antidoto che ha rimesso in campo una molteplicità di
Stati che impedisse all’uno di prevalere sull’altro. È una tecnica che si trova alla base di alcuni problemi che
abbiamo ancora oggi. Perché non siamo riusciti a fondere tutti gli Stati tra di loro? Perché non siamo andati
oltre? Una spiegazione risiede nell’antica paura che unificare tutti gli Stati rischi di creare un super stato che
andrebbe inevitabilmente a sconvolgere gli equilibri tra culture e nazioni con storie e tradizioni differenti.
L’Europa di Utrecht è un po’ l’origine dell’Europa di oggi. È da considerarsi l’origine dell’Europa di oggi
anche per una serie di ragioni che emergono dalla lettura del libro e che possono essere intuite dalla carta
geografica. Una di queste è l’idea che l’Europa sia principalmente l’Europa occidentale, che si allarga verso
oriente (il confine è mobile, può essere negoziato, a mano a mano che si facevano accordi si inglobavano
nell’UE gli stati che uscivano dall’unione sovietica) ma continuiamo a considerare il cuore dell’Europa
nell’Europa occidentale; il Parlamento Europeo, la Commissione Europea e la BCE stanno nel cuore
dell’Europa.
Gli accordi di Utrecht e Rastadt
I cosiddetti accodi di Utrecht sono stati firmati nella cittadina dell’Olanda scelta come luogo in cui fare il
trattato più importante perché l’Olanda ancora oggi è un paese piccolo, non una potenza, un paese
inoffensivo, politicamente neutrale per questo i luoghi in cui si prendono le decisioni politicamente neutrali
sono degli Stati piccoli e che non possano offrire suggestioni di tipo imperiale). Gli accordi sono in realtà
qualche cosa di molto complesso. Sotto il nome di accordi di Utrecht si usa indicare in maniera complessiva
una serie di trattati e accordi molto numerosi stipulati in un arco di tempo lungo a partire dal 1713 dopo la
fine della cosiddetta Guerra di Successione Spagnola. I cosiddetti trattati di Utrecht rappresentano una
denominazione complessiva di una serie di accordi bilaterali adottati a conclusione di un lungo ciclo di
guerre che aveva attraversato il primo decennio del Cinquecento. Gli accordi bilaterali, che hanno solo due
parti, sono lo strumento tipico delle RI usato per la regolamentazione dei confini e poi per costruire un
sistema di RI più efficace e destinato a durare più a lungo nel tempo laddove si accetti il principio della
parità e uguaglianza tra tutti i soggetti. Generalmente l’accordo bilaterale è il sintomo che il principio che si
adotta è quello dell’uguaglianza tra i due soggetti, se l’accordo è equilibrato avviene in un piano di parità. È
una pratica diversa da quella usata dalle grandi potenze come gli USA che usano il multilateralismo,
mettendo tutti sullo stesso piano ma in questo modo il più grande e forte è in grado di condizionare gli altri
e imporre la sua volontà.
Che significa che gli accordi di Utrecht si realizzano a conclusione guerra successione
spagnola?
Significa che questo momento storico rappresenta l’ultima occasione in Europa in cui la corona degli
Asburgo tenta di unificare tutto il continente sotto un’unica dinastia. Si chiamavano guerre di successione
perché in Europa vigeva la regola nelle famiglie regnanti per cui la corona passava di padre in figlio
maschio. Se il regnante non aveva figli maschi allora la corona doveva passare al maschio della stessa
famiglia del ramo collaterale più vicino. Nel momento in cui non c’era un erede maschio e la legge salica
obbligava a trasmettere corona al ramo collaterale più vicino, il rischio era che tutti i territori finissero sotto
un unico sovrano. I trattati di Utrecht scongiurano il pericolo che il sovrano asburgico-austriaco diventi
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contemporaneamente anche sovrano della Spagna e che in Europa si ricostituisca una grande potenza come
quello che era stato l’impero di Carlo V. La pace di Utrecht fa cadere gli ultimi tentativi di unificare l’Europa
sotto il segno di un’unica corona scongiurando il pericolo di unificazione delle corone di Austria e Spagna e
l’unificazione delle corone di Spagna e Francia, per cui rappresenta l’inizio dell&