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NEW DEAL
I tre obiettivi dell'azione della nuova amministrazione democratica (nuovo corso):
- Rilanciare l'economia, e quindi ridisegnare il profilo istituzionale di alcuni elementi importanti del modello del capitalismo americano;
- Dare assistenza e lavoro alla popolazione => politica di assistenza e promozione del lavoro, che non può che avvenire nel settore dei lavori pubblici;
- Ridare fiducia alla nazione Il nuovo corso.
Al di là dell'impressionante serie di provvedimenti presi nei primi "cento giorni", segna un punto di svolta nelle funzioni di intervento e di regolazione dello Stato in regime di democrazia. Si crea una nuova leva di funzionari pubblici che rimarranno la spina dorsale del paese ben oltre gli anni trenta.
Bank Holiday 6-12 marzo
La crisi era stata originariamente finanziaria, e quindi non a caso i primi interventi riguardano il sistema monetario e creditizio.
Per la prima volta, a livello nazionale, le banche e la borsa (Wall Street)
vengono chiuse per una settimana - c'era l'intenzione di dare un segnale molto forte; esse vengono sottoposte a un attento monitoraggio per valutarne la solidità e attuare una politica selettiva di aiuti.
Il Congresso concede al presidente pieni poteri in materia finanziaria.
Il Glass-Steagall Banking Act stabilisce:
- la separazione delle banche commerciali da quelle di investimento;
- il divieto per le banche di detenere, vendere, comprare titoli di imprese private (quelle che in linguaggio europeo chiameremmo banche miste non esistono più);
- una garanzia obbligatoria sui depositi - tutela del risparmio.
Fino ad allora assenza di meccanismi di controllo nel mercato borsista - nel 1934 viene creato la SEC (Security and Exchange Commission), un organismo di controllo delle società quotate in Borsa a tutela del pubblico (informazione più trasparente).
Necessità di avere una libertà di manovra della politica monetaria per ridare
atoall'economia e dare corso a una politica espansiva.
Nell'aprile 1933 viene decisa in maniera unilaterale la sospensione della convertibilità del dollaro, che si svaluta favorendo una risalita dei prezzi e l'espansione della base monetaria.
In questo modo gli Stati Uniti si liberarono dalla gabbia d'oro (politica monetaria autonoma), ripristinarono fiducia nei sistemi bancario e finanziario, e stimolarono la domanda interna.
Nel febbraio 34 verrà fissata una nuova parità, 1$ = 35 once d'oro.
Riforme economiche
La crisi si era manifestata inizialmente nelle campagne. Negli Stati Uniti parliamo di una agricoltura moderna, meccanizzata, industriale, che aveva avuto bisogno di grandi finanziamenti negli anni 20, quindi le famiglie si erano indebitate. Nel momento in cui la domanda scende, i prezzi internazionali e interni cadono, si trovano a dover far fronte a mutui che non sono in grado di contenere => espropri.
le banche e i finanziatori riprendono i beni a garanzia. Le famiglie migrano verso la California, che sembrava non essere toccata dalla crisi. Provvedimenti di sostegno:- Agricultural Adjustement Act- per rilanciare la produzione delle campagne, incentivi per ridurre la produzione e interventi a sostegno dei prezzi. Ciò significa che di fronte alla sovra-capacità produttiva, se produci molto, la domanda è scarsa e i prezzi sono bassi, per far risalire i prezzi, quindi ridare profitto all'agire economico degli agricoltori, essi vengono incoraggiati a ridurre le coltivazioni, premi a chi riduce anziché aumentare la produzione. (provvedimenti che andavano a condizionare la libertà d'impresa)
- Misure volte a ridare profitto all'operatività delle aziende agrarie agendo dal lato del sostegno dei prezzi (stabilendo dei prezzi amministrati) e riducendo la quantità, per far sì che ne aumenti il valore.
valore.National Industrial Recovery Act,- NIRA, 1933
Introduce una serie di norme volte a regolamentare i prezzi e la concorrenza (far si che sievitano in un momento già di cile forme di concorrenza al ribasso che avrebberopenalizzato, soprattutto le imprese meno solide), stabilire un salario minimo, imitare a 40ore settimanali l’orario di lavoro.
Un disegno dalla forte impronta corporativa, che prevedeva un coordinamento fragoverno federale, grande impresa e sindacati.
Nel 1935 i provvedimenti a sostegno dei prezzi, di regolazione del mercato e dellerelazioni industriali saranno giudicati incostituzionali dalla Corte suprema in quanto lesividella libertà economica.
Politica dei lavori pubblici => i vasti programmi di opere pubbliche coordinati dalla PublicWork Administration (WPA) perseguirono due obiettivi:
- assicurare un reddito ai disoccupati (mettere al lavoro migliaia di persone) e stimolare ladomanda;
- migliorare le infrastrutture, che o erano inadeguate
regolamentazioni del mercato del lavoro aprirono una nuova politica sociale:
- Social Security Act: pensione di vecchiaia, assicurazione in caso di disabilità e disoccupazione, assegni per le vedove e i bambini;
- Mercato del lavoro: obbligo per le imprese di riconoscere i sindacati (come rappresentanza nel mondo del lavoro), introduzione della contrattazione salariale collettiva.
Le misure di welfare sono costose, necessitano una politica scale più rigida => aumentano le imposte sul reddito, accentuando la progressività delle imposte. Aumentano le spese sociali, devono aumentare le entrate dello stato.
RISULTATI ECONOMICI
Ripresa del PIL: dopo un crollo dell'8% annuo negli anni 29-33, il PIL reale americano cresce dell'8,4% all'anno nel periodo 33-37. Nel 37 nuova depressione (a partire da 38-39 iniziano gli anni della guerra) => i critici del new deal sostengono che tale intervento quindi non abbia risolto il problema, un bilancio controverso.
ripresa fu dovuta principalmente alla politica monetaria espansiva resa possibile dalla svalutazione del dollaro. Bilancio controverso sotto il profilo economico ma indubbiamente le politiche di Roosevelt diedero slancio al paese, dimostrando la possibilità di conciliare democrazia con l'intervento dello stato. GERMANIA In poco più di un anno, dal gennaio 1933 al giugno 1934, Hitler assume pieni poteri mettendo fuori legge qualunque opposizione. Nei suoi obiettivi: rigettare le clausole del trattato di Versailles (una era quella che impediva alla Germania di procedere al riarmo, che bloccava le spese militari) => necessità di libertà nella leva economica. Adotta una politica statale espansiva: lavori pubblici per riassorbire l'altissima disoccupazione e riarmo (le spese militari dal 1933 al 38 passano dal 4% al 50% del bilancio statale). Politica di indirizzo, senza ledere la libertà d'impresa => Politica dirigista e fortemente autarchica nelrispetto formale della natura privatistica del capitalismo tedesco. Le politiche economiche di Schacht hanno previsto ampi programmi di spesa pubblica finalizzati a: - ridurre la disoccupazione; - venire in soccorso degli agricoltori indebitati e delle piccole imprese; - riarmo militare (dapprima in maniera nascosta, poi sempre più esplicita). Sebbene il nazismo non abbia intaccato le fondamenta del sistema capitalistico, l'economia è stata in larga misura guidata da un'azione di programmazione statali. Le principali misure di politica economica sono state: - Incentivi alla concentrazione delle imprese nei settori dell'industria pesante, per evitare la concorrenza al ribasso. Un esempio di questo è stato l'utilizzo dei cartelli, accordi tra più produttori indipendenti di un bene o un servizio, volti a implementare strategie che tendono a limitare la concorrenza sul mercato, stabilendo alcuni parametri, quali le condizioni di vendita, il livello dei prezzi, la quantità prodotta e altro. - Sostegno alla ricerca di prodotti sintetici persvincolare il paese dalla dipendenza dalle importazioni; quindi sostegno alla ricerca scientifica- Il riarmo e la politica industriale viene finanziata dallo Stato ma solo il 60% della spesa pubblica era coperta dalle entrate. Aumento del debito coperto da artifici contabili (cambiali MeFo) e tensioni azionistiche. Il commercio internazionale fu assoggettato al controllo dello stato e fu creata un'estesa area commerciale comprendente i paesi dell'Europa centrale e orientale, si crea una vasta area di dipendenza informale ma sostanziale. Vi era la volontà (in Hitler) della creazione di un'area di sfogo per la grande Germania: l'Europa dell'est. L'insieme di queste politiche economiche si tradusse in un notevole aumento dell'incidenza della spesa pubblica sul Pnl 1929 16%, 1934 23%, 1938 34%. Nel 1936 l'economia tedesca raggiunse il pieno impiego e nel 1937-38 il mercato del lavoro entrò in tensione per carenza di offerta. ITALIA Il casoitaliano: un precoce capitalismo di stato. Perché? Lo Stato come "fattore sostitutivo" fondamentale dell'industrializzazione italiana, attraverso l'utilizzo del debito pubblico come strumento di riallocazione del risparmio privato verso gli investimenti nell'industria :(cose dette nei capitoli 6-7)
- Costruzione e gestione delle ferrovie (nazionalizzazione della rete nel 1905);
- Commesse pubbliche e sussidi per le imprese private;
- I "salvataggi" di singole imprese (Terni 1887) o addirittura di interi settori industriali (siderurgia 1911); in Italia mancava la materia prima per i settori siderurgici, inoltre era un paese arretrato aveva ancora una domanda di mercato limitata di questi prodotti => sostegno pubblico no quando non si sarebbe innescato un meccanismo che rendesse capace questa industria di muoversi da sola.
Gli istituti di credito speciale: CREDIOP (Consorzio di credito)