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Alcune funzioni dei movimenti di macchina: descrittiva di un ambiente esterno o interno,
selettiva su un dettaglio, estensiva, connettiva, affettiva, tensiva, estetica come nei musical
americani anni 30, semantica, rivelatrice.
*Notorious: mdm tra campo e fuoricampo. Love story VS spy story. La donna ruba una chiave
della cantina che contiene i misfatti dell'uomo e la consegna alla CIA. Campo medio su A, che si
avvicina alla telecamera in mezzobusto, e guarda fuoricampo. Soggettiva sul volto di A e sulla
porta del bagno aperta = Sebastian; fuoricampo la minaccia, lo spazio antagonistico immaginario
o semi-immaginario. Di nuovo A: sintagma soggettivo chiuso; soggettiva sulla scrivania, sulla
chiave, con movimento di macchina selettivo, rivelatore, affettivo, perchè la donna vuole
impossessarsi dell'oggetto, quindi estensivo. La donna non si avvicina alla chiave fino
all'inquadratura dopo, in cui tocca le chiavi, guarda fuoricampo, S parla fuoricampo. Le mani
dell'uomo e la sua voce rappresentano la minaccia; mdm sulle mani e sullo sguardo della donna;
l'uomo la bacia, la abbraccia, lei fa scendere la chiave da una mano all'altra e la getta a terra;
mdm lento che segue punti di vista ravvicinati; lei copre la chiave col piede; dissolvenza
incrociata e cambio di scena prima dell'epilogo: non sappiamo nulla della chiave. Si passa alla
scena della festa con nuovi mdm spettacolari sulle scale, l'atrio, A e S al centro. Campo medio
lungo descrittivo, rivelatore, cognitivo, cioè regola il sapere dello spettatore rispetto al
personaggio. Mezzo primo piano di A che osserva; soggettiva; porta = spazio della speranza;
abbassa lo sguardo, dialogo di tensione; D arriva attraversando l'atrio ed è osservato, suspence,
A al centro della ripresa, soggettive di sguardi. A e D si incontrano in soggettiva minacciosa di S;
passaggio della chiave da A a D; dialogo.
*Full metal jacket: mdm per trascinare lo spettatore nello spazio della finzione, nello spazio
filmico. Mdm accompagnano i marines con avvicinamento guardingo e tensione drammatica con
effetti sonori e rumori tipo percussioni.
*La folla: spettacolo circense, donna sfoglia il programma con grafica pubblicitaria del marito,
che è orgoglioso e si mette in mostra. Mdm estensivo che allarga il campo e include la folla.
*Shining: carrellata laterale e ripresa dei due personaggi e della mappa del labirinto. Funzione
rivelatrice e connettiva. Il ragazzino sul triciclo svolta e fa andare avanti la telecamera; Danny
incontra due bimbe e le invita a giocare.
*La casa: mdm di tensione tra lo spirito misterioso, il nastro, il male, la costruzione visiva ricca e
intensa. Scena del viaggio in macchina con lo spirito maligno.
*Quarto potere: mdm importante per Rosabella; *Gangs of NY: mdm semantici.
Il lavoro del montaggio è importante perchè determina il ritmo della sequenza.
*Psyco: scena della doccia, divisibile in tre parti, cioè pre-omicidio (suspence inquietante con
inquadrature e luci strane e caricate, l'acqua che accentua la dinamicità, il conflitto grafico),
omicidio (ogni inquadratura dura meno di un secondo e sconvolge nuovamente lo spettatore),
post-omicidio (riprese lunghe, estetiche - mano della donna, piedi della donna - scarico,
dissolvenza incrociata sull'occhio della donna e scarico riprodotto dal movimento circolare della
macchina. Il montaggio è di nuovo formale e semantico, vertiginoso - a spirale). Inizia quindi un
mdm tra occhio della donna e giornale con busta coi soldi, tra la casa di Norman dove lo si sente
rimproverare la donna, simile alla scena dell'indecisione.
*Arancia meccanica, Kubrick 1971: inquadrature molto brevi di uno o due fotogrammi,
momento dell'omicidio con macchina a spalla. Montaggio alternato e convergente.
*Il padrino, Coppola: scena finale, Al Pacino è a un battesimo e la scena si alterna con un assalto
di gangster. La chiesa si vede solo alla fine (climax), e solo alla fine si capisce quindi che era in
campagna, non davanti alla sparatoria come si poteva pensare. Mano del prete con olio santo e
bambina; mani che prendono la schiuma da barba = analogia formale: le forme dominanti sono
le stesse. Montaggio fortemente semantico, di associazione, e connotativo, perchè offre il punto
di vista del regista sulla scena e sul film: il prete da nobiltà alla mafia. Il grande teorico di questa
inquadratura è Heisensten, secondo cui il cinema è forma d'espressione del regista, che esplicita
quindi la sua opinione.
*Ottobre 1927: Kerenski sta per diventare ministro e il regista vuole dire che per lui K era il giusto
continuatore dello zarismo, allora lo scredita con il montaggio che associa K ai funzionari di
palazzo.
Il montaggio narrativo, invisibile, è particolarmente diffuso nel cinema contemporaneo
americano, e tende a seguire il principio di continuità per giustificare il passaggio da
un'inquadratura ad un'altra. Il raccordo più noto è quello dello sguardo, o quello del movimento,
o dell'asse (due inquadrature su uno stesso soggetto, con mantenimento dello stesso spazio di
ripresa). Il montaggio deve sempre giustificarsi sulla base del racconto.
*Colazione da Tiffany: Holly suona alla finestra, climax tipicamente hollywoodiano in cui dal
primo piano della star si passa al primo piano dell'uomo di sotto; gambe dellìuomo, fogli
(=scrittore), macchina da scrivere, foglio con racconto che parla di H. Parte la musica
intradiegetica e lui smette di scrivere; mdm sul personaggio che va alla finestra e c'è raccordo di
sguardo su H dal basso fino al suo primo piano. Uso dello spazio a 180 gradi con raccordi di
poosizione, direzione, sguardi.
Montaggio formale e grafico
*Full metal jacket: due inquadrature speculari che si ricordano tra loro per gli elementi grafici
che le compongono. Il cinema di Kubrick è giocato sulla dialettica tra ordine e caos.
Montaggio discontinuo: rifiuta la continuità, la pulizia, l'ordine del cinema classico. Coincide con
la nascita del nuovo cinema anni 60, e punta ad un diverso rapporto con lo spettatore, che vuole
sempre essere consapevole del proprio ruolo e del fatto che stanno vedendo un film, non un
pezzo di realtà. Bruschi stacchi, jumpcut, frenetici movimenti di macchina.
*Fino all'ultimo respiro: montaggio discontinuo che mescola passato, presente e futuro, che
perdono ogni valore di somiglianza logica.
Il cinema contemporaneo tende a recuperare l'uso della macchina a mano, a spalla (shaky
camera) per rendere l'effetto traballante.
*Mariti e mogli, Woody Allen: due coppie. Una dice all'altra che hanno deciso di lasciarsi, e
l'incertezza della relazione e dei sentimenti è tradotta dall'inquadratura traballante.
*The tree of life: tipico montaggio contemporaneo, vorticoso, con moltiplicazione degli stacchi,
scene brevi.
*Bourne ultimatum: rapidità di montaggio, brusche carrellate ottiche, zoom, angolazioni ardite,
panoramiche. 227 inquadrature in 5 minuti di inseguimento.
*Moulin rouge: cinema d'autore, non mainstream, ma comunque montaggi velocissimi e stacchi
improvvisi.
*Harry a pezzi, Woody Allen: voluta confusione, passato e presente, ripetizione della stessa
scena. Lo spettatore capisce la finzione, e la nevroticità del personaggio, in quanto gli stacchi non
sono naturali.
Il piano sequenza è una successione di inquadrature che conduce lo spettatore passo dopo
passo all'interno del film: è l'espediente che meglio rappresenta la realtà, pur sempre ambigua
nella rappresentazione cinematografica. Con la profondità di campo l'immagine è costruita in più
piani di profondità, tutti messi perfettamente a fuoco.
*Quarto potere: Welles gira tutto in un'unica inquadratura in piano sequenza ad effetto di
profondità in cui sono presenti tre piani (1. madre, 2. padre in disaccordo, 3. ragazzino ignaro del
suo destino), dunque un'immagine stratificata e polisignificante. Lo spettatore costruisce da sè il
montaggio. Seconda scena, variante del piano sequenza long take, con lunga inquadratura. La
drammaticità è qui ottenuta anche senza montaggio, ma con la libertà dello spettatore che
decide su cosa concentrarsi nella scena.
*La luna pallida ad Agosto, 1953: piano sequenza con movimento di macchina dall'alto per
evidenziare il sentimento di oppressione. Donna morente in primo piano e soldati sullo sfondo.
Non ci sono piani ravvicinati nel momento in cui le viene trafitto il ventre, per non esagerare con
la drammatizzazione.
*Il cimitero del sole, 1960: esempio di long take. L'evento drammatico è rappresentato con l'uso
insistente del campo lungo. La narrazione risulta fredda e distaccata.
*Platform, 2000: la storia viene chiusa in modo angosciante con un piano sequenza che
rappresenta l'incomunicabilità nella vita coniugale della coppia protagonista.
*Nodo alla gola, Hitchcock: unico piano sequenza con la macchina da presa su un muro.
Il digitale ha portato una notevole innovazione: ci sono film senza montaggio, in piano sequenza
moderno. Bazin spiega che il piano sequenza nasce in un cinema che vuole essere lento, ma è
una contraddizione apparente. L'elemento dominante è l'attrazione visiva.
*Quei bravi ragazzi; *Il falò della vanità, virtuosistico; *I protagonisti; *Children of men;
*Breaking news; *The protector, film costruito tipo videogame.
Il suono: un film è fatto di immagini, segni grafici, ma anche rumori, musiche, suoni e voci. Il
suono corrisponde ad un ulteriore livello di montaggio cinematografico, quello audiovisivo. Si
tratta di un montaggio non in successione, ma in simultanea. Il suono può essere intradiegetico
(IN - in campo / OFF - fuori campo), oppure extradiegetico, OVER - lo sente solo lo spettatore. Il
cinema è sempre stato voco-centrico: quando un personaggio parla, le altre componenti sonore
vengono affievolite.
*Una giornata particolare, 1979: visita di Hitler a Mussolini, Roma. Epilogo del film: Antonietta è
una fascista, un personaggio in evoluzione, che finisce per amare Gabriele, antifascista. A è alla
finestra che guarda fuori campo, poi legge I tre moschettieri, libro regalatole da G, il montaggio è
alternato. Lei sofferma lo sguardo su oggetti che le ricordano G, e rimandano ad altre scene del
film. G viene portato via dal suo appartamento, la porta sbatte e inverosimilmente si sente il
rumore in casa di A (suono OFF), questo per associare il volto di A al rumore. Parte poi un inno
tipo fascista, che si alterna a una canzonetta tipo "bella innamorata": questa contrapposizione è
una sorta di riassunto sonoro del film, e un indicazione della duplicità del personaggio di A. La
macchina da presa infine entra nell'appartamento di A dalla finestra, e segue le sue azioni
(passaggio da pubblico a privato); lei guarda il lampadario che G le aveva aggiustato, poi sp