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SFERA PUBBLICA, POLITICA E POTERE
Il pubblico dei media non è più passivo, ma risponde con dei feedback.
I media broadcast sono quelli prodotti da poche aziende come la stampa, la televisione ecc, con struttura
centralizzata e unidirezionale.
I media digitali non sono così:
-accessibilità: il costo dell’informazione è quasi nullo, chiunque ha un computer e accesso al web può
creare blog o canali dove diffondere sapere a costo zero, e chiunque può leggerlo,
-struttura distribuita : si passa da un sistema centralizzato ad un modello distribuito, senza gerarchie. In più
all’interno delle piattaforme siamo in una dimensione dialogica, grazie al sistema che permette di
commentare o valutare e taggare.
All’interno di internet però non ci sono sempre notizie veritiere, anche perché il singolo scrive quello che
vuole, senza che qualcuno controlli o lo fermi. La condivisione di notizie da parte di chi non è un giornalista
e attraverso media non broadcast si chiama citizienjournalism. Questo ha portato dei cambiamenti,
facendo aprire giornali online dove è possibile commentare, e gli stessi giornalisti professionisti hanno blog
su cui scrivere.
I giornali hanno una funzione che è il gatekeeping, cioè controllare le notizie prima di pubblicarle, che non
esiste nei media digitali, o la agenda setting, cioè scegliere l’argomento di dibattito pubblico, che ora è
incontrollabile. Spesso i blogger più famosi sono giornalisti importanti nei media tradizionali. A volte
notizie che provengono dal web entrano nei giornali tradizionali.
Wikileaks è una piattaforma dove si pubblicato leaks, cioè perdite o fughe di informazioni. Tutti possono
ubblicare qualche documento che doveva essere tenuto segreto, poi gli operatori lo controlleranno per
vedere se è originale o meno. Molto spesso hanno cercato di boicottarlo, perché trapelavano anche notizie
di governi e aziende, adesso erò ha molti mirror, cioè server su cui è dislocato, quindi è impossibile riuscire
a chiuderlo. Il suo fondatore, Julian Assangue ha ricevuto premi per la libertà di espressione.
All’interno della blogosfera possono crearsi situazioni di cyberbalcanizzazione, cioè gruppi con idee diverse
in lotta tra loro, soprattutto se legati alla politica.
Sono aumentate le persone che si informano attraverso internet, mentre sono diminuiti quelli che lo fanno
con i media tradizionali. Alcuni paesi bloccano il divulgare di informazioni per impedire ai cittadini di sapere
e ribellarsi, violando quindi la libertà di espressione e conoscenza. Nei vari paesi poi il pubblico dei media
digitali è differente, ad esempio nei paesi in via di sviluppo gli anziani e i poveri non usano internet.
Il web viene spesso usato anche a scopo politico o di propaganda, come nelle elezioni di Obama, e adesso
aggiungerei quelle di Trump. Saper usare il web e i media digitali può significare vincere o perdere, anche
riuscire a fare pubblicità alle aziende. Anche se sui social media di solito il coinvolgimento è minimo e sil
imita a postare qualche foto o pensiero (slacktivism che significa attivismo pigro), tutto ciò serve anche a
cambiare pian piano l’opinione pubblica su una determinata cosa. Quindi non creeranno mobilitazioni di
massa, ma cambiano radicalmente le idee delle persone.
La primavera araba cominciata nel 2010 è cominciata con un fruttivendolo e studente Mohamed Bouazizi
che si è dato fuoco per protestare contro il regime. Da qui tutti gli stati del medioriente si sono rivoltati,
anche in spagna e a new york. Si dice che la notizia e i movimenti siano stati organizzati su facebook e sui
social network. Si creano smart mob, cioè folle intelligenti che coordinano i movimenti collettivi. I social
network permettono lo scmabio di informazioni in tempo reale.
Alcune piattaforme hanno aiutato quando i media tradizionali non potevano, come Udhahidi. In Cina si
palla di big Firewall of China, il firewall serve per non far passare alcune informazioni, ed è quello che fa il
governo cinese. Per rispondere a problemi relativi alla libertà di espressione sono stati istituiti gli immi, cioè
IcelandicModern Media Initiative, che proteggono la libertà di espressione. L’islanda quindi si interessa di
diventare un porto sicuro per i giornalisti e utenti della rete.
Esistono nuovi intemediari, il primo tra tutti è google, che non sono neutrali, ma votati al profitto ed
esprimono precise visioni del mondo , valori ed interessi.
RELAZIONI SOCIALI E IDENTITA’ DI RETE
I media digitali permettono una maggiore espressione e comunicazione, ma è anche vero che spesso la
privacy viene violata e vengono usati come controllo sociale.
I media da sempre, a partire dalla scrittura, per poi passare alla stampa e poi ai media digitali stanno alla
base dei cambiamenti sociali.
Nei nuovi media sociali la differenza tra online e offline tende a sparire. Il fatto che molte delle
comunicazioni si svolgano online fanno sì che rimangano delle tracce che i sociologhi possono studiare. È il
caso di googleflu trends, sodtware che cerca di prevedere l’andamento di influenza analizzando le ricerche
effettuate su google. Network analisi (studio delle reti) riesce a capire chi sono le persone più influenti sul
web. L analisi semantica permette di studiare i discorsi che si sviluppano in rete. Nel marketing
commerciale si cerca di capire se sui social newtork quel determinato marchio o politico è associato a cose
positive o negative (sentiment analysis).
I social network sono esplosi dagli anni 2000, come facebook, o twitter che è una specie di microblog, o
badoo che è un sito di incontri ecc. Ne esistono poi di molto simili tra loro, ma tutti connettono le persone e
servono per comunicare.
I media sociali in generali funzionano allo stesso modo: crei un profilo pubblico o semipubblico, secondo i
vincoli della piattaforma stessa, costruisci una rete di contatti di cui si vedono informazioni e contenuti e si
può vedere la lista dei contatti dei proprio contatti.
Inoltre si possono creare gruppi sui proprio interessi. Il primo social newtork è stato SixDegrees nel 97, e
poi altri, tra cui myspace, ma quello che fece il boom fu facebook, del 2004, che inizialmente era rivolto
solo ai ragazzi di una università. Ci sono alcuni social network con tematiche specifiche, tipo flickr per le
fotografie. TELEFONIA VoipCosa significa VOIP? Questa sigla sta per Voice over IP, che può essere tradotto
letteralmente come “voce tramite protocollo internet”. In sostanza, le informazioni vocali non viaggiano
lungo la linea telefonica analogica, ma attraverso una qualunque rete basata su un protocollo IP. Ciò
significa che la fonia digitale può sfruttare internet, ma anche altri tipi di network come, ad esempio, la LAN
(Local Area Network) che connette i computer di un ufficio o di un insieme di edifici.
I social media non sono diretti tutti allo stesso target e non nelle stesse zone. In più sono quasi tutti gratuiti,
anche se le imprese che li hanno prodotti riescono a produrre profitto, come con la pubblicità o vendendo
le informazioni sui gusti ed interessi alle aziende.
Ogni volta che si presenta una nuova tecnologia di comunicazione il pessimismo dilaga: fu così per i
romanci romantici, per il telefono, la televisione, il jazz alla radio. Adesso si pensa che il mondo online possa
inghiottire le persone in un modo parallelo. Questo argomento era presente nel romanzo cyberpunk di
fantascienza di Willian Gibson. Secondo alcuni il brutto dei social media è che le persone non dialogano più
con chi gli è accanto, completamente assorbiti dal mondo parallelo. Si è insieme ma da soli. In realtà le
persone che usano i media hanno rapporti più estesi, con strati diversificati, al contrario di chi non li
utilizza. I media sociali non impoveriscono la vita sociale, ma ne cambiano il modo di gestirla.
Nei media digitali si mettono in atto strategie sul come presentarsi agli altri. Si mostrano sprazzi di vita, con
citazioni, foto. Le informazioni cambiano a seconda dei contesti.
I nativi digitali sono quelli nati dopo il 2000, a stretto contatto con internet e co, invece gli altri sono
migranti digitali, cioè quelle nate prima dell’avvento di internet, che hanno dovuto impararlo pian piano.
Quelli degli anni 90 sono una generazione intermedia.
Internet permette di creare una rete di connessioni con persone con cui si hanno gli stessi interessi. Le
persone connesse ad internet non si chiamano comunità connesse, che indica qualcosa di più intimo e
unito, ma pubblici connessi. In rete spesso ci sono persone che in realtà non si conoscono affatto. In
all’interno delle comunità le persone sono sempre le stesse, raramente escono o comunque con una certa
difficoltà, nei social media invece le relazioni durano poco, e si entra ed esce con facilità.
La reputazione su internet è importante, anche se una persona non la si conosce in faccia la si conosce per
la sua reputazione. Alcuni sistemi informatici hanno un modo per calcolare la reputazione di una persona.
Ad esempio su ebay la reputazione riguarda i venditori. 7i social network sono sistemi di self branding, in
pratica si ci fa autopubblicità. Le caratteristiche sono la replicabilità, cioè che alcune comunicazioni possono
essere modificate o combinate con quelle avvenute in un altro ambiente, come per esempio una cosa di
instagram può essere pubblicata su facebook. Poi c’è la scalabilità, ciop i contenuti possono diffondersi
velocemente, poi c’è la persistenza, cioè ciò che viene pubblicato su internet continua ad esistere per molto
tempo, e poi i contenuti sono facilmente replicabili. Gli influencers sono individui che sono capaci di
influenzare un numero elevato di individui. Questi individui sono importanti se si intende lanciare una
campagna di marketing o politica. Molti pensano che i legami creati in rete siano flebili.
Le reti sociali fanno sì che i livelli di privacy siano bassi, perché in un modo o nell’altro tutti finiamo su
internet. È importante quindi una buona politica sulla privacy.
È anche vero che gli individui sanno quali tipi di informazioni condividere o meno.
ECONOMIA DELL’INFORMAZIONE E DEI MEDIA DIGITALI
Il web.01 era quel web che era una biblioteca di informazioni creati da un numero comunque esiguo di
fornitori, in web 2.0 invece ha una grande quantità di informazioni proveniente da un grande numero di
persone dato che tutti sono prosumers. I siti di streaming e di torrent rendono facilmente gestibile i
contenuti multimediali. La maggior fonte di reddito dei cantanti sono i concerti, perché la maggior parte
della gente scarica la sua musica. Esiste l’itunes ma in realtà, in confronto