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CLASSE OPERAIA

VI – Operai qualificati

VII – Operai semiqualificati, operai comuni

Classificazione italiana di Cobalti e Schizzerotto:

Borghesia: imprenditori, libero professionisti, dirigenti

Classe media impiegatizia: impiegati di concetto, funzionari

Piccola borghesia urbana: artigiani e commercianti

Piccola borghesia agricola: coltivatori diretti, piccoli proprietari di imprese agricole

Classe operaia urbana: lavoratori dipendenti manuali e impiegati esecutivi, dipendenti nel commercio e nei servizi

Classe operaia agricola: braccianti

Modello relazionale marxista di Wright:

Le relazioni di produzione si sostanziano in tre aspetti:

  • relazioni sociali di controllo sul capitale finanziario
  • relazioni sociali di controllo sul capitale fisico
  • relazioni sociali di autorità nel processo lavorativo (Braverman: l'automazione del processo produttivo si sostanzia in un generale depauperamento professionale della forza lavoro ed in un maggiore potenziale di controllo)
lavoro)
Cambiamenti nella società contemporanea
1) Società post-industriale e terziarizzazione
2) Il rapporto tra classe operaia e classe media impiegatizia (una sempre più difficile definizione dei confini)
3) Proletarizzazione della piccola borghesia
4) La proletarizzazione dei servizi: i Mcjobs

Educazione e istruzione
Esiste un legame molto stretto tra mobilità sociale e istruzione. La scuola è un'istituzione che ha lo scopo di educare e istruire gli allievi secondo una struttura didattica organizzata in base a regole condivise guidata da specifiche figure professionali con l'indicazione di precisi obiettivi di apprendimento.

Istruzione: processi formalizzati di trasmissioni di conoscenze
Educazione: comprende anche aspetti informali e impliciti che tendono a preparare il giovane ad assumere orientamenti e comportamenti che ogni cultura ritiene adeguati alla convivenza sociale; è la parte più direttamente legata alla scuola come agenzia diLa socializzazione è la trasmissione del patrimonio di idee, valori e conoscenze di una società o di un paese alle nuove generazioni. È esercitata dalle generazioni adulte su quelle non ancora socialmente mature (Durkheim). Nella trasmissione del patrimonio culturale si possono distinguere tre elementi: la cultura materiale, i modi di agire standardizzati e le conoscenze e i valori (che possono essere trasmessi attraverso le parole per via orale o scritta). Per la maggior parte del tempo della storia umana la trasmissione culturale è avvenuta oralmente. La diffusione della scrittura segna il passaggio dalla cultura orale a quella scritta. Fra l'introduzione della scrittura e la sua diffusione generale è trascorso più di un millennio. Il passaggio dalla cultura orale a quella scritta ha avuto molteplici implicazioni: - primato dell'occhio sull'orecchio - razionalizzazione della sfera privata, dell'introspezione, del distacco - sviluppo del

pensiero logico-empirico e della scienza- mutamento nell'atteggiamento verso il passato- sviluppo della burocrazia- nascita e sviluppo della scuola

Ci sono due spiegazioni della nascita dei sistemi scolastici nazionali:

Teorie funzionaliste: i sistemi moderni di istruzione rispondono al più elevato livello di competenze tecniche e di qualificazione richieste dallo sviluppo economico. L'idea è presente nel principio della meritocrazia: tutti partono nelle stesse condizioni e le istituzioni non tengono conto delle loro differenze familiari e culturali, così che essi possano sviluppare al meglio le proprie attitudini. In questo caso le funzioni dell'istruzione sono:

  • socializzazione (istruzione+educazione)
  • controllo sociale (tramite l'educazione si agisce sui comportamenti potenzialmente devianti)
  • selezione (i più capaci e i meno capaci sono indirizzati in modo diverso)
  • allocazione degli

individui nella varie professioni (a loro più idonee).•Quindi si tratta di una conseguenza della modernizzazione caratterizzata dalla crescentedi erenziazione istituzionale e dall'aumento di ruolo specializzati. Il periodo di formazione crescein modo proporzionale al livello di qualificazione richiesto e questo ha cambiato notevolmente laseparazione tra età infantile ed età adulta e i rapporti tra esse.

Teorie con ittualiste: i sistemi moderni di istruzione derivano dall'interesse delle classi al poterea riprodurre le disuguaglianze sociali e ideologiche dominanti. Questo approccio si rifà ai teoricimarxisti e neomarxisti. Per Weber (e poi Collins) l'istruzione è connessa alle dinamiche distratificazione e di legittimazione del potere, collegata dunque anche a competizione tra cetisociali per conservare o migliorare la propria posizione.

Per quanto riguarda il primo tipo di approccio, Althusser pensa che nella società

La teoria marxista sostiene che la riproduzione dei rapporti di produzione capitalista venga assicurata dall'esercizio del potere di stato negli apparati repressivi di stato, che sono la sfera pubblica (governo, amministrazione, esercito, polizia, tribunali...) e la sfera privata (chiesa, famiglia, scuola, mass media...). Dunque secondo questa teoria, la scuola non trasferisce competenze tecniche (istruzione), ma inculca agli studenti l'ideologia adatta al ruolo che svolgeranno nella società (educazione in senso negativo).

Tuttavia, secondo alcuni studi di Bourdieu e Passeron, la scuola non ha una reale influenza sulla carriera professionale.

L'altro punto di vista, quello weberiano, fa corrispondere ad ogni stratificazione sociale un ideale educativo. Un potere carismatico corrisponde a un ideale dell'iniziato (istruzione non funzionale, ma relativa alla vocazione e all'eccezionalità della persona), mentre un potere tradizionale corrisponde all'ideale dell'uomo colto (legittimazione sulla base della cultura e dell'educazione).

base di ciò che è sempre stato, quindi sulla base della famiglia) e il potere legale-razionale all'ideale dello specialista (formazione adatta al compito). Lo sviluppo dell'istruzione è dovuto alle azioni dei diversi ceti sociali per mantenere e migliorare la propria nel sistema di stratificazione, dando così vita al fenomeno del "credenzialismo". Altri fattori che hanno influito sull'andamento dell'istruzione: religione 1) la (all'inizio del XX secolo si registrano profonde differenze nel livello di diffusione dell'istruzione fra le regioni europee, soprattutto tra paesi a maggioranza protestante e paesi a maggioranza cattolica) gruppi dominanti 2) l'idea che hanno avuto nel corso del tempo i dell'istruzione per le masse (I gruppi dominanti nel corso dei secoli si sono interrogati se l'istruzione delle masse fosse funzionale o disfunzionale al mantenimento dell'ordine. Sia i fautori che i contrari

Alla creazione di un sistema di istruzione avevano come obiettivo il controllo della popolazione appartenente allo stato nazionale.

Lo sviluppo del diritto all'istruzione di massa non è nato in risposta alla necessità del processo di industrializzazione, ma allo sviluppo degli stati nazionali e al riconoscimento dei diritti di cittadinanza.

Gli stati nazionali si basarono su alcune idee di fondo, che favorirono la nascita dei sistemi scolastici:

  • L'attore principale della società e dello stato è l'individuo
  • Lo sviluppo nazionale presuppone lo sviluppo individuale
  • Il futuro è portatore di progresso
  • L'infanzia è il momento in cui plasmare i bravi cittadini

La struttura del sistema scolastico:

Scuola primaria: fornisce le competenze cognitive di base (lettura, scrittura, calcolo) e introduce all'acquisizione delle principali regole di convivenza civile.

Scuola secondaria: è finalizzata

All'apprendere competenze cognitive intermedie professionali

Istruzione terziaria: ha il compito di fornire competenze di tipo superiore, con percorsi di alta formazione e specializzazione.

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Questi tre livelli danno vita a un sistema integrato, perché i cicli di apprendimento si susseguono e ogni livello superiore implica il precedente.

Ci sono tre dimensioni che descrivono le differenze tra i paesi occidentali riguardo all'istruzione:

  • il grado di diffusione dell'istruzione nella popolazione
  • il curriculum della scuola elementare
  • la struttura interna dei sistemi scolastici

L'istituzione educativa più recente è la scuola primaria. La tappa più importante è stata, a partire dalla fine del Settecento, l'istituzione dell'obbligatorietà della frequenza alla scuola elementare pubblica. Già nell'Europa medievale nasce il livello terziario dell'istruzione, l'università.

Le università medievali erano tuttavia piuttosto diverse da quelle attuali; si trattava di associazioni private tra docenti e studenti, senza alcun collegamento con livelli precedenti di istruzione.

Italia

La sconfitta dell'alfabetismo in Italia è avvenuta grazie all'estensione dell'istruzione obbligatoria. Dieci anni dopo l'unificazione erano analfabeti sette italiani su 10; la percentuale scende al 48,5% all'inizio del nuovo secolo, al 27,4% nel 1921. Dopo il secondo conflitto mondiale, gli analfabeti sono ancora il 12,9% della popolazione. Nel 1961, a cento anni dall'Unità d'Italia, le persone che non sanno leggere e scrivere sono l'8,3% e si riducono all'1,5% nei quarant'anni successivi. La scuola primaria raggiunge il livello più alto di espansione nei primi cinquant'anni dell'Italia unita. La scuola secondaria (scuola media e secondaria superiore) ha il suo massimo periodo di espansione nel ventennio 1950-1970.

In corrispondenza del «miracolo economico», quando diventa di massa. L’istruzione universitaria cresce costantemente nel tempo con una particolare accelerazione negli anni Ottanta del secolo scorso, quando gli studenti iscritti all’università superano il milione.

Le cause dell’espansione dell’istruzione superiore sono a livello progresso macrosociale (il microsociale economico e tecnologico richiede un aumento della forza lavoro quali cata) e (la decisione se continuare o meno gli studi dipende dal calcolo del rapporto costi-benefici stimato dagli studenti e dalle loro famiglie).

Istruzione e disuguaglianze

È al livello superiore di istruzione che permangono divari nella probabilità di accedere e completare la scuola.

Vengono distinti due effetti:

- L’effetto della classe sociale, che rimanda ai costi della scuola

- L’effetto del titolo di studio dei genitori, che rimanda all’«eredit&a

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A.A. 2018-2019
50 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher viola-g di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Perulli Angela.