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ESPERIMENTI DI STANLEY MILGRAM: Obedienza all'autorità
All'inizio degli anni '60, Stanley Milgram, un sociologo sociale di Yale, ha condotto una serie di esperimenti sull'obbedienza all'autorità. Questi esperimenti sono stati ripetuti molte volte.
L'esperimento consisteva nel mettere un annuncio sul giornale locale invitando le persone a partecipare e dedicarsi all'esperimento in cambio di 4,50$. Diversi volontari si sono presentati in questo laboratorio e gli è stato detto che dovevano partecipare a un esperimento sull'utilizzo delle scosse elettriche per facilitare la memoria.
Il volontario doveva ricordare delle sequenze e ogni volta che sbagliava, riceveva una scossa, che andava da molto debole a più forte. Veniva sorteggiato chi doveva dare le scosse e chi doveva subirle.
In realtà, l'esperimento mirava a testare la disponibilità dei volontari nel dare scosse ad altre persone sconosciute. Il volontario che doveva subire le scosse era un attore e il sorteggio era ovviamente truccato.
truccato.Milgram si aspettava che la maggior parte si sarebbero rifiutati, ma 2/3 accettarono di arrivare fino a darela scossa più forte. Ogni volta che il volontario aveva un'incertezza, lo sperimentatore diceva "dobbiamo continuare". →Vi era anche una versione in cui diceva ai volontari che potevano fermarsi quando volevano in questo caso la maggior parte si fermava molto prima.I risultati variavano a seconda se il volontario potesse vedere e sentire colui che subiva le scosse oppure aseconda dell'ambiente in cui veniva attuato l'esperimento (un laboratorio curato e asettico oppure un negozio affittato). →L'esperimento mostra che noi siamo estremamente sensibili all'autorità riconosciuta come legittima ciascuno di noi è pronto a torturare un'altra persona totalmente ignota se richiesto da un'autorità (in questo caso per il progresso scientifico). →Ci sono svariate ipotesi ad esempio sul
motivo per cui i tedeschi obbedirono a sterminare un popolo nell'esperimento appare evidente che la tendenza all'obbedienza è una tendenza sociale. →CRISTOPHER BROWNING UOMINI COMUNI Questo storico americano fece ricerche su alcuni processi compiuti a seguito della II Guerra Mondiale. In particolare, racconta dei processi di alcuni soldati tedeschi (i riservisti) che durante l'Operazione Barbarossa avevano il compito di uccidere nelle retrovie tutti i soldati nemici e i sospetti (ne faceva parte tutti gli Ebrei, i Sinti, i Rom, coloro che non erano di razza ariana). →Riservisti nessuno di loro era iscritto al Partito Nazista, ma anzi alcuni erano social-democratici, non avevano motivi personali per partecipare alla guerra. Venivano spediti nelle retrovie del fronte orientale dove dovevano controllare il territorio ed eliminare nemici veri e sospetti. In un processo si parlò di 250.000 uccisioni da parte dei riservisti. Alcuni però si rifiutarono.di un soldato accusato di abusi sui prigionieri nella prigione di Abu Ghraib in Iraq. L'esperimento di Zimbardo consisteva nel simulare una prigione, con alcuni partecipanti che facevano da guardie e altri da prigionieri. L'obiettivo era studiare il comportamento umano in situazioni di potere e autorità. Durante l'esperimento, le guardie iniziarono a comportarsi in modo sempre più violento e sadico nei confronti dei prigionieri, mentre questi ultimi subivano umiliazioni e abusi. Zimbardo si rese conto che il contesto e il ruolo assegnato ai partecipanti avevano un impatto significativo sul loro comportamento. L'esperimento di Zimbardo dimostrò che le persone possono facilmente adattarsi a ruoli di potere e autorità, perdendo di vista la loro moralità e agendo in modi che normalmente considererebbero inaccettabili. Questo fenomeno, noto come "effetto Lucifero", mette in luce la capacità dell'essere umano di compiere azioni negative quando si trovano in situazioni di potere e autorità. Questi esperimenti ci aiutano a comprendere meglio il comportamento umano e le dinamiche sociali, ma sollevano anche importanti questioni etiche sulla manipolazione dei partecipanti e sulle conseguenze negative che possono derivare da tali situazioni.di un sergente dell'esercito americano che venne accusato di torturare i prigionieri iracheni. Vennero fatti poi diversi film tratti dalla ricerca, come "The Experiment". L'idea era quella di un esperimento carcerario per capire quale dinamiche si sarebbero create da un carcere fittizio scelse 18 dei suoi studenti a seconda dell'equilibrio psicosociale (persone non violente, apparentemente equilibrate) che potessero essere recluse per alcuni giorni in questa prigione. Tra i 18 venne fato un sorteggio e vennero divisi in guardie e carcerati, mentre Zimbardo è direttore del carcere. Il finto carcere venne stabilito nelle fondamenta dell'Università dove in ogni cella ci sono microspie e microfoni: gli studenti non sanno che il direttore può ascoltare le conversazioni. Zimbardo chiese ai poliziotti veri di portare in queste finte celle gli studenti scelti come prigionieri, mentre quelli scelti come guardie devono vestirsi da guardia.
(quello che diventerà capo delle guardie metterà gli occhiali da sole e non li toglierà più). I prigionieri vestono con un grembiule e una cuffia per omologare tutti, in modo che avvenga la tipica impersonificazione del carcere. →Il carcere è finto perché tutti sanno di poter uscire quando vogliono è tutto palese, tutti sanno che si tratti di un esperimento. Le guardie fanno dei turni per sorvegliare, hanno il compito di impedire le evasioni e mantenere l'ordine ma senza mai usare la violenza fisica. Le guardie iniziarono ad istituire una serie di regole dicendo cosa non si potesse fare, iniziano a fare anche la conta dei prigionieri. Viene imposto ai prigionieri di imparare a memoria tutte le regole e vengono istituite delle punizioni per chi non obbedisce (tipo piegamenti o ripetizione senza sosta delle regole o l'isolamento in caso di trasgressione grave, un'altra punizione è quella dell'interruzione del
Il testo fornito è il seguente:
sonno). Iniziano però umiliazioni da parte delle guardie e i prigionieri iniziano a protestare venendo insultati verbalmente. L’esperimento inizia di domenica e il martedì è prevista la visita dei parenti, come in un vero carcere, che il direttore segue tramite le microspie: ci sono conversazioni tese e inizia la prima defezione (dice che sta troppo male e non ce la può più fare e vuole andarsene). Zimbardo immagina che in realtà sia stata organizzata una fuga di massa, dai dialoghi sentiti nella visita parenti, percepisce che nella notte i parenti sarebbero arrivati a liberare i prigionieri, allora porta tutti in un’altra area dell’Università. → La pressione psichica inizia ad aumentare la situazione precipita quando la fidanzata di Zimbardo osserva quello che accade ed è terrorizzata, vede un livello di violenza molto alta e insiste affinché venga terminato l’esperimento. Zimbardo resiste ed è
entrato ormai nel ruolo di direttore, non vede come stanno le cose. A questo punto accetta però di porre termine all'esperimento, solo al quinto giorno (l'esperimento sarebbe dovuto durare 15 giorni).
In seguito, parlò con i partecipanti e comprese quanto essi entrarono nella parte e la situazione sarebbe potuta degenerare in poco tempo, analizzò anche se stesso come sperimentatore perché si immerse così tanto nel suo ruolo di direttore da immaginare una fuga collettiva (in realtà non era stata organizzata alcuna fuga di massa). Direttore e guardie erano così immedesimati da fare di tutto per impedire questa immaginaria fuga. →Si era creato un frame, un inquadramento della situazione, così solido e reale da diventare realtà stessa questo frame era diventato realtà e si è infranto solo per intervento esterno (la fidanzata di Zimbardo).
L'esperimento dà un'idea molto chiara di come il
Il contesto determina i nostri modi di interagire e comunicare. Secondo Erving Goffman, la scena sociale si struttura in una ribalta e un retroscena. Il concetto di "La vita quotidiana come rappresentazione" fa riferimento a Orwell che parla di come un cameriere entra in sala da pranzo, dei suoi movimenti e gesti. Le porte della cucina dividono la scena principale e il retroscena della cucina. I contesti e i modi di comunicare sono molto diversi: dentro la cucina ci sono urla e insulti, ma, quando si aprono le porte e il cameriere entra in sala da pranzo, il suo modo di comunicare cambia radicalmente. In questo caso però il maitre si sbaglia e insulta il cameriere in sala da pranzo davanti a tutti.
Questa situazione si presenta in tutti i contesti e il modo di comunicare quindi cambia e varia tra scena e retroscena. In ogni caso bisogna stabilire il frame (contesto) della situazione per capire come comportarci di conseguenza. "Frame analysis" di Goffman parla di frame.
come cornice facendo riferimento a Gregory Bateson.Frame inquadramento metacomunicativo.
Frame indica la cornice metacomunicativa che dà significato alla comunicazione (meta-comunicazione comunicare sulla comunicazione stessa). Ciò che è interno alla cornice va interpretata in modo diverso rispetto allo sfondo.
Tutte le comunicazioni sono basate sulla comunicazione stessa, ad esempio "che dici?" in comunicazione verbale, il tono della voce dà certe indicazioni metacomunicative su come questa comunicazione debba essere interpretata. A seconda del tono di voce, la domanda assume un certo significato.
se qualcuno muore sul palco si sa che fa parte della finzione, ma durante l'Amleto di Shakespeare succede che Amleto organizza una scena teatrale in cui inscena l'uccisione del re da parte del fratello. Questa messa in scena è efficace perché il re è turbato e provato provando la sua colpa, il re quindi non ha appreso l'azione teatrale come tale ma come se fosse la realtà. → L'imbarazzo avviene quando non si comprende il contesto in cui si agisce questo perché vi sono situazioni ambigue e si apprende crescendo. Spesso i bambini non capiscono il contesto in cui stanno agendo. Per Goffman i bambini sono distruttori di frame. → Esperimento Guzzetti sulla fragilità del frame Per dimostrare la fragilità dei frame, il prof. Guzzetti, durante un seminario di presentazione di Goffman e Frame Analysis, ha fatto un esempio di frame e poi ha mostrato quanto sia facile distruggerlo. Ha fatto una pernacchia e il frame è esploso.
tutti lo guardavano con stupore e imbarazzo: l'atto era del tutto fuori contesto. Un semplice suono