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La teoria di Saint Simon sulla società industriale

Negli anni della restaurazione scrisse le sue opere principali e fu direttore anche di diverse riviste che influenzarono molto Auguste Comte, dopo la restaurazione Saint Simon iniziò a scrivere articoli a sostegno di coloro che iniziò a chiamare industriali ovvero la classe di imprenditori e finanzieri. Iniziò a elaborare una nuova teoria della società che si basava sul fatto che quella era una nuova era e una fase originale della storia, il progresso poteva allargarsi a ogni condizione e ambito di vita.

La nuova era doveva fondarsi su una produzione di beni e servizi utili per la collettività, Saint Simon non distingue tra Banchieri, imprenditori e operai poiché erano tutti produttori e si contrapponevano alla parassita di aristocrazia, per lui tutti gli uomini devono lavorare perché il lavoro ha un rilievo primario e sono i lavoratori a produrre la ricchezza della società. Una nuova divisione in classi della società da una parte.

gli industriali e i lavoratori (gli "industriels" a cui aspettava trasformare il mondo esistente) e dall'altra i nobili, gli uomini di chiesa e i monarchi (gli "oisif"). Propone una riorganizzazione del capitalismo in modo da sostituire ogni governo politico con uno stato degli scienziati, si andava in una direzione di uno stato senza stato dove il governo doveva esistere come strumento solo di coordinamento della società. La società sarebbe rimasta improntata a una gerarchia ma non sarebbe risultata più stratificata, alcuni hanno uno sviluppo intellettuale, altri emotivo e sensibile, altri ancora produttivo e gli esponenti migliori avrebbero occupato le posizioni al vertice della società per una meritocrazia. La scuola saint-simoniana aveva fede nel progresso e nella meritocrazia. Il modello politico di Saint-Simon è tecnocratico. Il pensiero di Saint Simon inizialmente interclassista vede la classe operaia e i datori di lavoro nello stesso modo, la lotta diclasse si verifica tra gli strati produttivi e quelli improduttivi. Viene considerato il fondatore del socialismo utopistico e secondo lui tutti gli stati nazionali avrebbero dovuto aderire alla monarchia parlamentare. Dopo la sua morte si sviluppò il movimento del saintsimonismo, le ideologie della modernità non erano ancora definite, dunque i saint-simoniani si rivelano interessati al coordinamento delle attività sociali mediante grandi imprese centralizzate. Riprendendo una delle ultime idee di Saint Simon, la creazione di una nuova cristianità, iniziarono a predicare l'amore e diedero vita a una comunità utopistica nei dintorni di Parigi, esperimento che fallì dopo un anno. Il nuovo cristianesimo di Saint-Simon intendeva fondarsi sulla religione della scienza e del lavoro. Tra i sansimoniani va annoverato Ferdinand de Lesseps. Auguste Comte: fu il padre fondatore del positivismo e nel 1817 incontrò Saint Simon, prese le.

Distanze dalla rivoluzione francese quando vide che la società non era organizzata razionalmente perché per lui primario era un ordine politico e sociale, Comte credeva che la riorganizzazione della società dovesse fondarsi su una serie di basi scientifiche. Morì lasciando incompiuta l'opera il sistema soggettivo o sistema universale delle concezioni proprio dello Stato normale dell'umanità. La fase storica era quella della restaurazione in cui vi era un pensiero fortemente ostile all'idea del Progresso. Comte diede origine a un pensiero che voleva ristabilire l'ordine del passato mostrando fiducia verso l'avanzamento scientifico e tecnologico, approdò così a una visione dominata dalla convenzione che fosse necessario organizzare la società secondo metodi razionali. Nel 1822 Comte scrisse il piano dei lavori scientifici necessari per riorganizzare la società in cui formulava la legge dei tre stadi.

Considerava la Sociologia come esito finale dell'evoluzione delle Scienze Naturali e costituiva l'ultimo delle sei scienze fondamentali, lo studio di tale disciplina avrebbe condotto l'umanità in uno stato di benessere derivante dalla comprensione e dalla conseguente capacità di controllo. La legge dei tre stadi viene così articolata: lo stadio teologico che corrisponde al periodo dell'infanzia dell'umanità in cui le cause dei fenomeni vengono attribuiti a essere soprannaturali, è l'età dell'immaginazione in cui gli uomini sono sottoposti ai regimi come il papato. Lo stadio metafisico, chiamata anche età metafisica o astratta, corrisponde al periodo dell'adolescenza o giovinezza del pensiero in cui gli agenti soprannaturali sono rimpiazzati la forza astratte e questa epoca coincide con un'evoluzione che porta una maggiore consapevolezza degli uomini. Lo stadio positivo è lo stato virale della.nostra intelligenza in cui l'uomo smette di sognare e la ragione cessa di divagare, la conoscenza si configura come sapere scientifico. Comte reputa la successione dei tre stadi alla stregua di una legge di natura. Il termine Sociologia viene coniato da August Comte nel 1839 dopo aver parlato inizialmente di fisica sociale. La sociologia è la scienza della società capace di svelare le leggi universali che governano il mondo sociale, così come esistono leggi naturali esistono anche le leggi in variabili che spiegano il mondo sociale. La sociologia è la più complessa di tutte le scienze e ha il compito di rilevare i fatti e riconoscere le leggi. Si divide in due branche: la statica che ha per oggetto le strutture permanenti nella società e si basa sul concetto di ordine e la dinamica che ha per oggetto le trasformazioni nel tempo e si fonda sul concetto di progresso. Comte inizia le sue riflessioni studiando la società del proprio tempo con un

Approccio di osservazione della realtà, sta per nascere un nuovo tipo di società scientifica e industriale che abbraccia le posizioni di Saint Simon ma ritiene che il passaggio alla società richiede una riorganizzazione culturale e scientifica. Alla base del pensiero positivista, c'è una visione della funzione dei sociologi attiva, i sociologi accelereranno questo processo. Comte intraprende una nuova fase detta il secondo positivismo, tra l'idea da Condorcet che il progresso dello spirito umano costituisca il fondamento del divenire della società umana e il progresso doveva essere ispirato da una morale certa, chiara e definitiva. La sua finalità è quella di ricondurre l'infinita varietà delle società umane e il divenire della specie umana associasse a un disegno unico che della storia è il progresso dello spirito umano lamente positiva. Osserva i fenomeni e li analizza ma non basta solo l'osservazione.

Per scoprire immediatamente rapidamente un ordine esterno. Comte era un sostenitore della famiglia monogamica tradizionale e dell'inferiorità naturale della donna rispetto all'uomo, si opponeva anche all'uguaglianza sociale dei due sessi.

Herbert Spencer: il mondo anglosassone produsse alcune idee che influenzarono il dibattito internazionale e lo sviluppo delle scienze sociali tra cui la filosofia del liberismo che si presentò secondo due versioni inizialmente unite che poi si divisero: la prima fondata sull'idea dell'uomo come attore razionale e la seconda sulle leggi naturali del mercato. Spencer ha elaborato una teoria generale del progresso umano che univa l'evoluzionismo biologico e darwinismo a una Sociologia di tipo organicista con grande attenzione a Comet. Spencer con le sue opere seppe rispondere alla vasta richiesta da parte dell'opinione pubblica di una teoria generale della realtà concreta e pragmatica fondata sulla.

fiduciagenerale nella scienza. La sua opera fondamentale consiste nei first principles, filosofia generaleincontrata a una serie di principi. Spencer avvicinò le Scienze Umane a quelle naturali secondo il principio del positivismo e il suo contributo alla storia della Sociologia fu quella di aver rilanciato l'approccio organicista e positivista di Comte e avendo sviluppato una serie di ricerche indagini interdisciplinari.

Spencer vedeva nell'evoluzione e nel progresso la legge universale che governa la vita e l'universo, il sapere si fonda su fatti osservati empiricamente senza una conoscenza assoluta, la scienza riconduce i casi particolari a regole generali che vengono a loro volta ricondotte a principi ultimi ma si dovranno arrestare quando non risulteranno riconducibili ad altri fondamenti e si giungerà a un livello inspiegabile.

La scienza può spiegare come avviene un fenomeno ma non giunge all'essenza profonda, la religione non è in

contrasto con la scienza ma sono complementari, per Spencer l'essenza ultima della religione è che l'esistenza del mondo è un mistero che deve essere interpretato, ed è alla fine inconoscibile. Spencer cerca con un approccio positivo una teoria dell'evoluzione valida sia per il mondo biologico naturale che per quello sociale. La concezione moderna del progresso può considerarsi come una determinazione dell'idea di evoluzione applicata alla storia umana, tutti gli organismi viventi sono derivati da forme più semplici attraverso un processo di sviluppo. Il termine evoluzione viene introdotto dallo stesso Spencer nel 1857 ma assunse una rilevanza solo grazie alla teoria di Charles Darwin. È proprio con Spencer che l'evoluzionismo diventa una teoria generale unificante del mondo, in natura Nulla si crea e nulla si distrugge perché le cose si formano e si disgregano, sia evoluzione quando le parti di una materia si aggregano in

Un tutto organico mentre si ha la dissoluzione quando le parti tornano a muoversi ciascuna per sé. In questo modo da una società omogenea si è giunti col tempo a una società più complessa. Spencer distingue due funzioni sociali fondamentali ovvero la necessità di aggredire e difendersi e il bisogno di sostentamento. Spencer compare il mondo biologico e la società umana, addirittura compare la società con le conformazioni fisiche degli animali. Il sociologo individua due tipologie della società umana: quella industriale e quella militare, la società industriale risulta articolata e le parti che la costituiscono sono alte appunto collegate tra di loro che potrebbero precedere senza leggi estrutture che le tengono insieme mentre una società priva di apparato industriale necessita di una struttura che la tenga insieme affinché non si sfaldi ovvero l'esercito. Alexis de Tocqueville, francese, fu uno dei primi.

e dei filosofi illuministi come Montesquieu e Voltaire lo portarono a sviluppare una visione politica basata sulla libertà individuale e sui diritti naturali. La sua opera più famosa, "Saggio sulla libertà", è considerata un pilastro del pensiero liberale. Nel campo della sociologia, il suo contributo è stato altrettanto significativo. Ha introdotto il concetto di "azione sociale" e ha analizzato le dinamiche sociali e culturali che influenzano il comportamento umano. La sua teoria della "razionalizzazione" ha avuto un impatto duraturo sulla sociologia moderna. Inoltre, è stato un sostenitore del liberalconservatorismo, una corrente politica che cerca di conciliare i principi liberali con una visione conservatrice della società. Ha sostenuto l'importanza di preservare le tradizioni e i valori culturali, pur garantendo la libertà individuale e i diritti civili. In conclusione, il pensiero di questo illustre studioso ha influenzato profondamente il pensiero liberale e liberalconservatore, così come la sociologia. La sua eredità continua ad essere studiata e discussa ancora oggi.
Dettagli
A.A. 2023-2024
42 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher benedettapanni2003 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universitas Mercatorum di Roma o del prof Masucci Dario.