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PUBBLICITA’ DI POST-IT
-Linguaggio plastico cromatico: predomina il bianco. Anche i corpi sono chiari.
-Linguaggio plastico eidetico: tutto è sinuoso, vivente, ondulatorio; forme convesse, tondeggianti.
PUBBLICITA’ DIESEL di Oliviero Toscani
SEMEMI: significati primari, tratti semantici dominanti
-Linguaggio plastico cromatico: collisione tra assenza di colore della scena e colori accesi dei
pappagalli.
-Linguaggio plastico eidetico: architettura geometrica. Corpi privi di una posizione utilitaristica.
Staticità dell’ambiente contrasta con la dinamicità dei corpi. La frizione fa sì che non ci sia un
frame apparente.
Embrayage e Debrayage—>atto di enunciazione ed enunciato in contrasto.
Global warming—>spiega la presenza dei pappagalli in piazza San Marco.
AMERIQUEST FUNNY COMMERCIALS
Abbiamo la sensazione di avere il controllo sulla scena, invece cambia il frame improvvisamente.
Qui l’atto di enunciazione e l’enunciato sono in contrasto. Oggi la comunicazione è frizionale.
15/10/2015
Storytelling: predisposizione a ordinare esperienze in senso crono-causale, secondo
rapporti di interconnessione. Predisposizione neurocognitiva implicita nel cervello
dell’uomo—>Flusso PECMA (Perception->Emotion->Cognition->Motion->Action). Flusso
PECMA assomiglia a un film, allo storytelling->modo in cui leggiamo la realtà. Scoperta
fondamentale del modo in cui il nostro cervello agisce. Semiotica è uno degli assi principali
che si interessa alla narrazione.
STORIA: contenuto, concatenarsi degli eventi grazie a degli esistenti (personaggi,
oggetti..dell’ambiente)
DISCORSO: medium attraverso cui la storia è raccontata. Atto di enunciazione è diverso
dall’annunciazione —> storia diversa da discorso. (vedi paradosso del cretese)
EVENTI: qualcosa che accade a un esistente, senza che questo soggetto abbia
premeditato di farlo. (soggetto passivo)
AZIONE: qualcosa che l’esistente ha intenzione di fare. (soggetto attivo)
TEMPO DELLO STORYTELLING: riguarda la manipolazione dell’a sequenza cronologica.
VOCE: narratore, da dove proviene l’atto di enunciazione.
MODO: il punto di vista (forma più elementare di flag) da cui si presentano le azioni, il
discorso, il pensiero. (oggi il punto di vista è diventato molto più importante di quanto lo
fosse nel passato. es: Grey, Games of Thrones)
REFERENTE: la cosa
RAPPRESENTAZIONE: rappresentazione della cosa
Distinguiamo referente e rappresentazione dall’età di cinque anni circa. (Test della scatola
di smarties vuota. FRAMING METARAPPRESENTAZIONALE—>faccio un
rappresentazione della tua rappresentazione…di solito arriviamo fino al terzo grado (io
credo che tu creda che egli creda), qualcuno anche fino al quinto).
Menzogna—>rapporto di contraddizione massima tra referente e rappresentazione.
Quando riusciamo a distinguere il referente dalla sua rappresentazione? Intorno ai cinque
anni (tenendo conto delle differenze individuali).
Test
Stanza vuota. Bambino di cinque anni con una confezione tubolare di smarties vuota. Lo
sperimentatore gli dice che dopo di lui farà entrare il suo amico Luca. E gli farà la stessa
domanda. Se il bambino gli dice che il suo amico Luca gli dirà che è vuota non ha ancora
raggiunto il livello di distinzione della sua rappresentazione. Se gli dice che è piena allora
è un bambino che ha già imparato a distinguere la sua rappresentazione.
FRAME META-RAPPRESENTAZIONALE
Distinguere la propria rappresentazione da un’altra.
Io credo che tu crea che egli creda (Terzo livello)
Le maggior parte delle pubblicità giocano con questo frame meta -rappresentazionale.
Es. il giocatore di scacchi domina bene questo frame meta-rappresentazionale.
FLAG specie di cornice che orienterà tutta la storia che ci viene narrata.
E’ l’elemento del nostro cervello che appone tutto ciò che noi ascoltiamo filtrandolo in
realtà o menzogna.
Il punto di vista è una forma di flag.
MIND-READING
L’azione che noi compiamo di leggere le intenzioni degli altri, osservando certi atti esterni.
Quando sono all’interno di uno storytelling e ho vari strati temporali possono annullarsi a
vicenda oppure andare in sequenza.
Il tempo del discorso cambia l’ordine della sequenza dei fatti.
Due elementi importanti all’interno della storia narrativa:
• FLASHBACK tornare indietro, arretramento molto utilizzato. Surplus
informativo. Do un informazione quando gli spettatori iniziano a desiderarla. Comporta
un’omissione.
• FLASHFORWARD andare avanti (sono delle anticipazioni). Funziona molto
nel caso di forme di storytelling di modalità molto più complessa e proprio per questo
molto meno utilizzata.
“PULP FICTION” è un intreccio di fatti.
L’INTRECCIO è ciò che leggo, cioè che assisto.
Questo film è la divaricazione massima tra fabula e intreccio.
La FABULA non esiste, ricostruisco un intreccio uni-linearmente dal punto di vista
temporale.
DEFINIZIONE DEL SIGNIFICATO DEL SEGNO
FONDAMENTALE IN SEMIOTICA è la distinzione tra significato DENOTATIVO e
CONNOTATIVO
La parola topo ha, quindi, un significato:
• denotativo: è uguale per tutti. Aspetto fisico.
• connotativo: è un significato associativo-individuale. 16/10/2015
FOCALIZZAZIONE: punto di vista. Può essere di tre tipi:
-focalizzazione zero—>punto di vista onnisciente, Cè una persona che ci dà l’impressione
di sapere tutto, questo ci dà affidabilità apparente.
-focalizzazione esterna—>so solo ciò che vedo. Focalizzazione molto simile alla realtà.
Fingo di raccontare senza sapere quello che avviene. Strutture narrative di tipo sospeso.
Tecnica molto rara.
-focalizzazione interna: il racconto è filtrato dal punto di vista di un personaggio interno.
Ricostruzione molto arbitrale, molto soggettiva, che quindi dovrò flaggare come tale.
LEGGI DI FENOMENOLOGIA DELLA PERCEZIONE
Gaetano Canizza, italo-ungherese, mostrava immagini per alcuni secondi, sottraendola
velocemente. Chiedeva poi ai soggetti cosa avevano visto. In base alle risposte che
riceveva ne traeva le sue leggi.
Leggi che riguardano il nostro modo di vedere.
1)vediamo ciò che non c’è
2)non vediamo ciò che c’è
3)figura e sfondo interagiscono manipolandosi a vicenda
4)figura rispetto a uno sfondo ci appare come un gradiente (salienza) estetico maggiore
5)i bordi delle figure hanno funzione monovettoriale e unidirezionale (incorniciante), sono
linee che portano la nostra attenzione verso l’interno di quelle linee.
Test
-immagine candelabro/volti—>Il 95% vede il candelabro e non i profili, questo perché il
candelabro ha una cromia/salienza maggiore rispetto a tutto lo sfondo bianco, perché è
centrale e simmetrico ed è una figura convessa)
-immagine camouflage dell’esagono: se circondo una forma con forme simili, non la vedo
più.
-immagine ESSE: percepiamo solo dei segni neri asimmetrici.
-immagine nume speculare..percepiamo una figura.
-immagine triangoli uno su sfondo bianco e uno su sfondo nero: quello su sfondo bianco
sembra più scuro.
-immagine tre quadrati che ci appaiono via via più grandi perché i rettangoli sovrapposti
sono di diverse grandezze.
-immagine rottura della rettilineità: punti e linee sono in realtà sulla stessa retta
-immagine legge della convessità
Legge della convessità vince su quella della salienza cromatica.
Hello Kitty, successo a partire da fine anni ’80 fino a 2005. Caso di marketing molto serio.
Hello Kitty è il logo di se stesso. IL semiologia parte dal fatto che Hello Kitty c’è e si rifà
quasi interamente a tutte le leggi di Canizza (convessità..). Non ci accorgiamo della
mancanza della bocca. no bocca no espressività, ma anche->se non parlo, sarò ciò che tu
vuoi che io sia. Leggi di marketing dicono che ciò che è leader (è ovunque) a un certo
punto però sparisce.
Piccolo principe: cromie dominanti, convessità del mantello.
Logotipo Carrefour. Il trademark è il l’immagine. Bianco, rosso e blu—>Francia. Grafico
elabora un progetto visivo con stemmi che devono corrispondere al brand. Configurazione
visiva: vedi/non vedi. Bidirezionalità delle due frecce. Il nostro cervello riesce a completare
anche il logorammo (C centrale di Carrefour).
Più un brand diventa celebre, più la sua rappresentanza semiotica diminuisce.
Esempio Apple—>all’inizio la mela è policromatica, successivamente perde il colore e
sparisce anche il logotipo (no scritta).
FedEx brand costituito solo dal logotipo. (freccia tra E e x è una chiara indicazione)
Amazon—> azienda che si contraddistingue perché vende tutto..dalla A alla Z. Freccia che
dalla A tocca la Z. Credibilità sottolineata da arco sottostante, convesso, è uno stile
evidente. (Il primo tratto semantico che distinguiamo quando nasciamo è uno smile:
euforia/disforia).
Toblerone, noi italiani vediamo il Cervino, gli svizzeri vedono l’orso rampante.
Manipolazione visiva degli iconemi: dato un inconema posso manipolarlo per ottenere un
altro iconema. (organizzazione donazioni sangue, croce rossa mezza vuota)
Liofilizzazione dei brand: Shell..sempre più astratta man mano che passa il tempo.
TGV: alta velocità francese, se capovolgo il logo vedo una lumaca.
Schema pubblicità occidentali: a capienza piena hanno non più di sette elementi. (format
semiotico della pubblicità)
1)Headline: elemento linguistico di una pubblicità che veicola un valore estetico. Deve
agganciare l’attenzione dello spettatore. Poche parole chiaramente spaziate, lontane da
altri elementi. Oggi molto spesso l’headline manca, comincia a perdere il rapporto di forza
con il visual. Nel settore della moda non troviamo mai un headline. Tutta la comunicazione
viene veicolata dal visual.
2)Visual: elemento visivo che costituisce la pubblicità. Non posso interpretare il visual
senza fare riferimento all’headline e viceversa.
3)Bodycopy: testo linguistico, font inappariscente. 5-8 righe, descrizione precisa e rigorosa
del prodotto pubblicizzato. Deve potere essere letta solo da chi è realmente interessato.
Per questo si trova in una posizione inferiore.
4)Packshot: estraneo al visual. Quasi sempre nella parte destra inferiore della superficie
visiva. (nella moda: il visual è il packshot).
5)Payoff, trademark e logotipo stanno quasi sempre nell’angolo inferiore des