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Quasi come ad esorcizzare il suo fallimento amoroso diventando amico con colui che Micol è riuscito a conquistarla.
Tutti rapporti di tipo compensatorio, con l'assenza di un personaggio maturo non in fondo e in grado di stare da solo. A tutti manca qualcosa e cercano di compensare questa mancanza con i rapporti con gli altri. Malnate è il surrogato dell'uomo eversivo, ma è anche il surrogato per Alberto dell'impossibilità di avere un futuro e della sua incapacità di vivere a fondo la sua omosessualità.
Nel romanzo non c'è nulla che lasci intuire un rapporto fisico fra i due fratelli, ma questa vena incestuosa sotterranea sembra ripercuotersi sulla loro incapacità di avere rapporti maturi con il mondo esterno. Il tutto lasciato molto nel vago.
Micol certamente ha avuto una cotta per Giorgio, forse ha un amante ma di sicuro non ha una relazione certa. La poesia che manca a Giorgio di Emily Dickinson sono definite da Bassani.
di una poeta che non è in grado di avere relazioni sentimentali. La raffinatezza, l'eleganza, la bellezza di Micol è resa bene anche nel film. La cena in casa del narratore, andando avanti, si configura come una cena fra defunti. C'è la neve, presenza fortemente funebre, e c'è il ricordo degli ossi dei familiari morti, presenti in spirito e in effigie nei loro posti. Li al loro posto ora ci sono i vivi, anche se tristi e pensierosi come dei morti. Alla cena di Pasqua sono presenti le anime dei defunti e i vivi hanno lo stesso atteggiamento dei defunti. Questo non è soltanto in riferimento all'aspetto vita-arte-morte, ma ha anche l'aspetto socio-politico perché siamo nell'imminenza della persecuzione contro gli ebrei. C'è proprio la sensazione di essere alla fine, di venir ridotti ad ombre, immagini. La presenza dello specchio è essa stessa simbolica, nel quale Giorgio si vede uno spettro lontano. Nellospecchio di solito comparivano i fantasmi, e lui si guarda allo specchio e si vede quasi come un defunto ma in questo momento cerca di rigettare da sé questo tipo di consapevolezza. Ecco perché si butta a capo tutto sull'invito di Micol, perché Micol è vita e quindi vuole ancora vivere, anche se lui si sente vecchio nonostante i suoi circa 25 anni. Questo sentimento di morte, occupa l'intera descrizione della cena che è abbastanza lunga. Anche il modo in cui si separano, con la scena degli addii, con una separazione definitiva per sempre. Una ne imminente resa bene come immagine e come idea. Da segnalare è un immagine che chiude la cena a casa propria di pasqua, in cui c'è una metaforica bufera che fa scomparire le persone per sempre, in cui c'è una citazione alla 'bufera' di Montale dove la bufera è la 2a guerra mondiale. Una bufera descritta in una maniera
Realisticamente e cace, come se non fosse soltanto un simbolo. E qui la frase ‘voci esili, gridi sottili, subito sopra atti, so attivia tutti come foglie leggere, come pezzi di carta, come capelli di una chiomaincanutita dagli anni dal terrore’ su cui torneremo dopo, ma che è una citazione di Dante alle parole di Sibilla, alle sue profezie incomprensibili per gli uomini ma del tutto esatte. Il futuro non può essere letto nei minimi dettagli proprio perchè la Sibilla ha una voce ebile coperta dal vento.
Ci spostiamo da un’altra parte. Il narratore ha vissuto un’esperienza di morte, e quando Micol lo chiama corre immediatamente da lei. Micol è simbolo di vita, e l’idea di un rapporto amoroso è la risposta più naturale contro il sentimento della morte. Proprio in questa circostanza Giorgio riesce a baciare Micol, anche se sarebbe stato più facile baciarla in altre occasioni avute, come quella dentro la casa quando pioveva.
ad esempio. Così perseguitato dall'idea della morte, proprio ora bacia Micol sulla porta dopo averle risposto con un ciao. Accaduto tutto d'un tratto, come era potuto accadere? 'Era andata così, forse era andata così'. Il bacio viene presentato come un trionfo dell'atto irrazionale. Lui pensava già al loro incontro, ma non pensava a baciarla e la vita prende il sopravvento con l'agire d'istinto che sopraffà il pensiero. L'ha appena baciata ma già un istante dopo sembra non rendersene più conto, così come avviene nel garofano rosso di Vittorini. La stessa scena ha nei due romanzi un significato differente, perché per Vittorini è la rappresentanza dell'incapacità del protagonista di vivere una vita con la donna. Ma Alessio è ossessionato dalla vita che vorrebbe Giovanna e Zobeida, ma il nostro Giorgio è incapace di vivere la vita no in fondo e per no dopo.Averbaciato non si rende conto se sia vero oppure no. La ssava senza muoversi quasi come fosse incredulo. Non si veri ca il rapporto amoroso, anzi i due si allontanano con Micol imbarazzata. Giorgio non è più capace di andare oltre. Vanno in casa e là si torna a parlar di predizioni attraverso l’immagine del vento che scompiglia le foglie leggere alludendo alla Sibilla. Qua il riferimento al futuro è più esplicito e evidente. Micol ha portato da Venezia un Nappo dotato di virtù divinatorie, una coppa in grado di predire il futuro. In un autore pieno di citazioni come Bassani, porta a pensare che la parola Nappo ci indichi la coppa usata all’interno dell’Orlando Furioso, una coppa usata per atti divinatorie legate all’amore. Serve per veri care se non ci sono tradimenti in ambito amoroso. Nella rappresentazione di Ariosto tutti quelli che l’han bevuto si sono sbrodolati ottenendo quindi prova di avere un tradimento.
l'unico a non provare a bere fu Rinaldo che si tenne il dubbio. Questo Nappo di Bassani è leggermente diverso, ma quel che è importante è ciò che il Nappo insegna o non insegna a proposito del futuro. Il Nappo da un sacco di indicazioni precise che verranno confermate all'interno dello sviluppo del romanzo, come il fatto che il professore Ermanno metterà a posto il campo da tennis, o che Alberto non si laurea. Il Nappo non risponde sulla cosa che starebbe maggiormente a cuore al protagonista: quando Micol, infatti, chiede se si sarebbe mai spostata, il Nappo lascia una risposta passibile delle più svariate interpretazioni. Rimane quindi una ambiguità estrema su tutti i futuri di Micol. Il Nappo risponde sulle cose pratiche ma non risponde sulle cose che stanno davvero a cuore ai personaggi. Il Nappo profetizza anche la 2a guerra mondiale, ma non ciò che a loro interessa. Predire il futuro,
e futuro che viene predetto nelle circostanze pratiche e concrete, ma non viene predetto a livello dei sentimenti, delle attese profonde che sono proprie dei personaggi. Dal secondo bacio che avviene tra Giorgio e Micol, con Micol ra reddata, con il narratore che strappa a Micol un bacio con la violenza e la forza, e quando Giorgio chiede scusa le risponde che è anche colpa sua e che avrebbe dovuto comportarsi in un altro modo. Al che spiega a Giorgio perché secondo lei non potranno mai essere compagni d'amore (cap.3 dell'ultima parte). Questo chiarimento è preteso da Giorgio ma non lo vorrebbe ed è lo stesso per Micol, ma alla fine si parlano per chiarire. È qui che c'è una citazione a Baudelaire, in cui lei dice che sono troppo uguali l'un l'altro e quindi nessuno dei due poteva sopra a rel'altro. E da qui una frase celeberrima per l'intero romanzo che è "l'amore è uno sport crudele, ben".più feroce e crudele del tennis'. La vita ha dentro se una grandecomponente di violenza, come quando abbiam visto che uccide i polli, lei così tenera e dolce che però fa so rire spietatamente il narratore. È segno di incapacità di adattarsi alla vita, soprattutto alla vita nella sua dimensione di violenza. Il narratore non sa fare le cose normali, ci pensa troppo e non è disposto ad accettare la violenza che c'è nella vita. Ecco perché sceglie l'arte come accettazione. Non vivere ma guardarsi vivere per salvare quello che di vero c'è stato all'interno della vita. 'Era il nostro vizio quello di andare avanti con le teste rivolte all'indietro' immagine allusiva con annessa citazione di Dante all'episodio degli indovini. Abbiamo avuto le foglie di Sibilla, il Nappo che prevede il futuro e in ne l'andar avanti guardandosi indietro. La conclusione di una legge del contrappasso
inserire i tag html corretti per formattare il testo:in cui il Nappo non predice il futuro, in cui le foglie di Sibilla vengono sopra atte dal vento e in ne il passato a cui si guarda andando avanti. Micol grazie al passato viene salvata per sempre e diventa la figura di danzata idea per tutti i lettori dei FC. Il ricordo è l'unica cosa da salvare contro l'aspetto distruttivo della morte.
Quindicesima lezione 2/11/2021
Nel corso di un dialogo tra il narratore e Malnate, abbiamo un discorso in cui i due parlano di amore. Giorgio ricorda il suicidio di un omosessuale, protagonista di un altro romanzo di Bassani, e da questo Malnate prende le distanze, nendo a parlare di quel che è per loro l'amore. In questo dialogo Giorgio paragona l'amore all'arte, secondo cui l'arte non ha una funzione di tipo pratico o concreto, ma è la disinteressata ricerca della bellezza, e così è l'amore quando vissuto in una prospettiva come la vive Giorgio.
Per capire meglio questo meccanismo bisogna
far riferimento al nono capitolo, parte 2 tra Giorgio e il padre. Giorgio è completamente annichilito, distrutto dalla fine di questa particolare relazione con Nicole. Cerca di sfogare la propria delusione intensificando i rapporti con Malnate, ma dall'altra parte questo frequentare Malnate lo turba ancora di più. Il padre si rende conto dei turbamenti del figlio e lo aspetta una sera, quando torna tardi da una serata proprio con Malnate. Secondo il padre l'amore con Micol è un amore impossibile per una serie di cose esterne. Sono durante un periodo di repressione contro gli ebrei, ergo il narratore non potrebbe nemmeno avere un rapporto normale con un danzamento e un matrimonio, poi lui non ha un lavoro e quindi non ha prospettiva di futuro. Giorgio ha scelto di fare il letterato, ma non può far nulla, nemmeno insegnare, perché gli ebrei sono stati estromessi dall'ambito statale dalle leggi razziali. In più lafamiglia di Micol è molto più ricca di quella di Giorgio e questa situazione sarebbe