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13. SELEZIONE DELLE VOCI DA ESAMINARE E CAMPIONAMENTO DI

REVISIONE

L’ISA Italia 530 disciplina la modalità di selezione delle voci nelle quali applicare le verifiche di dettaglio, che

sono le seguenti:

- selezione di tutti gli elementi;

- selezione di elementi specifici;

- campionamento di revisione.

13.1 Selezione di tutti gli elementi

La selezione di tutti gli elementi risulta conveniente quando la posta in esame è composta da un numero

limitato di voci/transazioni ad elevato valore unitario ovvero quando il rischio intrinseco e di controllo sono

elevati (ad esempio i rapporti con le banche).

La selezione di tutti gli elementi si applica alle procedure di validità e non ai sondaggi di conformità.

13.2 Selezione di elementi specifici

La selezione di elementi specifici si basa sul giudizio professionale del revisore. Le motivazioni e le logiche

utilizzate per la selezione devono essere documentate nelle carte di lavoro.

Gli elementi da sottoporre a verifica sono selezionati sulla base di:

– conoscenza della attività del cliente;

– valutazione preliminare del rischio di errore e di individuazione;

– caratteristiche della popolazione in esame;

– attestazione di bilancio oggetto di verifica.

Gli elementi si distinguono in:

Voci ad elevato valore unitario Voci inusuali con errori in passato

Ad esempio nella verifica dell’esistenza consente di Ad esempio crediti con saldo avere o fornitori di

concentrare l’esame sulle voci che potrebbero servizi che in passato hanno evidenziato errori

includere errori significativi

Non costituisce un campionamento di revisione e, di conseguenza:

Eventuali errori individuati non possono essere Indipendentemente dal risultato della procedura è

estesi alla popolazione residua necessario ottenere adeguati elementi probativi

sulla popolazione residua

13.3 Campionamento di revisione

Il campionamento di revisione implica l’applicazione di procedure di revisione su un numero di voci inferiore

alla totalità delle voci che compongono il saldo di bilancio da analizzare, in modo tale che tutte le voci abbiano

una stessa probabilità di essere selezionate.

Il principale vantaggio dell’utilizzo del campionamento di revisione rispetto alla selezione di voci specifiche è

che gli eventuali errori riscontrati possono essere estesi all’intera popolazione (faccio selezione per il 60% e

ho un errore di 60€, su 100% si presuppone che l’errore sia di 100€).

Prima di definire il campione è necessario accertarsi che la popolazione oggetto di analisi sia:

- appropriata in relazione all’obiettivo di revisione, ad esempio, l’elenco delle fatture fornitori registrate non

risulta appropriato se si vuole verificare la completezza dei debiti verso fornitori, sarà più appropriato l’elenco

delle bolle di entrata merce; 37

- completa, ad esempio, prima di procedere con qualsiasi selezione di un campione è fondamentale

assicurarsi che la popolazione includa tutte le transazioni che compongono il saldo di bilancio.

Per migliorare l’efficacia dell’utilizzo del campionamento il revisore può valutare di stratificare la popolazione

suddividendola in sottopopolazioni aventi caratteristiche specifiche.

Il vantaggio della stratificazione è quello di ridurre la variabilità all’interno della popolazione e, di

conseguenza, la dimensione del campione senza un incremento proporzionale del rischio.

Ad esempio, la dimensione di un campione di crediti su cui effettuare l’analisi di recuperabilità può essere

ridotto suddividendo i clienti in base all’area geografica concentrando l’analisi sui paesi a maggior rischio

(basso rating finanziario, economie instabili).

La dimensione del campione è funzione del livello di rischio di campionamento che il revisore è disposto ad

accettare.

I fattori che influenzano la dimensione del campione sono diversi a seconda che il campione riguardi una

procedura di conformità procedurale o una procedura di validità.

Il rischio di campionamento è il rischio di esprimere, sulla base di un campione, una conclusione diversa da

quella che si sarebbe raggiunta se l’intera popolazione fosse stata analizzata.

13.3.1 Sondaggi di conformità

I fattori che influenzano la dimensione del campione:

- livello di affidabilità del sistema di controllo interno: un rischio di controllo basso richiede un campione

elevato per ottenere maggiori elementi probativi a supporto della sua valutazione;

- tasso di errore che si è disposti ad accettare: più basso è il tasso di scostamento che si intende accettare

maggiore dovrà essere la dimensione del campione;

- tasso di errore che ci si aspetta di riscontrare: anche questo fattore presenta una relazione diretta con la

dimensione del campione;

- numero di unità di campionamento: in popolazioni numericamente rilevanti, la dimensione del singolo

campione ha effetti trascurabili sulla sua dimensione complessiva.

13.3.2 Procedure di validità

I fattori che influenzano la dimensione del campione sono:

- entità dell’errore complessivo atteso, maggiore è l’entità dell’errore atteso, maggiore è la dimensione del

campione

- valutazione del rischio di errore, un rischio intrinseco e/o di controllo alto significa che il controllo interno

non è in grado di individuare e correggere errori e di conseguenza il rischio di individuazione deve essere

abbassato attraverso un campione elevato

- utilizzo di altre procedure di validità, maggiore è la numerosità di procedure di validità effettuate minore è

la necessità di utilizzare un campione elevato

- errore complessivo che il revisore è disposto ad accettare, minore è l’errore complessivo accettabile

maggiore è la dimensione;

- stratificazione, riduce la dimensione del campione;

- numero di unità di campionamento, in popolazioni numericamente rilevanti, la dimensione del singolo

campione ha effetti trascurabili sulla sua dimensione complessiva.

Il campionamento di revisione può essere:

- statistico, prevede che tutte le voci componenti la popolazione abbiano la stessa probabilità di essere

selezionate (selezione casuale); 38

- non statistico, richiede che il revisore utilizzi il proprio giudizio professionale per la selezione delle voci. Il

campionamento non statistico deve individuare un campione rappresentativo scegliendo le voci con le

caratteristiche tipiche della popolazione, senza pregiudizi.

Se una voce selezionata non è adatta allo svolgimento della procedura si deve valutare se:

– effettuare la procedura su di una voce sostitutiva (es. una fattura annullata);

– considerare tale voce come un errore (es. impossibilità di svolgere la verifica per l’assenza della

documentazione di supporto).

Nella valutazione dei risultati il revisore deve valutare la natura e la causa degli errori individuati:

– procedure di validità: avranno unicamente effetti sulla voce di bilancio;

– sondaggi di conformità: oltre che avere effetto sulla voce di bilancio determinano la valutazione del grado

di affidabilità del sistema di controllo interno e quindi del rischio di controllo.

Esistono casi in cui l’errore può essere definito inusuale, ossia derivante da eventi isolati e non ripetibili. In

tali casi l’errore non deve essere ribaltato sulla popolazione. Per poter definire un errore come inusuale il

revisore deve ottenere un elevato grado di certezza che non sia rappresentativo della situazione della

popolazione. Esempi di errori inusuali sono quelli derivanti da guasti occasionali del computer.

Gli errori individuati tramite lo svolgimento di procedure di validità devono essere proiettati sull’intera

popolazione al fine di ottenere la visione globale dell’errore e confrontarla con l’errore accettabile (errore

massimo riferito alla popolazione).

Un errore inusuale deve essere escluso dalla proiezione ma deve essere comunque considerato in aggiunta

alla proiezione.

Quando la proiezione dell’errore risulta di poco inferiore all’errore massimo accettabile il revisore deve

considerare l’esistenza del rischio di campionamento (definito in precedenza) e valutare la necessità di

effettuare ulteriori verifiche. 39

14. RELAZIONE DI REVISIONE

Si tratta dell’ultima delle fasi di revisione, quella di completamento e di emissione della relazione di revisione.

Di fatto, con la fase di completamento del lavoro si riassumono tutte le evidenze ottenute, si verifica che le

carte di lavoro siano complete e si procede alla review del bilancio finale, al fine di poter esprimere il giudizio

professionale.

14.1 Normativa di riferimento

La relazione di revisione è l’argomento che ha subito più modifiche con l’introduzione degli ISA Italia, in

quanto fino alla loro introduzione non c’erano dei principi specifici per la relazione di revisione.

Di conseguenza in passato si faceva riferimento a:

- una raccomandazione Consob del 1999, che indicava le caratteristiche della relazione di revisione

specificando gli elementi e i giudizi previsti;

- al documento Assirevi 138;

- al principio di revisione 001.

L’introduzione dei nuovi ISA Italia ha introdotto più principi di revisione: dal 700 al 720B.

Infine la relazione di revisione è regolata anche dall’art. 14 del D.Lgs.39/2010

14.1.1 Principi rilevanti per la formulazione delle conclusioni di revisione

I principi rilevanti per la formulazione della conclusione di revisione sono: 

ISA Italia 700 Formazione del giudizio e relazione sul bilancio componenti della relazione

di revisione. 

ISA Italia 705 Modifiche al giudizio nella relazione del revisore indipendente tipo di

giudizio.

ISA Italia 706 Richiami d'informativa e paragrafi relativi ad altri aspetti nella relazione del

revisore indipendente eventuali altri aspetti devono essere ordinati in

determinati paragrafi.

ISA Italia 710 Informazioni comparativa – dati corrispondenti e bilancio comparativo.

ISA Italia 720 Le responsabilità del revisore relativamente alle altre informazioni presenti in

documenti che contengono il bilancio oggetto di revisione contabile

responsabilità del revisore relativamente ad altri documenti che sono

obbligatori, come gli unbanned contabili (?), la relazione degli amministratori

SA Italia 720B Le responsabilità del soggetto incaricato della revisione legale relativamente

all'espressione del giudizio di coerenza verificare che le informazioni sulla

relazione di gestione siano coerenti con il bilancio (che comunque veniva fatto

anche prima, sebbene non fosse previsto).

14.2 Elementi della relazione di revisione

Gli elementi della relazione sono indicati

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Publisher
A.A. 2015-2016
56 pagine
4 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher perroandrea di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Revisione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Mariani Claudio.