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Tendenze egocentriche e sociocentriche
Le tendenze egocentriche mettono l'individuo al centro della propria vita, mentre le tendenze sociocentriche pongono il gruppo al centro, anche a discapito dell'individuo.
I gruppi si basano su meccanismi di difesa primitivi, tra cui:
- Dipendenza: dipendenza dalla figura del capo ideale
- Attacco/fuga: tendenza paranoica che identifica un nemico all'esterno del gruppo
- Accoppiamento: la coppia come elemento salvifico
Transizioni di ruolo
Le transizioni di ruolo possono essere semplici e prive di complicazioni, oppure possono generare conflitti. Alcuni esempi di transizioni di ruolo sono:
- Riti di iniziazione: procedure pubbliche che segnalano l'ingresso di un nuovo membro a pieno titolo nel gruppo
- Funzione simbolica: riconoscimento sociale di un nuovo aspetto identitario, anche se non ha un ruolo concreto all'interno del gruppo
- Funzione di apprendistato: acquisizione degli standard, dei nuovi ruoli e delle norme associate
ai nuovi ruoli (prove, rituali);Funzione di fidelizzazione -> suscitare coinvolgimento: iniziative che hanno carattere di svago suscitano un certo grado di gratitudine.
Perché Le Persone Entrano Nei Gruppi Alcuni gruppi si possono scegliere (amici), altre volte si creano dei gruppi per motivi di vicinanza anche fisica o per raggiungere degli scopi che si ritengono difficili da raggiungere da soli.
Teoria dell'incertezza-identità -> le persone sono motivate a ridurre l'incertezza su chi sono o sui pensieri e le azioni che si riflettono sul proprio essere -> agganci, appigli per strutturare la propria identità, entrare in un gruppo e identificarsi con esso è un modo efficace per ridurre l'incertezza sul nostro sé -> obiettivo egoistico (conoscere sé stessi -> conoscere gli altri).
Ostracismo sociale -> esclusione da un gruppo, rifiuto che procura senso di devianza e esperienza molto dolorosa -> appartenenza ai
gruppi come bisogno di ordine quasi biologico che ha valenza evolutiva. Struttura Del Gruppo- Ruoli -> modelli di comportamento, pattern comportamentali: governano le relazioni e le interazioni tra appartenenti al gruppo, prevedibilità/ordine a vita di gruppo; generano aspettative (estese anche ad altri ambiti); possono essere informali/formali e impliciti/espliciti; delineano una divisione del lavoro; propongono un'identità, una definizione di sé stessi e individuano un posto all'interno del gruppo; ruolo del leader, del capro espiatorio.
- Status -> valutazione condivisa del prestigio di un ruolo o di chi occupa un ruolo in un gruppo, o del prestigio di un gruppo e dei suoi membri nel complesso.
Complesso di circostanze capace di scatenare aggressività e odio in individui psicologicamente stabili
Esperimento carcerario di Stanford (1971)
Gioco di ruolo con 24 partecipanti psicologicamente stabili;
Simulazione di una
prigione nei sotterranei dell'università di Stanford;
- Ruoli: guardia o prigioniero.
- Gli studenti hanno interpretato troppo bene i ruoli a loro attribuiti, i ruoli (guardia o prigioniero) fungono da identità disponibili in situazione di incertezza sul concetto di sé -> diminuisce l'incertezza, hanno interpretato quello che pensavano il ricercatore si aspettasse da loro -> associazione ruolo-aspettativa.
Molta coalizione tra le guardie mentre il gruppo dei prigionieri era completamente disgregato.
Fattori in gioco:
- Sistema ideologizzato -> simulazione di un sistema carcerario, si attiva una visione ideologica su che cosa caratterizzi le relazioni in un sistema carcerario;
- Rigoroso apparato gerarchico -> oggetti di potere come simboli di gerarchia;
- Deindividuazione -> guardie: uniformi che li rendevano uguali; prigionieri: avevano un numero identificativo -> perdita di senso di individualità da entrambe le parti.
stesse osservando”.Christina Maslach -> su oltre 50 estranei ad aver visitato la prigione, lei fu l’unica acontestarne l’eticità.
Concezione situazionale del male -> comportamento a danni degli altri come effettodella situazione in cui ci si trova e dall'assunzione dei ruoli.
Reti Di ComunicazioneCome si struttura lo scambio di informazioni in un gruppo.
Rete di comunicazione -> insiemi di regole che governano il modo in cui avrà luogola comunicazione tra i differenti ruoli di un gruppo.
Due indici quantitativi [Leavitt, 1951] per descrivere i diversi tipi di rete:
Indice di distanza -> il numero minimo di legami di comunicazione che un individuo deve attraversare per comunicare con un altro, numero di comunicazioni intermedie che caratterizzano lo scambio comunicativo tra due individui facenti parte dello stesso gruppo.
Indice di centralità -> la misura in cui un flusso di informazioni nel gruppo è centralizzato in una persona.
La comunicazione verte su un'unica persona o il gruppo si caratterizza su scambi comunicativi che non si concentrano su un'unica persona?
Le reti differiscono nel grado di centralizzazione -> membri periferici possono sentire di avere meno autonomia e potere -> riduzione di soddisfazione, armonia e solidarietà -> conflitto di gruppo -> frammentazione del gruppo in sottogruppi, non è più un'unità compatta (se in competizione tra loro generano conflitto).
Rete ipercentualizzata -> reti a croce, funzionali per compiti molto semplici e note.
Reti a y.
Reti a catena -> perdita o trascurazione di parte delle informazioni.
Reti decentralizzate -> compiti più difficili, più fluidità nello scambio che non implicano il passaggio a una figura centrale, maggior senso di autonomia e maggior partecipazione al gruppo.
Leadership
Ogni gruppo ha un leader, anche i gruppi informali, permettono ai gruppi di funzionare come insiemi
produttivi e coordinati, ciascun gruppo si specifica per più figure di leader con funzioni diverse (uno per il perseguimento di determinati obiettivi e uno per mantenere stabili gli equilibri ed evitare i conflitti, a livello formale c'è un leader a livello gerarchico ma non è detto che quella persona sia anche il leader nel gruppo informale).
Leadership -> processo di influenza sociale attraverso il quale un individuo ottiene e mobilita l'aiuto degli altri nel raggiungimento di uno scopo collettivo, capacità di condurre gli altri membri del gruppo a interiorizzare le norme del gruppo.
Teoria della personalità -> Big Five: personalità descritta in maniera esaustiva a partire da 5 dimensioni:
- Estroversione/iniziativa.
- Piacevolezza.
- Coscienziosità.
- Stabilità emotiva.
- Intelligenza/apertura mentale.
Le caratteristiche in neretto sono le principali per predire la capacità del soggetto di svolgere il ruolo di
leadership -> risultati poco convincenti perché non percepisce la leadership come un processo di influenza sociale.
Fielder: teorie della contingenza -> l'efficacia di una leadership dipende dalla natura della situazione in cui si manifesta, piano situazionale, un soggetto caratterizzato da tratti della personalità tipiche della leadership può rivelarsi un ottimo o un cattivo leader a seconda del contesto -> i leader cambiano a seconda delle esigenze e delle situazioni in cui si trova il gruppo.
Leader orientati al compito (specialista del compito)
- Forniscono indicazioni, direzioni, cercano soluzioni;
- Autoritari, molto direttivi, puntano sul successo del gruppo;
- Traggono autostima dal risultato piuttosto che dall'apprezzamento del gruppo, focus è legato al raggiungimento dello scopo.
Leader orientati alla relazione (specialista socio-emotivo)
- Amichevoli, non autoritari e socievoli;
- Traggono autostima da relazioni di gruppo felici e
armoniose.
- Al variare dei livelli del controllo percepito sulla situazione varia l'efficacia dei due leader:
- Leader orientati al compito più efficaci quando: il controllo della situazione è scarso, bisogno di leader che diriga; il controllo della situazione è forte, poco interesse per morale del gruppo;
- Leader orientati alla relazione più efficaci quando: il controllo della situazione è intermedio, tra due poli opposti, situazioni in cui il gruppo sta vivendo delle transazioni (uscita o entrata dei nuovi gruppi, mutazione formale o informale del gruppo etc.) ed è necessario sostenere i singoli membri.
Critica: non viene considerato l'interscambio tra il leader e i suoi gregari, non considerano le comunicazioni che dai gregari arrivano al leader e che possono provocare mutamenti.
Kurt Lewin: Stili Di Leadership E Atmosfera Sociale
Funzione del leader -> creare un buon clima sociale nel gruppo.
Lewin e collaboratori puntano a
Dimostrare che: lo stato d'animo e l'efficienza del gruppo dipendono dal tipo di clima esistente; l'individuo è influenzato dai modelli di gruppo a cui appartiene o a cui aspira.
Clima -> ipotizza possa avere un impatto notevole sullo stato d'animo del gruppo dal punto di vista individuale ma anche dal punto di vista collettivo.
1° esperimento
Scopo: indurre clima sociale ed esaminare gli effetti di due stili di leadership, democratica e autoritaria, su dei ragazzini, confronto di due tipologie di leadership.
Soggetti: 2 gruppi costituiti da 5 ragazzini di 10 - 11 anni.
Compito: costruire maschere teatrali.
Stesso conduttore esercitava stili diversi (autoritario o democratico) con gruppi diversi, stesso leader con funzioni diverse.
2° esperimento
Introduzione di un terzo stile di leadership -> leader permissivo.