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GLI INDIPENDENTI

Middle Group, stavano in mezzo tra le idee di A. Freud e la Klein. La Freud pensava che era

necessaria una “preparazione” dei bambini all’analisi a motivo della loro tendenza a fare perno

sui genitori, con conseguenti difficoltà a orientare il loro transfert su una terza figura; la Klein

era invece convinta che in presenza di angoscia fosse necessario intervenire subito, al fine di

attutirne l’intensità e la capacità di bloccare lo sviluppo di chi ne fosse portatore.

W.R.D FAIRBAIRN

• All'interno del sistema di Freud la caratteristica più saliente e costante del

funzionamento dell'apparato psichico è la spinta verso la regolazione delle tensioni,

altrimenti nota come principio di piacere.

• Fairbairn era in disaccordo con Freud:

- la libido non è ricerca di piacere, ma ricerca di oggetto,l'impulso è inseparabile

dalla struttura

- concetto di inseparabilità, di energia e struttura (non c'è una separazione tra l'io

e l'es)

- si oppone alla teoria pulsionale di Freud: è si la libido da guardare, ma per

rapporto all’oggetto cui ognuno di noi desidererebbe e poi per tutta la vita come

riferimento essenziale

- mentre Freud parte dal concetto che stimolazione del sistema nervoso e deriva

da esso quello di eccitazione, tensione e scarica, Fairbairn parte dall’Io (nucleo

della personalità) e ne descrive movimenti diretti a trovare oggetto cui

appoggiarsi

• concezione dello sviluppo:

- passaggio da condizione di dipendenza infantile a dipendenza adulta, una di

mezzo: quella transizionale

- ciò che separa da uno stadio all’altro è l’oggetto biologico appropriato e il

processo che il legame con l’oggetto attiva nell’individuo

- dipendenza infantile: oggetto è il seno- identificazione primaria

- transizionale: oggetto è la rappresentazione del seno

- dipendenza adulta: oggetto è l’organo genitale del partner sessuale

- Io libidico = oggetto eccitante

- Io antilibidico = oggetto rifiutante

- Io centrale = oggetto tollerato

- Concetto di genitore incontentabile = proietta sui figli carenze dei propri bisogni

• Psicopatologia = distinzione tra stadio orale precoce e tardo consente di isolare

patologia (schizoide) legata alla prima fase orale e una (depressiva) connessa alla fase

più tarda:

- patologia schizoide = convinzione di non essere in grado di amare, sensazione di

non essere amato, preoccupazione della propria realtà interna

- patologia depressiva = amore non accettato, esperienze insoddisfacenti con

l’oggetto amato, insorge dalla convinzione che l’aggressività sia cattiva e debba

essere contenuta. Problema : come amare l’oggetto senza distruggerlo

• nella schizoide neonato è convinto che il suo amore abbia distrutto l’oggetto amato,

nell’aggressiva è convinto che sia la sua aggressività a produrre la perdita dell’oggetto.

Punti chiavi degli indipendenti:

• per far si che lo sviluppo si orienti verso sanità : ambiente deve rendersi responsivo ai

bisogni di legame e ricerca dell’oggetto

• distinzione tra spetto reale e fantasticherie : oggetto, per quanto fantastico, esiste per

diritto proprio

• passaggio dall’aggressività come innata e predeterminata a reazione d’angoscia non

contenibile dell’Io EDITH JACOBSON

• La Jacobson dà un'importante definizione d'identità, vista come consapevolezza di sé o

sentimento di sé. Studia infatti l'ontogenesi (sviluppo) della crescita dell'infante

dividendo i primi anni di vita in alcune fasi:

• Fase dell'indifferenziazione, caratterizzata dal narcisismo primario in cui il sé è

"psicofisiologico indifferenziato". I processi fisiologici sono indipendenti da stimolazioni

sensoriali esterne.

• Fase delle risposte a pulsioni esterne, in cui s'inizia una differenziazione tra libido e

aggressività. Sono presenti fantasie di fusione e di frustrazione.

• Fase della separazione-individuazione, in cui si ha un'iniziale immagine di sé.

• Fase della costanza dell'oggetto, durante il quarto e quinto anno di vita.

• Fase di latenza.

• Adolescenza.

• Nei primi mesi di vita, prima che sia sviluppato L’Io e si sia sviluppata una distinzione tra

Sé e mondo oggettuale, le pulsioni lipidica e aggressiva sono ancora indifferenziate e

vengono prevalentemente scaricate all’interno attraverso canali fisiologici. (se primario

psicofisiologico)

• Con la Jacobson la fase anale si estende in una ampia varietà di esperienze stimolanti,

gratificanti e frustranti, alle quali il bambino reagisce con risposte psicobiologicamente

prestrutturate. Nelle loro fantasie magiche e illusorie i bambini imitando la madre

desiderano di poter di nuovo immergersi in lei. Sono il risultato dei primi meccanismi di

introiezione e proiezione.

• Già dalla prima settimana l’Io comincia a compiere le sue funzioni, con le prime relazioni

oggettuali si comincia a strutturare il Sé. Solo dopo i sei mesi il bambino capisce che

l’oggetto buono/cattivo è un’unica cosa. La percezione del mondo esterno si sviluppa in

modo più rapido della percezione del Sé, la dove si può distinguere tra due tipologie:

- Sé desiderato che rappresenta il futuro

- Sé presente che rappresenta il passat0

• Quando si scopre che i genitori internalizzati non sono più dei “super eroi” allora sorge

la delusione, con la neutralizzazione si cede energia lipidica neutralizzata per il processo

di idealizzazione ; se tale processo è precoce sorge il narcisismo, perché interno/esterno

non sono ancora differenziati, diversamente si forma l’ideale dell’Io. Il complesso di

edipo non avviene per minaccia effettiva, ma è il desiderio del bambino di castrare il

padre che porta a temere una vendetta paterna.

PSICOLOGIA DEL SE’ : HEINZ KOHUT

• Psicologia del sé nata nel trattamento dei pazienti con disturbi narcisistici

• Psicologia del sé : relazioni esterne e come queste aiutano a mantenere autostima e

coesione del sé. SE’= nucleo centrale della personalità che organizza pensieri,

sentimenti, rappresentazioni di sé degli altri.

• Empatia limiti :

- diminuisce tanto quanto più diverso è l’osservatore dall’osservato

- erronea se applicata all’osservazione di aree esterne al campo dei dati psicologici

complessi

• teoria dello sviluppo : non è d’accordo con impostazione classica (che diceva che c’era

una linea evolutiva verso l’amore oggettuale dal narcisismo primario per poi rifluire

eventualmente nel narcisismo secondario), ma pensa che ci sia una presenza parallele

tra amore oggettuale e narcisismo. Quando gruppi frammentari del sé acquistano

coesione nel narcisismo primario possono muoversi :

- verso perfezione attribuita al sé grandioso (transfert speculare = paziente vuole

risposta di conferma, questa risposta è mancata nel rapporto con la madre e ha

frammentato il sé grandioso )

- o verso perfezione attribuita all’imago parentale idealizzata (transfert

idealizzato = vede terapeuta come potentissimo genitore )

• l’uomo è cambiato e anche relazione genitori/figli : minacciata da distanza tra genitori e

figli

• solitudine del bambino provoca malattia del sé : disturbo narcisistico

• Kohut pone importanza a alla soggettività e all’esperienza

• Psicoanalisi classica = psicopatologia riflette squilibrio tra forze interne conflittuali,

“uomo colpevole”: senso di colpa, sviluppo: sottomissione progressiva della natura

umana più istintuale alla cultura; Kohut = esperienza umana considerata nei termini di

alienazione, senso di vuoto, isolamento, “uomo tragico”: esistenza priva di significato,

sviluppo : essere umani programmati per prosperare in un certo ambiente.

• Disturbi narcisistici (prospettiva classica) : “nevrosi di transfert” = analizzabile; “nevrosi

narcisistiche” = non analizzabili; Kohut si rende conto che il disturbo dei pazienti

narcisistici non poteva essere osservato sotto la corrente classica

• Caratteristiche narcisismo Kohutiano:

- non deve essere meno positivo dell’amore oggettuale

- non si contrappone a relazioni oggettuali

- parallelo all’amore oggettuale

• revisione del complesso edipico : sottolineare potenziale di crescita (non di aspetti

patogeni) a differenza dell’approccio classico

• psicopatologia : indisponibilità degli oggetti reali da fungere da oggetti- sé. Oggetti sé =

ruolo svolto dalle altre persone nei confronti del sé in relazione ai suoi bisogni, devono

essere visti come funzioni, più che come persone. Il sé sano si sviluppa nell’ambiente in

cui è possibile fare tre esperienze di oggetti -sé:

- oggetti che confermano nel bambino innato senso di grandezza (bisogni di

specularità)

- oggetti da poter ammirare (bisogno di idealizzazione )

- oggetti che suscitano sensazione di uguaglianza con lui (bisogno di

gemellarità)

LINEE DI SVILUPPO A CONFRONTO

• Definizione di psicoanalisi secondo Freud: 1922 = revisione (sostituito modello

topografico con quello strutturale)

- concetto di vita psichica inconscia. Sandler evidenzia inconscio passato

( infanzia) e inconscio attuale (espressione dell’inconscio passato attenuate da

meccanismi di difesa)

- concetto di raggiungere l’inconscio

- tentativo di costruzione di una teorizzazione scientifica

- esplicitazione metodo

- tipologia di pazienti a cui rivolgersi

• psicoanalisi come disciplina scientifica (da procedimento induttivo a deduttivo)

• metapsicologia: 5 punti di vista =

• dinamico (forze in conflitto e in collaborazione)

• economico (investimento o disinvestimento di energia)

• genetico (prospettiva di progressione e regressione)

• adattivo (individuo in quanto enità psicologica e ambiente)

• strutturale e dei modelli della mente = diversi modelli : topografico (inconscio,

preconscio, inconscio); tripartito (Io, Es, Super-Io); Io superordinato (psicologi

dell’io); introiettivo-proiettivo (klein e kernberg); patologico di parti del sé non

intergrate (Winnicott; Fairbain); sé bipolare (Kohut)

- psicoanalisi come teoria scientifica = modello piuttosto che teoria; viene utilizzato

procedimento induttivo-deduttivo (tale modo è scientifico?); dibattito attuale

- dalla teorizzazione iniziale di Freud emergono 4 linee d

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
20 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/07 Psicologia dinamica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nicowhynot4 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dinamica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Simonelli Alessandra.