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VELOCITÀ NONCOSTANTEPARADIGMADI POSNER
Movimento degli oggetti, degli occhi e dell’osservatore
Varie combinazioni:
- Osservatore immobile che fissa un punto mentre un altro oggetto si muove: sulla retina c’è movimento dell’immagine dell’oggetto; si percepisce il movimento
- Osservatore immobile segue con lo sguardo oggetto che si muove. Sulla retina non c’è movimento dell’oggetto, ma in direzione opposta si muove tutto il resto del campo visivo. Si percepisce il movimento dell’oggetto sulla staticità della scena visiva
- Osservatore immobile fa un movimento ocularerapido (saccade) verso un oggetto fermo. L’immagine della scena visiva sulla retina si sposta rapidamente. Non si percepisce alcun movimento.
- Osservatore in movimento tiene sguardo fisso sul polo del flusso. Massiccio spostamento di immagini sulla retina (flusso ottico). Si percepisce scena ferma e movimento del corpo→complessi meccanismi
di integrazione per percezione corretta
Percezione degli oggetti
- La percezione della forma prescinde da posizione, orientamento, scala.
- Le percezioni hanno necessità di rimanere costanti a fronte di un mondo che cambia continuamente. Identificare un oggetto che riconosce → l'oggetto in tutte le posizioni che si possono vedere costanza dell'oggetto (automobile non vista schiacciata anche se è vista da davanti e lunghezza < larghezza!)
- Costanza anche per cambiamenti di illuminazione
- Costanza per parziali coperture dell'oggetto e per diversi contesti nei quali può trovarsi. Costanza per permutamenti che può subire l'oggetto
- Il sistema del riconoscimento deve quindi sapere generalizzare, ma anche essere specifico per riconoscere i membri della stessa categoria
Teoria riconoscimento vista-dipendente = in memoria c'è ogni prospettiva dell'oggetto (con interpolazione)
vista-indipendente = l'input sensoriale dà solo le caratteristiche generali dell'oggetto
Codifica della forma: per ambedue le teorie precedenti il riconoscimento implica la scomposizione della scena in unità semplici
Altre teorie: caratteristiche salienti di informazione vs analisi delle singole parti
Teoria dei geoni: gli oggetti sono la somma di forme geometriche di base
Stanza di Ames: Stanza simil trapezoidale che ci fa cadere in questa illusione
Test di Buba e Kiki: quale delle due figure soprachiamereste Buba e quale Kiki?
Relazione tra sistemi sensoriali si vengono a formare degli isomorfismi; se si va a fare spettro acustico di due nomi, kiki è più appuntito rispetto a buba.
"Cellule della nonna" (gnostiche): al vertice della gerarchia del riconoscimento visivo ci sono neuroni che rispondono selettivamente a forme specifiche complesse come mani o facce. Sono detti "unità gnostiche" e segnalano stimoli già
Conosciuti in passato. Non sono singole cellule ma reti di gruppi di cellule. Un insieme di gruppi cellulari codifica per ciascun oggetto in cui ciascun sottoinsieme risponde a caratteristiche diverse complesse. Questo può spiegare la confusione fra stimoli simili, la resistenza a informazioni deteriorate, il riconoscimento di oggetti mai visti (assemblaggio di caratteristiche da oggetti simili conosciuti). Gli esperimenti dimostrano che queste cellule non sono mai selettive al 100% "codifica d'insieme".
Dissociazione e doppia dissociazione. Esempio del cartoncino: dissociazione fra sistemi rivolti all'azione (sistema visivo della via dorsale, "where", connesso con azione motoria) e sistemi rivolti alla conoscenza esplicita e alla coscienza (sistema visivo ventrale, "what"). Non riesce a esplicitare l'orientamento della fessura. Deficit "where" (non importante).
DEFICIT DELLE FUNZIONI PERCETTIVE SUPERIORI:
- Il caso di P.T. ictus all'emisfero destro con
- vertigini e forte debolezza alla parte sinistra del corpo che iniziarono ad attenuarsi nelle settimane successive all'ictus
- difficoltà a riconoscere luoghi e oggetti della piccola fattoria dove viveva
- difficoltà a riconoscere anche le persone a lui più vicine, deficit
- deficit limitati alla sfera visiva Agnosia visiva
- Difficoltà a riconoscere gli oggetti per via visiva con vista periferica normale. È particolarmente colpito il riconoscimento esplicito. Il riconoscimento è normale con altre modalità sensoriali. Riflette un deficit del sistema visivo o l'impossibilità per i prodotti del sistema visivo di accedere ai contenuti di memoria. Presenti tracce di riconoscimento implicito.
- Differenza con non-vedente ha problema retina
- Differenza con acromatopsia e akinetopsia
- Deficit nello sviluppo di un percetto coerente
- Incapacità ad accedere alla conoscenza concettuale degli
oggettipercepiti e di usare tale conoscenza per identificarli
- Le due vie visive del what e where sono in comunicazioneAtassia ottica
- In relazione alle due vie del sistema visivo (what-where), è il deficit opposto all’agnosia visiva, dovuto a lesioni della via del where. Significa essere in grado di riconoscere gli oggetti, ma di non poter fornire al sistema motorio le informazioni visive per guidare l’azione.
- Vanno a tentoni quando devono prendere un oggetto.
- Deficit del riconoscimento implicito.
- Movimenti saccadici direzionati in modo improprio (atassici ottici non foveano). Nell’esempio precedente del cartoncino da infilare in una fessura, riferiscono correttamente l’orientamento della fessura ma non muovono appropriatamente il cartoncino per metterlo nella fessura.
- L’atassia ottica si associa a lesioni della corteccia parietale.
- Via del “where” = anche via del “come” (come si compie
L'azione di agire con l'oggetto visto
- Lobo parietale guida la percezione dello spazio, l'azione e l'attenzione spaziale
- Agnosie per categorie specifiche di oggetti: Persone che ripondono gli oggetti, ma non riconoscono gli animali, quindi non distinguono un'oca da un coniglio
- Prosopoagnosia → incapacità di riconoscere i volti
Volti: cosa più importante da riconoscere. Abbiamo ottima MLT per i volti
Prosopoagnosia = deficit riconoscimento volti senza altro deficit intellettivo o visivo. Spesso comorbidità con altri sintomi di agnosia visiva
- Possibilità di non riconoscersi allo specchio
- La percezione dei volti è speciale o funziona come le altre parti visive?
- Prosopoagnosia lesione occipitale o temporale, 65% bilaterale, se unilaterale più spesso dx
- Da registrazioni su scimmie: area delle facce nel solco temporale superiore e nel giro temporale inferiore
- Da fMRI sull'uomo: giro
- La FFA si attiva (di meno però) anche per altri oggetti come uccelli o automobili
- È stato dimostrato (esperimento con pecore) che la prosopagnosia non dipende dal fatto che è un compito di discriminazione entro categoria difficile. Piuttosto la percezione dei volti è di tipo speciale, olistico (cfr esperimento con inversione Thatcher ed esperimento con volti e case. Sono più bravi a percepire se la porta era quella della casa piuttosto che il naso del signore.
- Rapporto attenzione/coscienza, a volte coincidono → aspetti che vanno sempre insieme nel nostro comportamento ma ci sono casi in cui può essere scissa.
- Attenzione → Seriale (attenzione su un oggetto alla volta)
- Attenzione-azione fondamentale nello sport, che richiede più risorse attentive rispetto alla vita quotidiana
- Oggetto dell'attenzione può essere molto differente (posizione spaziale, forma, colore, tipo di movimento...) informazioni che vengono lavorate serialmente
- Paragone attenzione con la radio (sintonizzazione → spostamento attenzione su un determinato punto / volume → quantità di attenzione messa su quell'oggetto che dipende dallo stimolo ma anche dal nostro stato di base)
- Termini
fusiforme dx (il sx si attiva anche per altri oggetti, fiori o altri oggetti inanimati).
FFA (fusiform face area)
Emisfero sx dettagli (letture), emisfero dx globale (riconoscimento dei visi)
Lettura: altro tipo di percezione "speciale", ma di strategia opposta al riconoscimento dei volti. Il riconoscimento dei volti sembra essere una percezione di tipo olistico, la lettura di tipo analitico. C'è asimmetria emisferica opposta per questi due processi e sono state trovate doppie dissociazioni.
Riguardo al tipo di percezione olistica/analitica, le altre capacità percettive si troverebbero lungo il continuum delimitato agli estremi da lettura e riconoscimento volti.LEZIONE 12
Attenzione e azione
come Vigilanza (sinonimo di arausal), attenzione sostenuta o tonica (mantenere elevata attenzione su risposta): perdurare dell'attenzione nel tempo, misurabile attraverso la qualità delle risposte (es.: tempi di reazione dopo vari tempi di guida) → sono buoni all'inizio e si affievoliscono
Attenzione fasica: tempo brevissimo in cui ci si prepara a emettere una risposta (es.: starter nelle corse)
Attenzione endogena (volontaria → decidiamo noi di spostare il nostro campo visivo) ed esogena (attratta dagli stimoli esterni → fissiamo una cosa ma se arriva qualcosa in movimento nel nostro campo visivo è involontario)
Vantaggio dello spostamento dell'attenzione evidente: far coincidere il punto caldo della scena visiva con il fuoco della retina (fovea)
È anche possibile mantenere lo sguardo su un punto e spostare l'attenzione visiva su un altro (attenzione implicita o covert attention), qualcosa di molto rapido
Mantenere l'attenzione su un punto in attesa di rispondere a uno stimolo che arriverà lì migliora le prestazioni, ma se poi lo stimolo arriva altrove le peggiora• Questi benefici e costi sono entrambi ridotti negli atleti di alto livello. Spiegazione: effetto tetto (sui benefici)→ atleti di alto livello hanno performance alta quindi difficile migliorarla, e maggiore velocità di spostamento dell'attenzione negli atleti• Dimensioni del fuoco attenzionale: minore è e migliore è la prestazione. Studio su sciatrici ha trovato maggiore tolleranza sull'intervallo temporale (breve e lungo) per la manifestazione della facilitazione attentiva rispetto a controlli non sportivi. Altri studi conf