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Appunti storia contemporanea e della
comunicazione Prof. A.Guiso a.a. 2014/2015
1° lezione
● Storia = dialogo tra presente e passato.
● Fatto storico = evento definito rilevante da uno storico secondo un'attività di
selezione ed elaborazione.
Alla base del metodo storico c'è l'interpretazione, dalla quale non si può prescindere.
Nell'800 si riteneva che la storia fosse la registrazione passiva dei fatti, a questo
proposito è emblematica la frase di Leopold Won Ronke (1830) “Wie es eigentlich”
ovvero studiare le cose come sono andate realmente. Paradigma: la storia corrisponde
al culto dei fatti.
Oggi la storia è vista come libera interpretazione del passato.
La storia contemporanea ha inizio con la prima guerra mondiale poiché coinvolge
tutto il mondo e lo uniforma.
2° lezione --> Civiltà della crisi: Europa fine '800 inizio '900
Crisi = rottura, svolta e discontinuità profonda, fine di un'epoca e inizio dell'ignoto
=> angoscia
Il cammino dell'Europa è plasmato da istituzioni e dal senso comune →
• Europa: grandi valori omogenei
• Apologetica dell'Europa: mosaico, differenze
Qual è il nucleo che provoca incertezza? L'esperienza della modernità, cioè la fiducia
nell'individuo di trasformarsi.
Ambivalenza del termine modernità.
Marx si interroga sulle grandi trasformazioni in atto → cambiamenti di tipo materiali
originate dal progresso tecnologico (urbanizzazione, comunicazioni).
Percezione che tutto muta e le antiche certezze si dissolvono.
Rousseau (fine '700) fu il primo ad usare il termine modernismo e proclamò che la
società europea era sull'orlo dell'abisso.
Atmosfera di disordine, di ebrezza dove nasce il senso moderno.
Al pessimismo culturale si contrappone l'idea di Europa come faro.