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IL CANCRO

Al contrario delle altre malattie che abbiamo trattato a lezione che funzionano per

sottrazione, il cancro è opposto, in quanto cresce qualcosa nell’organismo che porta alla

morte. Questa patologia, infatti, è la malattia per addizione e scombussola l’equilibrio

naturale del corpo.

Malattie dei lavoratori : la medicina del lavoro ha origini antiche, Bernardino Ramazzini fu il

fondatore della medicina del lavoro. La medicina del lavoro è una specializzazione che si

occupa di malattie che si suppone vengano contratte a lavoro (per cause ambientali o di

altra natura ma pur sempre nell’ambiente lavorativo). Ramazzini osservò i sistemi di scolo,

alcune persone lavoravano per la pulizia delle fosse biologiche e queste svilupparono delle

malattie agli occhi, arrivando spesso alla cecità. Il contatto frequente con i residui che

contengono ammoniaca era la causa. Bernardino Ramazzini scrisse un trattato sulle

malattie dei lavoratori e mette in relazione la malattia agli occhi con il lavoro alle fosse

biologiche. Ramazzini fu un importante studioso che insegnò anche all’università di

Padova, così come Andrea Vesalio che diede un contributo all’anatomia, William Harley

che fu il primo a descrivere correttamente la circolazione sanguigna, Giovanni Battista

Morgagni, fondatore dell’anatomia patologica.

COLERA

Il colera fu una delle malattie della miseria, legata alle condizioni di igiene urbana

scadente. Un’altra malattia della miseria fu la pellagra, la causa fu la dieta dei poveri che

mangiavano solo polenta (sorgo e mais), costituendo così carenza vitaminica. La pellagra

non è una malattia contagiosa.

TUBERCOLOSI

Anche la tubercolosi è una malattia sottrattiva, il quale decorso causa la sottrazione del

tessuto polmonare, corrodendolo finchè non viene a mancare il respiro. Essa causa

contagio. Per questa vennero costruiti dei padiglioni in cui venivano ospitati i malati, dove

per guarire avevano bisogno di condizioni ambientali favorevoli, come l’aria fresca e pulita

della montagna o esporsi al sole. Anch’essa è considerata una malattia della miseria e

colpisce chi vive in condizioni insane, umide o fredde, soprattutto le popolazioni dell’est.

LA MALARIA E IL VAIOLO

La malaria si diffonde soprattutto nei luoghi paludosi e di solito ad ammalarsi erano i più

poveri. Il vaiolo, invece, è la malattia più studiata dagli storici ed è la prima malattia che

venne combattuta attraverso l’inoculazione e successivamente con la vaccinazione. Tra il

‘700 e l’800 furono obbligate alla vaccinazione tutte le persone

LA GIUSTIZIA IN ANTICO REGIME

L’organizzazione della giustizia tendeva a sottolineare le differenze, dalla fine del 400 la

giustizia non è più privata, ma pubblica. Un ente terzo decide di iniziare a prelevare dei

tributi secondo un principio importante, ovvero il bene pubblico. Il bene pubblico è un bene

che è per tutti, e quindi la giustizia è come se fosse “infinita” e deve essere distribuita a tutti

in modo che non venga mai a mancare. Essa, come abbiamo detto, è un bene pubblico, e

se ne occupa la massima carica dello stato, ovvero il Re.

La giustizia ha degli aspetti differenti :

1) La giustizia comporta un privilegio esiste una giustizia diversa in base al ceto di

appartenenza.

2) A seconda del mio ceto di appartenenza accuso un imputato in modo differente.

3) L’attore, ovvero colui che agisce e ricorre quindi alla giustizia, agisce sulla base di due

motivazioni, la prima, in quanto è certo che un suo diritto sia stato leso, la seconda

perché sa che esistono delle leggi che tutelano la causa. (l’attore chiama il convenuto)

Esistono infatti 4 tipi di giustizia : la corte regia (del re), la corte signorile, la corte ecclesiastica

e la giustizia privata (del popolo).

La giustizia signorile era la giustizia dell’aristocrazia, essa si esprime su due filoni diversi :

penale e amministrativo (civile). Quello penale che trattava cause, appunto, penali e quello

civile che trattava cause più lievi, quindi non come i reati. I tribunali in antico regime erano

pieni di cause che riguardavano l’eredità. Nei tribunali lavoravano i magistrati, e a quei tempi

una persona poteva essere giudicata solo da un giudice che fosse del suo stesso rango

sociale.

Nella giustizia privata, ad esempio, poteva essere giudice un padre di famiglia, dei parroci, dei

notai, gli osti, i mercanti, non c’era bisogno che questa persona avesse una preparazione

giuridica, e non era sottoposta ad alcuna regola di origine statale. Lo scopo della giustizia in

antico regime era quello di riparare il danno in termini materiali o simbolici, mediante

risarcimenti, promesse o compensazioni private. Talvolta questo meccanismo della giustizia

poteva portare a una faida, ovvero una rivincita di sangue, che alle volte poteva portare

all’uccisione o alla mutilazione di un membro o del clan convenuto. Questo succedeva nel

caso in cui si pensava che il danno fosse così grande da non riuscire a essere compensato.

Tutti gli ecclesiastici, ad esempio, venivano giudicati da ecclesiastici, proprio come loro, e

quindi si sa che il simile tende a tutelare il simile.

In Francia abbiamo la presenza delle PREVOSTURE, il prevosto era il titolare dell’ordine dei

mercanti. Avevamo poi i baliaggi o i siniscalcati, cioè tribunali di prima istanza (potere di

decisione) nelle piccole città del regno di Francia che erano prive di parlamento. Il secondo

grado era l’appello, ovvero quando la persona viene portata davanti ai tribunali di presidio.

1. Prevostura

2. Baliaggi o siniscalcati

3. Parlamenti provinciali 4) Parlamento di Parigi

ESTIMO

Tra le esigenze di un’amministrazione pubblica c’è il poter chiedere al pubblico una parte di

denaro, di risorse per motivi X. Questo affare diventa complicato nel momento in cui andiamo

a vedere su chi va a gravare il peso del prelievo.

Il primo passo è la “determinazione dell’imponibile”, cioè la ricchezza che risulta disponibile a

carico della persona o dell’ente, dalla quale lo stato può prelevare. Le prime operazioni per

determinare questa ricchezza venivano chiamati ESTIMI. L’estimo è un documento, fatto da

altri documenti particolari, ognuno dei quali riguarda una proprietà, un fondo, una ricchezza

(polizze d’estimo). In poche parole l’estimo indica la stima e la descrizione dei beni dei

cittadini ai fini fiscali. Gli ufficiali dell’estimo seguono il suo processo e vengono incaricati delle

operazioni d’estimo, che vengono affidate loro dalle camere fiscali o dall’ufficio centrale del

fisco. In antico regime tutti gli estimi chiamano i propri estimati “Allibrati all’estimo” (ovvero i

contribuenti), che venivano chiamati secondo la loro classe sociale. C’erano infatti tre tipi

d’estimo, l’estimo del terzo stato, ecclesiastico e della nobiltà. Ognuno di questi stati andrà a

costituire un estimo diverso, dove si pagheranno delle tasse differenti rispetto gli altri stati.

Questo vuol dire che chi si trova tra i ceti più alti pagherà delle tasse rigorosamente maggiori,

tutti pagheranno, ma c’è chi pagherà di più. Quello che andava sottolineato era non che ci

fosse chi pagava più e chi meno, non era questo il problema di fondo, ma che il FISCO è

sempre stato uno strumento di diversificazione.

In antico regime quasi mai c’erano dei controlli per verificare che tutti avessero versato le

polizze d’estimo, l’estimo (rilevamento della ricchezza), inoltre, in 300/350 anni veniva fatto

circa 4-5 volte.

Un metodo che veniva applicato in antico regime furono le IMPOSTE DI CONTINGENZA,

ovvero veniva stabilito a priori quanto un territorio deve versare al territorio dominante. Di solito

veniva incaricato un abboccatore ad andare a riscuotere dei soldi in un territorio, doveva

raccogliere ad esempio 100.000 ducati, se riesce ad averne 120.000, i 20.000 in più

diventavano suoi. I soldi si potevano riscuotere sia dal clero che dal terzo stato, l’importante

era che arrivassero al territorio dominante.

Il potere centrale decise poi di fare un estimo dove :

Venivano stabiliti i contingenti, ovvero le quote che ogni territorio doveva versare

 Si stabiliscono i soggetti e i beni che saranno sottoposti a tassazione

 Alla fine si dà un valore a ciò che viene estimato

I monasteri erano gli enti che prestavano più denaro e da questo ne ricavavano un lucro, che

doveva essere denunciato (dichiarato) nelle polizze d’estimo. Il prestito di denaro però è

un’usura, sia prestare il denaro che riceverlo, e questo veniva considerato dalla chiesa

qualcosa contro Dio, quindi un peccato grave. Il prestito allora veniva chiamato LIVELLO

CENSUARIO, questo meccanismo consentiva di camuffare gli interessi e quindi di nascondere

i prestiti che venivano fatti, chiamandoli in maniera differente.

Nella polizza d’estimo, ovvero l’autocertificazione compilata e firmata da ciascun capofamiglia

in cui erano elencati tutti i beni stabili che si possedevano, potevano esserci degli SGRAVI,

ovvero degli esoneri, delle agevolazioni. Questi “sconti sulle imposte” consistevano nel scalare

dal reddito alcuni tipi di spese, che si distinguono in due tipi :

Oneri deducibili ovvero le spese che possono essere sottratte al reddito prima di

 

calcolare l'imposta da pagare.

Oneri detraibili che invece possono essere sottratte direttamente alle imposte da

 

pagare, diminuendone così l'importo.

Tutta questa fiscalità finisce in Aprile – Luglio del 1797 e tutti i territori sottoposti al dominio di

Bonaparte saranno chiamati a costituire un nuovo estimo chiamato ESTIMO DEMOCRATICO.

Tutte le differenze vengono cancellate e le imposte saranno uguali per tutti progressivamente.

I tre corpi, città, clero e territorio non sono i tre stati della lezione precedente, ma gli allibrati

alle imposte, che Venezia fa pagare al proprio dominio. Tutti quello che abitavano a Venezia o

comunque nei territori adiacenti pagavano delle imposte diverse, infatti a seconda se vivevi nel

dogado o nel dominio le imposte da pagare non erano uguali. La cosa importante in antico

regime era sottolineare sempre le differenze. I nobili, come ad esempio i pisani, anche se

avevano dei territori lontani dal dominio, avrebbero pagato delle imposte diverse (quelle

veneziane) proprio perché erano nobili e dovevano distinguersi dal resto, le persone del terzo

stato, invece, se avevano dei territori lontani da Venezia facevano estimo con il territorio in cui

avevano le proprietà. Inoltre tutti gli allibrati che vivevano, ad esempio, vicino al fiume

pagavano un

Dettagli
A.A. 2017-2018
18 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/02 Storia moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bianca-giacalone di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Consorzio Università Rovigo - Uniro o del prof Silvano Giovanni.