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VETTORI DELL'AGENTE CAUSANTE LA MALATTIA DI PIERCE DELLA VITE IN AMERICA E POTENZIALI RISCHI IN EUROPA (XYLELLA)

La Xylella è l'agente eziologico della malattia di Pierce. Corrisponde alla nostra FD. È un gram negativo aerobio non flagellato. Il limite è che la temperatura ottimale è di 28 gradi. Il pro è che nei climi freddi sono tranquilli: nelle nostre latitudini con le condizioni e le conoscenze attuali non dovremmo mai avere problemi di Xylella, mentre in Meridione e nelle isole potrebbe essere possibile. È un batterio xilematico con dei limiti termici. I batteri si evolvono molto velocemente pertanto ci sono dei patotipi o sottospecie che si differenziano, ma l'unico che può avere relazione con la vite è la Xylella fastidiosa subspecie fastidiosa che può attaccare anche altre piante come l'erba medica, l'acero e il mandorlo. Le altre subspecie causano altri problemi ad altre piante. La subspecie pauca.

c'è in Italia e causa danni agli ulivi. Altre sono multiplex, sandyi, tashke, morus. Recentemente si sono riscontrate la multiplex in Francia e soprattutto la fastidiosa nelle baleari.

Modalità di trasmissione

Gli insetti vettori devono essere xilemomizzi. Il comportamento è sia persistente che non persistente comunque sempre senza periodo di latenza. È non persistente negli stadi giovanili degli insetti vettori perché il batterio rimane confinato nel stomodeo (precibario: primo tratto del primo tratto di intestino: stomodeo). Questa parte è di origine ectodermica per cui tutte le volte che si ha una muta viene cambiato. Quando il vettore è adulto il batterio rimane sempre in questo tratto e diventa persistente propagativa: N-cellule di Xylella si localizzano nello stomodeo e si moltiplicano propagandosi. Non è circolativa. Questo fatto della moltiplicazione non era così evidente.

Sintomi

Ingiallimenti fogliari nelle cultivar a bacca

bianca e arrossamenti a bacca nera.

  • Disseccamenti marginali: fino a raggiungere il picciolo e cade la foglia.
  • I sarmenti non maturano in modo regolare.
  • Ritardo alla ripresa vegetativa primaverile.
  • Sviluppo di una vegetazione stentata.

Essendo un batterio fortemente influenzato dalle temperature negli stati uniti non colpisce i paesi in cui le temperature minime scendano sotto gli 0 gradi. In Florida, Oklahoma, Calfornia, Texas, Virginia ecc il problema è severo perché le temperature minime sono di 4/5 gradi.

Principali vettori neartici

Graphocephala atropunctata

È assente da noi. È una cicadellide molto importante ed è presente nell'America del Sud ed è altamente polifaga. Sverna come adulto ed è un'altra caratteristica di questi vettori: le specie più pericolose, svernano come adulto. Sono pericolose perché gli adulti infettivi mantengono la Xylella: può essere trasmessa durante tutto

L'anno.Graphocephala versutaFa più (4) generazioni all'anno e sverna anch'essa come adulto ed è tipica di Texas, Virginia e North Carolina.

In Italia abbiamo una specie Graphocephala introdotta 30 anni fa e si chiama graphocephala fennahi che è monofaga sul rododendro ornamentale.

Draeculacephala minerva e Xyphon fulgida sono le più diffuse in California, sono cicaline. Trasferiscono il batterio da piante erbacee e vite. Sono polifaghe e frequentano la vite come adulto, ma sono legate alle piante erbacee come l'erba medica.

Helochara delta è l'unica specie del genere che trasmette Xylella. Si trova in California. Predilige piante erbacee monocotiledoni in ambienti umidi con ristagni idrici. Loro mantengono la Xylella all'interno di questi ambienti e poi non disdegnano la frequenza di vigneti.

Oncometopia orbona è una cicalina. Sta in North Carolina. Sverna allo stato di adulto. Trasmette la fastidiosa mantenendola su piante.

erboree ed arbustive. Fa due generazioni all'anno ed è abbastanza grossa (2cm).

Homalodisca vitripennis Attualemente è la più preoccupante e pericolosa.

Ha una colorazione scura, siamo attorno al centimetro e mezzo.

Ha una caratteristica di molti xilemomizzi: notevole sviluppo del vertice del capoperché ha grande muscoli con cui vincere il flusso negativo della linfa.

È stato riconosciuto un comportamento invasivo: fa delle vere e proprie migrazioniche sono considerate invasioni.

Sono estremamente polifaghi.

Ha un'elevata mobilità, si sposta frequentemente, sverna come adulto ed anche atemperature ritenute medio-basse del periodo invernale è estremamente attivo.

Continua a nutrirsi e a mantenere l'infettività nell'ambiente, non su vite magari peròsi sugli agrumi e quindi causa dei grossi problemi.

Si trova in Sud California, nel Sud Est Usa, nel Nord del Messico, Polinesia Francese,Cile, Hawaii.

Le condizioni

mediterranee son probabilmente adatte al suo insediamento esviluppo.

Potenziali vettori di PD in Europa:

  • I cercopidi
  • Le cicadidi (cicale)
  • Gli afrofroridi
  • I cicadellidi

L'afrofroride philaenus spumarius è l'unico vettore accertato perché è arrivato negli USA ed, in modo secondario, è vettore di Xylella.

Gli afrofroridi sono anche chiamati sputacchine perché sulle piante lasciano una gran quantità di liquidi dalla bocca dentro i quali vivono.

Le uova sono deposte alla base delle piante erbacee, lo sviluppo è tipico degli eterometaboli, ma se gli afro vivono sulla parte epigea della pianta, i cercopidi sono ipogei e si sviluppano sulle radici.

Inoltre questi sono chiamate false sputacchine e sono eterometaboli emimetaboli.

Gli adulti sono molto longevi, ma non depongono le uova nel periodo più caldo, quindi aspettano fine estate, inizio autunno.

Hanno una sola generazione all'anno, svernano come uovo. L'adulto è lo

stadio che più ci preoccupa. Anche il Neophilaenus campestris è una specie interessante della famiglia afro. Il philaenus è l’unica specie che oggigiorno ha DIMOSTRATO di avere un ruolo nel veicolamento della xylella. In Puglia è lui che fa da vettore del patotipo Pauca di Xylella. Recentemente ha dimostrato di essere in grado di trasmettere il patotipo fastidiosain laboratorio. Nel periodo estivo è la cicalina più apparisciente nel agroecosistema vigneto.

I cicadellidi Queste specie amano i luoghi più umidi. Una di interesse: cicadella viridis. Questa specie è diffusa ovunque in Europa. È una specie monovoltina anche questa e sverna come uovo. Possibilità controllo dei vettori elementi di difficoltà: Abbondante in ambienti non coltivati. • Sono polifaghi e ubiquitari. • Elementi favorevoli sensibili a molti insetticidi (non hanno sviluppato ceppi resistenti). • Univoltini. • Xilemomizzi e quindi

sensibili agli insetticidi sistemici che sono traslocati per via xilematica: alcuni insettici sono assorbiti dalle radici ed entrano nel ciclo xilematico e diffusi nella pianta. La lotta è integrata: - Sfalci per eliminare i giovani sulle piante erbacee. - Mezzi chimici. - Mezzi meccanici: uso di reti con esclusione di ingresso di insetti. - Controllo simbiontico: alcaligens xylosoxidans denitrificans rende il vettore incapace di trasmettere il vettore: si localizza nel stomodeo ed impedisce al batterio di infettare. - Estirpo completo dei focolai. - Rischio di introduzione in Europa: Importazione di materiale di propagazione infetto con anche vettore (EXPO2015). Alta possibilità di sopravvivenza al trasporto. Scarsa probabilità di rilevazione visiva del batterio. La probabilità che possa insediarsi in Europa è molto alta. HALYOMORPHA HALYSE è un emittero eterottero con apparato boccale P-S ed è unfitomizzo. Appartiene alla famiglia Pentatomide. Tale famiglia si basa sull'aspetto. Questi insetti rilasciano quegli odori sgradevoli. È originaria dell'Asia orientale. All'inizio degli anni 2000 si è diffusa in America ed in Canada. Successivamente, intorno al 2007, è stata trovata in Europa. In Italia è arrivata in Emilia Romagna nel 2012 nei dintorni di Modena. È stato associato alle coltivazioni agrarie, ma le preoccupazioni sono di natura antropica: gli adulti tendono a formare densi aggregati che sono molto vistosi e creano grande fastidio. Ciclo biologico. Non necessariamente è monovoltina, è variabile. Da noi svolge un paio di generazioni. Gli adulti svernano in ambienti diversi che possono essere naturali o magazzini in modo aggregato. In primavera, questi adulti M e F si diffondono nell'ambiente iniziano la loro colonizzazione andando a nutrirsi sulle piante e depongono le uova in ovature esofitiche. Sono di colore verde.

pallido-azzurrino con corion molto trasporante (triangolo è il capo dell'embrione). Dopo la schiusa c'è una fase di aggregazione che comporta l'assunzione del batterio Pantea. Dopo di che passano allo stadio di seconda età. Dopo una serie di mute si arriva allo stadio di adulto.

Morfologia. Ci sono una serie di specie indigene pentatomidi. Non tutto ciò che vediamo è Halyomorpha. I caratteri che li caratterizzano si trovano già sulle ninfe. Sono a livello delle zampe perché hanno la tibia di colore nero con una fascia mediana bianca. Un altro carattere è a livello del pronoto che è la parte dorsale del primo segmento del torace: sui margini ci sono una serie di spine più o meno sviluppate. Negli adulti invece si riconoscono perché le antenne nel penultimo segmento (antennomero) si ha una fascia bianca mentre il resto dell'antenna è nera. Inoltre il colore del margine dell'addome che

sporge al di sotto delle ali e sono degli elementi bianchi a forma di triangolo che si alternano con elementi scuri.

Anche le uova sono caratteristiche di ogni specie: nel nostro caso, come già detto, sono trasparenti verdino chiaro in numero di 20-30.

Relazione con piante:

Hanno elevatissima polifagia.

Danni sono più o meno vistosi e sono legati all'immissione di saliva.

Si ha una distruzione del tessuto con aree necrotiche e deformazioni del frutto che diventa quindi incommerciabile.

Enormi problemi si hanno avuti nelle pere in Emilia.

L'Halys fa danni molto più rilevanti sul nocciolo rispetto alle altre specie di cimici.

Al di là dei danni causati dall'insetto c'è...

Dettagli
A.A. 2020-2021
142 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/11 Entomologia generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher carlobarbero4081 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Entomologia della vite e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Alma Alberto.