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SINTOMI:

Periodo incubazione abbastanza breve: 3-5 gg per osservarlo è importantissimo valutare il registro di entrata ed uscita degli animali! I sintomi respiratori spesso passano inosservati, ma c'è un dato che ci dovrebbe far sospettare: replicando a carico del circolatorio, il DANNO dei VASI provoca UN'USCITA DI LIQUIDO PRESENZA DI EDEMA che sicuramente vedremo in parte distale arti, addome, mammella e scroto; in particolare se trovo edema a carico della palpebra superiore, quasi sicuro è arterite!! L'edema è un aspetto importante, qui ci sarà sicuramente la FOVEA (come in anemia infettiva), cioè se pigio sull'area edematosa, rimane l'impronta. In alcuni casi non è facilissimo da vedere l'edema, bisogna fare esperienza! Ovviamente vedremo scolo nasale (ridotto sicuramente rispetto all'influenza). Possiamo osservare congiuntivite, lacrimazione. Altro che possiamo vedere, piccole emorragie a carico

delle mucose orali (raro) o anche, sporadicamente, delle forme che sembrano allergiche ma sono date dal liquido che fuoriesce acarico di collo, petto, ma possono verificarsi in tutte le zone. Come capisco che non è una forma allergica? Non c'è prurito! ABORTO precoce, entro i 6 mesi di gravidanza in genere.

DIAGNOSI

Clinicamente impossibile, perché sì, posso vedere edema, ecc.. ma sono dati che servono per poi comporre una diagnosi di certezza rivolgendoci al laboratorio. Se c'è aborto porto feto o il fegato di esso, se invece ho infezione respiratoria, porto tampone nasale. Il sangue si può sempre portare.

Diagnosi clinica: leucopenia, febbre, edemi. Se nel compito ci chiede "diagnosi di..." bisogna mettere anche quella differenziale.

Sottocutanei, aborto, focolai in zona sospetto: diagnosi certezza LABORATORIO isolamento virus con tamponi nasali o sierologia con doppio prelievo, non dà corpi inclusi o li.

dà intracitoplasmatici essendo virus a RNA, mentre quello dell'arinopolmonite li dà intranucleari essendo a DNA. Si può fare RT-PCR essendo a RNA su tampone nasale o anche fegato. Se arrivo che c'è già l'aborto, non si fa il doppio prelievo perché questo avviene in una fase avanzata della malattia, quindi non osserveremo probabilmente l'aumento anticorpale. PROFILASSI: →Ordinanza ministeriale 13.01.1994: c'è un PIANO NAZIONALE DI CONTROLLO dell'arterite equina obbligo di esame sierologico su tutti i maschi destinati a riproduzione. In base all'esito; se negativo → accoppiamento. →se Se è positivo si fa un test virologico, raccolgo lo sperma e vedo se è eliminatore o meno non elimina → accoppiamento Se elimina → escluso per quella stagione di monta. Alla successiva si rifà l'esame perché, nel frattempo, potrebbe aver smesso di eliminare perché

negativizzato.

VACCINI

Esistono ma in Italia non sono registrati e quindi non possono essere utilizzati. Sia inattivati che attenuati.

Per i maschi sieropositivi riconosciuti di particolare pregio c'è una delega, il ministero della sanità può autorizzare l'impiego nella riproduzione. Può essere eseguita solo la monta naturale. Solo in questo caso potrebbe essere consentita la vaccinazione della femmina che verrà coperta, ma comunque può coprire anche cavalle non vaccinate.

INFLUENZA

Bisogna parlare per forza dell'influenza in generale e quindi anche quella che comprende l'uomo. In Italia ci sono migliaia di persone che muoiono ogni anno. Nel mondo esistono centinaia di laboratori che hanno come obiettivo quello di valutare la presenza di nuovi ceppi influenzali e quindi di nuovi vaccini. L'influenza è anche ricordata per la pandemia del 1918 (influenza spagnola). Dal 1900 la vita media delle persone è molto

Aumentata (all'inizio la media era 40 anni, ad oggi siamo sugli 80). Tra 1915 e 1918 si abbassò circa a 38 anni proprio per questa pandemia. Oltre 30 milioni di deceduti. Si chiamò "spagnola" per 2 motivi: 1) la malattia fu denominata dagli americani, perché il problema si ebbe principalmente in Spagna (dai porti spagnoli partivano le navi che riportavano i soldati che tornavano dalla Prima guerra mondiale dall'Europa all'America); 2) perché i soldati americani partivano dalla Spagna per tornare a casa. Fu un problema molto grande per l'epoca, non c'è una terapia. Non c'era l'antibiotico! È un ceppo particolarmente aggressivo chiamato H1N1, che aveva fatto il salto di specie dal pollo all'uomo e poi SI È DIFFUSO. (questo è il vero problema) ORTHOMYXOVIRIDAE: ▪ virus a RNA (quindi mutano!!) ▪ monocatenario ▪ a polarità negativa. ▪ Il genoma è segmentato; almeno

8 segmenti di RNA, ognuno è in grado di indurre la produzione di una proteina importante per la replicazione del virus e per le caratteristiche antigeniche del virus. Tutti i virus influenzali crescono su embrioni di pollo! Quindi vengono isolati in essi.

È provvisto di envelope, quindi non resiste molto in ambiente esterno (in qualche ora viene inattivato, ma in particolari condizioni come basse temperature e alta umidità, può resistere anche settimane in ambiente esterno).

In superficie presentano 2 glicoproteine: Emoagglutinina (HA, serve al virus per agganciarsi al recettore cellulare) e Neuroamindasi (N, serve al virus per sganciarsi dalla superficie cellulare, una volta che ha replicato, e quindi ritrovarsi nel liquido extracellulare e iniziare un nuovo ciclo infettante). Sono importanti, strategiche per il Virus, ma anche per noi perché la classificazione dei virus influenzali si basa sullo studio sierologico antigenico di HA e N. Per esempio,

virus H1N1: parliamo di virus H1 (HA di tipo 1) e N1 (N di tipo 1). Simmetria elicoidale. 120-150 nanometri

Ad oggi la classificazione della famiglia Orthomyxoviridae prevede almeno 3 sierotipi, chiamati A, B e C. In realtà, nel 2018 la classificazione è stata rivista e ad oggi sono diventati 4 SIEROTIPI (α, β, Δ e γ).

Ad ogni genere appartiene un tipo di virus che si chiamerà A, B, C, D. Questi virus sono DIVERSI TRA LORO dal punto antigenico, ma anche da quello strutturale! C'è differenza nel numero dei segmenti.

Recettività: numerosissime specie sono coinvolte nell'epidemiologia di questa malattia. Per esempio, il tipo A (il + diffuso) ha come ospiti volatili, mammiferi, uomo e molti altri. Tipo B, sempre l'uomo, il maiale e foca. Il cavallo solo tipo A. Nel cavallo si riconoscono solo 2 sierotipi in grado di dare patogenicità: H3N8 e H7N7 (vedi oltre). Il tipo C è stato descritto solo in uomo e maiale.

ed il D bovini,capre, pecore e cammelli.Al microscopio in osservazione, possiamo vedere particelle complete oparticelle rotte e da queste si può vedere l'acido nucleico.

CARATTERISTICHE ANTIGENICHE

La variabilità antigenica di HA e N permette di individuare SOTTOTIPI e VARIANTI (varianti che si differenziano dal punto di vista antigenico in maniera più evidente nei sottotipi ed in maniera più delicata nelle varianti); nonostante le mutazioni possano essere piccole, possono comunque avere un grande risvolto dal punto di vista antigenico. Cioè io proteggo quell'animale nei confronti di quel virus, ma magari ne sta circolando un altro che è sempre un H3N8 (x es), ma è diverso rispetto a quello del vaccino!

I cambiamenti (variabilità antigenica) vengono riconosciuti con il nome di:

o ANTIGENIC SHIFT ("salto antigenico"; grande mutazione del virus. Se il virus va in contro a questo, devo inserire nel vaccino il nuovo virus.

Perché è un grande cambiamento antigenico. Legata alle caratteristiche del genoma, che è segmentato. Quindi lo osservo in TUTTI I VIRUS A GENOMA SEGMENTATO)

ANTIGENIC DRIFT o ("deriva genetica"; piccole mutazioni del genoma. Legata agli errori che commette la RNApolimerasi virus associata.)

Ambedue hanno un risvolto dal punto di vista antigenico (devo in ogni caso aggiungere il nuovo virus al vaccino!).

Ad oggi si conoscono 18 sierotipi di HA e 11 sierotipi di N; questi possono dar luogo a più di 200 combinazioni possibili di virus influenzali. Inoltre, bisogna aggiungere le mutazioni derivanti dal salto → antigenico e dalla deriva genetica numero infinito di virus influenzali

DISTRIBUZIONE HA IN NATURA

Molto diffusa negli uccelli (le hanno di tutte le tipologie tranne la 17 e 18 che sono dei pipistrelli).

DISTRIBUZIONE N IN NATURA

Sono state tutte descritte in uccelli ad eccezione della 10 e della 11, descritte solo nei pipistrelli.

Ci sono altre

2 specie importanti che sono il suino e l'uomo. Ad oggi tutte le pandemie dell'uomo sono state sostenute da HA1-2-3. HA5 epidemia di HongKong.

CLASSIFICAZIONE VIRUS INFLUENZALI (2 MODI):

  1. Tipo di HA e N
  2. VECCHIA CLASSIFICAZIONE: ci dà informazioni non solo sul virus ma anche info dal punto di vista epidemiologico! Ci dice:
    • Gruppo (A, B, C, D)
    • specie animale dalla quale è stato isolato
    • luogo da dove è stato isolato
    • n. isolato
    • anno in cui è stato isolato
    • sierotipo

Nell'epidemiologia dell'influenza in generale, il ruolo importante è degli uccelli perché sono quelli in cui avvengono le ricombinazioni, il riassortimento genetico (alla base degli shift antigenici che avvengono quando ci sono almeno 2 condizioni:

  1. ci sono 2 virus influenzali
  2. si trovano entrambi nella stessa cellula.
Ognuno replica per conto proprio, nel momento dell'assemblaggio possono capitare errori; potremo avere virus identici a quelli di partenza.

←p; virus che hanno mescolato i propri segmenti di RNA ciò rende possibile la nascita di nuovi virus! Magari questo sarà in grado di diffondere in altri animali, avremo così lo shift antigenico. Quando l'RNA virus produce nuovo RNA con RNA POLIMERASI possono esserci errori, quindi, non è detto che sarà identico a quello iniziale avremo non solo il salto antigenico (quindi virus che hanno segmenti genici diversi), ma anche segmenti che presentano degli errori! Ciò può avvenire in tutte le specie, compreso l'uomo. In realtà è stato visto che i nuovi virus influenzali nascono, si riproducono nei volatili e tra questi, quelli ACQUATICI è più facile che avvenga questo rimescolamento genetico. Non esiste uccello che non contenga HA e N e in questa specie c'è il ciclo oro-fecale (entra per bocca naso e viene eliminato con feci). La situazione viene esasperata neg
Dettagli
A.A. 2021-2022
32 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie VET/03 Patologia generale e anatomia patologica veterinaria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher francescarabottini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Malattie infettive, profilassi e polizia veterinaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Teramo o del prof Marsilio Fulvio.