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Analisi economica della produzione

I mercati

Definizione: luogo dove avvengono gli scambi tra consumatori ed imprese.

  • Mercato dei beni: le imprese vendono i beni prodotti ai consumatori.
  • Mercato del lavoro: le imprese "domandano" i servizi dei lavoratori.
  • Mercato dei capitali: l'oggetto dello scambio/transazione è un capitale.

Mercati competitivi

I mercati governati da "concorrenza perfetta" sono competitivi.

In quei mercati ci sono tanti consumatori e tanti produttori che nessuno assumendo/meno comprando e vendendo beni, può influenzare il prezzo!

Esempio

Prese un mercato in cui si vendono arance a 1€/kg:

  • Se il singolo venditore aumenta il negozio a 1,40€/kg: non vende più perché ci altri vendono a meno.
  • Se il singolo consumatore offre sotto 0,80€/kg: non compra più perché ci altri pronto a 1€.

In una concorrenza perfetta le imprese assumono come price takers.

Una volta gia entrati in un dato mercato, sanno già quale sarà il prezzo al quale dovranno vendere qui venduti in equilibrio.

Attenzione: il mercato non è più concettualizzato "nuti el via approssimata" descritta della realtà,

si pone come punto di osservazione per un ulteriore approfondimento degli aspetti economici

quando si ha concorrenza ( sostituibilità di servizi )

nel mercato atlas?? in equilibrio: gli individui e le isee? guidano le libere forze avendo un margine

conoscenza soft ed efficiency bias

Informazione e incentivi

Perché i mercati funzionano in “molte" situazioni sono necessari 2 elementi fondamentali:

  • Generare nuovo essech (incentivi) sul valore dei beni offerti, altrimenti non potrebbe
  • Nessuno scambio (funzionamento del mercato)
  • Gli individui devono agire incentiviti cosa di stimolando ad agire come agenti economici;
  • Senza incentivi, nessuno correrebbe il rischio di aprire una nuova attività

In quale modo le economie di mercato producono informazioni e incentiviti agli agenti economici?

  • Atttraves la regole, profitti e diritti di proprietà.
  • Regole
  • Forniscono informazioni circa la gestione e destina di beni.*
  • Un sistema di prezzo diventivo "cusi” i beni cercando consumati dagri individui
  • Dre hanno una valutazione valisible e disponibilità economica a consumarla.
  • Indici individuano le scelte dei consumalsor, onsid comserenza
  • Acguirendo lo wio scere, a sua mosiga tempo di "informabo le
  • Witalrese cosa le preferengen da consumastore.
  • Proffitim
  • Il sostenjo di numerosi a profidenza e unisci e insentiso alle imprese a allora
  • alhleradere format dal merca.
  • Engireindo cha cho i consumatoni decorisano nel modo più efficience possib.
  • Le impres agumenta loho netio fatturavado ne mercano pr mos divera
  • l’entrara (vendena dei banja) ponderano neves praprotorim con noja di operzava.
  • Ces. nuva ierogieria, moia. costs xginta an uqveor sunino....)
  • Il comemputano deli consumatore e shano dall'incentivo nft restituzzans
  • Il proipi progrissevoler (v domica) no minibrando di sperta.

Diritti di proprietà e profici e proffiti funziumg come incentiviti, e "necessano che

le ines ressono metnsgive all'ecenima tisa dei loro profitti".

Gli individui dooso pegor gg oessoesno pubits del xodoto dx

woro ovopo o desy loro inbestientivi

C' necessano che essi wano omati di pronottso

Costo Opportunità

Tenere conto dei guadagni effettivamente ad esso correlati.

Costo opportunità: che misura il valore di un'opzione nel suo miglior utilizzo alternativo.

Per confrontare 2 opzioni differenti: le RXO!

Esempio: impresa con rischi elevati

  • 2 Soci in un'azienda:
    • Gestioni dell'impresa
    • Approccio conservativo & sviluppo senza rischi (144,000 €)
    • Approccio economico & se l'azienda non investisse nella sua impresa, potrebbe rimanere alti rischi (Costo opportunità = 30,000 €)
  • Risultato: 194,000 €

Efficienza del Processo Produttivo

Ottimizza l'impresa & massimizza i propri profitti

  • Prezzo di vendita dato, il margine di manovra dell'impresa manipola la quantità dei fattori produttivi da utilizzare e le unità di output da produrre.
  • Bisogna disporre una dot. tecnologia e un numero limitato di risorse (budget limitato), e' necessario utilizzarle nella maniera più appropriata, o efficiente l'impresa.
  • Un processo produttivo è più efficiente rispetto ad altri se, a parità di risorse (input impiegati), offre maggior margine o una minore quantità di risorse.

Proprietà delle isoquanti:

  1. "Gli isoquanti più lontani dall'origine sono associati a livelli di output maggiori"

Immaginiamo ora di considerare una combinazione massima di output b.

Consideriamo ora una quantità q3 maggiore di q1 considerando una produzione di 20 prodotti b anziché su cui giace il punto a di q1 corrisponde ad una produzione di 20 prodotti b.

Output di a < output di b

  1. "Gli isoquanti hanno pendenza negativa"

Immaginiamo uno iso quanti.

Una isoquant passa x punti a e x " => pendenza positiva

pensare utilizzando gli input (k) l'impresa sarebbe in grado di spostare l'output (a)

Variable inputs è un uso efficace dei fattori produttivi, pendenza che a e x giacendo, quindi sopra isoquanto

  1. "Gli isoquanti non si possono intersecare"

Supponiamo che due isoquanti si intersecano

Dalla def. di isoquanto, ciò implica che in b si produce la stessa quantità di output che in a, ed in a la stessa quantità di output in c

x da prop. transitiva => in c si produce un peso output di b, ma ciò non è possibile viensi che in c l'impresa utilizza una maggiore quantità di entrambi i fattori.

COSTO TOTALE (CT BP)

CT = CFT + CVT

CT BP

CFT BP

OUTPUT

COSTO TOTALE MEDIO (CTMe BP)

CTMe = CFMe + CVMe

CFMe = COSTO FISSO MEDIO

CVMe = COSTO VARIABILE MEDIO

FORMA A U

CTMe BP

CVMe BP

CFMe BP

OUTPUT

CTMe = CT / Q

CT BP

OUTPUT

  • Analisi di lungo periodo

In L.P. non esistono costi fissi.

Le imprese sono libere di variare gli impianti modificando le proprie scelte di investimento.

Le scelte sull'orizzonte hanno effetti a vincolo o l’impresa possa produrre qualsiasi livello di output massimizzando il profitto.

Il costo totale consiste a ogni dato livello di output.

  • Curva a costo medio lungo periodo (Cme LP) mostra il costo medio minimo al quale l'impresa può produrre qualsiasi livello di output nel lungo periodo, quando tutti gli input sono variabili.
  • Nel breve periodo la curva è derivata variando l'ammontare di lavoro (variabile in BP) e assumendo fisso il capitale.

Es. K = 40 unità

Grafico = output → curve di costo medio di BP (che BP)

Aumentando la quantità di output, l'impresa personal in costruzione una nuova curva di costo medio, corrispondente ad un più elevato utilizzo del fattore capitale.

  • Nel lungo periodo l'impresa può variare l'ammontare di capitale utilizzato nel processo produttivo, può quindi controllare, per tutti livelli di output prodotto, le combinazioni di capitale e lavoro che hanno minor costo medio !

Es. due casi:

Per produrre unità di output l'impresa utilizzata due unità di capitale.

Per prima unità di output una unità di capitale - output

Nel lungo periodo, l'impresa sceglie la combinazione di input (K e L) che, per ogni livello di output, minimizza il costo medio di produzione.

Dettagli
A.A. 2021-2022
49 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher RiccardoBaltrocchi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia della localizzazione e degli investimenti nel settore delle costruzioni e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Perucca Giovanni.