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MEZZI CHIMICI

L'impiego di mezzi chimici di lotta (in particolare fungicidi e fumiganti) si rende in molti casi necessario per garantire una protezione adeguata. Mentre i fungicidi vengono utilizzati per trattare direttamente soprattutto prodotti ortofrutticoli, i fumiganti trovano più largo impiego nella disinfestazione di ambienti e granaglie.

La lotta chimica è limitata ad alcuni patogeni e fisiopatie (ad esempio riscaldo comune delle mele) e solo su alcune specie. L'uso dei fungicidi in post-raccolta per trattare le derrate è visto come qualcosa di critico perché questo periodo della filiera produttiva è quello più vicino al consumo.

Quando un fungicida è registrato (ovvero ha passato una lunga serie di sperimentazioni) per il post-raccolta significa che è stata fatta una registrazione specifica per il post-raccolta.

Cosa significa portare alla registrazione un mezzo chimico? Sono usati sempre di meno, in particolare nel post-raccolta.

e con la massima attenzione. Nonostante ciò, si tratta di prodotti che passano lunghe sperimentazioni che riguardano aspetti chimici, biologici, tossicologici ed ambientali. La durata della messa a punto di un agrofarmaco è mediamente di 10 anni perché sono necessarie molte sperimentazioni molto costose (che superano i 250-400 milioni di dollari) e in tante aree geografiche. Dal momento in cui una molecola viene considerata potenzialmente interessante come mezzo chimico di lotta, quindi, partono vari studi di tipo chimico e biologico. Se il prodotto si rivela interessante, già alla fine del secondo anno inizia una sperimentazione di tipo tossicologico. Una parte di queste sperimentazioni deve essere effettuata su cavie (in genere cani o scimmie). Subito dopo si fa una sperimentazione di tipo ambientale, infatti si deve verificare che il prodotto non abbia effetti collaterali negativi sull'ambiente. La molecola che viene registrata si porta anche dietro i costi per

effettuare le sperimentazioni anche sulle altre molecole, infattisi parte, ad esempio, con 140.000 molecole.

Tappe nello sviluppo di un nuovo agrofarmaco:

  1. Scoperta >100.000 molecole
  2. Studio 5.000 molecole
  3. Valutazione 30
  4. Sviluppo commerciale 1-2

Scoperta del fungicida

L'impiego di mezzi chimici per la protezione in post-raccolta è infatti autorizzato e regolamentato da apposite leggi che stabiliscono le derrate che possono essere trattate, i prodotti che sono autorizzati, i dosaggi massimi consentiti, l'entità massima del residuo dei singoli principi attivi ammessi e, infine, l'intervallo che deve intercorrere tra il trattamento e la commercializzazione. L'Italia è uno dei Paesi con una legislazione particolarmente restrittiva: i principi attivi autorizzati sono pochi, limitati a poche specie (forte tutela del consumatore).

Schema del sistema di calcolo delle massime concentrazioni di fitofarmaci ammesse sulla base

deirisultati delle sperimentazioni tossicologiche

  1. Sperimentazione adeguata a lungo termine (intera vita e generazioni successive) a diverse dosi
  2. Individuazione di un NOEL (No Observed Effect Level)
  3. Fattore di sicurezza
  4. Individuazione dell'ADI (Acceptable Daily Intake)

Schema del sistema di valutazione del residuo massimo rilevabile (MRL) a partire dai risultati di sperimentazioni in campo

  1. Trattamento in condizioni agronomiche e ambientali tipiche e in buona pratica agricola
  2. Campionamento e analisi dei residui conseguenti ai trattamenti, per stabilire le relative curve di degradazione dei residui
  3. Definizione MRL (residuo massimo rilevabile) a seguito di applicazioni del fitofarmaco secondo buone norme di pratica agricola (GAP)

I residui degli agrofarmaci vengono, quindi, controllati per verificare che la produzione che arriva sul mercato non contenga residui superiori.

Principali gruppi di fungicidi

  • Benzimidazoli
  • Prodotti sistemici (capaci di penetrare all'interno dei tessuti)
comprendono tiabendazolo, carbendazim e benomyl. Hanno un ampio spettro di azione, essendo attivi nei confronti di Penicillium spp., Botrytis spp., Colletotrichum spp., Fusarium spp., Monilinia spp. Questi prodotti non sono più utilizzati da anni perché il loro impiego ripetuto nel tempo ha determinato la comparsa di popolazioni dei diversi patogeni resistenti (effetto collaterale). Tale fenomeno, osservato anche in Italia, è risultato particolarmente grave nel caso di Penicillium spp. su agrumi e pomacee e di Botrytis cinerea su pomacee. Inibitori della biosintesi dell'ergosterolo Nell'ambito di questo gruppo di fungicidi, l'imazalil ha trovato largo impiego nella lotta ai Penicillium spp. su agrumi e pomacce, sostituendo i benzimidazoli là dove era comparsa resistenza. Anche nei confronti di imazil, nei casi di impiego troppo ripetuto, sono comparse popolazioni di Penicillium spp. resistenti. Dicarbossimidici Nell'ambito di questo gruppo di fungicidi,In Italia è autorizzato l'impiego dell'iprodione per trattamenti in postraccolta. Questo fungicida risulta efficace nel contenere gli attacchi di Botrytis spp., Monilinia spp. e Alternaria spp. Attualmente non sono più utilizzati poiché, anche in questo caso, era comparsa resistenza. La difenilammina è autorizzata per il trattamento di pomacee contro il riscaldo comune (alterazione fisiologica). Si tratta, quindi, di un prodotto utilizzato contro un'alterazione di tipo fisiologico. Altri prodotti: - ortofenilfenolo - ortofenilfenato di sodio - difenile tetraborato di sodio L'ortofenilfenolo (OPP) e l'ortofenilfenato di sodio (SOPP), considerati additivi, vengono utilizzati soprattutto nella difesa degli agrumi dagli attacchi di Penicillium spp. Va segnalato che il difenile trova, su agrumi, larga applicazione come impregnante della carta utilizzata per avvolgere i singoli frutti o delle cassette di cartone. Controindicazioni al suo impiego derivano sia dalla presenza di popolazioni.di Penicillium spp. ad esso resistenti, sia dall'odore persistente sgradevole che permane a lungo sui frutti trattati. Fumiganti Sono prodotti chimici che agiscono in fase gassosa e che possono essere utilizzati con successo per la disinfestazione dei magazzini in assenza delle derrate, allo scopo di abbattere il potenziale di inoculo dei patogeni oppure in presenza delle derrate per eliminare infestazioni da parassiti animali e vegetali. Il loro impiego risulta di particolare interesse nel caso di ortofrutticoli che devono essere utilizzati per lunghi periodi e nel caso di granaglie. Bromuro di metile Largamente utilizzato per la sua efficacia nei confronti di parassiti animali, vegetali e di semi di infestanti, soprattutto per la disinfestazione di strutture, granaglie, prodotti ortofrutticoli nei PVS, prima della loro esportazione. È neurotossico e può essere somministrato solo da personale autorizzato. Negli ultimi anni, severe restrizioni di impiego, dovute al suo.ruolo nella distruzione dell'ozono stratosferico (è controllato dal Protocollo di Montreal), hanno portato ad una progressiva riduzione del suo uso. I trattamenti in post-raccolta, soprattutto quando effettuati in strutture molto approssimative, comportano forti emissioni nell'atmosfera (calcolate dell'ordine dell'85% del prodotto somministrato). La sostituzione del bromuro di metile nei trattamenti delle derrate in post-raccolta, pur non impossibile, è comunque problematica, in quanto non esistono altri prodotti in grado di fornire lo stesso livello di efficacia nei confronti di un gran numero di parassiti con tempi di trattamento molto brevi. La sostituzione del bromuro di metile per la fumigazione delle derrate prima dell'esportazione dai PVS ai Paesi industrializzati costituisce un argomento di acceso dibattito. Per ridurre i problemi legati alle emissioni di bromuro di metile nell'atmosfera sono in fase di studio sistemi di recupero etrattamento è adatto solo per grandi strutture di stoccaggio. Inoltre, la fosfina può essere dannosa per l'ambiente se non viene utilizzata correttamente. Pertanto, è necessario seguire attentamente le istruzioni per l'uso e adottare tutte le precauzioni necessarie durante l'applicazione. In conclusione, sebbene la fosfina sia un fumigante efficace nella lotta agli insetti, presenta diversi svantaggi e rischi. È importante valutare attentamente l'opportunità di utilizzarlo e considerare alternative più sicure e sostenibili.trattamento trova, perciò, limitate applicazioni (es: viene usato in Germania per trattare caffè, cacao, spezie, frutta essiccata). Fluoruro di sulfurile Di questo prodotto, poco efficace contro le uova, è in corso la registrazione in USA e in Europa. È particolarmente efficace quando impiegato per il trattamento di farine e frutta essiccata. Solfuro di carbonile Di questo prodotto si sta curando la registrazione per l’uso su derrate e legname. Formiato di etile Non più ammesso in molti paesi, questo prodotto è efficace soprattutto per il trattamento di frutta essiccata e farine. Oggi la messa a punto di nuovi sistemi di applicazione potrebbe consentirne la reintroduzione. Questo gas agisce molto velocemente; tuttavia, essendo rapidamente assorbito dal materiale trattato, richiede tempi di trattamento piuttosto lunghi. HCN (acido cianidrico) Molto usato in passato, a causa della sua elevata tossicità e della successiva introduzione delbromuro di metile, è stato abbandonato nella maggioranza delle situazioni. Viene ancora usato per trattare aerei e strutture.
SO (anidride solforosa)2
L'anidride solforosa, somministrata mediante fumigazione delle celle, viene largamente utilizzata per la protezione dell'uva da tavola dagli attacchi di Botrytis cinerea.

Aspetti collaterali negativi della lotta chimica in post-raccolta

Lasciare residui
a. Comparsa di resistenza ai fungicidi
b. Problemi ambientali
c. (legati al fatto anche dello smaltimento dei prodotti utilizzati)

a. La presenza di residui di prodotti chimici su prodotti ortofrutticoli ha polarizzato l'attenzione del consumatore. Indubbiamente, i trattamenti in post-raccolta, soprattutto se effettuati su prodotti ortofrutticoli con prodotti sistemici, possono dare luogo alla presenza di residui indesiderati di fitofarmaci. Il rispetto della legislazione vigente consente di fornire al consumatore prodotti contenenti residui inferiori a quelli ammessi, comerato che l'utilizzo di tag HTML può migliorare notevolmente la formattazione del testo. Ad esempio, è possibile utilizzare il tag per evidenziare una parola o una frase importante. Inoltre, il tag può essere utilizzato per enfatizzare una parola o una frase. Allo stesso modo, il tag può essere utilizzato per sottolineare una parola o una frase. Inoltre, è possibile utilizzare il tag

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Publisher
A.A. 2019-2020
60 pagine
3 download
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/12 Patologia vegetale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ede99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Patologia delle derrate alimentari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Mezzalama Monica.