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ECOLOGIA
Il batterio ha bisogno di essere portato sulla pianta, alcuni vivono nella terra, sugli insetti, e può sfruttare l'acqua per diffondersi. Il ciclo di infezione parte da organo infetto, seguito da una fase di invasione in cui il batterio entra e dopo aver ucciso la pianta cerca di riprodursi, per poi uscire e continuare il suo ciclo. Ha uno stadio epifita: il batterio è presente sulla derrata e può moltiplicarsi in attesa di entrare per penetrazione indiretta passiva (ferita o aperture naturali come stomi o lenticelle). Nel tessuto vegetale si muovono con i liquidi, passando in una fase endofita: possono essere patogeni o meno. In questa fase si ha uno stato di ancoramento: ovvero una fase di interazione con le cellule che portano a un accumulo di batteri in zone che possono portare infezione. L'interazione delle molecole tra prodotti della pianta e del batterio, determinano la causa della malattia o la continuazione dello stadio endofita: - Compatibili:trovano condizioni ideali per causare malattia, producendo virulenza;- Incompatibili: sostanze non riconosciute che non causano guerra di molecole.Studiando i patogeni si sono scoperte nuove molecole che spiegano come organi diversi interagiscano tra loro. Sisono studiati strumenti che i batteri impiegano per veicolare bombe proteiche per distruggere le cellule chevogliono infettare. Questo viene fatto per studiare sia l'optogenesi che gli effetti positivi.Bloccare l'infezione batterica è molto difficile perché si riproducono troppo velocemente. L'unico modo èprevenire o distruggere tutte le zone di contaminazione.Causa della malattia degli ulivi è la Xylella, un batterio fastidious. Come dire che un patogeno è responsabile diuna malattia? È difficile se non si va nel dettaglio dell'agente che causa la malattia.Come fare a dire che si sia trattato di un fatto ambientale o di Xylella? Bisogna distinguere verità ecertezza:qualcosa di scientificamente provato deve essere accertata e provare a smentirla, ovvero trovare l'esperimento chefalsifica l'ipotesi.Si sono trovati patogeni, ma anche altri funghi già associati a malattie secondarie, come causa del disseccamentodell'ulivo. Questo però non è sufficiente, bisogna verificare con certezza che quelli siano causa della determinatamalattia.È stato scoperto che Xylella colpisce molti ospiti e si modifica. La prima fase non dà sintomi e poi dà alla morte.Viene trasmessa anche da insetti che spostano la malattia: era già associata alla vite e agli agrumi. PAGINA 19PATOLOGIE DELLE DERRATE ALIMENTARI E RESIDUI | Silvia RaccisPOSTULATI DI KOCHNel contesto di infezione batterica, il postulato si può applicare in tutti i contesti in si cerca di trovare lacorrelazione tra un agente causale e un certo sintomo.Per dimostrare che Xylella sia la causa, è necessario trovarla tutte le
volte che la malattia malattie viene isolata, nel caso in cui si trovi quel patogeno. Su ospiti sani bisogna verificare se non sia presente quel patogeno, o se viene trovato è il caso in cui abbia una fase latente e bisogna trovare la sua evoluzione. Coltivare il patogeno, averlo puro e usarlo per infettare una pianta sana: si cerca di riprodurre gli stessi sintomi per renderla ammalata. Il patogeno viene isolato di nuovo dalla pianta infettata, e bisogna ritrovare quello che si era trovato all'inizio. A questo punto è possibile dire che è quel batterio che ha causato la malattia. Questo ha impiegato molto tempo, anche l'ipotesi che non sia colpa di Xylella. La misura fitosanitaria è quella di sradicare le piante e sanificare l'intera zona. PAGINA 20L'interazione con microrganismi benefici o senza effetto negativo, e potenzialità di patogeni in grado di attaccarla. Le tipologie di difesa sono suddivise in due gruppi:
- Preventiva: non sa che patogeno arriverà, deve quindi essere il più possibile con attività generica;
- Dopo l'infezione: specifica in base al patogeno che ha attaccato la pianta.
Il tipo di difesa determina l'efficacia e la specificità. Le difese si differenziano anche in base alla modalità:
- Strutturali: barriere fisiche che limitano la penetrazione del patogeno;
- Metaboliche: produzione di metaboliti e reazioni chimiche nei tessuti vegetali che producono sostanze tossiche per il patogeno, creando una condizione inibente a crescita e sviluppo.
RESISTENZE STRUTTURALI
Le resistenze strutturali preesistenti sono attive in modo aspecifico, e permettono di limitare il movimento e l'accesso del patogeno. Si distinguono:
- Cere: caratteristica di essere idrorepellenti,
strutturale;- Modifica del citoplasma per cambiare le condizioni rendendole meno attraenti all'arrivo del patogeno;- Uccidere le cellule sotto attacco, inducendo un'ipersensibilità sottraendo substrato al patogeno. Questa reazione è estremamente controllata dalla pianta, ed è basata sul riconoscimento di cellule del patogeno. Dal punto di vista agronomico è un problema, perché una foglia parzialmente morta produrrà meno. Il riconoscimento è mediato da molecole specifiche per ogni tipologia di patogeno. PAGINA 21
PATOLOGIE DELLE DERRATE ALIMENTARI E RESIDUI | Silvia Raccis
RESISTENZE METABOLICHE
Le molecole vengono prodotte prima dell'attacco all'interno del frutto o foglia, con un ampio spettro d'azione antimicrobico. Tra cui:- Fenoli o simili contro certi patogeni. Dette fitoanticipine;- Assenza di qualcosa (fattore essenziale) che faciliterebbe la diffusione del patogeno.Dopo l'infezione, la derrata sfrutta la
La pianta ha la capacità di difendersi dagli attacchi dei patogeni grazie alla sua potenzialità nella formazione di metaboliti secondari. Si distinguono:
- Fitoalessine: composti lipofilici con basso peso molecolare, accumulate nei siti di infezione con attività antimicrobica. Esistono numerose tipologie che variano in base alla pianta;
- PR (proteine di resistenza): classificate in numerazioni complesse, famiglie di molecole con attività antimicrobica come enzimi o proteine che interagiscono con le molecole del patogeno. Questa reazione non è solo nel sito di infezione, ma anche nel resto della pianta, grazie a un metodo comunicativo che segnala l'infezione attivando resistenze anche dove non c'è. Questo avviene grazie a molecole volatili, che comunicano il fatto che sia in atto un attacco, per avere una tempistica di reazione migliore, SAR (resistenza sistemica acquisita). Si attiva quando c'è una reazione HR che oltre a far morire le cellule attaccate, allo stesso tempo attiva un segnale veicolato da molecole.