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https://www.youtrend.it/2010/03/11/supermedia-2020/

https://www.pewresearch.org/

Sondaggi e metodi "tradizionali" per conoscere l'opinione pubblica

2. METODOLOGIE - Vedremo le principali tecniche di analisi dei media, la cui principale è l'analisi di contenuto.

Ci occuperemo dell'analisi della rappresentazione dei fenomeni (N.B.), non dei fenomeni in sé.

L'esempio che faremo è quello di analisi della social television.

- def.Social Television è il fenomeno attraverso il quale la visione di un prodotto televisivo viene condivisa non attraverso la comune visione fisica del prodotto stesso, ma attraverso commenti su un social network. Il prodotto viene quindi fruito tramite la condivisione sulla rete.

Secondo la definizione "forte" di social television, essa sarebbe la replica esatta della visione condivisa di un evento televisivo attuata con i social network (o altro strumento di comunicazione che consente la replica).

dell'esperienza televisiva. Questo schermo può essere un televisore, un computer, un tablet o uno smartphone. La social television si basa sull'utilizzo di piattaforme e applicazioni social, come ad esempio Twitter, Facebook o Instagram, che permettono agli utenti di condividere i propri pensieri, commenti e reazioni in tempo reale durante la visione di un programma televisivo. La social television offre la possibilità di creare una vera e propria comunità virtuale di spettatori, che possono interagire tra loro e condividere le proprie opinioni sul programma in corso. Questa interazione può avvenire attraverso l'utilizzo di hashtag, che permettono di raggruppare i messaggi relativi a un determinato programma o evento televisivo. Inoltre, la social television può offrire anche contenuti extra e approfondimenti legati al programma in onda, come interviste, dietro le quinte o curiosità. Questi contenuti possono essere accessibili tramite link o attraverso l'utilizzo di applicazioni dedicate. In conclusione, la social television rappresenta una nuova forma di fruizione televisiva, che permette agli spettatori di essere attivi e partecipi durante la visione di un programma, creando una dimensione sociale e interattiva che va oltre la semplice passività dello spettatore tradizionale.

L'evento culturale è a uno schermo secondario con cui si interagisce con la propria cerchia. Ovviamente la social television sarà più preponderante in occasione di grandi eventi, musicali o sportivi o culturali, serie tv internazionali ecc. Altra caratteristica è la forza del legame tra utenti che interagiscono sullo stesso argomento. Tale forza varia in base al tipo di social network: quelli chiusi presuppongono legami più forti, quelli aperti, come Facebook, Twitter e Instagram, permettono una comunicazione e interazione e share globali.

Storia: Nasce poco dopo la metà degli anni '10, grazie all'invenzione dei supporti principali (smartphone, social network globali) che permettono un suo esercizio soddisfacente. Anche prima del 2007 c'erano dei social, per esempio Myspace, ma mancava il network totalizzante (che divenne Facebook). Risalgono al 2008 i primi studi di social television, che raccolgono le interazioni su Facebook confrontandole per spiegare.

quale evento mediatico le ha prodotte.- approccio di studio e strumenti

Campo d'indagine interessante è quello di "cogliere sul campo gli effetti dell'esposizione a contenuti audiovisivi particolari", cioè la possibilità di testare le reazioni ai contenuti mediali in tempo reale (tecnica sfruttata anche dal marketing politico).

Per studiare la social television c'è bisogno di una registrazione affidabile del fenomeno, che consenta di collegare a un momento esatto il commento relativo al fenomeno stesso.

Gli strumenti d'indagine tradizionali dell'analisi sociologica, focus group e questionari, sono stati gradualmente abbandonati a fronte dei problemi che presentavano: l'impossibilità di condurre interviste telefoniche o porta a porta, la difficoltà di sottoporre questionari via mail ecc. Infatti con questi metodi tradizionali è diventato difficile reperire sufficienti risposte, e al loro posto se ne

sono difficili da estrarre informazioni strutturate.● Qualità dei dati: i dati provenienti dai social possono essere influenzati da bias, come ad esempio la presenza di account fake o la manipolazione delle informazioni da parte degli utenti.● Privacy: l'analisi dei dati provenienti dai social network solleva questioni legate alla privacy degli utenti, in quanto vengono analizzate informazioni personali senza il loro consenso esplicito.● Interpretazione dei dati: l'interpretazione dei dati provenienti dai social richiede competenze specifiche, in quanto possono essere ambigui o soggetti a diverse interpretazioni.l'informazione non può essere estratta in maniera semplice e diretta.
  • L'accessibilità: gli analisti sono spesso esclusi dai criteri di privacy dei social che non permettono l'uso dei dati per ricerche
  • Le impostazioni di privacy dei social sono molto variabili; twitter per esempio, è un social che al momento di iscrizione fa sottoscrivere una clausola di pubblicità, ma se si impostano i tweet come privati, essi non vengono intercettati. Facebook invece è più complesso, un utente può prefissare una privacy più articolata, per cui a seconda dei criteri dell'utente ci sarà la possibilità di raccogliere informazioni.
  • Interpretazione dei dati
  • Rappresentatività di dati: quale campione è rappresentato? Analizzando 2000 tweet ad esempio, posso avere un'idea del profilo degli utenti ma difficilmente riesco a ricollegarli ad un campione definito. Per cui avrò risultati che
non riuscirò a riferire ad un campione sociografico preciso.
Impossibilità di porre domande precise. In un questionario posso capire in maniera precisa il grado di interesse degli utenti rispetto all'oggetto di studio. Invece con i social posso indagarlo solo direttamente.
Impossibilità di fare domande a priori al pubblico.
Le strategie d'indagine dei social sono:
1) sentiment analysis: studio di come viene accolto un evento\personaggio o interazione. L'oggetto di studio può essere percepito come positivo\negativo o neutro.
2) netnography: studio dell'audience che permette di interpretare il materiale organico raccolto. Una tecnica difficile da realizzare, perché presuppone l'analisi dei profili che hanno scritto i post oggetto d'analisi. Il vantaggio è che il profilo viene fornito direttamente dai social network, che profilano i loro utenti per venderne i dati.
3) analisi testuale
Tecnica di indagine automatica

Statistica del testo basata sull'esame posizionale delle singole parole. Si può applicare solo ai testi digitali. Il questionario a cui viene sottoposto il testo ha come unica domanda: qual è la posizione di ciascuna parola rispetto alle altre. Grandi quantità di testo sono molto adatte all'analisi di questo tipo, che è statistica. Produce:

  • un report dei cluster o raggruppamenti di parole che vengono utilizzate più spesso insieme.
  • un report che permette di rilevare le differenze linguistiche tra parlanti.
  • un dizionario del testo: quali parole e quante volte vengono usate, in quali contesti.

L'unità di classificazione è la singola parola, che viene riclassificata in un cluster di pensiero. I programmi più utilizzati sono IRAMUTEQ. Secondo la filosofia di questo metodo, ciascuna frase esprime il punto di vista del parlante, che può essere individuato proprio grazie alle parole usate per descrivere i.

Terminologia:

  • Corpus: l'insieme dei testi che voglio analizzare;
  • Testo: singola unità che compone il corpus, cioè ad es. un tweet, un articolo ecc.
  • Unità di contesto o ST o segmento di testo: singolo periodo delimitato da due punti, all'interno del quale il programma lavora per cercare i rapporti di prossimità tra parole;
  • Occorrenza: parola come la troviamo nel testo, declinata secondo le regole grammaticali;
  • Lemma: insieme di occorrenze ricondotte alla voce di vocabolario;
  • Lemmatizzazione: ricondurre l'occorrenza a un lemma. È l'operazione che si fa a seconda del tipo di ricerca per avere un minor numero di elementi da analizzare. C'è la possibilità di scegliere quali parole far rientrare nei cluster lessicali e quali escludere (come le congiunzioni e preposizioni);
  • Marcatura del testo: marcare con variabili categoriali i testi. Es. parole positive/negative.

Gli obiettivi

I principali obiettivi dell'analisi testuale sono quelli di testare eventuali ipotesi (esplorazione e descrizione testi). Gli strumenti analitici che vengono utilizzati sono l'analisi fattoriale (tecnica statistica per dare forma grafica alle tabelle di contingenza), analisi di clustering (tecniche statistiche per raggruppare elementi simili, quindi parole spesso vicine tra loro nel testo).

Il principale risultato dell'analisi testuale è l'individuazione delle strutture lessicali del corpus, aree di senso che emergono dall'analisi statistica.

4) analisi di contenuto (esame)

L'accezione classica prevede un questionario costruito come quello da sottoporre alle persone, ma che viene sottoposto a testi (es. tweet). La social television è molto adatta a questa tecnica.

L'accezione automatica lessicometrica prevede l'uso di programmi statistici. Non è argomento d'esame.

L'oggetto di studio è costituito da oggetti comunicativi semplici,

utilizzando l'analisi di contenuto, che scompone l'oggetto comunicativo e riclassifica le parti in categorie predefinite. Il testo viene considerato un contenitore di dati da raccogliere attraverso un questionario. All'interno del campione si cercano le informazioni rilevanti (giudizi) che vengono inserite nei database. Questa analisi semplifica l'oggetto comunicativo ma è molto utile perché porta a risultati non scontati e sorprendenti. Non è una tecnica impressionistica, poiché la griglia d'indagine e la dimensione delle variabili sono predefinite e richiede una domanda di ricerca molto precisa. Questa tecnica esclude l'emittente e il destinatario e non considera le modalità di produzione del testo o i suoi effetti. Si concentra solo sullo studio del messaggio.In sé, da cui si possono inferire ipotesi sugli altri elementi. Fasi:
  1. Definizione del problema: la domanda di ricerca, quella generale da cui prende avvio l'analisi.
  2. Identificazione delle variabili: individuare le variabili indipendenti e dipendenti che saranno oggetto di studio.
  3. Raccolta dei dati: raccogliere le informazioni necessarie per rispondere alla domanda di ricerca.
  4. Analisi dei dati: analizzare i dati raccolti utilizzando metodi statistici o altre tecniche appropriate.
  5. Interpretazione dei risultati: interpretare i risultati dell'analisi per trarre conclusioni e rispondere alla domanda di ricerca.
  6. Comunicazione dei risultati: presentare i risultati in modo chiaro e comprensibile, utilizzando grafici, tabelle o altri strumenti visivi.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
21 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher StudenteCIM di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Opinione pubblica e media analysis e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Cobianchi Vittorio.