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NON SI SENTE
Proviamo a seguire Astolfo quando si reca sulla luna per recuperare il senno di Orlando. Astolfo vaprima in Africa, dove trova il re di Etiopia che è il più ricco sovrano del mondo. Chi è il prete Gianni? È uno dei miti più longevi e interessanti di tutto il medioevo, perché tutto il medioevo ritiene cheesista nel cuore dell'Africa un re cristiano che goversa su un regno di straordinarie ricchezze e che è appunto chiamato il prete Gianni. Questo re ha una particolarità.
NON SI SENTE DOMANDE
Abbiamo accennato prima al fatto che il poema è un poema che contiene anche altri generi, le novelle stabiliscono una interruzione temporale dell'azione del poema, perché un personaggio si ferma e racconta. Esiste una novella eziologica, una vera e propria fiaba, che è quella di Norandino e dell'orco che riscrive in versione fiabesca la vicenda di Polifemo però la riscrive con una grazia ed eleganza notevolissima.
c'è quella delle femmine omicide e le cosiddette novelle passo tempo. Le novelle passo tempo sono due, dovrebbero essere novelle morali, che inducono a riflettere su alcuni elementi, quella del giudice Anselmo è una novella in cui si riflette che tutto hanno un prezzo. L'altra è una novella sulla fedeltà. L'altro filone è la vicenda bellica, ci sono due momenti molto significativi, l'assalto di Parigi e il Duello di Lampedusa. Per affrontare nel modo corretto la vicenda bellica, bisogna far riferimento anche a una costante a cui si fa spesso riferimento, ma di cui non si tiene sufficientemente conto, cioè, nel mondo del Furioso questa divisione tra cristiani e pagani è una divisione fittizia. I personaggi cambiano schieramento e casata con una certa facilità, senza che questo da un lato determini l'accusa di tradimento. C'è una estrema affinità tra i personaggi dei due schieramenti, quindi non.c'è nessun tipo di differenza, né culturale né caratteriale. Tuttavia, Ariosto dedica particolare attenzione e particolare cura nella riflessione ad alcuni personaggi che apparentemente non sembrerebbero meritarlo. Uno di questi è Rodomonte, un cavaliere pagano che dimostra per tutto lo sviluppo della vicenda una brutalità e una violenza notevolissime, ed è un cavaliere con la morte del quale si conclude la vicenda. Calvino osserva che in realtà a questo personaggio Ariosto dedica un'attenzione e una cura assolutamente straordinaria. Questo che dovrebbe essere un violento bestemmiatore, sostanzialmente privo di sensibilità, viene affrontato da Ariosto con una simpatia che è difficile da spiegare. Chi è Rodomonte? È un pagano di straordinaria forza e ferocia, che sta aspettando che arrivi quella che è la sua promessa sposa, una fanciulla bellissima, una principessa di nome Doralice e sta arrivando con.Il suo seguito per andare all'accampamento pagano per sposare Rodomonte. Tant'è vero che Rodomonte ha molta fretta nellabattaglia di Parigi e da l'assalto da solo a a Parigi perché sta aspettando Doralice e quindi desidera vederla. Mentre Doralice è accampata in attesa di proseguire il suo viaggio, il suo accampamento viene assaltato da un altro principe pagano che è Manricardo che stermina tutto il seguito di Doralice e le spiega che lui è più ricco di Rodomonte, più prestante e che quindi non vede perché Doralice dovrebbe scegliere Rodomonte al suo posto. Calvino dice, a quel punto lei si asciuga le lacrime e dice "va beh se è così", resta il fatto che Doralice segue Manricardo e finirà per scegliere Manricardo perché Rodomonte, che in realtà non l'ha mai toccata, ignora che Manricardo ha avuto con lei una notte di passione e quindi Doralice preferisce Manricardo al suo.
più casto fidanzato. Mala questione non finisce qui, mentre Doralice e Manricardo si stanno recando verso l'accampamento, incontrano una coppia di fidanzati che sono in possesso della spada che Orlando ha gettato via nel corso della sua follia e che Manricardo rivendica. Questi due fidanzati sono due personaggi che appartengono al filone tragico del Furioso, sono Zerbino e Isabella e proprio presentando Zerbino, Calvino fa una distinzione. La differenza tra eroe di pasta umana e eroe di pasta fatata, l'eroe di pasta fatata va avanti fino al 900. E l'unico momento in cui Doralice dimostra un briciolo di umanità e sensibilità, nel momento in cui vede Zerbino quasi massacrato da Manricardo, interviene insieme ad Isabella per chiedere che il duello venga sospeso, non perché Zerbino si possa salvare, ma perché i due possano salutarsi prima che Zerbino muoia. Zerbino muore, Isabella è disperata, vorrebbe uccidersi, ma viene dissuasa dal farlo.
da un eremita che la convince a prendere il corpo di Zerbino e a portarlo in Provenza dove lo seppellirà e dopodiché lei potrà farsi monaca come desidera. Questo è in progettino di questa metà della coppia estremamente sfortunata che però incrocia Rodomonte che era il fidanzato di Doralice e che nel frattempo apprende che Doralice non è più interessata a lui, perché? Calvino va avanti a raccontare e dice che di nuovo Rodomonte sembra un personaggio assolutamente esecrabile, tanto è vero che di fronte ad una donna che ha appena perso il suo uomo e che vorrebbe farsi monaca, ammazza l'eredità, butta il cadavere e cerca di possederla, ma a questo punto la vicenda prende una piega inaspettata, non solo per i lettori moderni ma anche per i lettori dell'epoca, perché Isabella si inventa un escamotage, dice a Rodomonte di essere in possesso di una ricetta, di essere in grado di produrre un unguento che.rende invulnerabili, ma questo unguento deve essere preparato da una donna vergine. Rodomonte si trattiene dal farle violenza, Isabella raccoglie un po' di erbe a caso, prepara una pozione e gli dice "tanta è la mia buona fede, che io me lo spalmo sul collo e tu lo proverai su di me", questo è un escamotage per farsi uccidere da Rodomonte. A questo punto abbiamo la sorpresa, perché per primo Ariosto e dietro di lui Calvino, interrompe la narrazione e ci spiega che in condizioni normali, Rodomonte non sarebbe stato così brutale da abbattere la propria spada sul collo di Isabella, ma era avvenuto qualcosa che aveva offuscato la percezione degli eventi, cioè il suo seguito aveva saccheggiato una carovana cristiana che trasportava parecchio vino e quindi dato il caldo e l'ora erano tutti ubriachi. Rodomonte ubriaco decapita Isabella che muore pronunciando il nome di Zerbino, a questo punto Rodomonte improvvisamente rinsavisce e decide dicostruire un mausoleo in cui seppellirà i corpi di Zerbino e Isabella e che sorveglierà sfidando a duello tutti coloro che si avvicineranno, in modo che tutti i guerrieri che saranno da lui vinti, dovranno appendere le armi alle pareti del mausoleo in modo da rendere più omaggio ai due fidanzati. Questo personaggio crea una crepa nel mondo dei personaggi di Ariosto e la crea non perché la veda Calvino, ma perché la inserisce Ariosto fin da subito introducendo questa affermazione secondo la quale Rodomonte trucida Isabella perché ubriaco. Perché è così interessante? Perché ci dimostra come Ariosto costruisca ognuno dei suoi personaggi con molte sfaccettature, anche i personaggi di pasta fatata, che sono quelli che muoiono alla fine, ma hanno governato tutta la vicenda con la loro invulnerabilità, diventano leggendari e sono da Ariosto costruiti e definiti con un profilo psicologico ben preciso e complesso. La pazzia diOrlando è l'altro grande evento che determina la complessità dei personaggi di pasta fatata. Orlando e Manricardo stanno duellando, Orlando resta in sospeso perché in cavallo di Manricardo l'ha spinto via, però questo determina quello che rappresenterà la sua grande sconfitta, il suo momento di crisi, perché Orlando fa quello che fanno tutti quando aspettano, comincia a guardarsi attorno e a girare attorno. Quando Orlando vede su un albero incise i nomi di Angelica e Medoro inizia a rifiutare la realtà che sta vedendo, non solo di qualcuno che non sa chi sia ma di qualcuno che non esiste perché non è un paladino, Orlando avrebbe forse, a malincuore, accettato l'innamoramento di Angelica per uno dei paladini pagani o cristiani, ma suoi pari, ma questo Medoro nessuno sa chi sia. A questo punto è in preda ad una percezione che non si capisce se sia delirio o realtà, è molto in difficoltà ePer cercare di alleviarlo, il padrone di casa fa l'unica cosa che non avrebbe dovuto fare: gli racconta che era da poco partita una coppia, che era arrivata con l'uomo gravemente ferito e la donna che si era presa cura di lui. Poi i due si erano sposati e se ne erano andati. E non solo, ma per dimostrare che quello che sta raccontando è vero, dice che la principessa, per ripagarlo per quello che aveva fatto (avere messo a disposizione questa stanza per loro), gli regala un braccialetto. Fa vedere il braccialetto a Orlando e scopre che era quello che lui aveva regalato ad Angelica in pegno di amore eterno. A questo punto Orlando è completamente disilluso e non può più raccontarsi nessuna di queste vicende con le quali ingenuamente aveva cercato di ingannarsi. Si trova di fronte alla realtà, cioè che Angelica ha scelto fra tutti i cavalieri che la corteggiavano un semplice soldato che non la corteggia neppure. L'ha trovato mezzo morto in un campo di battaglia.
anche se al termine di un'azione estremamente coraggiosa l'ha sposato. Quindi ha dimostrato di non avere nessun interesse nei confronti di Orlando a questo punto inizia la lenta metamorfosi di Orlando, che è scandita da tre momenti diversi e qui di nuovo ci ritroviamo difronte ad un aspetto estremamente interessante perché in realtà, quello che emerge da Ariosto quando racconta la follia di Orlando è proprio il lento abbandonarsi alla disperazione di un uomo che ha visto crollare tutte le sue certezze, qualcosa di molto diverso da una sorta di fulmine che scende dal cielo e che punisce chi non ha usato bene i doni che gli erano stati forniti, è proprio un uomo che si disgrega completamente di fronte all'unica cosa che non avrebbe voluto vedere. Un cavaliere è tale nel momento in cui dispone della propria armatura e delle proprie armi, Agilulfo si libererà dell'armatura nel momento in cui riterrà di non essere.più degno di portarla e si dissolverà, cavaliere inesistente. Orlando si libera dell'armatura perché sta perdendo completamente la sua dignità e la sua identità di cavaliere e quindi tutto quello che fa di