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A. B. C. D.
Comunicazione Comunicazione di Comunicazione Organizzazione di
istituzionale marketing interna comunicazione
1. Chiarezza Chiaro Chiaro Chiara Chiara definizione
posizionamento posizionamento dei informazione allo della visione
dell’organizzazione marchi staff organizzativo aziendale 13
Appunti di Barbara Somma
Misurazione della performance della comunicazione
A. B. C. D.
Comunicazione Comunicazione di Comunicazione Organizzazione di
istituzionale marketing interna comunicazione
2. Orientamento Mantenere le Mantenere le Comunicazione
all’ambiente relazioni per la relazioni per la rafforza
reputazione distribuzione e le commitment e
aziendale vendite supporta il change
managemente
3. Coerenza Coerenza con atre Coerenza con Mktg Coerenza con
funzioni e con altre mix, con R&D e Direzione RU e con
aree di con altre aree di altre aree della
comunicazione comunicazione comunicazione
4. Grado di Monitoraggio e Monitoraggio e Comunicazione
reattività comportamenti comportamenti incoraggia la
basati sull’issue basati su ricerche responsabilità
management di mercato diffusa
5. Efficacia ed Valutazione Valutazione Comunication
efficienza dell’immagine del’immagine di audits, metodi di
aziendale e marca e valutazione
dell’efficacia dell’efficienza dell’efficienza 14
Appunti di Barbara Somma
Misurazione della performance della comunicazione 7° Lezione 29/2/16
Il modello CPM
Il Context & Communication è il primo modello di analisi che ci dice quanto la comunicazione abbia
raggiunto gli obiettivi di comunicazione prefissati.
Tutto il livello di Performance invece ci aiuta nella misurazione del valore intangibile che l’attività di
comunicazione ha creato.
Il terzo ed ultimo livello è il calcolo dell’impatto e della correlazione che la comunicazione ha con la
performance dell’azienda ed è il Management of the value of communication.
Se devo valutare un evento che ho organizzato, non mi limiterò a valutarlo a livello di context &
communication, ma per esempio cercherò di capire quale capitale comunicativo intangibile ha
creato quest’evento, attraverso il secondo livello di analisi (performance).
Infine andrò a cercare di calcolare l’ultimo step, ovvero il valore che il mio evento ha creato per il
mio management (livello M).
Valutare un comunicato stampa
3C dei comunicati stampa: chiarezza, conciso, contatti
Oltre ai criteri standard impiegati per i comunicati stampa, bisogna tenere presente la situazione in
cui viene emesso. I comunicati stampa emessi in caso di crisi devono contenere:
- tono conciliante
- eventi riparatori
- ammissione di responsabilità
- riconoscimento del problema
Vi sono degli indici di leggibilità che sono delle formule per capire la leggibilità di un testo. Le più
famose sono quelle di Flesch-Vacca, quello di Kincaid, quello di Gunning’s Fog e quello di
15
Appunti di Barbara Somma
Misurazione della performance della comunicazione
Gulpesse. Vi sono dei siti che calcolano in modo gratuito i gradi di leggibilità di un testo scritto, per
esempio: http://www.readabilityformulas.com.
Valutare l’adeguatezza strategica di una campagna
L’interesse è l’interesse che i soggetti hanno nei confronti della tematica, e bisogna valutare qual’è
il grado di interesse.
Dall’altra parte bisogna anche capire quale potere d’impatto hanno i soggetti nella tematica e nel
problema.
Una volta capito se il soggetto ha alto o basso potere, e capito se ha anche alto o basso interesse,
lo si può collocare in un quadrante e capire quale strategia attuare. 16
Appunti di Barbara Somma
Misurazione della performance della comunicazione 8° Lezione 2/3/2016
Il modello CPM
Abbiamo visto il primo livello di Context&Communication dicendo che è quello che si concentra più
sul contesto e i soggetti che sono interessati alle misurazioni di comunicazione e ci si concentra
sulle attività che stiamo svolgendo e “prepariamo il terreno” per la vera misurazione che si svolge
nelle due fasi successive.
Fondamentalmente le misure più semplici da rilevare sono anche quelle che servono meno a
dimostrare la vera importanza della comunicazione.
E’ ovvio che però la prima fase C&C è egualmente fondamentale per pianificare tutto il lavoro
successivo di rilevazione e misurazione.
Piano di misurazione
Intendiamo con piano di misurazione che ogni misura individuata attraverso il modello logico venga
poi trasformata in una griglia composta da vari elementi che vedremo di seguito.
Il piano di misurazione come detto va pianificato alla fine del primo livello del modello CPM, e deve
contenere:
1) Il metodo di misurazione scelto (es. intervista, focus group ecc)
la base di indagine (es. quali sono i media da analizzare, gli individui da intervistare)
2)
3) Il momento della rilevazione
La “pietra di paragone” esistente: ovvero qual’è la base di paragone del nostro lavoro? A cosa
4) lo compareremo per capire se abbiamo fatto dei passi in avanti?
5) Il soggetto responsabile della misura (chi all’interno dell’azienda dovrà monitorare quella
misura). La persona addetta a raccogliere quella misura.
6) Le risorse legate alla misura (competenze esterne o interne). Soldi, risorse umane ecc.
Il soggetto interessato a quella misura (quale stakeholder è interessato alla misura perché
7) influenzerà le sue scelte).
Ci possono essere modi molto diversi di comunicare le misure, più ampi e prolissi come le
performance stories, o più sintetici come le infografiche e le dashboards, o anche metodi più
interattivi per comunicare le misure. —> E’ molto importante individuare chi è lo stakeholder
interessato alla misura, in modo tale da poter adeguare il metodo di comunicazione delle misure
nel modo più efficiente possibile.
Esercitazione:
Volvo ha lanciato una nuova auto, la xc90, un nuovo suv. In occasione di questo lancio Volvo ha
voluto cambiare completamente la sua strategia di media relations perché in passato accadeva
che dopo la presentazione dell’auto al salone di Francoforte, subito dopo l’attenzione dei media
calava drasticamente. Siccome intercorre un certo periodo di tempo tra il salone e il momento della
commercializzazione e quindi l’uscita nei concessionari, in quel lasso di tempo la visibilità media
calava e quindi Volvo doveva far risalire la visibilità del modello in concomitanza dell’uscita del
modello nei concessionari.
Quando parliamo di visibilità media, parliamo di tutto ciò che è below the line (quindi NO pubblicità)
ma di articoli indotti dall’ufficio stampa dell’azienda.
Volvo grazie ad una nuova agenzia media che si chiama Flash, ha sravolto completamente la sua
attività di media relations e in occasione del nuovo modello ha anche adottato una strategia di
misurazione di quest’attività di relazioni media completamente diversa rispetto al passato. 17
Appunti di Barbara Somma
Misurazione della performance della comunicazione
La prima cosa che fa volvo è capire la qualità di visibilità sui media del nuovo modello tramite i PR
impact. Il PR Impact rileva per ciascun articolo l’indice attribuendo un punteggio da 1 a 100
riguardo:
la circolazione della testata
• la % di pagina occupata dall’articolo
• la grandezza del titolo
• la posizione dell’articolo nella pagina: la lettura dei quotidiani avviene in base al modello S
• ovvero il nostro occhio cade subito sugli articolo in alto a destra e poi prosegue scendendo verso
il centro fino ad arrivare in basso a sinistra. Quindi gli articoli in basso a sinistra sono quelli letti
per ultimo e considerati meno importanti.
la posizione della pagina all’interno della pubblicazione
•
I risultati del PR impact vengono esemplificati nel grafico seguente:
La seconda cosa che la VOLVO va a misurare è il tono dei messaggi chiave e viene poi
esemplificato in un grafico: 18
Appunti di Barbara Somma
Misurazione della performance della comunicazione
Viene poi calcolato anche la familiarità con il modello, la familiarità con i messaggi chiave, il
comportamento delle persone e la loro richieste di informazioni sia via Web sia attraverso i
concessionari, e anche l’andamento degli ordini nel tempo del modello promosso.
Questo è un esempio best practice di misurazione che ha anche vinto un premio perché hanno
avuto il grande vantaggio e lungimiranza di misurare in itinere. La valutazione in itinere è servita
proprio a fare degli aggiustamenti in itinere per ottimizzare tutti gli investimenti. Per esempio
analizzando l’andamento degli ordini nel tempo, la VOLVO ha capito che poteva sospendere la
campagna pubblicitaria molto prima del previsto (on air per un mese invece che tre).
Tempo Baseline Responsabile Stakeholder
Misura Metodo Base rilevazione (pietra di (chi
Indagine paragone) raccoglie )
Indice PR impact Media giornalieri Modello Ufficio
visibilità sui cartacei BMW simile stampa
media
OUTPUT
Tono PR impact Media giornalieri Risultati dei Ufficio
messaggi cartacei concorrenti stampa
chiave
OUTPUT
Familiarità Interviste Individui Da Salone di BMW X5, Communicati
con il telefoniche classe alta: Francoforte Mercedes M- on Manager
modello clienti fino all’uscita Class
OUTCOME potenziali in
concessionar
ia ogni mese
Familiarità Intervista Target Same stuff Sempre Communicati
messaggi telefonica classemedio as Familiarità competitor on Manager
chiave alta
OUTCOME
Comportame Dati dei Web, Giornalieri Risultati di Communicati
nto delle concessionar Concessiona VOLVO negli on Manager
persone: i/ Dati riae anni
richieste website precedenti
informazioni* con altri
modelli
Andamento Dati delle Giornalieri Risultati Top manager
degli ordini vendite /n. passati
nel tempo del ordini auto VOLVO
modello
promosso
Advertising In un
Spend: secondo
Indice di momento
efficienza rispetto alle
PR
* è un Outcome ma in questo caso viene rilevato come se fosse un Output ovvero non
contattando/coinvolgendo il pubblico direttamente 19
Appunti di Barbara Somma
Misurazione della performance della comunicazione
Valutare gli output: gli indici di efficienza
Vi sono una serie di indici che non sono sempre solo quantitativi o numeri, che sono esattamente
dei così detti indici di efficienza, che servono sopratutto per paragonare/mettere a confronto:
- input/attività : input rispetto alle attività svolte, e mi emerge quale attivi