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MICROECONOMIA
Come prima specificato la microeconomia si occupa dello studio dei comportamenti economici individuali (dei consumatori), andando ad osservare le scelte razionali del consumatore o le decisioni di un'impresa in condizioni di scarsità delle risorse disponibili. Generalmente in economia Politica un'impresa si pone come quesiti cosa produrre, come produrlo e per chi produrlo; tutto questo va realizzato utilizzando in maniera efficiente le risorse scarse che saranno usate per la produzione di beni e servizi, i quali genereranno utilità; questi beni e servizi andranno poi distribuiti nella società. Per efficienza produttiva si intende l'assenza di sprechi e una produzione in cui non si può aumentare l'output di un bene senza diminuire quello di un altro bene. Per Scarsità invece si intende che rispetto a tutti i desideri che la società esprime, laLa disponibilità non riesce a fornire soddisfazione completa per tutti. I tre problemi dell'organizzazione economica sono:
- Cosa produrre e in che quantità
- Come produrre
- Per chi produrre
Deve infatti stabilire quale bene o servizio produrre e in che quantità. Come significa stabilire a chi spetta il compito di produrre, con quali risorse effettuare la produzione e quali tecniche produttive utilizzare. Infine bisogna rispondere anche al quesito di chi gode i frutti dell'attività economica. A questo punto la prima domanda che ci si pone è: chi prende queste decisioni?
In un'economia di mercato sono gli individui e le imprese private che prendono le principali decisioni sulla produzione e sul consumo. Al contrario, in un'economia pianificata è lo Stato che prende tutte le decisioni relative alla produzione e alla distribuzione; economie miste.
Nella società contemporanea
Esistono prevalentemente L'altra domanda alla quale si deve rispondere è: su quali basi vengono prese queste decisioni? La risposta è: in base alle risorse e alla tecnologia disponibili.
Ogni sistema economico dispone di una dotazione di risorse limitate (terra, lavoro e capitale), non può produrre tutto ciò che desidera, e quindi deve fare delle scelte cioè quale prodotto produrre e a quale rinunciare ed eventualmente quale prodotto produrre in maggior quantità rispetto a un altro.
Quando un sistema riesce a produrre il massimo di quel prodotto, con quelle risorse e tecnologia, si parla di un sistema economico efficiente si trova sulla frontiera delle possibilità produttive (cioè sulla curva); se sono presenti risorse inutilizzate, il sistema economico non si trova sulla curva, ma piuttosto in un punto al suo interno (punto U).
L'efficienza produttiva si ha
quando la società non può aumentare l'output di un bene senza ridurre quello di un altro bene.CAPITOLO 3
Scheda di domanda: la scheda di domanda rappresenta la relazione esistente tra la quantità domandata e il prezzo di un bene, mantenendo costanti tutti gli altri elementi. La scheda di domanda viene rappresentata graficamente con una curva di domanda e mantiene invariati altri fattori come il reddito delle famiglie, i gusti personali e i prezzi di altri beni correlati. La legge della domanda, con pendenza negativa, secondo la quale la quantità domandata diminuisce all'aumentare del prezzo di un bene, è rappresentata da una curva di domanda decrescente.
Tutti sanno che maggiore è il prezzo di un bene, minori saranno le unità di quel bene che i consumatori acquisteranno; minore è il prezzo di mercato, più saranno le unità acquistate. Se il prezzo subisce un incremento, la quantità domandata tende a diminuire per due.
motivi: l'effetto di sostituzione:-- Il primo di questi è l'aumento del prezzo di un benefa sì che esso venga sostituito con altri beni simili (se aumenta il caffè losostituisco con il the). l'effetto reddito:– Il secondo motivo è se il prezzo di un bene aumenta, il consumatore a reddito fisso diventa più povero e riduce il consumo di quel bene. La curva di domanda del mercato si ottiene sommando le quantità domandate da tutti gli individui ad ogni livello di prezzo. spostamenti sulle curve spostamento delle Non bisogna confondere gli con locurve: è molto importante non confondere una variazione della domanda (che denota uno spostamento della curva di domanda) con una variazione della quantità domandata (cioè lo spostamento in un punto diverso sulla medesima curva di domanda in seguito ad una variazione di prezzo). Scheda di offerta: la scheda di rappresenta la relazione esistente tra la quantità di un bene che iI produttori desiderano vendere e il prezzo del bene. In generale la quantità offerta risponde positivamente al prezzo, quindi la curva di offerta rappresenta un andamento ascendente.
Oltre al prezzo, i principali elementi che influenzano la curva di offerta sono:
- Il costo di produzione - Se i costi di produzione di un bene sono bassi rispetto al suo prezzo di mercato, è vantaggioso produrne in grandi quantità; se invece i costi di produzione sono elevati rispetto al prezzo, le imprese riducono la produzione. I costi di produzione sono determinati soprattutto da:
- Costi dei fattori produttivi, quali il lavoro, energia o macchinari.
- Progresso tecnologico - ovvero i cambiamenti nelle tecniche produttive che riducono la quantità dei fattori necessari a produrre una determinata quantità di output.
- Prezzi dei beni correlati - L'offerta è influenzata anche dai prezzi dei beni correlati, in particolare quei beni sostituibili l'uno con l'altro (es. se un modello di auto è più richiesto di un altro).
Il portafoglio del consumatore detta la distribuzione del consumo. --come produrre? Quando i prezzi agricoli sono bassi gli agricoltori non comprano macchinari costosi e si limitano a coltivare i terreni più fertili. L'elasticità della domanda rispetto al prezzo (talvolta definita semplicemente misura la variazione della quantità domandata di un bene al variare del prezzo. L'elasticità rispetto al prezzo può essere definita in modo più preciso come la variazione percentuale della quantità domandata diviso per la variazione percentuale del prezzo e può essere espressa dalla formula seguente: L'elasticità della domanda dipende: --dal grado di necessità: ad esempio i beni di prima necessità, essendo indispensabili, anche se subiscono aumenti di prezzo, non subiscono una diminuzione della domanda, al contrario dei
beni di lusso. --dal grado di sostituibilità del bene: ad esempio, se il prezzo del pollo aumenta, potrei sostituirlo con il tacchino--dal livello di prezzo del bene: se il prezzo è già alto, anche una piccola aumento scoraggia la domanda --dipende anche dal tempo che i consumatori hanno per adattare il loro comportamento alla nuova situazione: ad esempio, se il prezzo della benzina sale, non posso certo tenere l'auto in garage, ma alla lunga mi organizzerò meglio, magari comprando un'auto che consuma di meno o un motorino. Quindi, se l'elasticità della domanda rispetto al prezzo è nota, si può calcolare quali saranno gli effetti di una variazione del prezzo sul ricavo totale e più precisamente: - se la domanda è elastica rispetto al prezzo, una diminuzione del prezzo aumenta il ricavo totale - se la domanda è inelastica rispetto al prezzo, una diminuzione del prezzo riduce il ricavo totale - nel caso limite dell'elasticità unitaria, una diminuzione del prezzo non ha effetto sul ricavo totale.Elasticità dell'offerta: Anche l'offerta delle imprese è sensibile alle variazioni di prezzo. L'elasticità dell'offerta rispetto al prezzo misura la variazione percentuale della quantità offerta divisa per la variazione percentuale del prezzo. L'elasticità dell'offerta rispetto al prezzo è espressa dalla seguente formula:
L'elasticità dipende:
- dal prezzo (+ prezzo=+offerta)
- dalle condizioni di mercato e cioè dal costo dei fattori produttivi, dalla tecnologia e anche da eventi casuali come condizioni atmosferiche
- anche nel caso dell'offerta un importante fattore che influenza l'elasticità è il periodo di tempo preso in considerazione: una determinata variazione di prezzo tende ad avere un effetto maggiore sulla quantità offerta man mano che aumenta il tempo a disposizione dei produttori per far fronte a tale cambiamento.
CAPITOLO
vidui massimizzano l'utilità quando scelgono la combinazione di beni e servizi che massimizza la loro soddisfazione, dato il loro budget limitato. Questo concetto è alla base della teoria dell'utilità marginale, che sostiene che l'utilità derivata da ogni unità aggiuntiva di un bene diminuisce progressivamente. La teoria dell'utilità è fondamentale per comprendere il comportamento dei consumatori e le scelte che essi fanno. Gli economisti utilizzano modelli matematici per rappresentare le preferenze dei consumatori e per analizzare come variano in base ai prezzi dei beni e ai loro redditi. In conclusione, la teoria dell'utilità è uno strumento essenziale per comprendere come i consumatori prendono decisioni di consumo e come allocano le loro risorse limitate tra i beni disponibili.