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Estratto del documento

A Tamb, CAMBIA LA % SOLO SE HO PLACHETTE !!

Tamb: CS {CEt/α,P g.o. α placch. β} LEGA AUX

Tamb: CS {g.o. α placch. β =% fase β} NO ↔ CEt

Tamb: CS {CEt/α,P g.o. β}

PERITETTICA ↓ NO CEt/α NO PLACCH.

se non incrocia la linea ↔ ho placchette β

CURVE CCT

  • A3 → F
  • IPO A1 → P
  • Acm
  • IPER A1 → P

ACCIAI:

  1. C22 - C45 x es. bielle, manovelle

    • B0 42CrMo4
    • + Ni -> tenacità
    • + C -> + RM
    • CICLO:
      1. Rigenerazione
      2. LMUS
      3. Bonifica (T+R a 600°C)
      4. LMUF
  2. N -> 41CrAlMo7 deb. legato x es. bielle, ruote dentate

    P.C.

    • (soggetti ad usura)

    CICLO: Come quella da B0 (b, c, d)

    1. Nitrurazione

  3. C60 - C100

    • M< 49.8T, 54Si7C6 deb. legati
    • x es. molle

    Lavorano a fatica

    CICLO:

    1. Rigenerazione
    2. LMUS
    3. Bonifica (T+R a 650°C)
    4. LMUF
    5. Pallinatura

  4. A -> 36NiCrMo16 5 < Crt + Ni + C / 7

    • x es. alberi motore, pulegge
    • Struttura martensitica a cuore

    CICLO:

    1. Ciclotura completa
    2. LMUS
    3. Bonifica (T in aria + R a 200°C)
    4. LMUF

  5. C10...C18 x es. ingranaggi ruote dentate

    P.C.

    • (soggetti ad usura)
    • C— 12NiCr13
    • 18NiCrMo5 deb. legati

    Trattamento superficiale

    + C per arricchire la superficie

    CICLO:

    1. Rigenerazione
    2. LMUS
    3. Cementazione
    4. Bonifica (in olio o in H2O + R a 160°C)
    5. LMUF

Indici di Miller-Bravais

Numeri che indicano direzioni e piani in un reticolo cristallino; vettori piani con gli stessi indici di direzione.

I piani importanti di un reticolo sono quelli con basso indice (100) (110) (111) in quanto corrispondono ai piani che hanno la più alta concentrazione di atomi.

Piani di scorrimento: piani che si muovono molto più facilmente in certe direzioni (hanno atomi ad atomi accoppiati e pertanto marcano generalmente avviano una deformazione plastica).

Direzione piani "close-packed" per le celle CCC e CFC (maggiore densità lineare)

[Disegni di piani] (100) (110) (111)

→ Maggiore deformabilità del CFC rispetto al CCC

Sistemi di scorrimento per reticoli CCC e CFC

Reticolo Piani di scorrimento (piani densamente popolati) Direzioni di Scorrimento (direz. e densamente popolate) No sistemi di scorrimento CFC 4 Piani {111} 3 direzioni / piano 4 × 3 = 12 CCC 6 Piani {110} 2 direzioni / piano 6 × 2 = 12

I difetti reticolari

I difetti in metallurgia non hanno sempre accezione negativa. I difetti reticolari rappresentano l'interruzione dell'ordine dello schema regolare e possono essere classificati come:

Difetti di punto

  • Vacante e autointerstiziale
    • Le vacanze consistono nella mancata di un atomo in una posizione reticolare.
    • Il vacante è la base delle diffusione.
    • La creazione di una vacante è associata ad un disfacimento; aumenta l'energia del sistema e diminuisce la conduttività elettrica (Ohm).
    • Aumenta con la temperatura della T.
    • Gli atomi autointerstiziali invece sono della stessa natura di quelli del reticolo, ma occupano una posizione interstiziale.
    • Effetti quasi nulli.
    • Difetto poco probabile.

Soluzioni solide

  • Atomi diversi da quelli che compongono il reticolo possono essere presenti nel reticolo stesso senza modificare (alla stato solido ff.)
  • Le soluzioni solide possono essere sia interstiziali che sostituzionali (≡ G H E)
  • Soluzione di inserimento (es. carbonio in soluzione nei ferri)
  • Atomi di un metallo possono essere inseriti nei interstizi del metallo puro ospitante.
  • Le sostituzioni introducono compressione dell'unità di grandezze se il rif. è più piccolo, nel lattice; cambiano tensione meccanica e diminuiscono la conduttibilità if.

La prova di resilienza

  • RESILIENZA: Capacità di un materiale di resistere al sollecitamento impulsivo; corrisponde all'energia che si assorbe nella prova di Charpy.
  • Nella prova di Charpy il pendolo è lasciato cadere da un'altezza nota fino a colpire un provino intagliato. Nell'impatto si avrà energia assorbibile dalla differenza tra l'altezza raggiunta dal pendolo dopo l'impatto e quella iniziale di partenza. L'energia assorbita serve a minimare deformazioni.
  • Infatti CFC mostrano una variazione più contenuta, mentre CCC presentano un crollo. Ovviamente vi sono le eccezioni, ad esempio il Fe(N)
  • Per intaglio si intende il taglio (livello) al quale si rompe o si osserva deformità (duttile o fragile).
  • Lenti deformazione e materiale lentamente resiste all'urto.
  • La resilienza associata alla tenacità, ma non è sinonimo di tenacità.
  • I provini hanno forma prismatica, a sezione quadrata con un intaglio a metà lunghezza e una tacca.

Il valore numerico della resilienza ha il secondo mantanuto come grandezza quantitativa, in quanto variando i normi degli intagli e differenza delle prove, si ottengono prove non comparabili tra loro. I valori ottenuti, però consentono di caratterizzare i materiali in base al loro diverso comportamento all'urto.

Nella rottura di una provetta di resilienza sono possibili due tipi di frattura:

  1. FRATTURA FRAGILE:
  • Durante la frattura non si ha una deformazioni apprezzabili. La rottura avviene per separazione di piani cristallini, ed è necessaria una determinata configurazione di tensioni interne per la nucleazione della cricca; ale proseguire della velocità magg. della metà della materia. La superficie di frattura è piatta opaca, lucente. Questa frattura corrisponde a bassi valori di resilienza.
  • Può essere di tipo intergranulare, quando la cricca progredisce seguendo i bordi grano oppure transgranulare quando attraversa i grani stessi, generando una superficie 'cristallina'escrettepiscistica e 'chevron pattern'.
  1. FRATTURA TENACE:
  • Durante la frattura si ha la deformazione del provino e un continuo aumento della tensione nella provina non ancora rotta necessaria perché la rottura prosegua. La deformazione avviene per scorrimento nei piani cristallini CFC. La frattura procede per strattiosi e distacco di strati. La superficie di rottura si presenta fibrosa e striato. La superficie di rottura non è generalmente correlato con le alte temperature, ma con i centri pluritopie. Questa frattura corrisponde ad elevati valori di resilienza.

Alzando prozina soffia e elevata i bassi valori di resilienza

  • Al aumentare della temperatura diminuita la resilienza, perché le dislocazioni sono in grado di muoversi:

  • In particola A un det tipoibit prima la larghezza variabile e all'altezza costante della sezione trasversale di un provino, tutti i provini si comporano con frattura fragile:

Le indagini metallografiche (1o seminario):

  • Mediante tecniche metallografiche che permettono di osservare la microstruttura dei metalli; si possono fare indagini riguardanti dimensione lineari dei grani cristallini; distribuzione delle fasi presenti.
  • La microscopia metallografica permette la previsione del comportamento dei materiali metallici; nelle condizioni d'esercizio, il controllo degli corrispondente dei materiale alle èspecifiche'indicate nel progetto; il riconoscimento di eventuale difetti e delle cause responsabili di eventuali cedimenti.

Grandezze fondamentali:

  1. INGRANDIMENTO: rapporto tra la due distanza tra due punti dell'immagine e la distanza dagli stesse misurata sul campione.
Dettagli
A.A. 2017-2018
14 pagine
2 download
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/21 Metallurgia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marco.castiglioni99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metallurgia e materiali non metallici e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Barella Silvia.