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MEDICINA DELLO SPORT

VISITA MEDICO SPORTIVA è una visita che permette di capire se il soggetto è idoneo o meno, per quella determinata attività sportiva. (cioè se si è idonei per uno sport, non vuol dire che si è idonei per tutti gli altri tipi di sport).

Infatti, esistono delle tabelle in base al tipo di sport. In queste tabelle sono indicati i vari esami/test da effettuare nella visita, in base al tipo di sport da praticare. In altre parole, si può essere idonei per il calcio ma non per il pugilato ecc.

La visita medica si distingue anche in base al livello di sport (agonistico o non agonistico).

Sport agonistico → visita medica specifica per idoneità specifica

Sport non agonistico → visita medica generale

Nella visita medica vengono valutate particolarmente:

  • Capacità aerobica
  • Capacità anaerobica
  • Forza
  • Mobilità articolare
  • Apparato cardiovascolare (ECG)
  • Apparato respiratorio (spirometria)
  • Vista

DISABILE E...

SPORT Il disabile è una persona affetta da handicap stabilizzato, ovvero non è colui che ha una malattia, ma colui che presenta i segni che possono essere migliorati con l'attività fisica. Un disabile può praticare sport: - amputati arti superiori: nuoto, atletica, sci e tiro con l'arco (con i piedi); - carrozzina: ping pong, atletica, lanci; - ciechi: atletica o sport con uso di palline sonore; - ritardati mentali: atletica, nuoto, calcio. DANNI DELLO SPORT Lo sport è consigliato per ottenere benefici sulla propria salute, ma se fatto male (come ogni cosa) può avere anche degli effetti negativi. Si possono presentare danni somatici (alterazioni muscolari, ossee, respiratorie, sul ciclo mestruale ecc) o anche danni neuropsichici (dare troppa importanza al successo piuttosto che all'attività vera e propria). PRIMO SOCCORSO Secondo l'articolo 593 chiunque trovi un soggetto in pericolo deve soccorrerlo. Alla base del

Il primo soccorso prevede il BLS, ovvero le Basic Life Skills, che sono le tecniche/manovre di base che consentono di soccorrere una vittima nell'attesa dell'arrivo dei soccorsi. Queste BLS sono una successione di fasi che vengono classificate come ABC:

  1. A: airways, vie aeree (controllo vie aeree)
  2. B: breathing, respiro (respirazione assistita, insufflazioni)
  3. C: circulation, circolazione (massaggio cardiaco)
  1. Per prima cosa, quando si vede un soggetto in pericolo, bisogna valutare se esso è cosciente. Quindi scuoterlo dalle spalle, cercare di farlo parlare ecc. Se non risponde chiamare il 118.
  2. Successivamente si valutano le vie aeree, ovvero si controlla la presenza di eventuali corpi estranei nelle vie aeree superiori. Si iperestende il capo della vittima e si cerca di aprire la bocca per vedere, se non si vede nulla, non mettere il dito per controllare, perché il dito potrebbe spingere un eventuale corpo in gola. Quindi mettere il dito solo se si

è certi di avervisto un corpo che è facilmente recuperabile. Il dito va messo “ad uncino” in modo da“raccogliere” quel corpo.

3) Poi si valuta la respirazione, attraverso la tecnica GAS (guardo, ascolto, sento) cioè guardomovimenti del torace, ascolto il respiro e sento eventuali rumori provenienti dalle vie aeree.

4) Un altro metodo di valutazione è il MO.TO.RE. cioè movimenti,tosse,respiro. Se è presenteuno di questi, vuol dire che il soggetto sta respirando da solo.

5) Se il soggetto non respira solo, bisogna intervenire con la respirazione assistita. Esistono varimodi, il più conosciuto è la respirazione bocca-bocca, ma è anche quello più sconsigliato permotivi igienici. Tranne se non si ha a disposizione una mascherina con una valvolaunidirezionale che consente il passaggio dell’aria solo dal soccorritore al paziente.Oltre questo, si può effettuare respirazione bocca-naso,

oppure attraverso l'utilizzo di un pallone Ambu dotato di mascherina da posizionare sulla vittima. Questo pallone permette di insufflare aria comprimendolo. Circa 5L a compressione, quindi è molto efficace.

Possono usarsi anche cannule orofaringee che consentono di abbassare la lingua e far andare l'aria direttamente all'interno della faringe. (se il soggetto non apre la bocca, si può utilizzare uno strumento simile ad un cavatappi che consente di aprirla forzatamente)

6) Oltre la respirazione si può effettuare il massaggio cardiaco. Ci si mette lateralmente alla vittima, si posizionano le nostre mani (con dita intrecciate per avere una maggiore presa) sulla metà della linea immaginaria tra i capezzoli della vittima e si eseguono le compressioni a ritmo di 100bmp. Queste compressioni devono essere effettuate con un movimento che parte dalle spalle, e non dai gomiti. Questo perché consente di avere un minor dispendio di energia. I cicli

effettuare sono 5 e sono composti da 30 compressioni di massaggio cardiaco+ 2 insufflazioni.

7) Se il soggetto riprende conoscenza, metterlo in posizione laterale di sicurezza per farlo respirare solo e far uscire eventuali corpi estranei o non farlo soffocare con il vomito. Se vogliamo metterlo sul fianco destro, alzi il suo braccio destro + posizioni il suo braccio sinistro vicino il volto + prendi il piede sinistro (dalla coscia) e ruoti la persona sul lato destro, mettendo il collo del piede sinistro nella regione poplitea (dietro ginocchio) della gamba destra, in modo da "bloccare" il soggetto in questa posizione.

Quindi in sintesi, valuti coscienza, se non risponde chiami il 118 e inizi le varie manovre → controllo vie aeree, controllo respirazione, massaggio cardiaco+insufflazioni.

Ovviamente si interviene solo se si è sicuri di poter aiutare la vittima, se non si è all'altezza o non ci si sente sicuri, evitare di intervenire con le manovre per non

creare ulteriori danni. Ma comunque chiamare i soccorsi.

VALUTAZIONE OCCHI

Le pupille possono presentarsi in diverse grandezze a seconda della situazione:

  • MIOSI: entrambe le pupille ristrette
  • MIDRIASI: entrambe le pupille dilatate (sintomo di arresto cardiaco)
  • ANISOCORIA: una pupilla ristretta e una dilatata (sintomo di ictus)

SOFFOCAMENTO

Il segno universale del soffocamento è quello di portarsi le mani alla gola. Il soffocamento può avvenire per diversi motivi, tutti correlati da un oggetto estraneo/cibo che ostruisce le vie aeree.

Per poter liberare il soggetto da questa ostruzione si eseguono diverse manovre:

  1. Pacche tra le scapole: si fa piegare il soggetto, ci si posiziona dietro di lui e si danno 5 pacche decise/vigorose tra le scapole ad uscire. Cioè pacche con movimento dall'interno all'esterno.
  2. Manovra di Heimlich: ci si posiziona dietro il soggetto in posizione eretta. Si mette il nostro indice sull'ombelico della vittima,

il pollice della stessa mano sul processo xifoideo (sotto losterno, "bocca dello stomaco"), quindi si forma una "C". Mettere l'altra mano a pugno, in questa "C". La mano che forma la C, posizionarla sulla mano a pugno ed effettuare 5 manovre con movimento verso l'alto.

Il ciclo è composto da 5 pacche interscapolari e 5 manovre di Heimlich, fino a quando il corpo estraneo non viene espulso.

Questo può essere fatto anche su un bambino, solo che le posizioni sono diverse, ovvero per le pacche interscapolari, il soccorritore è seduto ed il bambino viene messo a testa in giù sulle gambe del soccorritore. Per la manovra di Heimlich si posiziona a decubito supino (a pancia in su) sulle nostre gambe, non in piedi.

FERITA

La ferita è una perdita di continuità dei tegumenti, prodotta da agenti meccanici. Può essere da taglio, da punta, con o senza lesioni ai tendini. E può peggiorare in infezione.

trattare una ferita, bisogna alzare la parte lesa affinché si perda meno sangue e se non è profonda si comprimono i lembi per avvicinarli. Se è profonda occorre mettere dei punti di sutura. La ferita comporta una perdita di sangue detta emorragia, che può essere: - Venosa: sangue defluisce scorrendo, di colore rosso cupo - Arteriosa: sangue defluisce zampillando, di colore rosso vivo - Mista: misto tra arteriosa e venosa. Le emorragie sono esterne, quindi con sangue che fuoriesce verso l'esterno. Oppure interne, dove il sangue esce dal vaso, ma rimane all'interno del corpo, sono le più pericolose e bisogna intervenire chirurgicamente. Per intervenire su una ferita, per prima cosa bisogna pulire la ferita con movimenti dall'interno all'esterno, in modo da allontanare eventuali corpi che potrebbero provocare infezioni. Successivamente per coprirla si possono usare garze o fazzoletti puliti. Quando il primo strato di garze/fazzoletti si

impregna completamente di sangue, bisogna posizionare un nuovo strato pulito, ma senza togliere il precedente perché si potrebbero rompere i legami di fibrina che si sono creati.

Un altro metodo per fermare l'emorragia è l'uso di un laccio emostatico (o qualsiasi oggetto che può comportarsi da tale. Cinte, corde ecc). Tenendo presente che una volta applicato può essere tenuto massimo fino a 15 min, oltre questo tempo deve essere tolto immediatamente, per evitare necrosi della parte interessata.

IPERTERMIA è definita come l'aumento di temperatura corporea per diversi fattori (aumento temperatura esterna, aumento umidità, esposizione al sole, sforzo fisico).

Si presenta con:

  1. Crampo: spasmo muscolare doloroso e involontario. Esso si presenta a causa di una deplezione delle riserve idriche e saline, scarsa idratazione, scarsa ventilazione ecc.
  2. Esaurimento da calore: causato da ipotensione + vasodilatazione + deplezione idrico salina
delcrampo.3- Colpo di calore: è la fase finale, quando la temperatura raggiunge anche i 40°C. Il soggetto presenta forte mal di testa, è confuso, colore della pelle scuro, alternanza di polso rapido e debole, shock ipovolemico (dovuto alla perdita di liquidi). Il soggetto va spogliato, posizionato in un luogo fresco e bagnato con acqua fredda ma non gelata. Somministrazione di bevande fresche e applicazione di ghiaccio su collo, polsi, caviglie, inguine, fronte (con panni, mai direttamente sulla pelle, per evitare ustioni). IPOTERMIA / ASSIDERAMENTO È l'opposto della ipertermia, ovvero è la dispersione di calore. Cioè si abbassa la temperatura per una dispersione di calore maggiore della produzione di calore. Può essere dovuta a cause primitive (esposizione al freddo) o cause secondarie (disfunzioni ipotalamo, ipoglicemia, uso di alcol). C'è la falsa credenza di somministrare alcol per far alzare la temperatura alle persone che“sentono freddo”. In realtà
Dettagli
A.A. 2019-2020
26 pagine
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SSD Scienze mediche MED/09 Medicina interna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher francescokikko.92 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Medicina dello sport e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Bartolucci Cesare.