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Vettori liberi
Allora lo spazio in cui si suppone che avvengano fenomeni descritti nell'ambito della meccanica classica è uno spazio euclideo affine tridimensionale che indichiamo con E i cui elementi P,Q... sono punti P ∈ E.
A E è possibile associare lo spazio V di tutte le traslazioni su E cioè di tutte le trasformazioni t: E → E tali che ∀(P,Q) ∈ E segmenti orientati PQ e P'Q' ove P' = t(P) e Q' = t(Q') sono equipollenti cioè hanno stessa lunghezza, direzione e verso. W = t'∘'t'(R)∘t(E = P'Q'), sono equipoll. ∨
Giusto poiché la traslazione vettoriale è la stessa, cioè t, quindi V punto... ∨
Pensato ogni elemento di V può essere individuato mediante un segmento orientato poiché la trasformazione U(.) non fa che traslare tutti punti di E di uno stesso segmento orientato U, V sono dei vettori.
Preciso meglio la relazione tra E e V assumendo che V coppia di punti P,Q ∈ E esistono un vettore U ∈ V: U(P)=Q cioè il vettore U corrisponde alla traslazione individuata dal segmento PQ dado origine.
Fissato un punto O ∈ E è un'applicazione che ad ogni punto P∈E fa corrispondere un vettore u ∈ V: U(O)=P da qui vettori si possono indicare anche come: u(P=0)
Definiamo adesso modulo di un vettore (u) l'intensità dell'estremo rispetto all'origine, che è nulla solo quando (u)
Infatti è necessario isolare una posizione ed una dimensione generica in uno spazio R3.
Ciò comporta l'esistenza di una base di tre vettori {e1, e2, e3} non complanari tra loro, tale che ogni vettore u di tale spazio può sempre sensale in un solo modo come combinazione lineare di base
u = u1e1 + u2e2 + u3e3
dove u1, u2, u3 sono le componenti di u rispetto alla base
Infine definiamo il vettori con norma euclidea unitaira
detti versori |v| = 1
Un qualsiasi vettore u = l/|u|
Op invarianti relatori.
1) Dati due vettori u ∈ V ∈ V:
Chiamiamo somma di u e v una nuova vettore u + vintuitivo del seguente orientato Q = O
e che la somma è commutativa infatti
u + v = v + u
Ed è associativa Consideriamo
Si nota banalmente che
(u1 + u2) u3 = u2(u2 + u3)
2) Se m è uno scalare e u un vettore, la moltiplicazione di m per u è un vettore mu il modulo m|u| e la direzione
e uguale a quella di u versa cercando m meno a u
u = (-1)u
3) Chiamanza di differenza fra due vettori u v E V la somma
di un vettore con il contrario dell'altro
u - v = (u + ( - v)
u + ( - v) = P = Q
Ricorda: i vettori dicono tra indipendenti s c 1 in cerioni
Vettori applicati
Grandezze fisiche come le forze e le quantità di moto...
-
Chiamiamo vettore applicato la coppia (A,v) di un punto...
-
Otteremo un momento del vettore applicato (A,v) rispetto a un punto O...
Mo = v∧(O−A)
-
Poichè un momento assiale del vettore applicato (A,v) rispetto di un'asse orientata...
Mv = v∧(O−A)1⋅û = v∧(O−O1)+(O1−A).
∎
∀A (O−O1)∧û...
Û = (O1−A)⋅û alleggerà ... sostituendo da to = 0...
∎ = 0 se v⋅û = 0 oppure se i vettori applicati...
Adesso ci limiteremo a considerare sistemi...
- S1 = Σ sistemi di N vettori applicati:
Σi=1N vi
Chiamiamo risultante del sistema Si...
R = Σi=1N vi
Mo = Σi=1N vi∧(O−Ai).
Chiamiamo momento assiale risultante rispetto a un asse û...
Mv = Σi=1N vi∧(O−Ai)⋅û.
L’immagine di P in ℝ è definisco la traiettoria del punto X
relativo al moto P(t).
L’abbinando con l’asse fissi curvilineo ovvero la lunghezza
dell’arcale considerato si ottende (avendo supposta una unità non nuda).
P(s)= ∫ P(ds) = ∫ P(s) indispensammentente dipende da (t)
Infine l’ascissa curvilinea s risulta una funzione del tempo t che descriviamo → s = s(t) della lege orario del moto del P:
Pensarala restifirci la del posizone
Praticamente il punto geometrico P = p(x) est un vettore posizione
applato allo origine prende sistiena libro che indica la modo in cui si trova il punto materiale X sulla curva P(t)
P₁² = ∫ (1⁄2 Rt + Rt) e una curva
→ est imagiare elo dela traiettoria (P(s)) clie oppinno →...
Velocità ed accelerazione
Suppo la traiettoria fissa P(s), qundco le studie del mode
diizzione dal sesso est
Si definisce velocità scalare del punto P lungo la traiettoria P(s)e derivato di s rispetta al tempo t.
v(t) = ds(t)/ dt
→ Se V(t) ≠ 0
t→ s’est il mole dello uniforme
Quando s > 0 e indiv e velo cirdolo, quando si e in mole c’a
ritrogado menite gilafisini in quosse con dello anlesia.
Ricordando che c e l’ascissa curvilinea, nel calcolazo quoalchevota in discussion nel tempo t1; P querendo in funcie del renisal di pertecrar, fresvere i rimi (veloci posizione) sulla traiettoria.
P(s) = v= |P(t)|= |P(s(t))| = velocità vellariodante scalor posi an i
V(t)= dc(P(t)) / dfly quando vaiazione dei velocirazione
df rispetto al tempo
L̴Ͻ = ⅆ/ⅆ [ᵖ̂(t) - 0]
Ovviamente inscrie se i₁, i₂, i₃ sono i versori dello Terra ortegonale destro (Or, X₁+x₁-x₁), si hon in basse a x = P(t)-o =z₁uk
v(t) = x₁(t)i₁() + x₂(t)i₂() +x₃(t)i₃(x)
+ Velocità scalate dela proiezione di P lungo asse Considerato.
Moto Uniformemente Varato e Periodico
Abbiamo già visto che un moto è uniforme se la sua velocità scalare è costante. Si ha v0.
s(t)=v0t ⇔ S0
Moto di un punto P detto uniformemente vario se l'acc. tangenziale è cost. in modulo.
s(t)=a0t2/2 + v0t + S0
Integrando 2 volte in t s(t) = a0t2/2 + V0t + S0.
è rappresentato graficamente da una parabola in cui concavità è rivolta verso l'alto se a0 > 0, verso il basso (se a0 < 0=concava).
concava.
- moto def. - diretto sull'arco di parabola crescente - velocità crescente
- velocità decrescente
- Un punto si muove di moto periodico T quando il seg. orariosi dice una funzione periodica di t con periodo T, cioè
s(t + T) = s(t)
∀t ≥ 0 ∀k ∈ ℤ t, T ⇒ s(t) =S(t + #T)
Moto Circolare ed Uniforme
Il moto di un punto P è detto circolare se la sua traiettoria è una circonferenza ed un suo arco. Quando s(t) è cost. il moto è detto ciclo uniforme.
Velocità nulla non c'è variazione di v.
Tangenziale
Poiché s(t) = Rθ si pensa che
ω = cost
v(t) = s(t)
v = s(t) = sin θ
s(t) = s(t) = sin ω
ω = = a
v= Rωθ
cos e
dell'angolo
per con iop
Rωθ = v0
Tangenziale vtc(t)
ω2 = ω
cos² per HP
∫θ(t)dθ :
dθ .
∫θ(t)dθ :
dR(t)dt .
moto e nel c
Piacere = m = ε1
π(t) r(t) = π(t) =
dθ = vt(t)
dθ = Rω
θ
Integrando si parte un
Per cui
ω0 = Rω
Dalla formula s(t) = ωt + v0. Si vede che il moto circolare è un moto periodico di periodo.
vt(t + 2π/ω) = [ω(t + 2π/ω) . ω = ωt + 2π
ω
Quindi
ω = s(t)vR / v 0
= θ(t)v0
=
v(t)v0 ω
v(t)v0
= ω0
= ω / v0 ω0
- τ / 1 /2π
= 2π / ω = v
Inverso diarR
(frequenza) f = v0vc = ω / 2τ = [♠
Il periodo rappresenta il tempo impiegato dal punto a compiere un giro. - La frequenza quanti giri un secondo.