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SISTEMI DI PUNTI MATERIALI VINCOLATI
1) VINCOLI, G.D.L., SPOSTAMENTI VIRTUALI
Punto vincolato = meno → il suo moto può svolgersi in tutto lo spazio R3, detto spazio delle configurazioni di dim. e=3
N. pti materiali → spazio delle conf. R3N di dim. p=3N,
Se il punto è vincolato a muoversi in un piano → Lo spazio delle conf. si riduce a R2 con dim. 2.
In questo corso, lo SP delle conf. è un sottoinsieme dello spazio non vincolato
Si dice → spazio delle configurazioni di un insieme di N pti materiali vincolati quel sottoinsieme di RN
Numero di gradi di libertà (p) la dimensione dello spazio delle conf.
Spostamenti virtuali → sono gli spost. consentiti dal vincolo
δH = δx i^ + δy j^ + δz k^ SPOST. ELEMENTARE GENERICO
E.G. ptòv vincolato a muoversi nel piano x1 y1,
δz=0 ; δR = δx i^ + δy j^
→ Indico gli spost. virtuali con \(\delta \bar{N}\) (o anche \(\bar{δP}\))
SPOST. VIRT. δN ≠ posviz. δ^n ≠ non visib.
Classificazione dei vincoli
VINCOLI FISSI O MOBILI
quando le ≠ di vin contezionamo il loro contegioano il tempo
E.g. di vincoli:
y = x se φ = cost., ilvincalo è fisno.
SP = SP
spost. vintuale
Se φ varia nel tempo → il vincolo è mobile
→
Ha lo spost. del pto sulla guida δP
e lo spost. della guida stessa δP
SP = δP + δP
SP
SPOST. di ttaninata
-> gli spost. zedi e vintuali came duversi sana in prersento di vincoli inobili.
VINCOLI BILATERI E UNILATERALI
spost. virtuali di vincoli bilateri aro sampa revensibili.
VINCOLI GEOMETRICI E CINEMATICI
quasi alle speaz. (lo direzo) di vincolo crionpina o meno avdv le veloti.à.
VINCOLI OLOMOMI
-> vincoli geometrici e bilotici allo stresso tempo.
f(x,y,z,t) = 0 (lo matro de peó ouche, moose posimi).
Vincoli e gradi di libertà
N punti materiali soggetti a m vincoli olomomi
amo | i1 = (x1,y1,z1) i 2 = (y2,y2,z) ... N = (YN,y
panzi di N punti.
vincli fi (N1,N2...Ni,t) = 0 i = 1... m
equipecravi di dincolu
4.3) REAZ. VINCOLARI ED EQUAZIONI DI MOTO IN PRESENZA DI VINCOLI
Sia il punto Pi soggetto m vincoli ➔ avrà m reaz. vincolari. Mi + Fi + Φi ➔ con Fi tutte le forze attive sul punto Pi, Φi reaz. vincolare totale sul medesimo punto.
Per ora tratterò solo VINCOLI LISCI ➔ le reaz. agiranno contatti.
Pendolo matematico
Sul punto P giocano 2 forze punt.Φ = Φx î + Φy ĵ = Φ [− î sinφ + ĵ cosφ]
- mẍ = Φx
- mÿ = Φy − mg
- mž = 0
3−2 = 1 g.d.l. ➔ φ coord. lagr.
- x = l sinφ ; ẋ = lφcosφ ;
- ẋ˙ = −l(φsinφ + φ˙ʺcosφ)
- y = −l cosφ ; ẏ = lφsinφ ;
- ÿ˙ = l(φcosφ + φ˙ʺsinφ)
- m l (φcosφ − φ˙ʺcosφ) = −Φ sinφ
- m l (φ˙ʺsinφ + φ˙ʺcosφ) = Φ cosφ − mg
"Se perturbo una conf. di equilib. stabili, il punto deve conservare rimane in nelle vicinanze della config. di equilibrio.
Il criterio di Dirichlet
Considero un insieme di punti materiali soggetto a sole forze conservative, attuare un insieme di vincoli alcuni lisci e fissi.
Sia V(x1, x2, ..., xN) EN. POT. SISTEMA
Il criterio afferma che:
"Se la conf. (xeq1, xeq2, ..., xeqN) è un punto di minimo dell'energia potenziale, allora essa è una conf. di equilib. Linearmente stabile."
- Rappresento 2 profili per l'energia potenziale V(x):
E = T + V (per un sist. conserv. in gen. istante), E determinato dalle cond. iniz.
T ≥ 0 (sempre non negativo) → il punto può svolgersi solo in quelle regioni possibili dove V(x) ≤ E
1° CASO
Nello stato alla. T(0)(xu,0) corrisponde un valore di E pari a E0 = V(xu), in questo T = 0 → unica moto possibile è x(t) = xmin , essendo xmin l'unico punto per il quale V(x) ≤ E0
TEOREMI DI KÖNIG
Momento angolare (riferito polo Ω)
K(Ω) = Σind (Pi - Ω) x (mi ṽi)
K(Ω) = ∫(ρ(P) - Ω) x ṽ dV
Grazie all'introduzione del C.O.M. Po il mom. angolare totale si può scomporre in 2 termini in base al 1o T. di König.
1o T. di König.
O'(x'i, y'i, z'i) con sist. di rif. mobile nel C.O.M. ad O' ≡ Po
con assi // al sistema fisso.
Pi = Pi - Po
ṽi' = ṽi - Ṽo pos. e vel. relative del punto
Il MOM. ANG. TOT. si può scrivere nella forma:
K(Ω) = (Po - Ω) x Q + K(Po)'
con K(Po)' = Σ (Pi - Po) x ṽi' momento ang. relativo del sistema attorno al centro di massa
Dimostrazione
Note:Pi = Po + ri'ṽi = Ṽo + ṽi'
Usando le relazioni:
Σi=1 mi (Pi - Po) = 0
Σi=1 mi ṽi' = 0
5.5 Sistemi Dinamici
Il lavoro virtuale e il principio di d'Alembert.
Fi: Forza tot. agente sul i-esimo punto
(consideriamo attive forz. esterne e Fi otturaϕ interne ed esterne).
Lavoro Virtuale
δL = ∑i=1N Fi ⋅ δri
δL = δL&hat;ϕ + δL&hat;Ω
δL&hat;ϕ = ∑i=1N Φi ⋅ δηi
δa&hat; = ∑i=1N Fi(a) ⋅ δηi
Potenza Virtuale
Utilizzando le vel. virtuali posso definire
δW⊃&hat; = ∑i=1N Fi ⋅ v&hat;i
δW⊃&hat; = δW&hat;ϕ + δW&hat;Ω
δWϕ&hat; = ∑i=1N Φi ⋅ v&hat;i
δWΩ&hat; = ∑i=1N Fi(a) ⋅ v&hat;i
δL&hat;ϕ = ∑i=1N Φi ⋅ δηi > 0
Lavoro virt. delle forz. line. sempre pos.
“δWϕ&hat; > 0”
In presenza di vincoli olonomi, tutti gli spost. sono reversibili
δL&hat;ϕ = ∑i=1N Φi ⋅ δηi > 0
↓ ↔ δLϕ&hat; = ∑i=1N Φi ⋅ δηi = 0
δW&hat;ϕ = ∑ Φi ⋅ δηi ⋅ δυ⊃&hat; = 0