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SPESSORE DEL DENTE AD UN RAGGIO GENERICO
Consideriamo un dente di un pignone e identifichiamo come:
- raggio di base
- raggio primitivo
- spessore di base
- spessore primitivo
- angolo di rotolamento al raggio r
Lo spessore al raggio primitivo vale:
Lo spessore al raggio generico r vale:
Moltiplichiamo lo spessore primitivo per 1/R e lo spessore generico per 1/r otteniamo:
È noto che:
Lo spessore del vano è invece:
INGRANAMENTO FRA DUE RUOTE (CALCOLO DEL GIOCO)
Il gioco in condizioni di ingranamento (interasse variato rispetto a quello nominale, si indica con l'apice ') vale:
conDato che:
Inoltre:
Dunque:
Si riscrive:
Dato che:
Meccanica Applicata alle Macchine Pagina 120
Data una coppia di ruote, questa può essere fatta ingranare o secondo il loro interasse nominale, o secondo l'interasse : imponendo i', voglio trovare l'angolo α' di pressione di funzionamento.
e x +x . se vogliamo eliminare il gioco occorre che, se aumentiamo l'interasse, una1 2somma di correiziuoni non nulle che recuperi lo spazio (denti più spessi): il progettista può scegliere la ripartizione x , x (la somma è1 2vincolata). In realtà non è possibile ingranare a gioco nullo, per via delle dilatazioni.
RAPPORTO DI CONDOTTA E CONTINUITA' DEL MOTO
La trasmissione avviene tramite il contatto fra i fianchi dei denti: siccome questi sono limitati, si avrà un istante di tempo in cui il denteentra in contatto, un intervallo in cui resta in contatto e un istante in cui questo termina il contatto. Affinché ci possa essere continuità è necessario che almeno sempre 1 dente sia in presa.
Il contatto non può stare al di fuori dal segmento di contatto A A , che delimita la fine del profilo evolvente: il passo base p è la lunghezza1 2 bche separa un dente da quello successivo misurata lungo la retta di
contatto e vale• Se il passo base è maggiore della distanza A A , il dente successivo non è ancora in presa1 2Il rapporto di condotta è definito come:• Si ha continuità del moto se e solo se e si parla di alto ricoprimento se (HCR high contact ratio)Si calcola la lunghezza del segmento di contatto:• DunqueSi definisce periodo di ingranamento (mesh period):• E la frequenza di ingranamento vale:-INTERFERENZA DI INGRANAMENTO NELLE RUOTE A DENTI DRITTIConsideriamo le solite ruote dentateMeccanica Applicata alle Macchine Pagina 121In questo caso il profilo esterno della ruota 2 cade in A che è un punto di contatto oltre il segmento K K dunque si avrà un urto. La1 1 2condizione perché non ci sia interferenza è che:• Cioè che:Dunque:-INTERFERENZA DI TAGLIOConsideriamo il taglio di una ruota dentata tramite utensile: consideriamo lo sviluppo della sezione dell'utensileLa retta di testadell'utensile interseca la retta di contatto nel punto A : analizzando il triangolo CA M, CM rappresenta l'addendum della1 1dentiera e vale dunque . È necessario che:altrimenti la testa della dentiera urta la circonferenza di base
•Per ruote normali (correzione x=0, α=20°) considerando a =1, si riduce:dz Meccanica Applicata alle Macchine Pagina 122z
• Dunque, non è possibile tagliare una ruota normale con meno di 17 dentiMeccanica Applicata alle Macchine Pagina 123Lezione II 12- Taglio ruote dentatemartedì 2 giugno 2020 11:24Si parla di sotto-taglio quando si crea una strizione di spessore alla base del dente: questo comporta una maggior tensione nel denteche può portare a rottura, si verifica quando la correzione è nulla o negativa e il numero di denti è piccolo.Il taglio può essere realizzato tramite dentiera o cremagliera (semilavorato in rotazione) o con fresa di forma (semilavorato
fermo),quest'ultima adatta per materiali morbidi.
RUOTE ELICOIDALI
Sono utilizzate perché permettono una trasmissione più dolce, con meno rumorosità e meno tensioni sui denti: inoltre supportano spinte assiali (sono montate su cuscinetti obliqui, conici o radiali + reggispinta). La ruota bi-elicoidale è composta da 2 profili ad elica specchiati rispetto la mezzeria della ruota, necessitano di tolleranze più spinte, ma permettono di supportare meglio i carichi assiali.
Il dente elicoidale è rappresentato come:
Il fianco è generato da un piano che rotola su un cilindro di base senza strisciare: ogni sezione del profilo del dente è un evolvente di circonferenza. L'angolo che si forma con la direzione dell'asse della ruota è detto angolo d'elica di base.
L'angolo d'elica in una ruota elicoidale varia in base al punto del profilo considerato: consideriamo l'angolo d'elica sul cilindro primitivo
srotoliamo l'elica su un piano, si ha che L'angolo d'elica nelle ruote considerate è l'angolo complementare, in modo che l'angolo d'elica nullo corrisponda ad una ruota a dentidritti.
TAGLIO DI DENTATURE INTERNE
Utilizzate nei rotismi epicicloidali, necessitano la realizzazione di dentature interne alle ruote: questo avviene tramite l'utilizzo di dentatrici a coltello circolare, che scorre lungo in proprio asse sfregando il bordo della ruota e scavando pian piano il vuoto fra due denti. Un'altra tecnica utilizzata è la brocciatura.
*ESERCIZI SUGLI INGRANAGGI*
Meccanica Applicata alle Macchine Pagina 125
Meccanica Applicata alle Macchine Pagina 126
Meccanica Applicata alle Macchine Pagina 127
Lezione II 13- Ruote cilindriche a denti elicoidali martedì 2
giugno 2020 4:34 PM
Si rappresenta il profilo:
Il piano π è tangente al cilindro base di raggio r: la retta σ appartiene al piano π, il quale rotola senza strisciare sulla circonferenza, e traccia una superficie rigata. Ogni punto della retta appartiene ad un evolvente di circonferenza, le quali sono sfasate fra loro: grazie a questa caratteristica, l'ingresso in presa e l'uscita del nuovo dente avviene gradualmente lungo tutta la fascia e ciò permette una trasmissione del moto più fluida (meno rumore e vibrazioni).
Definiamo il cilindro primitivo come in figura e consideriamo l'intersezione della retta σ con la superficie del cilindro, essa fornisce un elicoide per ogni punto del fianco del dente:
Se ora "stendiamo" il cilindro lungo una generatrice si ottiene: è l'angolo d'elica di base. In questo modo per l'elica è dritta e la ruota diventa a denti dritti, mentre se l'elica diventa •
un'elica chiusa (circonferenza). Per questo motivo si sceglie come angolo d'elica l'angolo complementare.- H è il passo base
- sul primitivo
Meccanica Applicata alle Macchine Pagina 128
- Su un raggio generico, invece:
- -TAGLIO DI RUOTE ELICOIDALI
- La cinematica del taglio è invariata, ma si svolge sul piano trasversale: si proietta la sezione del piano normale sul piano trasversale, si ottiene
- In generale, le grandezze sul piano trasversale sono maggiori
invece è calcolato sul passo del piano trasversale, dunque•Dunque il raggio primitivo di una ruota elicoidale è maggiore del rispettivo raggio di una ruota a denti dritti (stesso modulo e stesso numero didenti. Ciò vuol dire che se voglio sostituire una coppia di ruote a denti dritti con una a denti elicoidali, sono costretto ad aumentare l'interasse,dato che i raggi primitivi sono maggiori-RAPPORTO DI CONDOTTA NELLE RUOTE ELICOIDALIIl rapporto di condotta complessivo è dato dalla somma del rapporto di condotta frontale e dal fattore di ricoprimento:•Per spiegare il fattore di ricoprimento, consideriamo l'ingranamento fra due ruote elicoidali: l'ingranamento è fra due cilindri, c'è quindi unpiano tangente e il contatto si estende lungo il segmento AB. Rappresentando il triangolo ABC, il contatto parte dal punto A fino ad estendersisu tutta la fascia AB, fino ad uscire dal punto B: esiste dunque una prima parte
dell'ingranamento che avviene lungo parte della fascia, una seconda parte dove è coinvolta tutta la fascia ed un'ultima parte dove è coinvolta solo la parte terminale del segmento AB
Meccanica Applicata alle Macchine Pagina 129
seconda parte dove è coinvolta tutta la fascia ed un'ultima parte dove è coinvolta solo la parte terminale del segmento AB
• Il vantaggio delle ruote a denti elicoidali è che si ha maggiore progressività e un ε maggiore, dunque meno rumore e vibrazioni.
- FORZE SCAMBIATE FRA RUOTE CILINDRICHE
Consideriamo una coppia di ruote a denti dritti:
Sappiamo che la forza normale F è disposta lungo la linea di contatto ed è applicabile in C e scomponibile nelle componenti radiale e tangenziale. L'equilibrio della ruota 1 fornisce:
• Dato che:
Nel caso di ruote elicoidali, ipotizziamo che il contatto avvenga sul primitivo e posizioniamo su un punto del fianco un sistema di riferimento:
La vista dall'alto fornisce il seguente schema:
Abbiamo le 3 direzioni x' assiale, y' tangenziale, z' radiale: la forza normale di contatto F, normale alla superficie del dente (senza attrito), è composta nelle 3 direzioni ottenendo la composizione grafica seguente.
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• Si ricava che:
La forza assiale è presente solo se c'è una ruota elicoidale ( ), in questo caso è necessario l'utilizzo di reggispinta o di profili bi-elicoidali.
A parità di momento motore, la forza radiale elicoidale è maggiore rispetto ad una ruota a denti dritti, che è uno svantaggio poiché i denti sono più sollecitati (sia a livello assiale che a livello radiale).
-RENDIMENTO DI UN INGRANAGGIO A DENTI DRITTI
Consideriamo una coppia di ruote a denti dritti:
Si disegna la retta d