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VOCALI
Apertura e chiusura.
Elevazione della lingua.
Arrotondamento delle labbra.
APPARATO FONATORIO: 3 SEZIONI
Cassa toracia
diafframa
polmoni
condotto tracheo-bronchiale-laringe
sezione mediana: laringe-glottide
area superiore.
Tutto può essere paragonato ad una pompa. A seconda degli ostacoli che l'aria trova nella
spinta verso l'esterno si producono i vari modi di articolazione.
dentali.
I suoni come -t -d sono
La cavità orale si apre di più dicendo la -u. Faringale.
TAPPE FONDAMENTALI DELLA STORIA LINGUSITICA (1816-1916-1956)
1816: Opera di Franz Bopp (1791-1867 tedesco, glottologo ). "Sul sistema di
coniugazione del sanscrito in confronto con quello del greco, latino, persianico e
germanico". questa opera è di rif. per tutta la linguistica successiva, questa opera
segna l'inizio della linguistica storica scientifica, nell'opera in cui si illustra il metodo
comparativo ( si inidivua le leggi per il rapporto fra le lingue, rapporto di san-skr-ta :
corrispondenze fonetiche ). Parte dal sanscrito,la lingua sacra dell'Inida,
san:
1. skr: base del verbo fare
2. ta: mangiaTO.
3. tipo
Lingua confezionata per la religione. 3500 a.c.
soprattuto in quegli anni aveva iniziato a circolare nel 1816 la lingua madre di
tutte le lingue, idea che andò avanti per molto tempo, questa è la ragione per
cui Bopp la compara alle altre lingue. Bopp lo fa con il metodo comparativo,
individua leggi ben precise ineccepibili da lingua a lingua, leggi fonetiche.
1916: rispetto al tipo di studio storico del 1816, mirante all'individuazione di
parentele fra lingue, imp.storico-genealogica, durò circa 100 anni. Nel 1916
abbiamo l'opera di Ferdinand de Saussure( 1857-1913), opera postuma "Courr de
linguistique generale", con questa opera nasce la Linguistica generale,
interessamento alla lingua non soltanto storico. Ci si pone domande diverse, non
tanto i rapporti genealogici, come funziona la lingua? I suoi meccanismi ?
Nasce lo strutturalismo.
In questa opera, c'è già tutta la linguistica successiva
1956: opera di Noa Chomsky "Struttura della sintassi", con questa opera, con la
sua impostazione si segnala un'altro spartiacque, interessamento verso il
cognitivismo, psicologia.
Lo studio sarà molto verso l'opera del 1916, de Saussure è un glottologo, lui fu un
linguista storico.
Diacronia: '800.
Sincronia:'900.
LEZIONE 18 OTTOBRE 2017
Argomento di oggi: opera di Ferdinand de Saussure. Il suo nome è legato alla nascita di
linguistica, perchè nel suo pensiero si pongono le basi per la linguistica generale. La sua
opera viene pubblicata postuma. Opera denominata "Cours di linguistica", esce nel 1916,
il suo pensiero è noto da questa data in questo tempo, il quale manca della revisione
finale dell'autore.
De Saussaure comincia ad occuparsi di linguistica tardi nel suo percorso di studi, lui è
figlio del suo tempo, il secolo della lingustica storica ( vedi appunti 1); lui è uno studioso
dell'800, la sua formazione è quella specifica di un glottologo che si è formato a Lipsia,
Parigi, la scuola dei neogrammatici, ritenevano che le lingue fossero degli organismi
naturali, così in questa formazione positivista studiavano l'evoluzione delle lingue
regolate da leggi fonetiche ( il tedesco era la lingua della linguistica), De saussaure si
sviluppa secondo questo modello, scrive a 22 anni "Sul vocalismo indoeuropeo", in
impianto neo-grammatico, si forma nelle migliori scuole e inizia un suo percorso
autonomo; l'anno scorso sono stati rinvenuti i suoi documenti ed è stato scoperto che
nell'estate del 1889 lui si reca in Lituania per ascoltare la lingua che era rimasta più
vicina alla lingua indoeuropea. La scoperta di questi fatti biografici colmano alcune lacune
sul suo conto. Questo perchè tutta l'eredità su di lui sono conservate a Ginevra.
De Saussare è noto per i suoi studi sulla linguistica generale, la sua opera è stata
pubblicata a seguito della collazione degli appunti presi a lezione da alcuni suoi allievi. Lui
decise di dedicare i suoi ultimi anni a problemi di linguistica generale. La prima edizione
fu curata da Sechehaye. De Saussure dice che i fatti linguistici possono dividersi in 5 o 6
opposizioni ( metodo dicotomico ), in base in cui si può ridurre il linguaggio:
1. Distinzione tra linguaggio e lingua. Lingua, insieme delle regole che costituiscono
una lingua e una cosa è la facoltà di linguaggio. Secondo d.s. a proposito della
lingua è una parte del linguaggio, "nella lingua non ci sono che differenze", cit.
equivale a dire che non ci sono termini positivi, anche la lingua si caratterizza per
ciò che distingue e costituisce un segno; la lingua è forma e non sostanza.
2. Da una parte la semiologia e dallì altra le riflessioni sociali. Semiologia secondo lui
era la scienza che studia la vita dei segni nel quadro della vita sociale, per lui la
linguistica era una parte della semiologia (intesa come istituzione). De saussare
colloca la linguistica nell'ambito delle scienze, il compito del linguista è scegliere le
caratteristiche della lingua. Un secolo dopo le ricerche, alcuni studiosi hanno
ribaltato questa posizione di d.s., qualunque altro codice segnico è descrivibile
utilizzando la lingua e quindi si può dire che tutti i codici sono all'interno della
lingua. La lingua e comunità lingusitica per d.s. è qualcosa di sociale; oggi si è
propensi a mutare questo punto di vista, per d.s. lingua si oppone all'atto
linguistico particolare ( parole).
3. Lingua opposta alla parole. La lingua è il tesoro sociale di un'unità di regole
appartenente alla comunità linguisitca, mentre la parole è la realizzazione. La
lingua permette di realizzare l'atto linguistico. Lingua e parole in rapporto
dialettico, l'oggetto di studio della linguistica d.s. dice chiaramente che è la lingua,
la parole è l'oggetto di studio delle stilistica, in quanto può essere intesa come
varaizione rispetto ad una norma. Distinzione tra atti di lingua e parole. La parole è
sempre unico, quando parliamo si tende a forzare i limiti della langue che tende a
rimanere uguale, carica di una forza inerziale enorme, la permanenza d'identità di
una comunità linguistica si deve alla lingua, che si scontra con la volontà di un
individuo parlante.
Lo spirito di campanile, che si identifica la parole.
Dialettica dicotomica, le lingue mutano in maniera lenta grazie alla lingua.
Libertà linguistica, termine coniato da Ferraccini, ogni parlante avverte ogni volta
che apre bocca.
4. Sincronia e diacronia, distingue la nave in un cantiere e la nave in mare aperto. Da
una parte linguistica statica (sincronia), mentre la nave in movimento, l'allegoria
della diacronia ( linguistica in balia della storia), qualunque fatto linguistico si ouò
studiare secondo questi due aspetti; la prima si ottiene ponendo la lingua statica,
mentre la diacronia è lo studio della successione di stati di lingua nel tempo
( linguistica statica e in movimento ). Sincronica, nello simultaneità e diacronica, in
mezzo al tempo; diacronica è l'impostazione, dipende se si tiene conto della
successione temporale ( passaggio latino-lingue romantiche ). La scoperta della
sincronia, scoprire che si può studiare la lignua senza studiarne l'evoluzione, ma
secondo la sua struttura ( similitudine con gli scacchi ). La distinzione tra sincronia
e diacronia non è giusta perchè esse vanno di pari passo, si parte da una e si passa
all'altra. Non esistono compartimenti stagni.
Jakobson. Epistologicamente sincronia e diacronia non vanno distinte, la diacronia
in fondo è una serie di sincronia. Nello studio di fatti linguisitici la sincronia ha
precedenze, prima si tratta la sincronia e poi il resto.
5. Sintagma e paradigma. Disegnino sul quaderno, il sintagma in assenza, il
sintagma suggerisce il primo paradigma possibile, il sintagma permette solo una
presenza. L'asse sintagmatico secerne i rapporti presenti, in sequenza, senza
bisogno del tempo. Il paradigma è quello delle successioni che secerne fenomeni
considerati l'uno alla volta. Tutto questo va legato con quanto detto prima, tutto
avviene contemporanemente.
Indipendemente da d.s. idee simili al punto 5 furono espresse anche da altri studiosi:
Jean Bauduin de Courtenay e Mikotay Kruszewski. La loro opera metteva a fuoco il
punto 5; il primo impostò lo studio dei fatti linguistici in termini sincronici
LEZIONE 19 OTTOBRE 2017
L'importanza del dato collettivo è un dato specifico che caratterizzerà De Saussure e che
lo distinguerà dalla linguistica successiva.
Discorso sulla lingua; ciò che conta nei fatti di lingua sono le differenze, definizioni in
negativo, nella lingua ciò che contraddistingue un segno è ciò che lo costituisce. La lingua
va intesa come forma e non come sostanza; de saussure ha detto che la lingua è
composta da un segno, che è composto da:
da concetto e immagine acustica; significante e significato. Entrambe le difinizioni
sono rappresentabili con un cerchio, che sta per unire.
Il significante e il significato stanno tra loro come due facce della stessa moneta, o
due pagine di un foglio ( se taglio una, taglio anche l'altra). Un'altro paragone è il
composto chimico. Nella sua interezza il segno è un'entità psichica a due facce,
entrambi questi aspetti sono da intendersi mentalmente. Ciò traspare nella
terminologia originale, traccia acustica come traccia sonora di ciò che si è udito.
Entrambi questi aspetti sono uniti per associazione nel cervello.
Queste teorie di De S. trovano un corrispettivo con i linguisti polacchi. Il
mentalismo teorizza de c., in particolare lui è conosciuto per la definizione del
fono e fonema.
Fono, è ciò che pronunciano emettiamo. Foneme, è ciò che crediamo di
pronunciare. Ovviamente ciò a che vedere con un atteggiamento psicologico
preciso del parlante. Ciò che effettivamente pronunciamo, vuol dire ciò che può
essere misurato, ciò che crediamo di pronunciare, noi crediamo di emettere un
suono alla stessa maniera; de c. voleva far notare la diff. tra fono e fonema. Diff.
fonetico fonematico.
tra infità varietà dell'universo e varietà universo
La teoria del segno è formalista, il ruolo che svolge nel sistema della lingua.
Il segno nella sua to