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Sistema respiratorio in giovani sani: al contrario del cuore, il sistema respiratorio in individui giovani e sani
non è considerato un limite alla prestazione di alta intensità. Infatti, questo sistema è in grado
tranquillamente di coprire le richieste associate alla ventilazione e allo scambio di gas, a qualsiasi intensità di
esercizio.
Debolezze e limiti del sistema respiratorio: in alcuni atleti allenati, le richieste metaboliche associate con
l’esercizio di alta intensità possono richiedere una ventilazione estrema e uno scambio di gas che non può
essere soddisfatto dalle capacità funzionali del sistema respiratorio, compromettendo il trasporto di ossigeno
alla muscolazione.
Limitazioni del sistema polmonare: numerosi studi mostrano il sostanziale ruolo del trasporto di ossigeno
al muscolo come fattore determinante della performance di durata ad alta intensità. Una riduzione del
trasporto provoca una diminuzione del Vo max, aumenta la fatica e in generale peggiora la performance. Al
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contrario, un aumento del trasporto di ossigeno al muscolo porta gli effetti opposti.
Di conseguenza, ogni fattore capace di impedire l’ossigenazione ai muscoli danneggia la performance
aerobica.
Ci sono tre fattori correlati con la limitazione del trasporto di ossigeno all’apparato locomotore durante
l’esercizio:
- desaturazione dell’ossigeno: l’esercizio intenso può provocare un decremento della saturazione
del 5%, fino ad alcuni casi limite in cui si è raggiunto l’80%. Le cause di questa desaturazione sono
dovute a fattori sia respiratori che non respiratori (shift a destra della curva di dissociazione, mediato
dall’acidosi metabolica e dall’ipertermia).
In una piccola parte di atleti (quelli molto allenati), la desaturazione avviene per via del calo della
pressione parziale di O , dovuto a una differenza artero-alveolare anormalmente ampliata, che da
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20-30 mmHg passa a 35-50.
La desaturazione può anche avvenire a seguito di un’inadeguata risposta iperventilatoria dovuta a
una bassa risposta ai chemocettori e a impedimenti meccanici alla respirazione.
L’inadeguatezza della risposta ventilatoria durante l’esercizio comporta la riduzione della pressione
arteriosa di ossigeno.
- differenze di genere: degli studi mostrano una maggior prevalenza di desaturazione
dell’emoglobina nelle atlete femmine rispetto ai maschi.
Tra i due sessi esistono delle differenze strutturali e funzionali: le donne sono caratterizzate
da volumi polmonari ridotti, vie respiratorie più piccole, una minor capacità di diffusione
polmonare e ridotto flusso espiratorio massimale.
Anche se gli effetti di queste differenze sono ancora vaghi, sono considerati come fattori
chiave per i maggiori disturbi legati agli scambi gassosi e alle limitazioni ventilatorie durante
l’esercizio, nel confronto tra maschi e femmine.
- problemi rimanenti:
- il calo della saturazione, causato da un’eccessiva differenza artero-alveolare di
ossigeno, era stato inizialmente giustificato da una richiesta di O maggiore della
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capacità strutturale del polmone. Tuttavia, questo scenario si manifesta anche in
esercizi non massimali, in cui il trasporto e lo scambio gassoso di ossigeno non sono
messi a dura prova;
- questa ipossiemia arteriosa si manifesta più spesso nella corsa che non nel
ciclismo;
- alcuni atleti, anche durante esecuzione massimale, non sono soggetti a una
desaturazione così rilevante, mentre alti soggetti lo sono già a intensità
submassimali.