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N.B:
di riferimento
La dottrina giuridica e la giurisprudenza si occupano di determinare il delle
• senso
espressioni usate dal legislatore interpretazione in astratto
Es: Con si deve intendere un livello medio di
“Diligenza del buon padre di famiglia”
attenzione e prudenza, l’insieme delle cure e delle cautele che è lecito attendersi da
una persona.
• Applicando questo concetto ai casi che si presentano, la giurisprudenza ne
determina il riferimento interpretazione in concreto
Es: Mario Rossi ha adempiuto il suo debito con la diligenza del pater familias
L’interpretazione giuridica è l’applicazione di significati ai testi giuridici
É possibile distinguere almeno 3 usi dell’espressione interpretazione giuridica
consueti fra i giuristi:
1. Interpretazione come soluzione di dubbi sul significato di testi
normativi
• Attribuzione di significato esclusivamente in caso di dubbi e controversie, si
interpreta solo quando il significato è oscuro e contrastato o se c’è un dubbio se
sia o meno applicabile
–> Se caso facile non interpretazione ma comprensione In questo
irriflessiva.
caso si tratta di comprensione del significato del testo
In claris non fit interpretatio
In questo caso non è necessaria l’argomentazione, l’argomentazione è necessaria solo in
caso di “vera” interpretazione 9
2. Interpretazione come attribuzione di significato, indipendentemente
mette in luce quando è cognitiva
da dubbi e controversie
Comprensione mera oppure decisione consapevole e problematica, comunque non c’è
significato senza interpretazione è una direttiva mistificatoria che serve a nascondere che
–> In claris non fit interpretatio
qualunque attribuzione di significato è frutto di una decisione
• Interpretazione è il processo che ci permette di passare da testo a norma
3. Interpretazione come soluzione di controversie/sistematizzazione del
diritto/costruzione giuridica • ogni attività svolta dal giurista
I. In senso generico ogni attività argomentativa compiuta dal giurista è a volte chiamata
“interpretazione” interpretazione sinonimo di ragionamento giuridico
II. Costruzione giuridica, l’integrazione del diritto, la creazione di norme inespresse, la
soluzione delle antinomie, il giudizio di bilanciamento fra principi sono attività
interpretative
Art. 12 delle preleggi: interpretazione della legge
• Nell’approvare la legge non si può ad essa attribuire altro senso che quello fatto palese dl
significato proprio delle parole secondo la connessione di esse e dall’intenzione del
legislatore
• Se la controversia non può essere decisa con una precisa disposizione. si ha riguardo alle
disposizioni che regolano casi simili o materie analoghe; se il caso rimane ancora dubbio si
decide secondo i principi generali dell’ordinamento giuridico dello stato
≠
Interpretazione cognitiva Interpretazione decisoria
Consiste nell’accertare [rilevare o Proporre o decidere di attribuire ad una
descrivere]oppure nel congetturare i data espressione un significato
possibili significati di una disposizione. determinato a preferenza di altri.
non c’è nessun giudizio di valore
–> è un atto di volontà, di scelta
–>
* Secondo Kelsen lo scienziato del diritto * Secondo Kelsen vi è sempre presente
dovrebbe limitarsi a: una scelta, una decisione
• Congetturare in che modo una
espressione usata dal legislatore è intesa Non confondere l’interpretazione
• Descrivere come una espressione possa cognitiva con la teoria cognitiva
!
essere intesa dell’interpretazione
• Descrivere altri hanno inteso 10
mette in luce quando cognitiva
L’interpretazione in l’equivocità dei testi
• astratto: isolve quando è decisoria
r
• L’interpretazione in riduce o risolve la vaghezza delle norme
concreto
Ogni interpretazione in concreto presuppone logicamente una interpretazione in
astratto
Un problema di interpretazione in Che cosa significa l’aggettivo
Es: astratto:
di cui all’art. 2 Cost, “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili
inviolabile
dell’uomo?”
1. É una formula declamatoria, retorica, enfatica, prima di contenuto normativo
è inviolabile, equivale a “molto importante”
–>
2. É una semplice ripetizione del carattere rigido [non modificabile con legge
ordinaria] della costituzione
inviolabile equivale a “non violabile dal legislatore ordinario”
–>
3. Indica che i diritti in questione non possono essere violati da nessun potere
costituito, neppure dal potere di revisione costituzionale
–> inviolabile equivale a “non violabile neppure mediante leggi costituzionali”
La corte costituzionale con sveglia tra una di queste
interpretazione decisoria
interpretazioni:
Sentenza n. 1146/1988: “La Corte costituzionale italiana contiene alcuni
principi supremi che non possono essere sovvertiti o modificati nel loro
[…]
contenuto essenziale neppure da leggi di revisione costituzionale ”
Problema di interpretazione in
Es: concreto:
• Facendo xyz, il Signori Mario Rossi ha esercitato il suo diritto concreto?
La condotta di chi fa xyz può essere qualificata come esercizio di un diritto inviolabile
• dell’art. 2 Cost?
É vietato l’ingresso dei veicoli nel parco
• - Casi di interpretazione in astratto ossia “cosa si intende per veicolo”
- In concreto: La macchina giocattolo può entrare? 11
Teorie dell’interpretazione
Le teorie dell’interpretazione si presentano come teorie descritti ma spesso sono anche, a
volte in modo implicito e occulto, vere e proprie dell’interpretazione.
teorie normative
In quanto teorie descrittive, sono dirette a sapere cosa succede quando l’interprete
interpreta:
• Che cosa succede nella sua testa? (teorie psicologiche)
• Qual è la natura, l’essenza dell’atto interpretativo (teorie filosofiche)
• Qual è lo statuto logico degli enunciati interpretativi? ha senso predicarne la
verità o falsità? (teorie analitiche dell’interpretazione)
• In che misura l’interpretazione è una attività libera e discrezionale, in che
misura è una attività limitata dai testi normativi o da vincoli di altra natura?
Quest’ultima domanda è comune a tutte le teorie dell’interpretazione e può essere intesa sia
come una questione descrittiva sia come una questione normativa:
In che misura l’interpretazione deve essere libera e discrezionale? In quale deve essere
limitata?
In quanto teorie normative le teorie dell’interpretazione si interrogano sul modo migliore di
interpretare il diritto:
Quale vincolo deve sussistere fra l’interprete e i testi normativi?
Quali considerazioni devono assumere rilevanza ai fini dell’interpretazione del diritto?
Intese come teorie normative le teorie dell’interpretazione necessita certe tecniche.
3 Famiglie di teorie:
1. interpretazione come atto di conoscenza
Teoria cognitiva o formalista:
Riconducibile: Scuola dell’Esegesi, Scuola storica e pandettistica, dottrina giuridica
–>
tradizionale e in tempi più recenti Ronald Dworkin
interpretazione come atto di volontà
2. Teoria scettica o realista:
Riconducibile: realismo giuridico americano [Kelsen ], realismo giuridico italiano
–>
[Guastini] a volte come atto di conoscenza, a volte
3. Teoria eclettica, mista o intermedia:
come atto di volontà, a volte scoperta a volte creazione
–> Riconducibile a Hart 12
1. Teoria cognitiva o formalista
Interpretazione come atto di conoscenza e di scoperta del significato dei testi
Il significato del testo normativo preesiste alla norma, l’interpretazione conosce o
scopre il significato del testo, la norma che il significato esprime
vero
Il vero significato a volte è inteso, identificato come lo stesso che il legislatore voleva
esprimere • coincide
Ogni caso è suscettibile di interpretazione corretta, vi è sempre una
una e una sola
sola soluzione corretta che il giudice ha il compito di trovare.
–> interpretazione è conoscenza di un significato che preesiste
• Gli enunciati interpretativa, sia astratti che concreti, sono suscettibili di essere o
veri
falsi si sviluppa in Francia e in Belgio nei primi anni del 800, con
Scuola dell’esegesi:
la pubblicazione del Codice Napoleonico
influenza forte del codice sul diritto civile poiché creava il soggetto unico di
–>
diritto, le norme si rivolgevano a chiunque.
radicale semplificazione del diritto che si riflette nelle disposizione chiare e
–>
semplici
Tutto il diritto è quello posto dal legislatore, quello che si trovava nel Code Napoleon
Il Giudice è tenuto a pronunciare sentenza e a decidere delle controversie, non
può denegare giustizia • divieto di non liquet
É necessario che il diritto sia perché la congiunzione della norma del
completo
divieto di e l’obbligo di pronunciare lo pretendono.
non liquet
se vi fossero controversie non comprese nel diritto il giudice dovrebbe non
–>
esprimersi ma violerebbe il divieto o creare diritto ma violerebbe il principio di
legalità Trascura la trama aperta del linguaggio [Hart, vaghezza delle norme]
•
* Critiche: Trascura la possibilità di disaccordi ragionevoli sullo scopo [la ragion
• d’essere, la ratio, il principio soggiacente] delle norme giuridiche
Ma davvero il formalismo ignora la trama aperta, la vaghezza delle norme?
I formalisti sanno che i testi possono essere oscuri ma sostengono che una soluzione
corretta esiste sebbene possa essere difficile scoprirla. Sostengono che il vero non
dipende solo da ciò che il legislatore ha detto o voleva dire ma anche dal sistema
giuridico complessivamente considerato. 13
il diritto non è qualcosa deliberato dal
Scuola storica del diritto e pandettista:
legislatore ma è qualcosa che sorge spontaneamente dalle consuetudini del popolo.
Il giudizio circa il singolo diritto non può essere vero e ragionevole se non quando si
basa sulla comprensione del rapporto giuridico.
–> il rapporto giuridico ha una natura organizza e questa si manifesta nella
correlazione delle sue parti.
Tutti gli istituti giuridici sono collegati in un sistema e solo nella grande armonia di
questo sistema pos