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Riforma ortografica della lingua spagnola
A, O, U.- Si risolve la confusione tra B e V e ci si attiene al latino: usare la b quando in latino c'è la b e la v quando in latino c'è la v.- Si eliminano latinismi grafici: ad esempio il PH diventa F (non più philosophia ma filosofia), il CH diventa Q (quimera), e la Q diventa C (cuadro). Questa riforma ortografica insieme alle altre scelte che si prendono in merito alla lingua completano il lavoro di messa a norma della lingua spagnola intrapreso nel 1600. Nel 1800 non vengono fatte invece scelte decisive riguardanti la lingua.
Spagnoli in America LatinaNel nuovo mondo lo spagnolo si frammenta in tanti spagnoli. Lo spagnolo parlato dai vari paesi dell'America latina differisce da quello parlato in Spagna. Questo si deve alle autonome vie di sviluppo, al substrato e alle immigrazioni. Quando i paesi dell'America Latina conquistano l'indipendenza e cercano la propria identità nazionale, iniziano ondate migratorie da tutta l'Europa.
Portando delle lingue nuove, che hanno influenzato gli spagnoli d'America.
Argentina
Il caso dell'argentino (o spagnolo rioplatense).
Il voseo: la maniera di tutear (di darsi del tu). Si sostituisce il pronome tu con vos, che si unisce a una particolare coniugazione verbale, intervenendo sulla seconda persona plurale per riferirsi alla seconda persona singolare. Il voseo è sia orale sia scritto, non è quindi da considerare come un volgarismo o una deformazione della regola.
- Tu canti -> vos cantas (tratto da vosotros cantais).
- Cantad diventa canta.
Lo spagnolo rioplatense ammette anche una serie di varianti relative al lessico, dove la divaricazione è davvero consistente.
- Autobus si dice bondi
- metro si dice subte (da subterraneo)
L'argentino si caratterizza per determinati arcaismi.
- lindo al posto di bonito.
Usa anche alcuni neologismi
- "che", un intercalare che si usa per richiamare l'attenzione
utilizza insieme ad esso. Il lunfardo è caratterizzato dall'uso di parole e espressioni di origine italiana, spagnola e francese, che vengono modificate e adattate secondo le regole del linguaggio carcerario. Questo fenomeno linguistico ha avuto un grande impatto sulla cultura argentina, influenzando la letteratura, il teatro e la musica. Il lunfardo è un esempio di risemantizzazione, ovvero l'uso di parole che mantengono la loro forma originale ma acquisiscono un significato diverso. Ad esempio, la parola "lana" in spagnolo significa "lana" (il materiale), ma in lunfardo assume il significato di "denaro". Allo stesso modo, la parola "laburo" deriva dal termine italiano "lavoro" ma nel lunfardo indica un "lavoro sporco" o un'attività illegale. Un altro elemento caratteristico del lunfardo è l'uso di forestierismi, ovvero l'adozione di parole straniere nella lingua argentina. Questi forestierismi sono principalmente italianismi, parole italiane che sono state integrate nel vocabolario argentino. Ad esempio, la parola "fiaca" deriva dal termine italiano "fiacca" e indica una sensazione di pigrizia o stanchezza. In conclusione, il lunfardo è un fenomeno linguistico unico che si è sviluppato nella cultura argentina. Attraverso l'uso di risemantizzazioni, forestierismi e l'adozione di parole e espressioni provenienti da diverse lingue, il lunfardo ha contribuito a creare un linguaggio peculiare e distintivo utilizzato principalmente dalla classe bassa di Buenos Aires.affianca soltanto, a seconda delle situazioni. Non è una lingua ma un linguaggio, perché non ha sintassi propria, però ha un vocabolario che si avvale in modo parassitario delle strutture dello spagnolo standard, ma si oppone allo spagnolo rioplatense. Quindi il lunfardo si oppone già alla variazione rioplatense. Si trovano arcaismi del castellano.- Ci sono parole che subiscono uno slittamento semantico per ampliazione di significato, per restrizione o per radicale cambiamento di significato ufficiale.
- "Gringo" nei film identifica l'americano, ma in origine voleva dire in senso lato "straniero". Nel lunfardo "gringo" era l'italiano, e poi assume un'altra restrizione semantica per indicare una persona bionda con pelle bianca.
- Nascono parole dalla fusione di due parole.
- Mataburro (matar+burro) significa dizionario (uccidere l'ignorante)
- Manyapapeles significa avvocato.
La caratteristica è il verse (che vuol dire reves), ovvero l'inversione dell'ordine delle sillabe all'interno della parola.
- Zabeca (cabeza)
- Biarru (rubia)
- Cabo (boca)
- Lope (pelo)
- Rioba (barrio)
Il verse è caratterizzato da alterazione consonantica e abbreviazione.
- Lompa (pantalon)
Anche il verse con cambio di accento.
- Feca (café)
- Tombo (boton)
Uso di extranjerismos, in particolare di italianismi.
La malavita argentina era a stretto contatto con la malavita di tutte le culture di immigrazione, quindi le acquisizioni lessicali furono enormi. In particolare gli italianismi, proprio perché l'immigrazione italiana è stata quella più massiccia, una dopo l'unità d'Italia (1861) e l'altra nella prima metà del 1900. Ad emigrare era la classe bassa, i poveri, e molti avevano la opportunità di migliorare la propria condizione economica, di andare a "fare l'America".
mentre altri finivano nella malavita. All'inizio si trattava di un'emigrazione clandestina dall'Italia, mentre poi fu regolamentata e favorita sia dalle leggi italiane sia argentine. Questo perché le tensioni sociali erano enormi in Italia e l'Argentina era vastissima, con poca popolazione e aveva bisogno che qualcuno sfruttasse le sue terre. Avellaneda nel 1876 promulga una legge per favorire l'entrata legale in Argentina, e allo stesso tempo sul versante italiano la legge Crispi del 1888 liberalizzò l'emigrazione. Nel lunfardo però si osservano più che italianismi dialettalismi, perché gli italiani che emigravano non erano italofoni (l'unità d'Italia non coincide con l'unità linguistica). I gruppi che emigravano erano dialettofoni e quindi depositavano dialetti di tutta Italia. In particolare la maggior parte di italiani, insediata nel quartiere della Boca a Buenos Aires, era genovese.lunfardo si usa:- Bafis (invece di bigotes)
- Estufar (invece di fastidiar)
- Chitrulo (bobo)
- Yorno (dia)
- Escorchar (da scocciare invece di carbocear)
- Birra (cerveza)
- Girare, in lunfardo yirar, acquisisce il significato di prostituirsi
- Denaro, dal genovese vento, diventa vento in lunfardo
- Nariz dal genovese napia, diventa napia in lunfardo
- Vagabundo si dice linyera dal piemontese linger
- Carcel diventa Cana dal veneto Cana
- Asqueroso si dice esquifuso
- Salsa si dice pumarola
- Donna in lunfardo è mina che deriva da femmina
Il fattore italiano è decisivo: non è altro che il modo di parlare dei primi immigranti italiani in Argentina che cercavano di farsi capire apprendendo la lingua dominante (non sapevano lo spagnolo e tantomeno l'italiano), e quindi è una lingua mista di vari dialetti. Si basa sull'alternanza di parole italiane e argentine e anche parole inventate (radice italiana o spagnola e desinenza spagnola o italiana). La differenza con il lunfardo è che questa nasce nell'ambito dell'immigrazione, il lunfardo nell'ambito della malavita. Nel cocoliche influisce solo l'italiano e non tutte le lingue dell'immigrazione. Il lunfardo oltretutto è una lingua artificiale, creata per non farsi capire, mentre l'altra è naturale, creata per cercare di farsi capire. In più la fusione qua riguarda anche morfologia, sintattica, fonetica, quindi i livelli stilistici sono maggiori (nella formazione del plurale ad esempio).
Favoriva la s spagnola, mentre la sostituzione di haber con ser come ausiliare favorisce l'italiano). Chi ha documentato in Italia quest'interlingua è stato De Amicis. 16/12
Sono due le interlingue frutto di una mescolanza tra lo spagnolo rioplatense e lo spagnolo castellano: il lunfardo e il cocoliche.
Il cocoliche. È una lingua mista che alterna parole italiane con altre argentine e crea nuove parole. È una lingua che non richiama solo il piano lessicale come il lunfardo, ma intacca anche le altre strutture.
Il primo italiano ad aver documentato questa interlingua fu De Amicis, che per conto di alcune riviste viaggiava per il mondo e poi pubblicava in Italia. Frutto di questi viaggi fu la documentazione del cocoliche.
Esempio: "Si precisa molta plata... guastar capitali... sono salito con un carigo di trigo".
- Si: italianismo
- Precisa: in argentino "precisar" vuol dire "avere bisogno"
- Molta: italianismo
- Plata: argentino
“dinero” en argentino- Guastar: incrocio tra le lingue, unisce “guastare” con “gastar”, e vuol dire semplicemente“spendere”- Sono: italianismo- Salito: viene confuso con “subir” (si sta parlando di una nave)- Carigo: fusione di “carico” e “cargo”
Il cocoliche varia da parlante a parlante in base a due fattori:- il luogo di origine del parlante, e quindi il sostrato dialettale (il dialetto calabrese, genovese,milanese o toscano si fondevano con l’argentino)- Il tempo di residenza in Argentina, perché chi era in Argentina da più tempo aveva già un livellodi spagnolo superiore, e perciò la mescolanza favoriva lo spagnolo riducendo sempre di più lacomponente italiana.Il cocoliche è quindi una lingua di transizione (da generazione a generazione) ed è destinato asparire: l’ultima generazione di parlanti è già completamente spagnolizzata.