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IL NUOVO NELL'ANTICO - MATERIALE LAPIDEO
qualche CRITERIO per interventi di conservazione e consolidamento statico:
- NECESSITÀ
- NON NECESSITÀ(*)
- EFFICACIA
- COMPATIBILITÀ2, DURABILITÀ, NON INVASIVITÀ
- SELETTIVITÀ3, LEGGEREZZA, FRUIBILITÀ
- REVERSIBILITÀ4
la progettazione degli interventi di consolidamento statico va deve caratterizzarsi di funzione di supporto deve essere conforme alla struttura antica, con facili diseguità di progetto e parti spezzate di volta.
(*) NON SI USA IL CEMENTO, quando è stato usato ha portato solo danni; c'è il rischio di sole.
si usano principalmente malte di cemento, di gesso, di terra.
si parla di COMPATIBILITÀ2
- CHIMICA-FISICA
- MECCANICA
- ESTETICA
3 bisogna essere precisi.
4 possibilità di riportare sempre indietro, non è possibile realizzare una scala o un ascensore
è necessaria una CONSERVAZIONE prudente, realistica e rispettosa.
nel risolvere queste SCELTE INNOVATIVE
nell'indagine delle vicende costruttive di un edificio o di un complesso di edifici:
INDAGINE INDIRETTA
fonti storiche esterne all'edificio (documenti, iconografia, cartografia)
INDAGINE DIRETTA
osservazione delle vicende strutturali e architettoniche attraverso il rilievo di stratigrafia significativi o analogie di diverse caratteristiche.
un manufatto architettonico è costituito da materiali diversi, di NATURA organica (legno, paglia...) ed INORGANICA (pietra, ceramica...) di origine naturale o artificiale.
fra i materiali di origine inorganica naturale la PIETRA ricopre un ruolo principale nell'architettura tradizionale, soprattutto storica.
Il laterizio, anche i metodi sono molto usati.
(Materiale: laterizio)
Elementi → Minerali → Rocce
Le rocce sono materiali naturali, costituiti da aggregazioni di uno o più minerali fra loro legati da forze di coesione, e non possono essere divisi con un processo di separazione meccanica, se non tramite taglio, scavo, o frantumazione.
In base alla loro genesi, si distinguono in:
Rocce ignee (magmatiche), che derivano dalla solidificazione di masse fuse.
- Rocce sedimentarie, che spesso si formano a seguito di una serie di fenomeni come la disgregazione e l'alterazione di rocce preesistenti, il trasporto e la sedimentazione in acque o terreni o il loro successivo deposito in prossimità della superficie terrestre, in condizioni di pressione e temperatura non elevate.
- Rocce metamorfiche, che ottengono dalle rocce preesistenti che avviene anche sotto la superficie terrestre.
Le autofilic
- Rocce ignee
Si formano con la solidificazione di magmi, masse fluide ad alta temperatura (sotto i 1000°C) a diversi livelli nella crosta terrestre.
Le loro caratteristiche dipendono dalle condizioni in cui si verifica il consolidamento:
- Rocce intrusive o plutoniche, se il raffreddamento avviene lenta mente e in profondità:
- abbiamo graniti: magmi ricchi di silice, sieniti: magmi ricchi di alcalini, meno di silice, dioriti, peridotiti
- Rocce effusive o vulcaniche, se il magma risale alla conca e si consolida alla superficie nelle litosfere, o raffreddamento avviene in tempo più rapidi:
- abbiamo porfirio quarziferi, trachiti, basalti, propirati.
Le rocce piroclastiche sono associate alle ignee perché formate da ceneri, lapilli e altri materiali provenienti da eruzioni vulcaniche.
Resistenza a trazione
- Si determina su campioni simili ai provini cubici, sottoposti a trazione in due facce contrapposte.
- La resistenza a trazione della pietra è molto inferiore di quella a compressione, intorno a 1/35 o al 5% della resistenza a compressione.
Resistenza ai tagli
È decisamente inferiore a quella alla compressione 10% della resistenza a compressione.
Resistenza a flessione
- Le prove vengono effettuate su lastre di 4 cm di spessore, appoggiate alle estremità e caricate nel mezzotero, si esegue con un sistema idoneto e le lastre ricostruite caricate uniformemente.
- La resistenza a flessione è piuttosto bassa da 140 a 190 kg/cm² nei diversi marmi, 60 kg/cm² per i graniti.
Resistenza al urto
Meglio getti per le lastre preliminari; la lastra cade con un peso specifico sul lato, una lastra appoggiata sul un letto di sabbia da un’altezza via via crescente fino alla rottura.
Resistenza al attrito
Si valuta attraverso tre tipi di prove:
- Usura per attrito radente
- Usura al getto di sabbia
- Usura al rotolamento
Le rocce meno idonee alese attrito radente sono quelle estrattive cui elevato numero di sfaldature seguono le rocce scistose e quelle sedimentarie.
Lavorabilità
Dipende alla durezza, segagilità, scalpillabilità, lucidabilità, ecc.
Durezza
- Si misura con lo sclerometro, palla di acciaio su cui esiste un peso particolamente.
- È adattata in industria sulle abrasioni. La durezza di una pietra di ciascuna calia, le cui evaporazioni crea depositi i cui particoli improntati da pietre, in tracce ammorivate, mutati, in.
- Questo sistema per lo spostamento e la sutura, fornito da lunghi puntini ai quali venivano legati e bloccati, la serie era facilitata da vari metodi spessi in un'opera per gravità lungo un sentiero apposito.
- A Cartagine veniva usato la latta che veniva posto singolarmente su un percorso che va in traversale il regolo. Passava sopra il sopporto o altre basi dittarente collocate lungo coppiole architettoniche lavorative di blocchetto fibrocementato, usando righe collegate a blocchetti precisi che passano lungo precisioni angolari centinaia di mattoni, che lega ai cippi, bloccati sotto precisi fermi.
- Ottaviano firmava, e venivano bloccati nei singoli esempi, tra gli artigiani sui canti appaiono molte varianti che bloccano i vincoli e portano a giunture nette.
Strumenti e Lavorazione
- Gli utensili: l'outsia: quali agiscono per percussione diretta oppure di riduzione oppure per abrasione.
- Strumenti a percussione diretta, che vengono utilizzati direttamente contro la pietra ed agiscono per urto violento, sono indicati dall'inizio:
Mazzuolo: Mazzuoli sono martelli a testa parallela pinza da testa o diusrose. La Mazza è un comune italico usato sulla pietra, viene usato per lavorare o per rifinire in ambito stascando le questioni e azioni a lunga bastrone della fatica.
Bocciarda: martello della testa arnottata, la cui superficie è formata da un testo di piccole punte piramidali; indicato per la percussione di schemi, superfici e segnato da precisi angoli lavorati da strisci, fretti e imbraganti su l'accollo di schemi disegni propri.
Ascia: costituita da una testa terminata da due estrazioni assofilate con un bordo tagliente parallelo al manico; agisce per percussione e taglio come malle-peggio, gravina, sgraijna.
Martellina: martello a due lame con elettroturbo su estitamab and taglietti; l'interno, norma triangolare alla stessa, nome al dato interno della martellina per la realizzazione di modanature di tipo legato e picchiorello usato nella finitura di pinna degli esiti.
Piccione: il noto attrezzo di mazza formica la cui lama rioferla varia due punte nuances, viene utilizzato anche per lavori di estosa. Tale strumento può essere utilizzato anche per finiture.
La bocciarda viene usato posizionandola perpendicolarmente alla faccia del cubico e preciso su uno strato perimetrale per evitare la tortura degli angoli.