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C.Nesso tra colpa ed evento (causalità della colpa)
2. criterio della correlazione del rischio o della copertura del rischio tipico che richiede che l'evento debba essere concretizzazione del rischio che la norma di condotta mirava a prevenire. Ridescrivo l'evento e vedo se la norma era stata fatta per prevenire quell'evento specifico, o ragionando in maniera controfattuale aggiungo mentalmente la condotta dell'agente modello e stabilisco se questa avrebbe cambiato il corso dell'evento (comportamento alternativo lecito)
Misura soggettiva della colpa -> ritagliare la rimproverabilità sul soggetto e sul caso concreto
Grado della colpa (in relazione a commisurazione della colpa ex art 133 cp)
Non è oggetto di espressa tipizzazione normativa ma è fatto riferimento nell'art 133 cp. Si identifica sulla base della divergenza tra condotta e regola cautelare e sulla base delle caratteristiche del soggetto.
Colpa nei reati
omissivi impropri —> non evoca passaggi logici diversi perché nella colpa c'è sempre una parte di componente omissivaPreterintenzioneArt 42.2 art 43.2 cpCriterio autonomo di imputazione tra dolo e colpa.Schema —> soggetto si rappresenta e vale un determinato fatto ma da questo fatto deriva un evento ulteriore non voluto. Imputazione dell'evento ulteriore è il tema.Ventunesima lezioneCasoCaio dopo essere andato in pensione muore nel '96 a causa dell'esposizione a polveri di amianto per buona parte della durata del suo lavoro. Vengono convocati in giudizio i dirigenti che si sono susseguiti dagli anni 70 e 80.Il problema attiene alla colpa o al nesso causale?Implica innanzitutto un tema di causalità, sotto la forma della probabilità statistica, che tocca due aspetti:1. Verificare quale sia il meccanismo di innesco del procedimento causale —> problema è verificare se queste sostanze siano dosedipendente o indipendente (se dose dipendentesono tutte concausali)
Caso
Il datore di lavoro che viene a conoscenza che alcuni suoi lavoratori sono malaticonseguentemente all’esposizione sul luogo di lavoro di sostanze tossiche, ma decide dimantenerli sul lavoro. I lavoratori decedono (erano accaniti fumatori). Durante il processo vieneaccertato che erano stati rispettati i livelli di esposizione dati dalla legge.
Dato che i lavoratori già avevano manifestato i sintomi la regola cautelare da seguire non è quelloinvocato dal processo, ma il lavoratore ha ex art 2087 cc un dovere di garante nei confronti deilavoratori, e quindi la regola cautelare è una norma generica da applicare e modellare sul casoconcreto.
La questione è il rapporto tra colpa specifica e colpa generica. Anche osservando la norma scrittasi può prevedere un profilo di colpa generica.
Ventiduesima lezionepreterintenzione
Art 42.2 e 43.2 cp
Responsabilità oggettiva —>
dopo le sentenze 364 e 1085 dell'88 la responsabilità è stata intesa come personale e soprattutto colpevole, con la seconda si è affermato che tutti gli elementi che integrano il disvalore penale del fatto siano coperti da colpa. Colpa come criterio minimo di imputazione.
Responsabilità oggettiva vuol dire imputazione di un fatto sul solo rapporto di nesso di causalità materiale, versare in re illecita -> hai commesso un fatto illecito devi rispondere di tutte le conseguenze.
Preterintenzione come ipotesi di dolo misto a colpa -> dolo nel cagionare le lesioni colpa nel cagionare l'omicidio (nell'omicidio preterintenzionale)
Si parla di responsabilità oggettiva quando un elemento del fatto, l'evento o l'intero reato sono attribuiti all'agente secondo un solo criterio di nesso di causalità materiale, senza un criterio di imputazione soggettiva.
Previsioni di preterintenzione -> omicidio e aborto
Omicidio
Art. 584 cp: "Chiunque con atti diretti a commettere uno dei delitti preveduti dagli art. 581 e 582, cagiona la morte di un uomo, è punito con la reclusione da 10 a 18 anni."
Evento morte non voluto e si ha imputazione legislativa in base all'elemento più grave non voluto.
- Primo elemento: atti diretti a commettere uno dei delitti previsti e devo essere in dolo rispetto a questi.
- Accertamento nesso di causalità tra atti diretti a percuotere o ledere ed evento morte.
- Evento morte -> non deve essere coperto da dolo. Non si deve ricercare un criterio di imputazione soggettiva rispetto all'evento morte.
Letture preterintenzione:
A. Dolo misto a responsabilità oggettiva
B. Responsabilità da rischio totalmente illecito: negazione esistenza ipotesi responsabilità oggettiva, nelle ipotesi in cui opera in contesto illecito
C. Dolo misto a colpa specifica per inosservanza di leggi: nel caso dell'omicidio la
contrarietà degli art 581 e 582,. Ma tali norme non hanno contenuto cautelare, la violazione do queste leggi ricorrere sempre perché nello schema della norma incriminatrice stessaD. Dolo misto a colpa generica, colpa da accertare in concreto -> rilettura costituzionalmente orientata della responsabilità oggettivaArt 586 cp- Fatto base: qualunque delitto doloso diverso da lesioni o percosse
Nesso di causalità
È norma di chiusura
La risposta sanzionatoria è quella dell'omicidio e delle lesioni colpose ma aumentate.
Sentenza ronci
Tre amici acquistano eroina durante un festino, dopo aver ingerito sostanze alcoliche. Uno dei tre muore.
Secondo una rilettura costituzionalmente orientata si deve prima accertare la colpa concreta.
Le SU contestano l'orientamento fino a quel momento utilizzato che considerava responsabile il cedente, anche in contesto di plurime cessioni, ma deve essere provata almeno la
colpadell'agente.Ventitreesima lezione
Disciplina dell'errore
Art 47 cp
L'errore sul fatto che costituisce il reato esclude la punibilità dell'agente. Nondimeno, se si tratta di errore determinato da colpa, la punibilità non è esclusa, quando il fatto è previsto dalla legge come delitto colposo.
L'errore sul fatto che costituisce un determinato reato non esclude la punibilità per un reato diverso.
L'errore su una legge diversa dalla legge penale esclude la punibilità, quando ha cagionato un errore sul fatto che costituisce il reato.
Non si occupa solo dell'errore di fatto ma anche di diritto su norma extrapenale.
Differenza:
- Errore di fatto -> errore di fatto sul fatto, cioè su elementi essenziali (comma 1) o di diritto su norma extrapenale, e ha stesse conseguenze del primo nel momento in cui si traduce in errore di fatto
- Errore sul precetto -> se ne occupa art 5. L'errore non cade su
Elemento essenziale a penalità di diritto, ma è un errore sul precetto penale, sul fatto vietato dall'ordinamento. Questo errore prima della sentenza dell'88 non scusava mai, ora scusa se inevitabile. Non fa venire meno il dolo ma la colpevolezza.
Art 5 cp
Nessuno può invocare a propria scusa l'ignoranza della legge penale
L'art 5 deve essere letto alla luce della sentenza 364/88, interpretando come impossibilità di invocare come scusante l'ignoranza della legge a patto che questo non sia dovuto a errore incolpevole.
Errore motivo -> incide sul processo di formazione della volontà (art 47 cp)
Errore inabilità -> interviene nella fase esecutiva del reato. Ipotesi di reato aberrante: aberratio ictus e aberratio delicti (art 83)
Aberratio Delicti -> l'agente cagiona un evento diverso da quello voluto
Aberratio ictus -> l'agente offende una persona diversa da quella che avrebbe
voluto colpire, lo spazio dovrebbe essere eventualmente tra dolo misto a colpo
Sono ipotesi derogatorie rispetto a una genuina imputazione a titolo di dolo.
Errore di fatto sul fatto —> è un errore di percezione e comporta una divergenza tra realtà immaginata e realtà fattuale dovuta a un'erronea percezione della realtà. Cade su elementi essenziali del fatto rispetto al precetto legale. L'errore sul fatto esclude il dolo, se è dovuto a colpa, sussiste responsabilità colposa quando il fatto è espressamente previsto dalla legge come colposo.
L'ipotesi del comma 2 dell'art 47 è quella in cui l'errore ricada sull'elemento specializzante.
Errore su legge extrapenale —> 3 comma, rileva nel momento in cui porta ad un errore su un elemento essenziale del fatto ed esclude il dolo.
Occorre distinguere per capire quando si converta in errore di fatto:
- leggi extrapenali integratrici —>
Assimilabile all'ipotesi dell'art 5, quindi sussiste la responsabilità se evitabile errore- Leggi extrapenali non integratici -> ricade nell'ambito dell'art 47.3, si traduce in un errore di fatto, elimina il dolo del fatto e al massimo residua una responsabilità colposa- La giurisprudenza tende a considerare quasi sempre le norme extrapenali come integratrici.- errore sulla qualifica soggettiva dei reati propri -> es. errore sulla nozione o l'interpretazione di pubblico ufficiale (errore sul precetto e quindi scusa solo se inevitabile. Nel caso in cui l'errore riguardi la normativa amministrativa in cui viene deciso quando diventa operativa la nomina di pubblico ufficiale è errore su norma non integratrice extrapenaleDisciplina dell'art 5 cp.Risponde al precetto dell'ignoranza legis non escusat. Oggetto di manipolazione da parte della corte costituzionale con la sentenza 364 dell'88, con la quale ha
attribuito efficacia scusante all'ignoranza inevitabile. In origine questo errore aveva carattere assoluto, la corte ha operato una rilettura della previsione valorizzando la combinazione tra art 25 e 27 cost. Garantendo al soggetto libere scelte di azione. L'approdo è stato quello di attribuire effetto scusante quando sia inevitabile. Il risultato è stato che coscienza dell'illiceità si è inserita la cosiddetta all'interno della colpevolezza.
Situazione di dubbio- dubbio eliminabile o vincibile —> cittadino colpevole dell'ignoranza- Dubbio ineliminabile —> il soggetto deve astenersi dall'agire e si tende a non far ricorrere il requisito dell'inevitabilità. Perché il cittadino ha doveri strumentali rispetto alle previsione che gravano su di lui, soprattutto nel caso in cui il soggetto abbia una determinata carica. Dall'altra parte si ha l'obbligo da parte dello stato di rendere
intelligibile