Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Parallelismo Banca d'Italia / Società di Capitali
Banca d'Italia è un ente di diritto pubblico, ma con molti aspetti tipici delle società di capitali (per esempio ha un capitale sociale). La Banca d'Italia ha un'assemblea dei partecipanti (non dei soci, perché non ci sono soci, ma dei partecipanti). I compiti principali di un'assemblea sono l'approvazione dei bilanci e la nomina degli esponenti; l'assemblea di Banca d'Italia approva sì il bilancio, ma non nomina gli esponenti! Il governatore non viene nominato dall'assemblea. Chi sono i partecipanti di Banca d'Italia? Banche, fondi, cioè soggetti istituzionali.
L'organo amministrativo di Banca d'Italia è il Consiglio di amministrazione, che però si chiama Consiglio superiore e i suoi componenti sono i consiglieri superiori (docenti universitari, imprenditori di successo, ecc..). Cosa fanno i consiglieri? Non hanno gli stessi
I poteri dei consiglieri di una spa sono limitati alle funzioni di amministrazione interna. Non si occupano di questioni esterne e di vigilanza. Ma a chi spetta la vigilanza e gli altri poteri?
Nelle spa abbiamo i comitati esecutivi, mentre in Banca d'Italia c'è il Direttorio (non sono consiglieri superiori). Il Direttorio era un organo con compiti consultivi, composto da 4 persone: il governatore, il direttore generale e due vicedirettori generali. Ora invece è cambiato, è presieduto dal governatore, c'è il direttore generale e ci sono tre vicedirettori (numero dispari). Oggi è il direttorio che assume i provvedimenti di vigilanza, è l'organo di vigilanza.
La piena corrispondenza con le spa si ha nel Collegio sindacale. I suoi compiti sono:
- Banca d'Italia è l'autorità di vigilanza sulle banche (e altri intermediari);
- In Italia è l'unico istituto di emissione;
- È prestatore di ultima istanza (oggi).
pagamenti sono tutti digitali. La vigilanza è passata alla BCE, le banche si sono aggregate... ecco perché a livello provinciale le filiali di Banca d'Italia sono state chiuse. Alcune filiali, invece, anziché chiudere si sono specializzate; Vicenza si è specializzata in Vigilanza, anche Padova chiuse al pubblico e si specializzò nella cura del contante, Treviso invece nella cura dell'utenza (dati della centrale rischi per esempio), Verona, invece, è l'unica con Venezia che è rimasta operativa. L'anno scorso Treviso e Vicenza sono state chiuse. Rimangono Venezia, Padova e Verona.
135^ LEZIONE (13/02/2020)
Legge 262/2005 (Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari). È la legge per la tutela del risparmio.
Nei primi anni 2000 c'era un forte attrito fra il governo dell'epoca e la banca d'Italia. Venne varata la legge 262/2005 in seguito alla vicenda Montepaschi.
ma anche Parmalat e Cirio (emersero attriti su questioni di competenza fra la banca d'Italia e la Consob). Il governatore della banca d'Italia fu invitato a dimettersi, ma non volle farlo. Fu una norma con intento punitivo nei confronti della banca d'Italia perché si intervenne per riformarne la governance (ma non per quella della Consob). (Banca d'Italia) Art. 19 legge 262/2005: "1. La Banca d'Italia è parte integrante del Sistema europeo di banche centrali ed agisce secondo gli indirizzi e le istruzioni della Banca centrale europea. 2. La Banca d'Italia è istituto di diritto pubblico. 3. Le disposizioni normative nazionali, di rango primario e secondario, assicurano alla Banca d'Italia ed ai componenti dei suoi organi l'indipendenza richiesta dalla normativa comunitaria per il migliore esercizio dei poteri attribuiti nonché per l'assolvimento dei compiti e dei doveri spettanti. 4. La Banca d'Italia,Nell'esercizio delle proprie funzioni e con particolare riferimento a quelle di vigilanza, opera nel rispetto del principio di trasparenza, naturale complemento dell'indipendenza dell'autorità di vigilanza. Riferisce del suo operato al Parlamento e al Governo con relazione semestrale sulla propria attività.
Nei primi commi non c'è niente di particolare, si conferma l'indipendenza della banca d'Italia.
5. Gli atti emessi dagli organi della Banca d'Italia hanno forma scritta e sono motivati, secondo quanto previsto dal secondo periodo del comma 1 dell'articolo 3 della legge 7 agosto 1990, n. 241. Delle riunioni degli organi collegiali viene redatto apposito verbale. Questo comma è importante, dice che vanno rispettati i principi di trasparenza amministrativa (l. 241/90). Gli atti della banca d'Italia devono essere scritti e motivati. Ma già il TUB, all'art.4, specifica come le disposizioni della
bancad'Italia siano soggette alla legge 241/90. Il legislatore vuole evitare quei comportamenti di moral suasion che aveva la Banca d'Italia, è una legge punitiva.6. La competenza ad adottare i provvedimenti aventi rilevanza esterna rientranti nella competenza del governatore e quella relativa agli atti adottati su sua delega sono trasferite al direttorio. Agli atti del direttorio si applica quanto previsto dal comma 5. Le deliberazioni del direttorio sono adottate a maggioranza; in caso di parità dei voti prevale il voto del governatore. La disposizione contenuta nel primo periodo non si applica, comunque, alle decisioni rientranti nelle attribuzioni del Sistema europeo di banche centrali. Il governatore aveva dei poteri autonomi in materia di vigilanza, e la legge 262/2005 trasferisce i poteri ad un organo collegiale, il direttorio, rendendo la banca d'Italia un organo collegiale. Trasferisce i poteri da un organo singolo a un organo collegiale. Anche il
Direttorio è tenuto ad adottare deliberazioni informa scritta e motivata.
7. Il governatore dura in carica sei anni, con la possibilità di un solo rinnovo del mandato. Gli altri membri del direttorio durano in carica sei anni, con la possibilità di un solo rinnovo del mandato. In sede di prima applicazione i membri del direttorio diversi dal governatore cessano dalla carica secondo una articolazione delle scadenze disciplinata dallo statuto dell'Istituto, compresa in un periodo comunque non superiore ai cinque anni. Prima del 2005 non c'erano norme sulla revoca del governatore, né sulla durata del suo mandato. Prima del 2005 la carica non aveva limiti temporali; non essendo soggetto a rielezione e nominato a vita, risponde a una logica di indipendenza del governatore, il governatore doveva essere svincolato dalle pressioni politiche e di politica monetaria. Oggi invece è stato introdotto il mandato a termine (6 anni) con una sola possibile rielezione.
Lo stesso vale per i componenti del direttorio.8. La nomina del governatore è disposta con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il parere del Consiglio superiore della Banca d'Italia. Il procedimento previsto dal presente comma si applica anche, nei casi previsti dall'articolo 14.2 del Protocollo sullo statuto del Sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea, per la revoca del governatore. Le disposizioni del presente comma e del primo periodo del comma 7 entrano in vigore alla data di pubblicazione della presente legge nella Gazzetta Ufficiale."
Ora la Banca d'Italia non è più autonoma nell'elezione del governatore, e il Consiglio superiore della Banca d'Italia viene solo sentito, non ha poteri di nomina, il suo parere non è vincolante! La nomina del governatore è solamente esterna. Quindi
Sta venendo messa in discussione l'indipendenza della Banca d'Italia. È una norma scritta male, perché il governatore e il direttorio durano in carica 6 anni con una rielezione, ma se uno è vicedirettore generale per 6+6 anni, poi può diventare direttore generale per altri 12? E poi governatore per altri 12? Non si sa, però nella pratica si fa. Ecco perché scritta male! (Coordinamento dell'attività delle Autorità) Art. 20 legge 262/2005: "1. La Banca d'Italia, la CONSOB, l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo (ISVAP), la Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP) e l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, nel rispetto della reciproca indipendenza, individuano forme di coordinamento per l'esercizio delle competenze a essi attribuite anche attraverso protocolli d'intesa o l'istituzione, senza nuovi"
omaggiori oneri a carico della finanza pubblica, di comitati di coordinamento.
2. Le forme di coordinamento di cui al comma 1 prevedono la riunione delle Autorità indicate nel medesimo comma almeno una volta l'anno."(Collaborazione fra le Autorità)
Art. 21 legge 262/2005:
1. La Banca d'Italia, la CONSOB, l'ISVAP, la COVIP e l'Autorità garante della concorrenza e del mercato collaborano tra loro, anche mediante scambio di informazioni, per agevolare l'esercizio delle rispettive funzioni. Le Autorità non possono reciprocamente opporsi il segreto d'ufficio. Tutti i dati, le informazioni e i documenti comunque comunicati da una ad altra Autorità, anche attraverso l'inserimento in archivi gestiti congiuntamente, restano sottoposti al segreto d'ufficio secondo le disposizioni previste dalla legge per l'Autorità che li ha prodotti o acquisiti per prima.
La legge 262/2005 (tutela del risparmio)
è una legge frutto di una pessima tecnicalegislativa: che differenza c