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BONN
1. Introverso
2. Assennato
3. Razionale
4. Giudicatore
Evidenziare quali sono gli elementi in comune e quali che possono inibire
qualsiasi tipo di relazione.
La cosa interessante è vedere che è su base RAZIONALE che si può vedere
qualche elemento in comune, quindi lavoreremo sempre con decisioni e
soluzioni basati su logica e sequenzialità, chiarezza.
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Andiamo poi ad analizzare i “BIG 5”
Entrambi sono estroversi; bassa amabilità, alta coscienziosità, incapacità
di afrontare situazioni non ben chiare e non ben definite.
si stanno conoscendo quindi non si vedono dei sentori di volontario
avvicinamento l’uno con l’altro, difficile capire se c’è un’apertura
relazionale, una volontà a costruire delle relazioni “calli”, cioè di
amicalità. È uno dei punti deboli della relazione;
Entrambi vogliono arrivare a una qualche soluzione.
La stabilità emotiva manca ad entrambi.
L’apertura mentale è un punto interrogativo
BIG 5
LIVERPOOL BONN
+ Estroverso +
Amabilità
+ Coscienziosità +
Stabilità emotiva
Apertura mentale ?
Vi è, poi, una terza modalità di lettura della personalità:
il concetto di intelligenze multiple
Come analizzare la personalità?
Andando a individuare le intelligenze che caratterizzano questi attori.
“FORMAE MENTIS” di GARDNER
parla delle diverse intelligenze di cui dispone l’essere umano.
Esistono molte forme di intelligenza che caratterizzano l’essere umano, ma
anche il manager che deve avere un insieme di intelligenze più sviluppate per
afrontare obiettivi di natura funzionalista.
forme di intelligenza
Le che dovrebbero caratterizzare persone che operano
all’interno di ambiti organizzati con finalità economiche:
INTELLIGENZA INTERPERSONALE, persone più capaci rispetto ad altre
di costruire relazioni più costruttive e positive;
quando si parla di persone altruistiche, naturalmente rivolte a sostenere
altri, a conoscere altri. Capacità di una persona di entrare in relazione
con altre.
INTELLIGENZA INTRAPERSONALE, intelligenza di persone che hanno
una spiccata capacità di conoscere se stessi, di farsi domande e di
portare questa capacità introspettiva a disposizione anche degli altri.
L’insieme di queste due conoscenze vengono poi recuperate da Daniel
Goleman, allievo di Gadner in un testo che chiama “Emotional Intelligence”.
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Gadner costruisce 6/7 intelligenze diferenti, ne prende 2 e ne fa poi un
approfondimento.
INTELLIGENZA EMOTIVA, unione dell’intelligenza intrapersonale e
interpersonale. Viene utilizzata a riguardo alla lettura delle relazioni tra le
persone, ma anche nell’analisi dei comportamenti di consumo delle
persone.
INTELLIGENZA LOGICO-MATEMATICA, è un’altra decisione che
dobbiamo avere quando prendiamo decisioni.
Parlando di leadership e di management abbiamo anche altre due intelligenze:
INTELLIGENZA LINGUISTICA, che non è solo conoscere altre lingue, ma
saper formulare bene il pensiero attraverso il linguaggio
INTELLIGENZA ASTRATTA
Esistono molti altre tipologie di intelligenze come, per esempio, quella
musicale, cinestetica…
In aziende e società di consulenza, rispetto a problemi funzionalistici, è chiaro
che ci sono alcune intelligenze che prevalgono su altre e queste sono quelle
che abbiamo analizzato fino ad adesso.
. GLASGOW LIVERPOOL BONN
+ Linguistica +
+ Interpersonale +
+ Intrapersonale +
HANNO QUINDI UN’ALTA INTELLIGENZA EMOTIVA
Interpretare il ruolo di responsabile del personale la responsabilità ha a
che fare con relazioni, e quindi deve essere capace di condividere e
trasmettere un pensiero.
Glasgow ha una bassa intelligenza interpersonale.
Logico-matematica
Astratta
Per quanto riguarda l’intelligenza logico-matematica non se ne parla molto,
perché non si fa riferimento a problemi di natura quantitativa ed è quindi
difficile valutarla.
Anche l’intelligenza astratta è molto bassa.
ASTRATTA (capacità di pensare a mondi possibili, cose che possono anche non
esserci)
LOGICO (obiettivi, risultati tangibili) 19
Il limite di queste due persone è che non escono dalle esperienze di cui sono
parte, sono troppo immersi nella cultura e nelle relazioni che governano sotto il
profilo della gestione di queste relazioni. Quindi mancano di una capacità di
guardare oltre la propria esperienza sociale.
Sono vincolati dalle relazioni sistemiche, hanno una forte intelligenza emotiva
che deriva dalla familiarità delle relazioni che devono gestire quotidianamente
come responsabili del personale.
Inoltre, manca anche una sensibilità legata alla strumentalità degli obiettivi,
cioè
sono poco concentrati sulla realizzazione degli obiettivi.
La scelta di determinate persone piuttosto che altre, è già di per sé garanzia
di un risultato.
Se dobbiamo comporre gruppi di lavoro, dobbiamo cercare (sulla base
dell’obiettivo finale) di costruire “gruppi di persone” anche sulla base delle
caratteristiche delle persone che vogliamo coinvolgere.
Se non abbiamo ben definito l’obiettivo finale, tutte le decisioni successive
rimangono possibili
L’OBIETTIVO è quello di definire un profilo manageriale che condurrà domani
un’azienda che è l’insieme di 2 aziende precedentemente concorrenti.
Inoltre, se ho persone con fortissima intelligenza emotiva ed è un valore per
un’azienda ma anche per le relazioni. Ed è un valore per le relazioni e per
l’azienda anche per l’oggi, quindi tutte le decisioni saranno ancorate
all’esperienza quotidiana. Devo, perciò essere capace di tenerne conto ma di
vedere anche altro.
COMPORTAMENTI/AZIONI DEGLI ATTORI PROTAGONISTI
LIVERPOOL
ORIENTAMENTO TEMPORALE DI BREVE TERMINE
ISTINTIVO, REATTIVO (Mette pressione)
RILUTTANTE/AVVERSO VERSO LA BUROCRAZIA
RILUTTANTE/POCO ESPERTO NEL GESTIRE LA PRESSIONE
BONN ORIENTAMENTO TEMPORALE LUNGO TERMINE
RAZIONALE
MOLTO LEGATO A FORMA/REGOLE/PROCEDURE
GESTISCE EFFICACIEMENTE LA PRESSIONE
ENTRAMBI SONO PERSONE IDENTIFICATE NELLA CULTURA D’ORIGINE
(ancorati nella cultura)
L’obiettivo non è definito.
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I fallimenti dei gruppi di lavoro dei progetti dipende dalla poca chiarezza degli
obiettivi. Quindi la prima domanda che ci si deve porre: Gli obiettivi sono
chiari?
Abbiamo usato 3 strumenti :
“Approccio Jungiano” alla descrizione della personalità,
i Big 5
le forme delle intelligenze che caratterizzano persone che operano in
ambiti organizzativi.
Abbiamo analizzato alcune dei comportamenti/azioni che gli attori svolgono, gli
elementi che li distanziano e quelli che li accumunano. Anche se abbiamo
trovato pochi elementi comuni.
Analizziamo le varie dimensioni culturali:
1. DISTANZA DI POTERE
2. INDIVIDUALISMO/COLLETTIVISMO
3. MASCOLINITA’
4. AVVERSIONE ALLE INCERTEZZE
5. ORIENTAMENTO TEMPORALE
LEADERSHIP
La è un agente di cambiamento culturale, per cambiare un ALTA
distanza di potere in una MINORE distanza di potere.
MANAGER si identifica e quindi sono persone che hanno una forte
identificazione con la loro cultura esistente e non sono in grado loro di generare
un cambiamento. Hanno, infatti, SCARSA INTELLIGENZA ASTRATTA (Liverpool
e Bonn)
Abbiamo, quindi, bisogno di LEADER che trovino un altro modo di fare le cose, e
quindi un altro livello di abitudini.
Le dimensioni culturali più difficili da modificare sono senz’altro la distanza di
potere, l’avversione all’incertezza, e infine l’individualismo/collettivismo.
DISTANZA DAL POTERE:
In un’azienda vuol dire qual è la percezione di potere gerarchico formale, chi
ha più potere, chi condiziona il comportamento degli altri, chi ha la
responsabilità sulle cose questa è la distanza.
Quando si parla di dipendenti e capo.
(una delle manifestazioni di potere è la GERARCHIA. Formalismo è sintomo di
distanza di potere.)
AZIENDA TEDESCO EDELWEIS
ALTA distanza di potere, gerarchia è molto chiara, si basa su esperienza e
anzianità. I ruoli sono molto ben definiti la formalizzazione è elevata.
I luoghi e gli spazi sono ben definiti. Gli ambiti decisionali sono ben definiti.
Il linguaggio, in questo caso è formale.
AZIENDA INGLESE SWEET STARS 21
BASSA distanza di potere
Lo status si realizza sulla base della capacità di raggiungere gli obiettivi.
Tutti possono raggiungere gli obiettivi e quindi tutti, indipendentemente dal
punto di partenza, possono assumere/ricoprire posizioni di responsabilità.
Il linguaggio è un linguaggio comune, famigliare.
Al di là del fatto che Glasgow impone perché è un leader carismatico e deve
gestire una situazione di fusione. All’interno, per come si muove l’azienda,
SWEET STARS è a BASSA DISTANZA DI POTERE.
Più distanza di potere non vuol dire peggio,
ma ciò vuol dire che per essere efficace devo agire in un certo modo.
Devo andare a vedere come è definito lo status, chi sono le persone che
raggiungono posizioni di responsabilità, qual è il rispetto alle regole.
INDIVIDUALISMO/COLLETTIVISMO
Individualismo, il valore principale è quello di RAGGIUNGERE OBIETTIVI
INDIVIDUALI.
Collettivismo, significa che il soggetto fa due passi indietro davanti a
finalità e obiettivi che sono collettivi/ del gruppo di appartenenza. PREVALE
L’INTERESSE, LE FINALITA’, I VALORI, IL SENSO DELL’APPARTENENZA A UNA
COMUNITA’.
Prevale il senso di appartenenza a una collettività, gruppo.
AZIENDA TEDESCO EDELWEIS
COLLETTIVISMO
AZIENDA SWEET STARS
In questo caso, il lavoro è di gruppo ma la performance è individuale, per cui
viene valorizzata la persona che raggiunge obiettivi più elevati rispetto agli
altri.
Quindi è una forma di individualista di utilizzare un lavoro di gruppo, basata
sulla storia e sulla condivisione.
È un INDIVIDUALISMO/COLLETTIVISMO, prevale l’individualismo anche se
non è un indivi