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SCUOLA, LAVORO MINORILE E CONTRABBANDO.
il maestro cerca la direttrice lei non c'è il bilello lo porta nella direzione e gli fa firmale i lui i
documenti ( che sono in bianco) ci tiene a precisare che non si tratta di assenteismo ma la direttrice
“ tiene a che fà” è in politica,, il maestro chiede di che documento si tratta, il foglio è in bianco, il
bidello risponde che lo compilerà lui poi. ( campocontrocampo), rifiuto di mettere la firma il
maestro chiede perentorio il registro di classe, il bidello risponde “ se lo trovo, non lo trovo”
( sfotte). Il maestro indispettito dice di accompagnarlo in classe dinuovo controcapo del solo bidello
( primopiano) che dice che il “ professore” ha un caratteraccio opposizione
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entrambi entrano in classe, i bambini due sono in piedi uno è seduto, il maestro si stupisce che non
vi sia nessuno , il bidello allora dice che lo sapevano che c'era il maestro nuovo e loro rispondono di
si scuola come optional
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in classe sono “ Una quattordicina sedicina” (Rosinella) , il maestro ha chiesto quanti sono in
quella classe
brioche ( bidello, Don Miì) lui pensa ai ragazzi ( vendita a nero), lui ha da fare “maestro Sperelli
non mi fate perdere tempo, io qui ho un posto di responsabilità!”
il maestro si altera con bidello, compo contro campo molto ravvicinato, esprime la drammaticità
del momento, agitazione, “ e poi dicono che al sud non si fa niente” tutti “ tengono che fà”
grottesco: maestro che trascina bambino gelateria , lui che grida, lo usa per cercare gli altri “ ma
non senti che non si capisce quello che dici”, il genitore chiede a vincenzo dove va e lui risp a
scuola!
giuseppe: barbiere il cliente dice che non di può permettere perché lo stava insaponando allora il
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maestro dice che denuncerà tutto al sindaco stesso se qualcuno osa fermarlo due stacchi prima sul
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proprietario del negozio poi su Tommassino ( primopiano)che se la ride in silenzio, qui capiamo che
c'è qualcosa di strano, poi su giuseppe ( primo piano)che dice che quello è il sindaco, la telecamera
torna sul proprietario che ha la faccia un po' persa il sindaco si giustifica dicendo che non si era
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accorto che era un minore, la telecamera torna ancora sul volto del proprietario con volto incredulo.
sindaco finta predica al barbiere.
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sindaco “ siete il nuovo maestro quello del Nord?” razzismo
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scena del mercato scendono da una scalinata che li porta al mercato“ si ha subito l'impressione
che quant stiamo vedendo sia tanto reale quanto casuale, com se la Wertmüller stesse spiando, non
vista, dall'alto di un terrazzo”( IL CINEMA TRA U BANCHI DI SCUOLA PAG.46) tutto si
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muove con naturalezza, il maestro che si confonde tra la folla, che fa fatica a passare, il vociare, la
musica qui prende: bambina dell'aglio, bambino delle sigarette di contrabbando
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la domanda del maestro per riconoscere i bambini è ; “Edmondo De Amicis terza B?”
bambini grandi “ cosa me ne fotte a me della scuola, io c'ho delle responsabilità, io lavoro!” il
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maestro con tono un po' violento dice che quello che sta facendo è vedere le sigarette frodando lo
stato, Tommasino ribadisce in modo naturale “ fa il contrabbandiere ( il maestro tiene il
contrabbandiere e Giuseppe per la colletta da dietro)
un signore si ferma, la telecamera si sofferma su di lui, non guarda in camera, è di lato e riconosce
subito chiedendo a qualcuno se quello fosse il nuovo maestro
eppure voi a scuola ci dovreste venire contenti.. ma perché la nostra è una scuola ( quella che
vende le cipolle) Tommasino “ è vecchia, scassata, piena di buchi dentro ai muri”
mentre passeggiano sul marciapiede lungo mare, prima viene inquadrata tutta la scolaresca poi la
telecamera sembra inquadrare il gruppetto o il determinato bambino che sta parlando quello che
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viene fuori è che la direttrice se ne fotte e chi comanda veramente è Miì il custode. “ è nu camurrista
e tutti tremano davanti a lui” ( contrabbandiere)
la nostra scuola è l'inferno, essa si chiama Immondo De A'micis” ( bambino che non sa il suo
cognome)
il contrabbandiere ( Totò), presentato solo ora, scappa lasciando nelle mani del maestro il
giacchetto, parte di sottofondo una musica napoletana veloce e insieme partono gli schiamazzi dei
bambini
i bambini vengono presentati ed introdotti man mano che il film va avanti, come se la regista
presentandoceli piano piano, poco per volta volesse farci capire le caratteristiche di ognuno e farceli
ricordare
la musica finisce e siamo in classe: maestro osserva di nuovo orecchino, avete copiato Maradona e
un bambino risp che quello è maradona che ha copiato loro, classe indisciplinata, subito alle mani
per discussione su Maradona punizione.... “ignobile caciara” il povero maestro cerca di rimettere
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ordine, ma uno è seduto sopra il banco per “l'ora della seconda brioche” solo a volte la telecamera
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li inquadra insieme sennò nei dialogni sempre campo controcampo.
ammonimento unghie sporche igiene Rosinella si avvicina al maestro forte campo
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controcampo telecamera moto stretta su i due volti “ anche voi avete le unghie sporche” segreto
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( il tacere del Sud o il nascere di un'amicizia?)
il maestro sonda il terreno : chi è che conosce il signore alle mie spalle? A me sembra uomo della
pietra io sarei voluto vivere all'età della pietra perché si davano le mazzate discussione parlano
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in dialetto “ non sapevano come passare il tempo ( non avevano la televisione) allora disegnavano
spiringuacchi sui muri”Rosinella
Gennarino che dorme, ( forte primo piano ) il maestro lo riprende perché anche lui frutto di lavoro
minorile, aiuta il padre cartonaio
scena degli strappi della cara igienica, il maestro che poi aiuta la bambina a rivestirla, la bidella che
comprende male, la telecamera si tringe sul volto del maestro dal basso verso l'altro seguendo
l'alsarsi del maestro da terra drammaticità della scena, nascita di una tensione, ammonimento del
maestro perché questo sarebbe il lavoro della bidella.
il maestro è inquadrato con la classe quando la telecamera è in fondo all'aula come a descrivere
l'intero andamento didattico
maestro abbandonato a se stesso
stacco, nero, dialogo con preside campo contro campo e se sono inquadrati insieme sono divisi
dalla cattedra> distanza, sembra di entrare in un discorso già avviato, la preside insinua che lui sia
raccomandato “ tiene i santi in paradiso”, qui viene fuori che il maestro ci è caduto per un errore
burocratico Corzano, Corsano (Liguria). La preside insinua di nuovo, il maestro si scalda. Poi
chiede se è “ comunione e liberazione?”
preside : 6 figli in 10 anni di martimonio sud tanti figli
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il maestro spiega che massimo tra un mese, un mese e mezzo va via perché ha fatto domanda al
ministero
De amicis pronunciato diverso la preside diche che si deve mettere in sintonia adeguarsi, vuole
cambiare troppe cose.
stacco siamo dentro la casa del maestro il proprietario cerca di fargli imparare il napoletano
declinando verbi comico della camicia, gesto carino di regalare libro con poesie napoletane un
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po' “fru, Fru”
maestro esce fuori a guardare il paesaggio camo conrocampo maestro la telecamera scorre dal
mare alle case di Corzano, tutte “sgarruppate”
viene presentato un nuovo personaggio Don Gabrielluccio prete che sta di spalle e dice che ha già
visto il mare in terrazzza
maestro che si mette a correggere il tema: luce naturale , viene solo dalla finestra illuminato il
maestro e la sua scrivania, il resto della stanza è buoi
tema di gennarino esposito la mia casa prima volta termine sgaruupata nel tema c'è la tematica
della povertà e della famiglia numerosa e della quotiditanità familiare immagine incrociata del
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volto di gennarino che si sveglia in classe e del suo tema, si torna poi sul tema, stacco e la
telecamera punta il soffitto della casa, a volta con l'intonaco malandato e la luce pendente di una
sola lampadina
inquadratura insistente di gennarino tutto accoccolato dentro un cartone, forse per il freddo, in una
posizione quasi fetale, trasmette la piccolezza del bambino, tenerezza.
nella parte dove c'è il bambino ciccione con il maestro che parlano per la strada della dieta e del
mangiare viene ripreso il tema “ in famiglia all'ora di pranzo” sud dove si mangia bene
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scena famiglia di Totò salita scale buie luogo chiuso e malandato tanti figli una sola stanza, padre
addormentato, pensoso, abbracciato al cane, subriaco, dorme anche se i figli gli stanno intorno,
sorella di Totò che si occupa di tutto e dice con naturalezza che il padre è ubriaco genitore
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assente.
scena grottesca: il padre prende a pedate Totò, musica di tamburelli, la telecamera segue il fatto,
quasi osservatore essterno, man mano che ci si avvcina alla scuola si forma una folla di persone. E il
padre dichiara “ per me il padre meglio di così non si può fà”.
stacco i bambini dento l'aula, tutti inveisocno con il maestro..scena piuttosto drammatica, l maestro
però sembra non perdere la calma..sono arrabbiati...hanno forse perso la fiducia nel maestro??
tranne Rosetta... tema del giorno sembrano le mazzate...
il maestro lascia dormire il bambino cartonaio e dice agli alri che lo prendno in giro di lasciarlo in
pace perché ha lavorato tutta la notte...allora gli altri si ribellano dicendo che anche loro hanno
bisogno di lavorare di nuovo scena drammatica “grazie che voi ci venite a scuola a voi vi pagano, a
noi chi ci paga? Nessuno!”
bimba che vende agli... mio padre è disoccupato!
il maestro vuole riportare all'ordine cominciando la lezione strada dedicata ad un personaggio
→
famoso
camorrista, Raffaele, drammaticità della scena la telecamera improvvisamente inquandra la porta
ed entra il giovane, Raffaele, Maestro che si gira, classe vista dalla prospettiva di Raffaele
( angolata), vediamo la scena dal fondo, di nuovo su raffaele ma più lontano lo vediamo tutto, più
stretta su Toto, primo piano Raffaele, si sposta sul maestro prende